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Autore: FantasyFic    13/04/2012    0 recensioni
Questa storia aveva già un introduzione, ma visto che la mattina il mio livello di deficienza è molto alto, è andata persa. Ricapitolando velocemente: Ho intenzione di inserire una serie di mie bozze che non continuerò a meno che non ci sia gente a gradirle tanto da volere un continuo. Questa è una di quelle bozze. Alla fine non è lunga quindi se volete sapere di cosa parla spendete 30 secondi del vostro tempo e la leggete. Parla di Lupi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La carne umana è varia. In genere una stessa specie animale ha bene o male lo stesso tipo di carne e quindi lo stesso sapore, invece gli umani sono tutti diversi. Magri, grassi, muscolosi, nervosi, falaccidi, vecchi, dall'ossatura robusta o fine, dalla carne tenera, stoppacciosa o magari piena di nervetti. Sui tipi ed i sapori del midollo all'interno delle ossa, penso ci si possano scrivere interi trattati. 
Il succo del discorso e che questo sarà il mio ultimo pasto a base d'umano da qui a quattro giorni. La Luna Nera si avvicina e personalmente trovo che impazzare frà la folla, sbavando, ringhiando e massacrando a caso senza avere il minimo controllo di se sia... Imbarazzante. Molto imbarazzante. Perciò penso che mi troverò una foresta sperduta fra le montagne in cui rintanarmi, finchè l'effetto della Luna Nera non sarà svanito. Sperando di non fare casini nel mentre. Tipo rapire principesse che poi mi toccherebbe restituire con molte scuse. La prima volta che ho sperimentato la Luna Nera ho fatto un casino impressionante, o almeno credo. Mi sono risvegliata fra le macerie di una bottega, con la bocca piena di piume e quelli che sembravano i postumi di una sbronza, quindi devo aver bevuto parecchio. Ero circondata da cadaveri di gente sventrata disposti in modo macabramente "artistico" in giro. E, origliando qui e la, credo di aver anche sodomizzato un prete. E' stato molto imbarazzante scoprirlo, perciò non ho indagato più a fondo. Nel giro di una notte ho ripulito il sangue e le budella in giro, diviso in cumuli i materiali delle macerie (in modo che fossero più facili da smaltire, ad esempio: tutti i pezzi di legno buoni solo per il camino in cumulo, i mattoni non spezzati in modo indecente in un altro e via così) quindi ho fatto un salto in un accampamento di banditi, li ho messi ko e ho trasportato tutto ciò che di prezioso o utile c'era nella piazza del villaggio, a mo di scuse. Devo dire che il lavoro in se e l'essere riuscita a farlo in una notte mi ha dato parecchia soddisfazione; tuttavia il gioco non vale tutte le vite che ho rovinato, perciò è meglio non ripetere l'esperienza.
Con uno *slurp!* soddisfatto ingoiai l'ultimo midollo della mia cena e rosicchiai l'ultimo osso. Infine tornai nei pressi del villaggio dove avevo raccattato l'uomo, lascia la testa ai margini, cosicchè la potessero seppellire (certe persone non si danno pace finchè non fanno celebrare i sacri riti sui resti dei loro cari, quindi solitamente restituisco la testa, con l'espressione migliore che riesco a dargli... Se non riesco a dargliene una decente, allora sfiguro il volto in modo che non si capiva che emozione esprimesse). Quindi partii verso luoghi ameni dimenticati dall'uomo. E se passa qualcuno, allora è sfiga.
  
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