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Autore: Bab1974    20/04/2012    3 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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La verità ti fa male, se Ron se la prende... Ciao a tutte, buona giornata, saluto chi mi segue (ben cique) e di queste un bacio a chi mi recensisce. Siamo saliti a due. Oltre alla cara Tatydanza, che mi ha dato un barlume di speranza, si è aggiunta Nemidra. Speriamo che questo capitolo non vi deluda troppo. L'ho riempito di troppe cose. Bah, vedremo.
Avverto che ho fatto qualche piccola modifica ai capitoli precedenti. Nel primo ho aggiunto il Disclaimer che mi ero dimenticata,(lo devo mettere in tutti i capitoli), nel secondo invece ho aggiunto i famigliari che avevo scordato. Ieri, mentre con il primo volume alla mano, scopiazzavo la lettera ricevuta da Harry, mi è balzato alla vista il nome di Percy e ho pensato "Porcaccia, me lo ero proprio dimenticato", e poi mentre passavo l'aspirapolvere mi sono ricordata che Fleur aveva una sorellina...





Capitolo 2 -La verità ti fa male, se Ron se la prende...




Per un tempo interminabile dopo che Harry aveva pronunciato le fatidiche parole, il nulla assoluto sembrava essersi preso l'anima della chiassosa famiglia. Erano rimasti tutti imbambolati a fissare il povero ragazzo-che-era-sopravvissuto al signore oscuro e ora rischiava di morire di vergogna, nell'attesa che gli fosse detto qualcosa, qualsiasi cosa.
Erano bloccati nella posizione del momento in cui aveva fatto la dichiarazione e la maggior parte erano piuttosto comiche. Chi aveva già avuto la porzione di uova strapazzate se le stava portando alla bocca, Molly era rimasta con il cucchiaio di portata sospeso a mezz'aria sopra il piatto di Ron che glielo stava porgendo. Gli altri erano semplicemente a bocca aperta.
L'unico rumore che si sentiva era quello della vocina di Teddy i cui capelli, tanto per fare pandant con la maggior parte della famiglia, erano rossi. Il primo a scuotersi fu George che cominciò a ridacchiare convulsamente e, alzò lo sguardo al cielo.
"Fred, che cosa ti stai perdendo." disse, poi si gettò sul piatto, per fortuna ancora vuoto, e cominciò a ridere sguaiatamente.
A quel punto anche Molly si riscosse. Finì di riempire il piatto di Ron.
"Ron, comincia a mangiare, altrimenti si fredda tutto. E anche voi. Spero che sia tutto di vostro gradimento." Mentre parlava aveva finito di distribuire le uova, e aveva preso il vassoio delle salsicce.
"Chi ne vuole?" chiese. George l'unico che dopo la colossale risata aveva cominciato a mangiare, alzò la mano, bofonchiando qualcosa che si poteva solo immaginare e facendo segno due con le dita. Molly lo fulminò, ma non le sembrava il caso, visto come era tesa la situazione di rimproverarlo di stare mangiando come un maiale. Lo accontentò, poi visto che nessuno diceva nulla, prese l'iniziativa e ne mise una in ogni piatto. Allora anche Fleur, che aveva una fame tremenda, cominciò a portarsi il cibo alla bocca, in maniera elegante e impeccabile.

Herm studiava con attenzione Ron. Questo continuava a fissare il proprio piatto, senza dire nulla e senza fare alcun movimento, ma la sua fidanzata lo conosceva bene. Era sul punto di esplodere. La ragazza teneva la mano saldamente sulla bacchetta. Sarebbe bastato un nonnulla, per farlo scattare.  
"Allora ragazzi , se non mangiate la cuoca," disse Molly indicando se stessa, "si offenderà a morte." Sperava così di smuovere la situazione. E lo fece, ma non come sperava. Mentre quasi tutti cominciavano a mangiare silenziosamente, Ron alzò lo sguardo dal piatto alla madre.
"Come posso mangiare mentre questo infame offende tutta la nostra famiglia e soprattutto la mia sorellina." portò istintivamente la mano alla bacchetta, come per prepararsi a colpire. Herm notò il movimento e impugnò la sua pronta a fermarlo.
"Harry, ma sei sicuro di quello che dici. Fino a questo momento non avevi mai dimostrato di avere... certe tendenze." La voce di Ginny era incerta, come se non riuscisse a credere che qualcuno si potesse cambiare in così poco tempo.
"Dì la verità, è solo una scusa per lasciare mia sorella, ma io ti ucciderò prima che tu lo faccia. Avad.." Ron voleva lanciargli la maledizione finale.
"Expelliarmus....." gridò Herm al suo fianco. La bacchetta di Ron volò dall'altra parte della stanza. Tutti i presenti tirarono un sospiro di sollievo. Ron non si arrese e tentò di volare attraverso la tavola per colpire quello che nel giro di pochi attimi da miglior amico si era trasformato nel peggior nemico. Per fortuna Charlie al suo fianco, riuscì a trattenerlo, ma cacciò un tale grido di dolore che Ron frenò un istante la sua furia omicida, dando tempo anche a Bill, Arthur e George, di raggiungerlo per bloccarlo. Ron vide la ferita del fratello tornare a sanguinare e si voltò verso Harry.
"E' tutta colpa tua, Harry James Potter, ma mi pagherai anche questa." sibilò.
Herm gli fece un incantesimo perchè fosse bloccato alla sedia.
"Allora Harry, noi siamo tutt'orecchi" La voce di Arthur era molto composta, ma sempre triste." Abbiamo il diritto di sapere come sono andate le cose. O meglio, Ginny ha il diritto di saperlo." Aggiunse alla fine.
"Lo so, il fatto è che io stesso non ne avevo idea, fino a che non ho sconfitto Voldemort. Ho nascosto talmente bene i miei pensieri perché lui non li vedesse, che ho finito per nasconderli anche a me stesso. Io credo che questi sentimenti fossero lì,  attendendo che avessi il tempo di scoprirli."
"Sai, io ti credo Harry, ti conosco fin troppo bene. Hai combattuto contro il signore oscuro con tale coraggio, che non credo che inventeresti una scusa così per liberarti di Ginny." disse Arthur
"Io invece non gli credo" gridò Ron.
"Silencio." Herm fece un altro incantesimo al  suo ragazzo che la guardò furente.
Ginny, nonostante fosse ancora molto scossa, fu costretta a portarsi una mano alla bocca per trattenere una risata. E non solo lei. Lo spettacolo di Ron che si muoveva come un ossesso, ringhiando perchè non riusciva a parlare, tentando inutilmente di  liberarsi di corde invisibili, era uno spettacolo troppo divertente perché i presenti, non si sganasciassero dalle risa. Solo Harry cercava di trattenersi, Ron era già piuttosto arrabbiato con lui.
"Ron non fare il bambino." Lo rimproverò amorevolmente la madre. "Sono cose , che succedono. Io stessa mi stupisco che con tanti figli, nessuno di loro abbia certe tendenze."
"Qualche dubbio lo ha avuto su di me, finché non ti ha conosciuta." Disse Charlie alla sua ragazza. Entrambi risero, come se fosse stata una cosa molto divertente.
"E se fosse stato non ci avrei trovato nulla di  male." Intervenne solennemente Molly. "L'importante è essere felici con chi si ha accanto. E io ringrazio tanto Harry per il coraggio che ha avuto oggi. Se avesse continuato a nascondersi, magari a sposare Ginny non amandola, sarebbero stati entrambi infelici." Poi si rivolse alla figlia. "Lo so che ora sei triste, piccola mia, ma un giorno ringrazierai Harry per tutto questo. E lo farai anche tu Ron. E ora su su, mangiate tutto" Disse alfine.
La signora confessò al marito che era contenta che la figlia più piccola non assistesse a quella sceneggiata. Il marito fu d'accordo.

Tutti iniziarono a gustare l'abbondante colazione. Ron che finalmente si era calmato guardava gli altri con ingordigia. Il suo stomaco brontolava, ma nonostante tutto ogni tanto lanciava occhiate sdegnose ad Harry. Alla fine Herm impietosita gli sbloccò solo le braccia, ma non prima di essersi assicurata che la bacchetta fosse lontana dal suo proprietario. Non che Ron fosse granchè con gli incantesimi non vocali, ma la rabbia, a volte, tira fuori il meglio e il peggio da noi.
Ron cominciò allora a divorare la sua colazione come se fosse l'ultima della sua vita. Quando si fu pieno si sentì finalmente in pace con il mondo. Vedendo il suo volto finalmente rilassato Harry capì finalmente l'errore che aveva fatto.
-Non dare a Ron notizie sconvolgenti prima che abbia lo stomaco pieno- annotò mentalmente, continuando a mangiare in silenzio. Alla fine Herm si decise e restituì a Ron anche la voce, che gli rispose con un grugnito, come se fosse ancora muto.

La loro attenzione fu  attratta da alcuni gufi che entravano dalla finestra. Lasciarono le loro pergamene sul tavolo e se ne andarono.
Le buste erano indirizzate a  Harry, Herm, e Ron presso I signori Weasley nella via vattelapesca, Londra.*
E dicevano:
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
                           Direttore:Minerva McgGrannit

Caro signor Potter
 Siamo lieti di informarla, che dopo un lungo consulto fra i dirigenti
scolastici e il ministero della Magia, abbiamo deciso di farle frequentare un
settimo anno aggiuntivo, per poter così conseguire i Mago, che non è riuscito a prendere
il precedente anno, causa la guerra. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri
di testo e delle attrezzature necessarie.
  I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della sua risposta via gufo entro
e non oltre il 31 luglio p.v.
Ci scusiamo per i tempi ristretti, ma le consultazioni con il ministero sono andate per le lunghe.
       


                                                                              con ossequi
                                                                              Filius Vitious
                                                                              Vicedirettore
   


Le lettere di Ron ed Herm erano la fotocopia din quella di Harry. Ron sembrava aver infine dimenticato la questione con Harry. Ora aveva altri problemi per la testa.
"Mi dispiace mamma, papà." disse rivolto alla genitrice.
"E di cosa caro."gli chiese Molly, stupita.
"Sarete costretti a spendere soldi per un altro anno. Siamo già in ristrettezze." disse Ron triste.
La madre ridacchiò.
"Su Ron non siamo messi poi così male. Ci siete solo tu e Ginny a scuola. Quando eravate quattro alla volta forse  ce la siamo vista brutta, ma ora siamo a cavallo. I tuoi fratelli maggiori sono tutti indipendenti,
e tu mio caro hai assolutamente bisogno di prendere i MAGO se vuoi trovare un buon impiego. Oltretutto avremo una stipendio in più in casa."
"Ah si e chi lavorerà, di grazia." chise Ron stupito
"Io mio caro."
"Uao, mamma e che farai."
La madre sorrise in maniera ambigua. A Ron e Ginny non piacque affatto quel sorriso. Era sintomo di cattive notizie, almeno per loro.
"Sarò la nuova insegnante di Babbanologia a Hogwarts."
"Oddio, ma questo significa che..."
"Volente o nolente, sarò costretta a starvi molto vicino a scuola. E controllerò se è vero che a Harry piacciono i ragazzi, o era solo una scusa."
"Ma tu... conosci la materia?"  chiese Ginny.
"Era la mia preferita a scuola. E' lì che io tuo padre ci siamo innamorati. E mi sono mantenuta informata in questi anni. E poi la proffes... volevo dire la preside McGrannit ha insistito così tanto, che non sono riuscita a dire di no. I più qualificati, ora che la povera professoressa  Barbridge non c'è più,  eravamo io e tuo padre, ma visto che tuo padre un lavoro già ce l'ha..." non concluse la frase, trovandolo inutile.
"Il mio migliore amico lascia la mia sorellina perchè e gay, e mia madre mi starà alla costole tutto l'anno scolastico. Questa giornata è veramente la peggiore della mia vita. Ma come farai con la casa, le faccende"
"Ormai a casa d'inverno c'è solo George e non mangia quasi mai a casa. E le ore di Babbanologia non sono moltissime, mi daranno il tempo di tornare a casa, fare da mangiare a vostro padre e pulire la casa."
"Ma ti stancherai?"
"Non più che avere otto persone da accudire nello stesso momento. L'ho fatto più che volentieri, e ora... mi annoio a stare in questa casa vuota."
Ginny vide la madre intristirsi e capì che aveva bisogno della possibilità di tenersi occupata come lo era stata tutta la vita.
"Mamma sono contenta che sei con noi, talmente contenta che potrei iscrivermi anch'io a babbanologia quest'anno." La madre le sorrise benevolmente, e osservò la sua famiglia. Il suo annuncio aveva stemperato lo stupore per la confessione di Harry. Non poteva andare meglio.
Ron osservò la lista delle cose da portare.
"La maggior parte dei libri li ho già, ma così non potrò darli a Ginny." annunciò Ron
"Ma faremo la stessa classe non preoccuparti, ci riusciremo." gli ricordò la sorella.
"Già è vero, saremo compagni."
"Sarà meglio, allora, rispondere al gufo" intervenne Herm "siamo già abbastanza  nei limiti con i tempi."
"Hai ragione Herm, e poi tutti a Diagon Alley. A fare spese." disse Molly entusiasta.



Il mio posto segreto (o quasi)
Alloooora.... rispondo alle recensioni. Sto capitolo più che ridere fa piangere. E' una sciocchezza quella di Molly insegnante ad Hogwarts?  Mi è venuto in mente sempre mentre facevo le pulizie. Non penso proprio a nientaltro.
Tatydanza:  Non so come chiederti scusa per questa cosa. Il mio problema sono le conclusioni. Non so mai come chiudere le storie. Già ho dei problemi con un capitolo. Spero di farmi perdonare con il prossimo. Ha già in mente qualche ideuzza e forse (ancora lo devo cominciare, non so) la prima entrata in scena di Draco. Vedremo.
Nemidra:  Spero che continui a ritenere la storia carina dopo questo. Comunque ribadisco che ho intenzione di finire la storia. Non posso vedere quante storie interrotte ci sono su questo sito. Mi passa persino la voglia di leggerle perchè sai che ti lascerà l'amaro in bocca. E quindi, problemi vari e connessione precaria a parte, ci vediamo al traguardo, prima o poi.
Spero di non aver dimenticato nulla, al prossimo cap.


Bab
  
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