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Autore: peluche    16/04/2012    19 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMICI DI LETTO - 
capitolo 1.

 

 

 

Bradford quella mattina stranamente era parecchio soleggiata e gli studenti ne approfittarono per studiare qualcosina distesi sul prato,mentre si prendevano il sole. Io e le mie amiche tornammo alla nostra tanto amata università di medicina,dopo le vacanze di Natale che sembrava fossero durate una vita. Da quella famosissima festa era passato un bel po',quasi due mesi,e non ci feci più neanche caso. A stento ricordavo il nome di quel ragazzo,che mi sussurrò all'orecchio prima di abbandonarmi la mattina in quello schifo di casa.
Uscì dal bagno frettolosamente mentre mi riavvivavo i lunghi capelli castani che ricadevano ricci sulle spalle. Non ero troppo alta,avevo gli occhi marroncini e diciamo che ero più o meno magra. Per quante schifezze mangiavo sarei dovuto essere il doppio di quant'ero.
«Come hai detto che si chiamava?» Mi chiese Elle di colpo,che si era comodamente sistemata sul divano della sala comune del dormitorio,con le gambe sul bracciolo e un dito avvolto in una ciocca di capelli biondi. Presi il mio libro dal tavolino e sbuffai,scocciata dalla domanda.
«Zayn,mi sembra.» Dissi mentre prendevo la borsa da terra e ci mettevo il libro dentro.
«Bè non mi hai detto niente di quella sera.» Continuò la mia amica,facendo quella solita vocina da bambina che utilizzava quando voleva ottenere qualcosa.
«Dobbiamo continuare a parlarne?» La guardai seccata e lei mi fece quasi gli occhi dolci.
«Voglio solo sapere se ne è valsa la pena avermi mollata da sola in una casa piena di sconosciuti con il mio mal di testa.» Non la guardai neanche e presi un muffin dalla nostra dispenza personale.
«Elle smettila di torturarla.» Dana spuntò con una tazza di tea fumante tra le mani e lanciò un'occhiataccia ad Elle. Amavo il carattere di Dana e menomale che c'era lei,sennò a quest'ora io ed Elle chissà dove saremmo finite. Addentai il muffin e prima di uscire mi voltai verso Elle,e vedendola ancora con il broncio e le braccia conserte le dissi:
«Comunque niente di che.» Uscì dalla porta e la lasciai sul divano,senza parole. Sorrisi soddisfatta e iniziai a camminare per raggiungere l'edificio. Il telefono iniziò a vibrarmi tra le mani e quando scoprì chi era sorrisi.
«Ciao papà!» dissi.
«Ciao tesoro,tutto bene?» Mi chiese con la sua solita voce dolce.
«Tutto bene, - iniziai – sto andando a lezione in questo momento.» Continuavo a camminare cercando di schivare gli studenti che andavano nella direzione opposta alla mia.
«Ci sentiamo dopo allora.»
«Un bacio,ciao pà.» Chiusi la chiamata e buttai il telefono dentro la borsa,senza farci tanto caso. Quant'era bello e dolce il mio papi? Era la persona più importante della mia vita,semplicemente perchè ero figlia unica e perchè con mia mamma non avevo nessun tipo di rapporto. Quand'ero piccola parlavamo solo perchè abitavamo sotto lo stesso tetto e quando succedeva era sempre perchè doveva rimproverarmi di qualcosa. Non so cosa avrei fatto senza mio padre e lasciarlo a New York per trasferirmi qui a Bradfort era stata davvero dura. Velocizzai il passo e raggiunsi le scale. Le salì velocemente a due a due e arrivai in un lunghissimo corridoio,puntando una porta già chiusa.
«Merda!» Dissi,sapendo di essere in ritardo. La aprì delicatamente e la chiusi altrettanto,cercando di fare meno rumore possibile. Notai il professore intento a spiegare qualcosa di incomprensibile per me e cercai di risultare completamente invisibile ai suoi occhi. Mi accorsi da lontano di un braccio alzato che veniva sventolato velocemente prima a destra e poi a sinistra,e quando scesi lo sguardo fino al suo viso trovai il sorriso di Alice,la mia compagna di corso. Era una ragazza molto minuta,capelli corti quasi color carota e lentiggini sparse in tutto il viso. Era davvero un qualcosa di adorabile,ma era così piccola che quando mi abbracciava avevo persino paura di farle male.
«Sei in ritardo!» Mi rimproverò sottovoce quando la raggiunsi.
«Lo so scusa,ho perso molto?» Mi sedetti e frettolosamente aprì la borsa uscendo un libro e un foglio.
«Solo Larry Tague che si scaccolava il naso.» Feci una smorfia e mi scappò una risata. Il professore alzò di poco la voce per richiamarmi e mi incenerì con lo sguardo. Scivolai sulla sedia facendomi piccola piccola e iniziai a prendere qualche appunto.

 

«Devo venirci per forza?» Continuò a lamentarsi fastidiosamente Dana fissando il suo armadio impoverito rispetto a quello mio e di Elle.
«Un'altra volta e giuro che ti ci porto di peso in mutande.» Le dissi sorridendo,mentre finivo di mettere il mascara. Ricordate quel tipo della festa? Non Zayn,Niall! Dana lo ha letteralmente accecato d'amore e stasera ci ha invitate tutte a una serata in discoteca. Lei ovviamente non sapeva cosa mettere e aveva il terrore di fare brutta figura. Io avevo optato per un paio di leggins,una maglietta lunga e larga nera con degli strass e dei tacchi rossi. Avevo alzato i capelli in una coda e come sempre avevo scelto un trucco leggero. Elle si infilò un tubino rosa antico che la rendeva più bella di quanto già fosse e sono sicura che qualcuno prima o poi l'avrebbe scambiata per una modella.
«Tieni metti questo.» Presi un vestitino a Dana dal mio armadio e glielo lanciai,costringendola a non fare discussioni.
«Sono carini almeno questi?» Mi chiese Elle,riferendosi agli amici che Niall voleva portare e farci conoscere. Feci spallucce mentre finivo di mettermi il lucida labbra in un modo un po' troppo imperfetto.
«Smettila con quel coso! - Elle si alzò e me lo sfilò dalle mani – stai dando il tormento a quelle cazzo di labbra.» La guardai confusa,vedendola più isterica del solito.
«Elle tutto bene?» Le chiesi. Lei sbuffò e si buttò di schiena sul letto.
«Non mi porto a letto un ragazzo da neanche so quando, - si portò le mani sulla faccia – rimarrò una zitella per sempre!» Iniziò a scalciare con le gambe,proprio come una bambina capricciosa. Le andai vicina,sedendomi di fianco.
«Elle,ma ti sei vista?» Le dissi,mentre la guardavo ancora con le mani sul viso.
«Sei bellissima e se ancora sei single è perchè deve capitarti il ragazzo giusto e non qualche idiota!» Mi sbirciò da dietro le mani.
«E' per questo che tu non vuoi avere ragazzi? Stai aspettando quello giusto?» Trasalì.
«Assolutamente no, - le dissi di getto – io non voglio un ragazzo e stasera ci divertiremo alla faccia loro.» In quel momento Dana uscì dal bagno con indosso l'abito e sia io che Elle rimanemmo scioccate davanti a quella che più che Dana sembrava una modella internazionale. Mai vista in quel modo.

 

Arrivammo al locale per le 23.30 circa e dovemmo fare quasi un'ora di fila all'entrata. Il posto era pienissimo e già sentivo il sangue nelle vene che pompava a ritmo di musica.
«Amo questa canzone.» Urlai,mentre seguivo Dana che cercava seccata il suo Niall.
«Dana!» Sentimmo qualcuno urlare – per quanto fosse possibile – e quando ci girammo trovammo un biondino che agitava la mano in un angolino appartato provvisto di divanetti e tavolini. Presi Elle per il braccio,la quale si era fermata a chiedere già un drink,e la portai dal biondo.
«Sei stupenda!» Urlò Niall all'orecchio di Dana,mentre si salutavano.
«Loro sono Zoe ed Elle.» Dana ci indicò ad una ad una e noi stringemmo la mano di Niall.
«Lui è un mio amico,Louis.» Un ragazzo che non avevo neanche minimamente notato,sbucò da dietro Niall e quasi mi accecò con quel suo sorriso perfetto.
«Piacere.» Dissi io stringendogli la mano. Quando toccò ad Elle notai la mia amica imbambolata,quasi ci fosse David Beckham. Louis le allungò la mano e lei la strinse quasi tremando e la sentì balbettare il suo nome. E poi diceva che sarebbe rimasta zitella! Elle non sarebbe mai rimasta zitella,in tal caso,tutti i maschi potevano ritenersi tutti dei fottutissimi gay.
«Non mi avevi parlato di tre amici?» Sentì Dana dire a Niall,ma non potè recepire la sua risposta. Quindi ci avevano combinato un appuntamento? Era il mio fantomatico fidanzato quello che mancava all'appello?
«Andiamo a prendere qualcosa da bere,venite?» Louis si voltò con il suo ciuffo perfetto sulla fronte e notai solo in quel momento i suoi occhi blu.
«Certo!» Niall rispose entusiasta e iniziò a seguire Louis,con Dana dietro. Se la serata prevedeva che io dovessi fare il terzo incomodo si,avevo assolutamente bisogno di bere. Li seguì per la pista,prendendo come punto di riferimento i capelli di dolce Remì. Ergo Niall. Più andavamo avanti,più la gente si stringeva e feci fatica a starli dietro. Li persi in un battibaleno e mi ritrovai in mezzo a tipi sconosciuti che si strusciavano in modo vomitoso.
«Ehi bella.» Mi disse uno,con una sigaretta in mano che stava quasi per perforarmi un braccio. Mi voltai velocemente senza risponderli e raggiunsi il bancone del bar.
«Stavo per morire soffocata.» Dissi a Dana che mi guardava ridendo.
«Non ti preoccupare,il tuo cavaliere arriva.» Mi disse,dandomi una gomitata.
«Evviva,non vedo l'ora!» Le rivolsi il mio 'brillante entusiasmo' e mi fece una linguaccia. Presi qualcosa da bere e li seguì sbuffando ancora una volta in mezzo alla folla. Qualcuno mi diede una spallata così velocemente che non feci in tempo a sostenere il bicchiere il quale mi volò dalle mani per finire sopra un ragazzo che mi stava passando accanto in quel momento.
«Merda! - disse – la mia maglietta preferita!» Guardai la sua maglietta. Era bianca e vi era stampato,in una posizione un po' contorta,un geco.
«Capirai,sono sicura che di queste magliette ridicole ne è pieno il mondo.» Alzai lo sguardo e nel buio notai i suoi capelli,sistemati in una cresta perfetta. Una cresta che avevo già visto.
«Vieni,devo farmi perdonare in qualche modo.» Senza pensarci lo presi per mano e andai verso il bagno. Per fortuna vi era un bagno unico,senza differenze tra maschio e femmine.
«Levala e..» Entrai e chiusi la porta,e quando mi voltai per dire qualcosa mi bloccai di colpo. Un ragazzo di carnagione scura,dai capelli scuri,dagli occhi scuri e terribilmente..bello,mi stava davanti. Il ragazzo con cui avevo fatto sesso qualche mese fa e che avevo rimosso completamente dalla mia testa.
«Zoe?» Mi disse lui,quasi ridendo.
«Già..» Dissi io,imbarazzata. La situazione non era delle migliori. Tolse lo sguardo da me e continuò a toccarsi nervosamente la maglietta che iniziava ad aderire al suo corpo evidenziando gli addominali perfetti. Eppure eravamo in un bagno,appartato,in una disc..Mi tolsi quei pensieri dalla testa.
«Mi dispiace,dovrebbe asciugarsi in qualche modo..» Zayn continuava a guardarsi la maglietta,quando a un tratto se la sfilò. Inarcai un sopracciglio,fissandolo.
«Non fare quella faccia, - allungò un braccio e mi spostai pensando che volesse toccarmi ma lo vidi prendere il phon che stava attaccato al muro – mi hai visto più nudo di così.» Lo accese e iniziò a sventolarlo sulla maglietta. Aveva dei lineamenti strani,come se non fosse di qui ma straniero. Quel tatuaggio sul torace mi faceva impazzire,per non parlare delle sue spalle e delle sue braccia.
«Ti sei imbambolata?» Alzò lo sguardo e mi fissò,spegnendo il phon.
«No,non mi fai nessuna impressione Zayn.» Feci per uscire ma lui si mise davanti,bloccandomi. Poggiò la maglietta ormai asciutta sul marmo del lavandino e si avvicinò.
«Quindi se faccio così, - Mi prese dal bacino e mi avvicinò al suo corpo,facendo sfiorare i nostri nasi – non senti niente?» Sprofondai in quei suoi occhi neri e iniziai a respirare a fatica. Sentivo la sua mano accarezzarmi la schiena e la sentivo anche volermi oltrepassare la maglietta per entrare a contatto con la mia pelle. I palmi delle mie mani erano spiaccicati contro i suoi pettorali e sentivo ogni lineamento perfetto. Quando un suo dito tocco la pelle della mia schiena rabbrividì e lo allontanai.
«No.» Dissi,scorgendo un po' di rabbia nel suo viso.
«Mettila che non voglio prendermi la colpa se ti prendi la polmonite.» Presi la maglietta e gliela tirai,riuscendo a superarlo e ad aprire quasi la porta. Quasi perchè Zayn mi tirò dal braccio per farmi voltare e mi baciò con foga,tenendomi stretta con le braccia. Non potetti non ricambiare al bacio,anche perchè sia il mio corpo che io stessa non volevamo opporci. Quando però gli misi le mani tra i capelli,col bacino mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo più volte anche io,lui si staccò brutalmente lasciandomi come una scema.
«Ora siamo pari.» Mi disse sorridendo. E questa volta quello arrabbiato non era più lui,ma io. Mi superò,aprì la porta ed uscì mentre si infilava la maglietta. Lo seguì e tornai dentro la folla,cercando di non perderlo di vista. Stranamente lo vidi andare nella mia stessa direzione,fin quando non arrivammo tutte e due al divanetto iniziale.
«Dov'eri finita?» Mi urlò Dana,alzandosi velocemente e avvicinandosi a me.
«Scusa,dovevo andare al bagno.» Lancia un'occhiata a Zayn che rideva malizioso vidi poi Niall avvicinarsi.
«Finalmente amico,ma dov'eri?» Niall gli battè il cinque come se si conoscessero da una vita e pregai che quello non fosse il mio fantomatico ragazzo di quella sera.
«Scusa,la natura chiamava.» Mi lanciò un'occhiata anche lui e vidi Dana che mi guardava incuriosita,cercando di capire.
«Zoe, - Niall attirò la mia attenzione – lui è Zayn.» Zayn si voltò e sorrise beffardo. Cercai di essere più normale possibile e sentì Dana che mi metteva una mano su un braccio,anche lei sicuramente scioccata.
«Piacere Zoe.» Zayn allungò una mano e guardandolo socchiudendo gli occhi,la strinsi.
«Bene, - Niall diede una pacca sulla spalla a Zayn – ora che ci siamo tutti venite abbiamo preso un aperitivo.» Zayn annuì e vidi Niall e Dana che tornavano al divanetto dove Louis ed Elle stavano già mangiando e bevendo.
«Ammettilo.» Mi sussurrò Zayn all'orecchio mentre mi avvicinavo al tavolo.
«Cosa?» Chiesi.
«Che dopo quella notte mi hai pensato ogni giorno e hai capito che non puoi proprio resistermi.» Iniziai a ridere portando la testa indietro e mi voltai per guardarlo.
«Credi davvero che tu sia stato l'unico dopo quella notte? - Mi guardava perplesso – Povero Zayn,non sai con chi hai a che fare.»
 

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Ok! Intanto volevo dirvi che ho deciso di cambiare questa ff da un raiting rosso a un raiting arancione. So che vi state chiedendo 'perchè?' Bè,il fatto è che sono un tipo troppo romantico e non riesco a scrivere quelle cose nel dettaglio e non voglio finire nel volgare come tante storie. Ho tanti proggetti per Zoe e Zayn,che aproposito spero vi piacciano e se questo capitolo vi ha annoiato ditemelo,davvero..accetto tutto!
 

  
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