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Autore: mikilily    16/04/2012    5 recensioni
Salve, questa è l'ennesima Dramione che la mia mente malata sforna, ancora non so se sarò una long o una semplice one shot...vediamo cosa dice il pubblico sovrano.
La guerra magica è ormai alle spalle,i maghi hanno ripreso le consuete attività. Due in particolare, hanno trovato fortuna a Parigi e lì, hanno scoperto che infondo dall'odio può nascere qualcosa di buono come l'amicizia e forse... Questi sono: Draco Malfoy e Hermione Granger.
Se vi va' passate, Kiss.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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9- Eclissi di cuore.

****
Ogni tanto sto da sola e sono sicura che non mi ritroverai 
Ogni tanto sono stanca di riascoltarmi mentre piango la mia infelicità 
Ogni tanto guardo indietro e scopro come il meglio di questi anni sia passato di già 
Ogni tanto tremo di paura ma poi nei tuo occhi sento quello che sei .

****

L’aveva sentito smaterializzarsi, dopo poco che era entrata in bagno. Draco, se n’era andato.

Ora si sentiva stanca, le forze la stavano abbandonando.

Scivolò giù nel pavimento e pianse portando le mani sul viso, coprendolo.

L’aveva mandato via, per l’ennesima volta.

Aveva fatto vincere la ragione, relegando il suo cuore in un piccolo spazio, si era privata della sua presenza quando più ne aveva bisogno.

Quando finalmente l’aveva stretta tra le braccia regalandogli qualcosa di magico e insperato, lei, l’aveva cacciato per paura di spingersi verso qualcosa che non sarebbe più riuscita a fermare.

Per paura di regalarsi un attimo di paradiso prima che l’inferno li avvolgesse entrambi.

Prima che si trovassero di fronte a qualcosa più grande di loro, qualcosa cui fosse difficile tornare indietro.

È stata solo compassione diceva la sua mente.

Quello che è successo non conta nulla, per lui, sei una delle tante. È stato solo uno stupido bacio.

Un bacio emozionante e intenso, un sogno.

Non puoi competere, non ne sei all’altezza ripeteva la sua mente riportandola alla realtà.

Le donne che li stanno intorno sono, belle, con un corpo e portamento elegante, sono disinibite e soprattutto con il sangue puro.

Non sarai mai nulla per lui che un’amica.

La sua confidente.

Aveva così, dato un nome a quello che era successo quella notte di fine dicembre.

Si era fatta prendere dalla paura, aveva deposto le armi, non aveva nemmeno provato a combattere per vincere il suo cuore.

Semplicemente si era arresa, preferendo essergli amica che nulla.

 

 

****
Tempo fa speravo in una storia con te 
Ed ora è solo un'assurdità 
Se non ci pensi tu 
Eclissi del cuore sarà 
****

Si era sollevata da freddo pavimento dopo tempo immemorabile, non seppe nemmeno com’era riuscita ad arrivare in cucina.

Osservò un attimo il divano in cui la notte prima era stata tra le braccia di Draco, socchiuse gli occhi e si abbandonò nuovamente ai ricordi.

Un brivido scese lungo la schiena.

Una lacrima accompagnò i suoi pensieri.

La morsa della solitudine s’impadroniva di lei.

Sarebbe stata sola la vigilia di Natale.

Ricordò all’improvviso quello che l’anno prima Draco fece per lei. Ricordò la cena che organizzo con i suoi genitori e alcuni colleghi, ricordò Blaise Zabini che cercava in tutti i modi di portarsi a letto la segretaria di Draco, sua madre ridere divertita alle battute di Draco e ora guardandosi intorno si sentì veramente sola.

Se l’era cercata, si disse infine avviandosi silenziosamente nella sua stanza.

Non erano nemmeno le dieci della mattina e lei si rimetteva a letto come una malata. Lei, infondo, era malata almeno il suo cuore lo era.

Il mal d’amore è una malattia gravissima e lei ne era affetta.

Si butto nel letto e la sua mente vagò nei ricordi ancora, ancora e ancora.

Ricordò la prima volta che dormirono insieme, nessuna malizia ci fu quel giorno, anzi , lui riuscì nell’intento di farla star bene.

Normalmente, quando dormiva con un uomo la mattina seguente, si sentiva in imbarazzo, fuori posto, sotto esame. Lui, invece la fece stare bene. Nemmeno Ron che era il suo fidanzato, all’epoca la faceva stare cosi e si trovò a pensare cosa sarebbe successo se il rosso Weasley fosse mai venuta a sapere della sua amicizia con Draco e di quelle nottate passate a raccontarsi mille segreti e tante avventure. Questi momenti li avevano avvicinati, fatti conoscere nel profondo.

Rise il giorno in cui Draco le raccontò della faccia perplessa di Pansy Parkinson, quando lui le raccontò che erano diventati amici. Rise meno quando si trovò la moretta agguerrita davanti al suo ufficio al ministero e ci volle l’intervento di Daphne Greengrass affinché la mora si calmasse e togliesse le tende.

Draco le disse semplicemente che Pansy era gelosa di lei e Hermione non riuscì a capire.

Era lei la donna con cui l’uomo passava le notti, faceva l’amore lei che forse un giorno sarebbe diventata la lady Malfoy. Quanto si sbagliava Hermione. Fu Blaise Zabini a dirle dell’enorme cantonata presa.

-Pansy è gelosa e in un certo senso le do ragione- disse il moro ex Serpeverde. –da quando tu e Draco siete diventati amici, lui è stano. Prima pensava solo a se stesso ora è si preoccupa per un altro e come se avesse un gattino da accudire. Tu sei il suo gattino. Tu sei speciale. Disse il moro guardandola negli occhi fu uno sguardo strano.

-So’, che avete dormito insieme- aggiunse Zabini.

-Senza fare sesso. Non è da Draco, un Malfoy prende tutto da una donna tu per lui sei diversa- aveva detto così il moro e Hermione si trovò molte volte a fantasticare su questo ricacciando però il tutto a sogni irrealizzabili. Draco la vedeva come amica, le sue erano solo fantasie e ora che si erano baciati e che temeva di averlo perso anche come amico.

Ora non si sentiva più speciale ora era una delle tante, una che non l’avrebbe mai avuto come Pansy.

****

Era rientrato al Manor e non si sorprese di trovare sua madre e il suo miglior amico seduti nelle poltrone in pelle nera del salotto. Lì fermi a contemplare il cammino aspettavano il suo ritorno.

-Avete indetto una riunione straordinaria- disse avanzando a passo elegante all’interno della sala.

-Draco- disse lady Narcissa.

-Madre- rispose il ragazzo di rimando.

-Dra- aggiunse Blaise, guardandolo preoccupato.

Draco non lo degnò di risposta e si diresse verso il mobiletto degli alcolici.

-Non vorrai bere di prima mattina?- disse sua madre rimproverandolo.

-Bevo per dimenticare- rispose.

-Cosa è successo? Ha deciso che vuole stare sola e tu come al solito non hai detto nulla e hai fatto come voleva lei- a parlare era stato Blaise. Draco nemmeno si girò verso il moro amico, prese un bicchiere e versò il liquido rosso. Il miglior vino elfico produzione delle sue vigne in Borgogna.

-Quello che succede tra me e Hermione non sono problemi tuoi- aggiunse prima di buttare giù con un solo sorso tutto il contenuto del bicchiere. Sua madre assottigliò gli occhi .

-Ti sbagli, figliolo. Blaise è preoccupato per te e anche io lo sono-

-Non vi è nulla di cui preoccuparsi- disse Draco mentendo.- Sta bene e l’ho lasciata riposare-.

-Lei mente e anche tu- aggiunse Blaise sfidandolo.

-Blaise, fatti i cazzi tuoi-.

-Draco!- lo rimproverò sua madre.

-Lasci stare Lady Narcissa, non è certo una sua frase a far finire la nostra amicizia- aggiunse il moro Zabini.- Vorrei solamente che suo figlio ritornasse ad essere il vecchio Draco quello che si prende quello che vuole-.

-Non capisco dove vuoi arrivare- rispose ora rabbioso il biondo Malfoy.

-Vorrei vederti felice, Draco e lo sai bene che l’unico modo per essere felice e prenderti ciò che vuoi- .

Narcissa si girò un attimo prima verso Blaise e poi verso suo figlio.

-Devi solo farle capire che è importante e unica. Potresti chiederle-disse sua madre sfiorando la vera che aveva al dito.

-State vaneggiando- rispose secco guardando la donna che stava ora in piedi accanto al camino in marmo bianco.

-Togliti la maschera e dille quello che provi-aggiunse il suo migliore amico Blaise.

-Non sapete di cosa state parlando- rispose stizzito Draco, stringendo il bicchiere di cristallo tra le mani.

-Lo sappiamo benissimo. Anche un cieco vede quello che provate uno per l’altro. Avete solo paura di quello che possano dire gli altri, paura di perdere.

L’amore è una scommessa non si sa mai come finisce ma si inizia perché non si può far a meno di chi si ama. Buttati figlio mio, sì finalmente felice e rendi quella ragazza felice.

Solo tu puoi riuscirci, solo con te al suo fianco lo sarà- disse infine Lady Narcissa prima di accarezzare un braccio a Blaise e avvicinarsi al figlio, donandoli un bacio sul capo. Uscì poi dalla sala lasciando i due amici a guardarsi storto.

-Aiutami a conquistarla- disse infine Draco e Blaise rise divertito.

Draco Malfoy aveva scelto di iniziare a vivere, per Hermione non ci sarebbe stata alcuna eclissi, il suo sole partiva alla sua conquista.

Convincerla della sincerità del sentimento, però sarebbe stato arduo ma Draco era sempre stato caparbio.

 Un Malfoy non si arrende mai.

   
 
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