Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mikilily    17/04/2012    9 recensioni
Salve, questa è l'ennesima Dramione che la mia mente malata sforna, ancora non so se sarò una long o una semplice one shot...vediamo cosa dice il pubblico sovrano.
La guerra magica è ormai alle spalle,i maghi hanno ripreso le consuete attività. Due in particolare, hanno trovato fortuna a Parigi e lì, hanno scoperto che infondo dall'odio può nascere qualcosa di buono come l'amicizia e forse... Questi sono: Draco Malfoy e Hermione Granger.
Se vi va' passate, Kiss.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

10-Il Natale secondo Draco Malfoy.

-Il piano-

 

Un ghigno soddisfatto si dipinse sul viso di Draco Malfoy alle diciotto e mezzo della vigilia di Natale, sua madre aveva portato buone notizie dalla missione in cui era stata impiegata.

Ora doveva aspettare Daphne per quell’altro lavoretto e Theo Nott.

Quest’ultimo lo raggiunse mezz’ora più tardi al grande manor dei Malfoy.

Con la solita camminata austera e rigida, il freddo Nott si avvicinò all’amico d’infanzia.

-Ecco-, disse consegnandoli un vecchio vaso rotto- S’illuminerà alle otto precise-disse Theo.

-Ti ha chiesto qualcosa?- chiese il biondo osservato attentamente gli occhi dell’amico.

-No, gli ho detto che era una sorpresa Natalizia e dopo che ho consegnato la lettera e ha controllato la firma non ha fatto alcune obiezioni-aggiunse il medimago.

Una smorfia si dipinse sul viso di Draco, non disse altro tenendo per se i suoi pensieri poco simpatici verso il Ministro della magia Inglese.

Alle venti meno un quarto arrivarono tutti: Daphne Greengrass, vestita un bell’abito in organza color blu notte porse una scatolina al padrone di casa, che la mise nel fodero della giacca senza batter ciglio. Blaise Zabini, accompagnò con disinvoltura, facendo le veci dei Malfoy, altri tre ospiti: i coniugi Potter e una biondina vestita con un carinissimo abito verde mente.

Nott li guardò un attimo, prima di volgere il suo interesse alla bionda al loro fianco che si girò proprio in quel momento verso di lui, mostrando il volto sorridente di Luna Lovegood.

 Il moro freddo e calcolatore divenne in un lampo meno glaciale quando i suoi occhi verdi, incontrarono quelli azzurri della sua ex fidanzata.

Che pessimo scherzo pensò Theodor Nott, opera senza dubbio di uno dei suoi amici.

Guardò Draco un secondo e il biondo alzò le sopracciglia come per dire che lui non c’entrava nulla, Theo osservò quindi Blaise che divertito dall’altra estremità della stanza osservava i due ex fidanzatini.

-Potter, Weasley- disse Daphne rompendo quella strana atmosfera.

-Greengrass-, la salutò Ginny con tono freddo.

La bionda ex Serpeverde rimase un po’ perplessa ma non disse altro interrotta da una smaterializzazione congiunta. Le ultime quattro persone erano arrivate, era stata Narcissa Malfoy in persona ad averle condotte al Manor. Questi un po’ spaesate si guardavano intorno, sorridendo radiose quando incontrarono lo sguardo di Draco Malfoy.

-Benvenuti- disse il biondo andando incontro a Jane e Nicolas Granger e la madre di quest’ultimo la signora Elisabeth. La nonna di Hermione cui la ragazza era molto legata.

-Grazie a te Draco- disse il signor Nicolas, stringendo con vigore la mano del biondo.

-Quello che hai in mente è una bellissima cosa- aggiunse sua moglie Jane sorridendo al ragazzo per cui aveva un debole. Anche se sua figlia non faceva altro che ripeterle che erano solo amici, la signora Granger sperava che un giorno quei due testoni si sarebbero messi insieme, sforandole tanti bellissimi nipotini.

-Signora Jane- disse sorpreso Harry, andando incontro alla donna che sorrise e baciò sulle guance il miglior amico della figlia, anche Ginny fece lo stesso.

-Bene, ora che ci siamo tutti- disse Draco.- dobbiamo passare alla seconda fase. Vedete quel vaso rotto al centro della sala- tutti, si girarono all’unisono nella direzione che Malfoy aveva indicato.

-Quella, è la nostra passaporta verso casa di Hermione. Sapete bene che è una sorpresa, lei non sa che stiamo andando lì, quindi mi raccomando fate silenzio-aggiunse il biondo Malfoy.

Alle venti precise della sera il vaso s’illumino tutti sfiorarono la vecchia e rotta porcellana e in un lampo venero portati a Parigi e precisamente nel piccolo appartamento di Hermione Granger, che ignara dormiva nel suo comodo e caldo letto.

 

***

Nel silenzio più assoluto la cucina venne allargata con la magia. Daphne, da brava arredatrice d’interni aveva allestito la tavola.

Blaise aveva chiamato i suoi camerieri rigorosamente maghi e non elfi, per non innervosire la padrona di casa che ancora portava avanti la sua battaglia sui C.R.E.P.A.

Theo, preso dall’imbarazzo, non era riuscito nemmeno a spiccicare parola, cosa che fece arrossire Luna e indagare con occhiate eloquenti Ginny che era stata tenuta all’oscuro, come del resto, tutto il mondo magico, del legame che fino a un mese prima aveva legato Luna e Theo; Questo, si era interrotto per la gelosia di quest’ultimo nei confronti di un collega molto insistente di Luna. Collega con cui la bionda era partita per un’escursione naturalistica.

Quando Draco arrivò con il catering del locale preferito di Hermione, lì a Parigi , la seconda fase era oramai finita.

Ora toccava a Jane Granger iniziare la terza, quella più difficile non farsi schiantare da Hermione versione Banshee.

La madre della strega, entrò piano nella stanza della figli,a accese la luce e rimase sorpresa nel vedere Hermione accucciata sul letto avvolta nel piumino. Rimase ancora più sorpresa quando notò lo strano peluche che stringeva tra le braccia, un piccolo furetto bianco.

Sorrise Jane, la sua ragazza era ancora una bambina e quando dormiva, era così dolce, chissà se Draco l’aveva mai vista dormire. Sicuro si sarebbe innamorato all’istante, si trovò a pensare Jane.

-Hermione- la chiamò sua madre ritornando in se.

-Hermione cara, su svegliati è quasi ora di cena- disse Jane.

Hermione si girò tra i morbidi guanciali stropicciandosi gli occhi, si sentiva debole e spossata per il pianto e gli avvenimenti della mattina e si buttò come al solito il cuscino sulla testa.

-Su! Dormigliona svegliati stiamo aspettando solo te- aggiunse Jane.

Hermione rimase spiazzata. Due erano le cose: o stava sognando, cosa che le risultava difficile visto che sentiva il cuscino sul viso; o sua madre le stava veramente parlando a un palmo di naso.

La Granger si alzò di scatto deviando per un soffio la testa di sua madre e a occhi sgranati la guardò.

-Mamma!- disse quasi urlando. –Cosa ci fai qui?- chiese. –Vestita da gran sera Poi?- aggiunse Hermione notando l’abito color cobalto di sua madre che arrivava quasi a terra.

-è la vigilia Hermione cara, anch’io ogni tanto indosso l’abito buono- la rimbrottò sua madre.

Comunque, ora vai a cambiarti che stiamo aspettando tutti te- aggiunse Jane.

-Tutti? Chi c’è scusa- chiese preoccupatissima Hermione, cercando di carpire maggior informazioni possibili da sua madre che invece sorrise e uscì dalla stanza.

-Merda!- disse tra i denti Hermione. – ci scommetto tutto l’oro dei Malfoy che è opera di quel furetto stronzo-aggiunse.

-Grazie, per i complimenti Granger. Sempre gentile –enunciò con la sua solita voce roca, che metteva i brividi.

Hermione si girò di scatto guardando il biondo che appoggiato con la schiena al montante della porta la osservava dall’alto in basso.

-Lavati e vestiti, sono tutte in tiro questa sera- aggiunse Draco.

-Perché?- chiese Hermione guardandolo dritto negli occhi.

-Perché ti voglio bene e non avrei rinunciato a stare con te questa sera. Sai che il Natale è la mia festa preferita e voglio attorno le persone che amo. Per te quest’anno ho fatto un’eccezione- disse ancora Draco e Hermione sbuffò.

-Ho invitato Potter, ora non potrai dire che non ti voglio bene- aggiunse.

-Metti l’abito nella scatola- disse infine uscendo dalla stanza.

Hermione rimase spiazzata dall’uscita di Draco ma non appena lui si chiuse la porta alle spalle, corse ad aprire la scatola.

Si sentiva un bambina, eccitata per la sorpresa del regalo da scartare.

 La scritta Armani, l’aveva fatta sorridere.

Solo lui sapeva quanto adorasse quello stilista babbano, solo lui riusciva a stupirla ogni giorno di più.

Chiuse gli occhi e sorrise ancora, come avrebbe fatto a smettere di amarlo. Quella, sarebbe stata una vera impresa ma ora non era il momento di pensarci se non si fosse sbrigata sua madre , pur non essendo una strega, l’avrebbe schiantata.

***

 Indossò l’abito al ginocchio che Draco le aveva preso, era bianco e completamente ricoperto di perline che brillavano alla luce.

Aderiva perfettamente al suo petto mettendo in risalto il piccolo seno, mentre la gonna a ruota lo rendeva giovanile e allegro.

Bella, si sentiva bella, almeno dentro la sua stanza. Con un colpo di bacchetta raccolse i capelli in un classico e morbido chignon, decise di truccarsi leggermente, solo un po’ di mascara e un velo di rossetto rosso, come dettava la moda parigina e finalmente decise di uscire dalla sua stanza, interrompendo in un attimo il chiacchiericcio che fino a quell’istante alleggiava nella sua cucina.

Hermione sorrise imbarazzata quando vide la sua umile e piccola dimora, invasa da tutta quella gente: I suoi genitori, sua nonna, i suoi amici Ginny e Harry che la guardavano estasiati, Daphne accanto a Blaise che alzò un calice al suo indirizzo, Luna che sorrideva radiosa, anche Theo, benché composto come suo solito le rivolse uno sguardo gentile.

Quando Hermione vide Narcissa accanto al figlio, quasi sbiancò ma la donna, più lesta prese la parola:

-Signorina Granger, ci scusiamo per averle invaso casa- disse la Lady,

 -Spero che questa sorpresa le faccia piacere- aggiunse.

-Io...-, cercò di ribattere Hermione.

-Tesoro devi ringraziare Draco per questo- la interruppe sua madre e il cuore di Hermione esplose di gioia.

No, non ci sarebbe mai riuscita, quel ragazzo era ormai una parte importantissima della sua vita.

-Troppo gentile Jane-, disse Draco, - ora è bene accomodarci, non vorremo far sfreddare il cibo- disse indicando le pietanze. Fu in quel momento che Hermione non si trattenne e dalla sua bocca benché fu un flebile sussurro disse:

-Grazie- e Draco sorrise come non aveva mai sorriso prima, cosa che notarono tutti i presenti e che fece gioire due donne che non aspettavano altro che quei due testoni capissero che la loro amicizia era ben altro.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mikilily