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Autore: telesette    10/04/2012    0 recensioni
La storia della sedicenne Tenten Kizoku: i sacrifici, gli allenamenti e i sogni di una ragazza nel suo cammino per diventare una grandissima atleta di ginnastica ritmica...
Una fanfiction "rosa" non molto originale ma che gli amanti del genere sportivo/sentimentale sicuramente apprezzeranno!
Genere: Fluff, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Tenten, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Sport Adventures'
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Tenten era a dir poco furibonda.
Ma chi si credeva di essere quel pagliaccio, solo perché sapeva fare qualche giochetto con nastri, cordicelle, palle e clavette? Come si permetteva di darle dell'immatura e di trattarla con tutta quella superiorità?

- Razza di... - mormorò la ragazza tra i denti. - Al diavolo lui e le sue sciocchezze!

Mentre percorreva il corridoio, per andare a riprendere la cartella che aveva lasciato in classe, Tenten si imbatté in un gruppetto di spilungone del quarto anno. Una di queste, impegnata com'era a parlare con la compagna in testa al gruppo, non si accorse di lei e la spinse inavvertitamente contro la parete.

- Ehi, perché non guardate dove accidenti andate? - si lamentò Tenten.

Le spilungone si fermarono a guardarla infastidite. In particolare la bionda a capo del gruppo, con i capelli elegantemente raccolti in una coda di cavallo, la squadrò attraverso due occhi azzurri limpidissimi. Subito però, con un sorriso di sufficienza dipinto sulle labbra, fece cenno alle compagne di lasciar perdere e le voltò le spalle.

- Potreste almeno chiedermi scusa - esclamò Tenten, ovviamente offesa dal loro comportamento.
- Ma sentitela - esclamò dunque una del gruppo. - Una mocciosa del terzo anno che si permette di alzare la voce!
- Certo ne deve avere di coraggio, per rivolgersi così a Yamanaka Senpai - fece eco un'altra. - Guardate poi, che razza di capelli...

Tenten era sul punto di esplodere.
Prima quella specie di bellimbusto, ora invece quel branco di arroganti pettegole...
Rossa in volto dalla rabbia, mentre sottili nuvolette di fumo cominciavano a scaturirle dagli chignons, Tenten stava già per dirgliene quattro. Improvvisamente però la bionda intervenne in modo del tutto inaspettato.

- Smettetela - esclamò severa.

Le cinque o sei oche del suo seguito smisero subito di starnazzare e, senza credere ai loro occhi, videro Ino voltarsi verso l'impudente che aveva osato mancarle di rispetto.

- Il mio nome è Ino Yamanaka - disse seria la bionda, presentandosi educatamente. - Potresti essere altrettanto gentile da dirmi il tuo, per favore?
- Kizoku Tenten - rispose l'altra in tono piatto. - Sono nel Terzo Anno della sezione F, tanto per la cronaca, ma non per questo sono disposta a farmi mettere i piedi in testa da chicchessìa!
- Quel che è giusto è giusto - osservò Ino, chinando leggermente il capo in segno di scusa. - Ti prego di accettare le mie scuse, anche a nome delle mie compagne!
- Ma... Ino ?!? - esclamarono le altre incredule.

La Yamanaka scoccò loro un'occhiataccia, mettendole tutte a tacere, dopodiché tornò a rivolgere la propria attenzione su Tenten.

- Mi auguro che la questione sia chiusa - esclamò. - Comunque ti suggerisco di stare più attenta, quando cammini nei corridoi...
- Ah, certo - rintuzzò Tenten sarcastica. - Detto da una campionessa poi, è un consiglio davvero prezioso!

Ino si fermò di scatto.

- Che cosa intendi dire?
- Oh, niente di speciale - tagliò corto Tenten. - Immagino ci voglia molta attenzione, per tenere in equilibrio una palla tutto il santo giorno!

Gli occhi della Yamanaka si accesero di rabbia.

- Attenta a quello che dici - esclamò minacciosa. - Su una sciocchezza posso anche passarci sopra, ma non ti azzardare a prendere in giro la mia disciplina sportiva!
- Avete uno strano concetto dello sport voialtre - proseguì Tenten, per nulla intimorita. - Che io sappia, gli sportivi degni di questo nome svolgono attività ben più "impegnative", che non trastullarsi con nastri e roba simile!
- Ma come ti permetti ?!? - fecero le altre, schierandosi tutte a fianco della Yamanaka.

L'aria di sufficienza sul volto di Ino era scomparsa, lasciando il posto ad un'espressione dura e profondamente offesa, tuttavia la bionda caposquadra non intendeva raccogliere la provocazione di una simile ragazzina ignorante.

- Andiamocene - esclamò, stringendo forte il pugno lungo il fianco. - Ho già sentito abbastanza!
- Quante storie - aggiunse dunque Tenten, rendendosi conto di come le sue parole l'avessero effettivamente offesa. - Anche a me piace giocare, ma da qui a definirlo addirittura uno sport...
- Allora non ti dispiacerà darci una dimostrazione, giusto?

Tutti gli sguardi si voltarono improvvisamente in direzione di quella voce.
Sia Tenten che Ino, insieme alle pettegole lì presenti, rimasero sorprese di vedere Neji intervenire nella discussione. Il giovane dagli occhi chiarissimi si fece avanti impassibile e, rivolgendosi a Tenten, ripeté la sua domanda.

- Se sei veramente convinta che la ginnastica ritmica non sia altro che un gioco, non dovrebbe essere un problema per te... Dico bene?
- Non ho tempo da perdere con simili sciocchezze - tagliò corto Tenten, passandogli di fianco per andarsene.
- Peccato - mormorò Neji, socchiudendo gli occhi. - Eppure m'era sembrato che ti stessi divertendo...

Tenten si fermò, sbarrando gli occhi per la paura.
Se costui si fosse messo a raccontare ciò a cui aveva assistito in palestra poco fa, probabilmente lei non avrebbe più avuto il coraggio di farsi vedere in giro per la vergogna. L'espressione sul volto di Neji parlava chiaro: la sfida in cambio del suo silenzio...

- Neji - esclamò Ino. - Per quale motivo dovremmo dare importanza all'opinione di una ragazzina?
- E perché no - osservò lo Hyuga. - In fondo, la sua opinione vale quanto quella di chiunque altro; non vedo che problemi ci siano, nel verificare in pratica la sua teoria!
- Spiegati meglio!

Neji sollevò il capo, fissando entrambe le ragazze con molta serietà.

- Sia io che Ino siamo considerati campioni a livello nazionale di ciò che tu continui a definire semplicemente un "gioco" - disse Neji, tenendo la schiena appoggiata contro la parete e le braccia conserte. - Se pensi che non ci voglia particolare impegno, per riuscire in questa disciplina, devi solo dimostrare di essere in grado di fare meglio!
- Ma ti ha dato di volta il cervello, per caso ?!? - scattò subito Ino, incapace di credere alle proprie orecchie.

L'orgoglio di di Ino non poteva assolutamente concepire le ragioni che avevano spinto Neji a tirare fuori una simile proposta. Il solo pensiero di scendere al livello di una simile ignorante le suonava come un insulto ancora più grave delle parole di quest'ultima. Tuttavia lo Hyuga aveva i suoi buoni motivi per caldeggiare un'idea tanto ridicola. 

- Dipende solo da te, come vedi - sottolineò Neji, guardando Tenten in attesa di una risposta. - Dal momento che la ginnastica ritmica non è uno sport, non dovrebbe esserci alcun problema, dico bene?

Tenten esitò un attimo, prima di rispondere, ma alla fine si disse d'accordo.

- Va bene - esclamò decisa. - Ditemi solo dove e quando!

( continua )

Angolo dell'Autore:
Vi dico subito che NON so dirvi quando verrà aggiornata questa storia. Posso solo dirvi che sarà aggiornata, perché ho intenzione di portarla avanti, ma dal momento che ho centinaia di storie in corso e solo due mani per scriverle...

Saluti

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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