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Autore: anonima K Fowl    17/04/2012    6 recensioni
Cosa succederebbe se, in una mattina cominciata come le altre, Artemis scoprisse della scomparsa di Beckett e Myles?
Aiutato da Spinella Tappo, Artemis dovrà scoprire dove si trovano i fratelli e riportarli a casa sani e salvi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13 – Siamo messi male, molto male

 
 - Siamo ancora in tempo a ritirarci. – disse Spinella, in tono esitante.
 - Ma Beckett e Myles?
 - Arty, chi ci assicura che siano davvero nel labirinto? Questa situazione è davvero pericolosa e se entriamo lì dentro – indicò con un cenno il parco e le siepi – sarà facile non uscirne mai più.
Leale, anche lui suo malgrado impressionato, commentò ragionando:
 - Non so se ci sia un altro modo di recuperare sani e salvi i gemelli Fowl, ma se entriamo…- scosse il capo – o andremo fino in fondo alla faccenda o più probabilmente moriremo nel tentativo di risolverla lasciando i tuoi fratelli nelle mani di un folletto pazzo.
Artemis si strinse la testa nelle mani.
Doveva meditarci sopra.
Sapeva di non avere alcuna certezza di trovare i due bambini là dentro, ma le probabilità vertevano in quella direzione: ormai gli era chiaro che il suo nemico, con ogni probabilità Gem Koboi, era un esibizionista nato, la sua era un’azione ben diversa da quelle scaltre e il più possibile segrete della sorella. Artemis aveva persino pubblicato un articolo in una rivista di psicologia sul tema dell’”esagerazione cronica”.
Molto probabilmente Gem (o chiunque sia) non avrebbe rovinato la teatralità del labirinto senza poi scatenare in quel luogo così perfettamente scelto e accuratamente preparato la “vendetta finale”, l’uccisione sua… e non solo la sua.
Non che questo lo rassicurasse granché.
In qualunque modo esaminasse la situazione si sentiva senza possibilità di scampo.
C’era un altro modo di salvare i gemelli, senza dover addentrarsi in quella trappola mortale? No.
No.
Non puoi arrenderti così. Continua a riflettere. Ci deve essere un asso che puoi ancora sfruttare a tuo favore.
C’era un altro modo per raggiungere il centro del labirinto? Volando. O comunque proseguendo sempre in linea retta tagliando le siepi.
Ma non avevano nulla con cui tagliarle.
Avevano però delle ali. Forse Spinella poteva indicar loro la strada da imboccare di volta in volta sorvolando dall’alto il labirinto.
Ma era davvero possibile che il loro nemico, forse Gem Koboi, avesse scordato un dettaglio così importante? Non avesse messo in conto la loro possibilità di volare? No, certo che no.
Chissà con cosa avrebbe tolto loro tale opportunità.
Guardò l’orologio. Erano le 2.14.
Artemis cominciò a credere di essere in una situazione disperata. Com’era possibile che fossero finiti in una situazione del genere in così poco tempo, senza accorgersi di quanto in realtà le cose si stessero mettendo male?
Nessun piano ingegnoso stavolta, nessun’idea brillante. Non c’era via di scampo.
Cadde in ginocchio e premette le mani sulla faccia. Non pianse.
No.
Assolutamente no.
 
Spinella vide Artemis accasciarsi a terra, come se d’improvviso si fosse sentito male.
Stava per cacciare un urlo e andare a sostenerlo, quando si accorse che il ragazzo piangeva.
Una sola lacrima solitaria gli solcava il volto e la sua scia gli bagnava la guancia. Arty non faceva cenno di volerla asciugare. Di volerla cancellare.
Turbata e sbalordita da ciò che vedeva, l’elfa rimase ferma a guardarlo. Non lo aveva mai visto così… così… indifeso. Disperato.
Si accorse che anche Leale lo osservava stupefatto.
Finalmente, Artemis si alzò passò il dorso della mano sulla guancia e li guardò con espressione imperscrutabile.
Prese dalla tasca gli occhiali scuri a specchio con i filtri per vedere le schermature e, copritosi gli occhi con quelli, affermò rigidamente:
 - Credo che ormai l’unica cosa da fare sia entrare nel labirinto e porre fine a questa storia. Potremmo andare a casa Fowl, ma non troveremmo nulla che potrebbe aiutarci. Un jet è troppo grande. Potremmo rifornirci di armi, ma non ci sarebbe di grande aiuto. Non così tanto.  E rischieremmo di sprecare del tempo prezioso.
Leale prese parola interrompendolo: -E se ci procurassimo qualcosa che bruci o tagli quelle irritanti siepi?
Artemis sbuffò con aria di sufficienza.
 - Bruciarle? Troppo rischioso. Ucciderebbero Beckett e Myles se si sentissero minacciati e forse rischieremmo di ucciderli noi stessi con le fiamme…. Che, sempre teoricamente parlando, si propagherebbero a molti territori circostanti, forse anche allo stesso giardino di casa Fowl, con un po’ di sfortuna.
Dobbiamo entrare e non dividerci a   qualunque costo. Ma intendo avvisarvi che abbiamo poche possibilità di successo.
 - Quante ti risult…?
 - Poche.
Detto così, Artemis si alzò con indifferenza, quasi fingendo che non fosse successo niente, spazzolò le ginocchia per togliere la terra dai pantaloni e si avviò. Gli venne in mente che per quanto ne sapeva lui i suoi fratellini avrebbero potuto già essere stati uccisi. Un po’ tardi per pensarci – si rimproverò, e scacciò l’idea.
Di colpo si bloccò e chiese a Spinella:
 - Riesci a metterti in contatto con qualcuno della LEP? Chiunque.
L’elfa ci provò. E scoprì che effettivamente era impossibile alcuna chiamata. C’era come un blocco, un’interferenza molto forte, che non riusciva a superare.
Vedendo la sua aria corrucciata, il ragazzo fece un sorriso spento:
 - Non ci speravo poi molto. Davvero.
Ricominciò ad avvicinarsi al labirinto. Spinella lo seguì con un sospiro.
Se Artemis ha avuto quella reazione alla vista del labirinto, pensò, significa che siamo davvero messi male. Molto male.
Pensò alla sua breve vita - solo sugli ottant’anni! - e ancora una volta si trovò a pensare di non voler morire. Ma aveva forse scelta? Non avrebbe mai lasciato due bambini indifesi in mano a un folletto pazzo, in particolare al folletto pazzo FRATELLO DI OPAL.
Spinella era certa che a questo punto avrebbero avuto l’appoggio della LEP, ma il tempo era loro nemico.
Come sempre.
Pensò Numero 1, ma quasi subito le vennero in mente anche i motivi per cui non potevano farsi aiutare da lui. Ancora un viaggio nel tempo ed erano fritti a forza 5 della neutrino. Altro che andata e ritorno…!
  
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