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Autore: Rain79    14/11/2006    1 recensioni
Spike restò fermo a fissarla per un attimo, poi si tolse la giacca, e coprì Buffy dalla pioggia, l' abbracciò stretta a se. Lo strazio della sua anima non se ne sarebbe mai andato, ma non poteva più fare del male a qualcuno, non a lei, lei che lo amava come un vero uomo. Spike avrebbe sopportato il suo dolore pur di rendere felice quella ragazza, che gli aveva fatto capire quanto bello era vivere ed essere amato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine della cena, a Down toccò lavare i piatti, Buffy sali disopra per farsi una doccia, e Spike, l' aspettava in camera sua.
Da lontano, si sentiva l' acqua della doccia, Down era ancora di sotto, e Spike, non poteva aspettare, così, si alzò dal letto di Buffy, andò nel bagno, da dietro la tendina della doccia, lei, la cacciatrice che aveva tanto odiato, e che ora amava. Senza togliersi i vestiti, Spike entrò nella doccia, lasciando Buffy super sorpresa.
Buffy: Spike, ma che...
Buffy non fece in tempo a dire niente, Spike la prese tra le braccia, e le baciò le labbra umide. L' acqua della doccia era caldissima, ma ancora di più lo era il corpo di Buffy, nudo, stretto a Spike. 
Quel bacio sembrava non dover mai finire, e intanto lui le carezzava la pelle bagnata, e lei lo spogliava. 
La camicia inzuppata di Spike, era a terra, Buffy aveva paura che da un momento all' altro, sarebbe potuta entrare Down, ma non poteva fermarsi, la passione di quei baci, la dolcezza di quelle carezze, le impedirono ogni tentativo di opporsi. Si lascio andare in quel bacio interminabile, mentre accarezzava la pelle di Spike, umida e calda. Buffy stava per togliergli i pantaloni , ma lui, la prese in braccio, e la portò in camera sua. La sdraiò sul letto, la guardò un attimo, i suoi occhi brillavano come due stelle.
Spike: ...ho Buffy...
Spike le scostò i capelli dal viso, le accarezzò i seni, e la posò le sue labbra sul suo collo, scivolò giù fino ai fianchi...

I giorni passarono in fretta, Spike era parte della famiglia di Buffy, lei lo amava veramente, e per Down era come un fratello maggiore. Una sera, Spike uscì dicendo che andava da Giles, Buffy era contenta che si vedesse con i suoi amici, che si comportasse come una persona normale, così uscì di ronda in tutta tranquillità.
Passeggiava in cerca di vampiri, ma con la mente era altrove, pensava ad Angel, a quanto era stata male per lui, ora finalmente era felice e innamorata di Spike. "Comè strano il destino", pensò tra se Buffy, "abbiamo passato anni a darci la caccia, e ora..."
La cacciatrice tornò con i piedi per terra appena sentì dei rumori provenire da dietro un vicolo. Un gruppo di vampiri, e un povero ragazzo indifeso, la solita scena.
Buffy si avvicinò, e senza fare rumore, polverizzò due vampiri che si erano accorti di lei. Il terzo, stava per mordere il ragazzo, ma lei lo colpì alle spalle col suo paletto, davanti a lei... Buffy: Spike!!! Oddio, stai bene!!?? Che è successo??!!
Spike: Sto bene...è tutto ok...
Buffy: ...ma non dovevi andare da Giles?!
Mentre Buffy parlava, le tornò nella mente, come un flash, la scena della lotta, e si accorse che Spike non aveva fatto neanche una mossa per difendersi.
Buffy: ...ma perché non hai reagito?!

Spike era in difficoltà, imbarazzato, quasi sorpreso di vedere Buffy.
Spike: ero venuto a cercarti...e...sono stato attaccato...
Buffy: non mentirmi, potevi difenderti, ma non lo hai fatto!!
Spike: ...sono stato attaccato di sorpresa e...
Buffy: Quel vampiro stava per morderti...
D' improvviso Buffy si fermò, un pensiero le sfiorò la mente, un pensiero che mai lontanamente si sarebbe sognata.
Buffy: ...tu sei venuto qui stanotte per farti mordere?!?
Spike, non avrebbe voluto rispondere, ma non ce ne era bisogno, non poteva più tenere nascosta la sua verità.
Spike: Buffy tu non puoi capire...
Buffy: Che cosa non posso capire??!! Che ti succede?! Io credevo che le cose tra noi andassero bene...
Spike: Non' è come pensi, tra noi le cose non potrebbero andare meglio
Buffy: ...ma non abbastanza, visto che volevi tornare ad essere un demone... perché...
La voce di Buffy era fredda e arrabbiata, ma i suoi occhi erano tristi e disperati.
Spike: Buffy io non ce la faccio più!! Tu non sai che significa essere un vampiro per oltre un secolo, e poi un giorno ti svegli e sei... umano...Ho passato tutta la mia non vita ad uccidere, a portare morte e dolore, e ora ne pago le conseguenze...ti sei mai chiesta perché gli zingari che maledissero Angel, decisero di ridargli l' anima?!
Solo ora Buffy cominciava a capire, e si stupì di non averci pensato prima, ma come poteva, la felicità di avere Spike come un vero uomo, le aveva fatto scordare i brutti pensieri.
Buffy: io...mi dispiace, non credevo che...
Spike: ...ogni giorno, ogni istante della mia vita da umano, quei pensieri mi tormentano, non mi danno pace.
Buffy: ..so cosa provi, ma...
Spike: NO!! Tu non sai che vuol dire vivere odiando te stesso!!
Gli occhi di Buffy si fecero tristi e cupi, ora, almeno in parte, capiva il dolore di Spike. Iniziò a piovere, ma nessuno dei due sembrava farci caso.
Buffy: Quello che hai fatto quando eri un vampiro, fa parte del passato, eri un demone, ma ora sei un essere umano
Spike: e non me lo merito!
Buffy, sentendolo parlare così, lo colpì con un pugno, e lo mandò a terra.
Buffy: Hai la possibilità di ripagare i tuoi errori!!!!! Ora combatti le forze del male, hai protetto Down, proteggi me..
Spike: Credi che questo basti per farmi sentire meglio!?! Non posso accettarlo!!
Spike si rialzò da terra, Buffy lo guardava con occhi disperati, aveva paura di perderlo, per sempre
Buffy: ...William...io ti amo
Spike rimase di ghiaccio, da secoli ormai, nessuno pronunciava più il suo nome, il suo nome prima di diventare un vampiro. Guardò Buffy, e si accorse che dal suo viso, scendeva una lacrima.
Spike: Nessuno, da più di cento anni, mi aveva chiama con il mio nome... nessuno ha pianto quando sono morto..
Spike restò fermo a fissarla per un attimo, poi si tolse la giacca, e coprì Buffy dalla pioggia, l' abbracciò stretta a se. Lo strazio della sua anima non se ne sarebbe mai andato, ma non poteva più fare del male a qualcuno, non a lei, lei che lo amava come un vero uomo. Spike avrebbe sopportato il suo dolore pur di rendere felice quella ragazza, che gli aveva fatto capire quanto bello era vivere ed essere amato.

  
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