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Autore: Chanel483    09/04/2012    2 recensioni
Questa non è una Draco/ Hermione come le altre.
Non c'è nessun principe delle serpi, ne nessuna regina di Grifondoro. C'è Draco, che non ha mai frequentato Hogwarts, che è stato addestrato per compiere il compito affidatogli dal suo padrone. E poi c'è Hermione, confusa per una miriade di emozioni che non capisce, spaventata dalla guerra che incombe.
È una What if? E se Draco arrivasse ad Hogwarts al sesto anno, con il compito di uccidere Silente?
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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-Festa del Lumaclub
In effetti si sentiva un po' stupida e decisamente, decisamente frivola.
Non era assolutamente da lei passare ore davanti alla specchio a sistemarsi i capelli o rifarsi il trucco, ma – si era detta – una volta tanto poteva anche concederselo.
Rimirò di nuovo il suo riflesso nello specchio e si sentì strana. Non aveva esagerato con niente, ma quegli occhi, più grossi e definiti del solito grazie ad un leggero strato di trucco, non sembravano i suoi e, ancor meno, lo sembravano i capelli che, liscissimi e lucenti, erano per metà raccolti in un'elegante pettinatura.
Si alzò ed indossò il vestito che aveva ordinatamente poggiato sul letto. Era un abito veramente grazioso, rosso scuro, lungo fino alla ginocchia e con un ampia gonna a sbuffo; se lo era fatto inviare da sua madre un paio di giorni prima e, nonostante nessuno le avesse ancora dato il suo parere, le sembrava che le donasse.
Indossò dei piccoli orecchini di perle in completo con un braccialetto che portava al polso e fece una girovalta davanti allo specchio; poteva ritenersi decisamente soddisfatta.
Sistemò la bacchetta nella fascia che le stringeva la vita e, dopo aver sistemato il flacone della lozione per capelli ed i cosmetici che aveva usato, si accinse a scendere le scale.
La scena che trovò in Sala Comune la fece sorridere. Una decina di ragazzi – delle età più diverse – facevano gruppo per sistemarsi l'un l'altro il nodo della cravatta o i bottoni dei polsini, non si poteva esattamente dire che i grifondoro fossero fatti per le cerimonie.
Quasi scoppiò a ridere in faccia ad Harry quando lo vide avvicinarsi con aria alquanto preoccupata:<< Vado bene così? >> le domandò senza preamboli, rivolgendo al suo stesso abbigliamento occhiate agitate.
Hermione sorrise:<< Benissimo >> lo rassicurò, allungando le mani per stringergli bene il nodo della cravatta.
Lui alzò lo sguardo e rimase un attimo incantato:<< Wow >> disse in un sussurro stupito:<< sei bellissima >>.
<< Oh, grazie >> rispose lei sorridendo, con le guance leggermente arrossate:<< neanche tu sei tanto male >>.
Harry le sorrise a sua volta, passandosi una mano sui pantaloni, cercando di appiattire le pieghe che non era riuscito a stirare al meglio con la magia:<< Allora, cosa fai? Io vado a prendere Luna all'ingresso, tu? >>.
Prima che gli arrivasse una risposta, un ragazzo alto e ben piazzato gli si parò davanti:<< Sei veramente stupenda >> disse la voce di Cormac McLaggen, che sembrava l'unico in quella stanza ad essere a suo agio nello smoking scuro.
Hermione si morse un labbro:<< Grazie. >> rispose semplicemente, accettando il braccio che il ragazzo le porgeva:<< Ci vediamo alla festa >> aggiunse poi rivolgendosi ad Harry, prima di seguire il suo accompagnatore verso il ritratto della Signora Grassa, fingendo accuratamente di non notare Lavanda e Ron occupati ad esplorarsi vicendevolmente le tonsille.
Arrivati davanti alla porta dell'ufficio di Lumacorno, Hermione si rese conto con rammarico di non avere molte cose da dire a McLaggen. Lui, al contrario, si era gettato in un fittissimo autoelogio sulle sue innate doti da portiere.
Li accolse un Lumacorno più che festoso, che sembrava aver già alzato un po' troppo il gomito. L'ufficio era stato ampliato con la magia e su ogni parete svettavano festoni e decorazioni natalizie, nel complesso si preannunciava una festa piacevole.
Si avvicinarono al tavolo delle bevande e Cormac le allungò una burrobirra, intento nella minuziosa descrizione della sua diciottesima miglior parata – era partito dalla trentesima – avvenuta all'età di undici anni al campo vicino casa dei suoi nonni.
Arrivati alla decima, Hermione si sarebbe volentieri gettata dalla torre di astronomia.
Fortunatamente pochi minuti dopo qualcuno alzò il volume della musica e diverse coppie presero a ballare.
Sull'orlo della crisi isterica, Hermione agguantò il polso del suo accompagnatore:<< Balliamo? >> propose disperata.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e poggiò una mano sulla sua, mentre l'altra andava a stringerle il fianco, forse un po' più in basso del dovuto. Comunque, anche durante i balli, la topthirty delle sue parate continuò.
<< Oh, il vischio >> esclamò Cormac, con falso stupore, mentre la musica sulle cui note avevano appena ballato lasciava il posto ad un altro lento.
Hermione sollevò la testa e si ritrovò a fissare delle foglioline verdi. Era così concentrata dal non saltargli al collo – per ucciderlo, ovviamente – che senza accorgersene doveva essersi fatta trascinare lì sotto.
Senza aspettare un qualche reazione da parte sua, il ragazzo l'afferrò per la vita ed avvicinò i loro volti. La riccia sgranò gli occhi sentendo le mani di McLaggen tra i capelli e la sua lingua puntare contro le sue labbra per entrarvi.
Fece un salto indietro, con i capelli scompigliati e gli occhi ancora spalancati:<< Ho sete. Vado a prendere da bere >> borbottò defilandosi tra gli invitati.
Avvistò la chioma corvina di Harry in lontananza e gli corse incontro. Anche lui sembrava voler fuggire da una conversazione poco gradita, infatti, vedendola, le fece un cenno con la mano e si allontanò dai due uomini con i quali stava parlando.
<< Io fuggo da un vampiro ed un giornalista. >> annunciò non appena le fu vicino:<< Tu? >>.
Hermione gli sorrise:<< Da McLaggen e dal vischio >>.
Scoppiarono a ridere insieme e si sistemarono in una parte nascosta della sala, vicino a delle pesanti tende:<< Certo che noi non ci siamo proprio portati per queste cose >> commentò Harry, allentandosi il nodo della cravatta.
Lei gli sorrise con aria arresa, massaggiandosi le gambe doloranti:<< Assolutamente no. E ad inventare i tacchi è stato sicuramente un uomo, >> annunciò con una punta di acidità nella voce:<< mi ci giocherei la bacchetta >>.
Harry rise, poi le porse un braccio:<< Allora direi che siamo d'accordo. Mi seguirebbe verso la torre di Grifondoro, madame? >> propose.
Hermione stava per rispondere di sì ed andarsene con lui, quando una lunga chioma bionda gli si parò davanti:<< Harry! Questa dobbiamo assolutamente ballarla! >> esclamò Luna, iniziando a muovere le braccia a ritmo con la musica:<< Oh, ciao Hermione. >> esclamò non appena l'ebbe notata:<< Balli con noi? >>.
La riccia le rivolse un mezzo sorriso:<< Grazie Luna ma... >> prima che potesse finire di parlare, notò McLaggen andare nulla sua direzione, guardandosi intorno:<< Scappo! >> annunciò defilandosi nuovamente. Passando da dietro il tendone, si ritrovò vicina alla pista da ballo. Iniziò a camminare all'indietro, per guardarsi intorno ed evitare il suo accompagnatore, ma così facendo andò a sbattere contro qualcuno.
<< Attenta! >> strillò una vocetta infastidita.
Hermione si voltò per scusarsi, ma si ritrovò davanti il viso esageratamente truccato di Daphne Greegrass:<< Ah, sei tu... >> commentò con un'alzata di sopracciglia.
<< Hermione? >>.
Si sporse oltre le spalle della bionda, per trovare il viso felicemente perplesso di Draco Malfoy:<< Oh, ciao... >> rispose con un sorriso.
Rimasero a fissarsi per qualche istante, mentre Daphne, in piedi tra i due, si sentiva scomparire:<< Ohi, Draco! >> esclamò schioccandogli le dita davanti agli occhi:<< Potresti continuare a farmi ballare? >> domandò infastidita.
Il biondo spostò lo sguardo tra le due ragazze, infine lo fissò sulla bionda:<< Perchè non ti vai a prendere qualcosa da bere, Daphne? >> propose.
Daphne spalancò gli occhi all'inverosimile, mentre la mascella toccava quasi terra. Meno di due secondi dopo si riprese e gli lanciò un'occhiataccia:<< Bene! >> rispose offesa, andandosene facendo frustare i capelli a mezz'aria.
Entrambi osservarono la serpeverde allontanarsi e, quando la videro scomparire tra la folla, Hermione si permise di aprirsi in un sorriso:<< Non è stato molto carino da parte tua >> commentò con aria di rimprovero, cercando di nascondergli quanto il suo comportamento in realtà la lusingasse.
Draco le sorrise, prendendole una mano:<< Sono qui con lei solo perchè sua sorella sta male e lei l'ha sostituita, ma non mi importa nulla di nessuna delle due. Sbaglio o mi avevi promesso un ballo? >> senza aspettare una risposta si portò le sue mani intorno al collo e mise le sue sui suoi fianchi:<< Ti avviso, non credo di esserci particolarmente portato >> ammise prima di iniziare a dondolarsi a tempo.
Per qualche minuto nessuno dei due parlò, troppo concentrati nel non pestarsi i piedi l'un l'altra. Poi iniziarono a prenderci gusto:<< Beh, non siamo poi così male >> commentò Hermione, azzardando addirittura una piroetta.
Anche Draco sembrava molto soddisfatto:<< No, affatto. >> rispose allungando il braccio, per poi farla girare e prenderla da dietro:<< L'ho visto fare a degli ospiti dei miei genitori durante una festa >> ammise sussurrandole nell'orecchio, con il mento poggiato alla sua spalla.
Lei rise piano:<< Beh, per far scena fa scena! >> commentò rigirandosi per tornare a guardarlo negli occhi.
I due accennarono un casquet e la musica terminò. Quando Hermione rialzò lo sguardo notò per, la seconda volta in quella serata, un ramo di vischio appeso sopra alla sua testa:<< Vischio >> mormorò.
Anche il biondò alzò la testa e lo vide. Chiuse un istante gli occhi, ringraziando quel pezzo di pianta come una manna dal cielo:<< Sotto il vischio ci si bacia >> bisbigliò – nonostante non fosse per nulla necessario – inclinando il viso verso Hermione.
Non se lo fece ripetere due volte. Senza esitazione lei si mise in punta di piedi, sollevandosi verso di lui, cercando le sue labbra.
<< Hermione! Eccoti qui! >>.
Malfoy sollevò lo sguardo e si ritrovò davanti un giovane ed aitante grifondoro che allungava un braccio verso Hermione. La stessa Hermione che stava per baciare. Se non ci fossero state decine di testimoni, l'avrebbe ucciso volentieri.
<< Cormac! >> esclamò lei, facendo un salto all'indietro mentre gli altri invitati iniziavano con un nuovo ballo:<< C-cosa ci fai qui? >> chiese.
Il ragazzo la guardò stranito, inarcando un sopracciglio:<< Mi hai detto che andavi a prenderti da bere almeno venti minuti fa, iniziavo a chiedermi dov'eri finita >> ammise fissandola come se fosse completamente impazzita.
In meno di due secondi Hermione analizzò la situazione, decidendo che mandare a cagare il grifondoro e riprendere da dove si era interrotta con Draco non sarebbe stato affatto educato da parte sue:<< Sì, io... ecco, ho incotrato Harry e poi non... non ti trovavo più >> inventò lanciando un'occhiata al biondo, sperando che cogliesse e se ne andasse.
Il grifondoro la guardò per qualche istante dubbioso, poi si strinse nelle spalle:<< Bene, >> sentenziò:<< vado a prendermi anche io da bere, poi balliamo la prossima canzone. Aspettami qui >> e, senza aggiungere altro, sparì tra la folla di invitati.
La riccia si voltò a guardare Draco che, immobile, fissava con aria truce il punto in cui Cormac era scomparso:<< Forse dovresti tornare dalla tua accompagnatrice >> gli consigliò lei, allontanandoglisi di un passo.
Il ragazzo lanciò a lei la stessa occhiataccia che poco prima aveva rivolto al grifondoro:<< Chi è quello? >> domandò infastidito.
Hermione incrociò le braccia e sollevò un sopracciglio:<< Se non sbaglio ti avevo esplicitamente detto che avevo un cavaliere per la serata >> rispose con lo stesso tono, infastidita dal suo modo di fare.
<< Certo, ma non avevi accennato al fatto che fosse quel cretino di McLaggen >> protestò lui, stringendo a sua volta le braccia al petto.
Lei alzò gli occhi al cielo:<< Tu non mi avevi chiesto proprio nessun nome >> puntualizzò, continuando a fingersi infastidita per nascondore quanto in realtà quella malcelata gelosia la lusingasse.
<< Pensavo fosse sottinteso che parlassimo di Potter o di Weasley >>.
Hermione sgranò gli occhi e Draco si ritrovò a pentirsi troppo tardi di ciò che aveva detto. La vide scuotere la testa con aria sconsolata ed abbassare il viso per fissarsi le mani. Avrebbe voluto fare qualcosa. Avrebbe decisamente voluto abbracciarla. Forse non era una cattiva idea. Anzi, forse era una buona idea. Forse poteva farlo... non lo fece:<< Sai che Ronald è fidanzato >> fu tutto ciò che lei disse.
Il biondo strinse forte un pugno mordendosi il labbro.
Stupido, stupido, stupido!
Allungò incerto una mano verso la sua spalla, domandandosi come si consola una donna. No, come si consola una donna quando sei stato tu a farla star male. Anzi, come si consola Hermione quando sei stato tu a farla star male. Le posò la mano sulla spalla:<< Perchè non balliamo ancora un po'? >>.
No, qualsiasi fosse stato il modo giusto per consolarla, qualcosa nel suo cervello gli diceva che non era quello.
Lei comunque rialzò lo sguardo e gli rivolse un sorriso; un po' incerto ma comunque sorrise:<< Non hai sentito Cormac? Ha detto di aspettarlo qui. Non credo sarebbe contento se mi trovasse qui ma a ballare con te >>.
Sollevato che la conversazione fosse tornata normale, Draco tirò un sospiro di sollievo:<< Ma tu vuoi passare la serata con quello? >> le domandò facendo un cenno con il mento nella direzione del tavolo del buffet, senza spostare la mano dalla sua spalla.
Anche Hermione guardò verso il punto dove il suo accompagnatore era sparito e quasi le venne da ridere:<< Preferirei disquisire delle rivolte settecentesche dei folletti con la Piovra Gigante >> ammise facendoglisi un po' più vicina.
Draco prese la pluffa al balzo:<< Allora potremmo andare a farci un giro >> propose.
<< Non credo sia una buona idea >> rispose lei scuotendo la testa.
Il biondo parve un po' offeso:<< Preferisci rimanere qui con quello che farti una passeggiata con me? >> chiese inarcando un sopracciglio.
Hermione quasi scoppiò a ridere, scuotendo con veemenza la testa:<< Assolutamente no! >> disse in fretta, forse troppo in fretta:<< Ma non credo che la tua... accompagnatrice... la Greengrass ne sarebbe entusiasta >>.
<< Parli di Daphne? >> domandò lui, quasi divertito davanti a tutti gli inesistenti problemi che quella ragazza continuava a farsi:<< Non ti preoccupare, la sistemiamo in due secondi. Vieni con me >>.
Senza che avesse il tempo di rispondere si ritrovò trascinata da Draco verso il tavolo delle bevande, dove lo vide afferrare una bottiglia di qualcosa, e poi verso la porta dell'ufficio.
Prima di uscire, il ragazzo si fermò davanti ad un altro serpeverde, alto e dai capelli castani:<< Theo, >> lo chiamò, interrompendo la conversazione che il moro stava avando con altre due serpeverde:<< io devo andare. >> disse indicando Hermione con un cenno della testa:<< Ci pensi tu a Daphne? >>.
Thedore possò un paio di volte lo sguardo tra i due che si trovava davanti, per poi cercare la chioma bionda di Daphne Greengrass tra la folla. Alla fine tornò a guardare il compagno con uno strano ghigno in faccia:<< Come desideri >> gli disse con un cenno del capo, prima di tornare a parlare con le serpeverde.
Draco sorrise soddisfatto e, senza aggiungere nulla, uscì con Hermione dall'ufficio:<< Dove vorresti andare? >> le chiese:<< Ho preso una bottiglia di idromele, potremmo berla da qualche parte, poi ti accompagno al tuo dormitorio >> aggiunse.
Lei si bloccò di colpo, colta da un'illuminazione divina; era da sola per i corridoio di Hogwarts con un ragazzo, che sembrava avere tutta l'intenzione di rintanarsi con lei in qualche posticino isolato per bersi in pace una bottiglia di idromele e fare chissà cos'altro.
Non era da lei. Non era per niente da lei.
Il biondo si accorse che doveva esserci qualcosa che non andava, perchè si fermò e la guardò con aria interrogativa:<< Tutto bene? >> chiese.
Hermione scosse la testa, un po' imbarazzata ma comunque decisa ad essere il più sincera possibile:<< No, non proprio >> ammise:<< è solo che... insomma, non so se voglio fare... quello che stiamo per fare... >> disse arrossendo leggermente.
Il ragazzo inarcò le sopracciglia:<< Bere l'idromele? Non ti piace? Preferivi qualcos'altro? >> domandò alzando la mano con cui teneva la bottiglia.
Lei scosse in fretta la testa:<< Non è questo. È solo che... io... insomma... non sono il tipo di ragazza che va con un ragazzo a bere in un qualche sgabuzzino, ecco... >> disse sperando che il serpeverde cogliesse i sottintesi.
Draco ci mise qualche secondo, ma alla fine capì cosa voleva dire e quasi sorrise.
È così diversa da Juno...
Le strinse un po' più forte la mano che ancora teneva nella sua:<< Va bene, allora lascia almeno che ti accompagni fino alla Torre di Grifondoro >>.
Hermione non sapeva se era una bella idea far vedere l'entrata della Sala Comune di Grifondoro ad uno di Serpeverde, ma in quel momento non se ne preoccupò affatto; l'unica cosa che contava era che Draco l'aveva capita e non le aveva fatto alcuna pressione, anzi, le teneva la mano anche più stretta di prima.
Quando arrivarono davanti al ritratto della Signora Grassa la bottiglia di idromele era sparita – lasciata chissà dove – ed i due chiaccheravano tranquillamente su quanto Cormac McLaggen fosse narciso e stupido:<< … non ho avuto cuore di dirgli che detesto il quidditch... >> stava dicendo Hermione, tra una risata e l'altra.
Draco più che altro sembrava impegnato a contemplare la sua risata e gioire del fatto che ora il suo braccio circondava le spalle della grifondoro che gli camminava lentamente affianco:<< Beh, credo che siamo arrivati >> disse fermandosi davanti al ritratto di una donna decisamente sovrappeso, che gli lanciò un'occhiataccia sibilando qualcosa che somigliava molto a “stupido serpeverde”.
La riccia osservò il quadro quasi con odio, chiedendosi perchè non gli avesse fatto fare un giro più lungo, per poi accargersi di averlo fatto camminare in tondo per quasi venti minuti:<< Oh, sì >> rispose lei.
Si fissarono per qualche istante, senza dire nulla.
Lentamente Draco fece scivolare via il braccio dalle spalle della ragazza, scostandosi di un passo:<< Allora sei arrivata... >>.
<< Già... >>.
Si fissavano negli occhi, illuminati solo dalla fioca luce lunare che filtrava dalle finestre del corridoio.
<< Beh... allora io vado >>.
<< Sì, certo >>.
<< Buonanotte... >>.
<< Buonanotte! >>.
Draco le sorrise un'ultima volta un po' imbarazzato, prima di darle le spalle ed iniziare ad imprecare contro se stesso per la sua scemenza.
Hermione osservò la schiena del ragazzo per un paio di secondi, chiedendosi come potesse essere così stupida:<< Draco! >> lo richiamò.
Il ragazzo si voltò di scatto con il cuore colmo di aspettativa, senza riuscire a trattenere un sorriso spontaneo:<< Sì? >>.
<< Io... >> la riccia arrossì, lieta che la poca luce celasse un po' il suo imbarazzo:<< il vischio... insomma, ti devo un... bacio >> disse un po' titubante.
Draco le si avvicinò di un passo, con un sorriso sgrembo dipinto in viso:<< Ma non abbiamo il vischio >> scherzò alzando gli occhi verso il soffitto che appunto non mostrava nulla se non la pietra di cui era fatto.
Istantaneamente la grifondoro estrasse la bacchetta e la puntò in alto, mormorando una formula a mezza voce. Lentamente dalle pietre del soffitto emerse un ramoscello verde, che in pochi secondi si trasformò in un ramo di vischio:<< Ta-tan! >> esclamò lei, con la voce leggermente rotta dall'emozione.
Draco non fu in grado di trattenere un sorriso, l'ennesimo:<< Sei straordinaria >> sussurrò prima di fare un passo verso di lei, posarle una mano sulla nuca ed unire le loro labbra.
Inizialmente Hermione ne fu stupita, non credeva veramente che l'avrebbe baciata, anche se decisamente ci sperava. Senza pensare si mise in punta di piedi ed affondò le dita tra quei capelli biondissimi, mentre le loro lingue si incontravano.
Le sembrò quasi di perdersi in quel bacio, in quell'abbraccio, nei suoi capelli, nel suo profumo, nelle sue mani sul suo viso, sul suo collo...
<< Allora!? Volete farmi aspettare tutta la notte!? >>.
Hermione si staccò con un sussulto, voltandosi verso la Signora Grassa che la guardava indignata, con le mani sui fianchi:<< Ehm... no, io... >>.
Draco la fissò un istante, poi le mise una mano sulla spalla:<< Forse è meglio che vada. Buonanotte >> disse prima di darle nuovamente le spalle e scomparire in fretta giù per la rampa di scale, senza aggiungere nulla.
Sbigottita da ciò che era appena successo – cielo, era veramente successo – la riccia rimase lì immobile per diversi secondi, con due dita premute sulle labbra e gli occhi sgranati, finché il ritratto non la richiamò di nuovo.
Sussurrò la parola d'ordine che neanche sapeva di ricordarsi ed entrò nella Sala Comune ormai quasi deserta.
Senza una parola si fiondò verso il suo dormitorio e quando passò accanto al divano sul quale Ron e Lavanda si dimostravano reciprocamente il loro affetto, non li guardò neanche, troppo impegnata a sorridere tra sé.

Holè!
Mi scuso per il leggero ritardo ma, come ho già scritto su fb, mi sto portando dietro un po' di ritardo dalla mia vacanza in Francia.
Comunque ecco Il Capitolo! Ovviamente, come in ogni Draco/Hermione che si rispetti, non ho potuto fare a meno di mettere Il Capitolo Del Ballo! Non odiatemi vi prego Hahahaha
In ogni caso come potete notare le difese di Hermione iniziano un po' a vacillare... mmmmm... vi lascio liberi di intenderla come volete :D
Un enorme grazie a tutte le fantastiche persone che continuano a leggere la mia storia e soprattutto a recensirla. VI AMO <3
A presto, Chanel
  
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