Attacco nel buio

 

 

 

“Allora, come va con Hermione?” domandò Harry, mentre lui e Ron camminavano nell’oscura galleria.

“Oh, come sempre. Sembra di stare ancora ad Hogwarts, lei sempre a studiare per le sue pozioni, io che, secondo lei, la infastidisco dalla mattina alla sera e Draco, che fa un po’ la tua parte” affermò Ron.

“Che significa che fa un po’ la mia parte?”.

“Significa che sta sempre insieme a lei, si confidano a vicenda…quelle cose da amici, che prima facevate tu Hermione. Lei e Draco, ultimamente, stanno passando molto tempo insieme” disse Ron, e la sua faccia parve incupirsi.

“Ron…” stava per dire Harry, quando un rumore nelle tenebre lo fece preoccupare.

“Chi è là?” chiese Ron, al nulla.

“Non è possibile, Ron…quelli sono…quelli sono…” balbettò Harry, incredulo.

 

 

 

“Schiopodi Sparacoda, Hermione!” urlò Draco, staccando le sue labbra dalle sue, con la bacchetta puntata sulla creatura.

“Pare che Hagrid abbia allevato un’altra mandria!” esclamò Hermione, nervosa.

“Mandria?” chiese Draco.

“Oh…non so come cavolo si chiama un gruppo di quei…cosi, comunque sono mostruosi, e dobbiamo sterminarli” disse Hermione, urlando un incantesimo.

Niente. Come al solito. Hagrid aveva trovato in modo di rafforzare i gusci degli Sparacoda, così ora erano ancora più difficili da eliminare.

“Che diavolo facciamo?!” esclamò Draco, tentando di mantenere la calma, inutilmente.

“Devo provare l’incantesimo che ho inventato…o la va o la spacca!” esclamò Hermione.

“Hai inventato un incantesimo?”.

“Che c’è di strano…pure Piton ne creava, da ragazzino”.

“Non siamo più ragazzini, Hermione”.

“Oh…non lo siamo più stati dal primo anno di scuola, Draco”.

 

 

 

“Hagrid? Hagrid è dalla loro parte?!” esclamò Harry, isterico.

No, non poteva essere. Non Hagrid. Tutti, ma non Hagrid.

“Mi dispiace, Harry, ne siamo rimasti scioccati anche noi, quando l’abbiamo saputo. Lo credevamo morto! E poi abbiamo scoperto che Neville lo aveva prigioniero, per fargli allevare quelle bestie” disse Ron, riferendosi alle creature brulicanti, che si facevano sempre più vicine.

“Non lui…non lui…” mormorava Harry, con lo sguardo perso nel vuoto.

Il primo mago che aveva conosciuto, uno dei suoi più grandi amici. Non lui.

Ron era in preda al panico. Harry era sotto shock e lui non sapeva come affrontare gli Sparacoda. Doveva fare qualcosa.

“Torniamo indietro, Harry! Prendiamo il vicolo dove stanno Draco ed Hermione” urlò Ron, a voce stridula.

“No, Ron. Devo andare da lui, sono certo che lo troveremo…alla fine della galleria. Dobbiamo solo superare gli Schiopodi” disse Harry, deciso.

“Non si può! Hagrid ha rafforzato i loro gusci, sono indistruttibili!”.

“Allora non ci resta che una cosa da fare”.

“Quale?”.

“Arrenderci”.

 

 

 

“SCHIOPORCHIDUM!!!!” urlò Hermione, contro le creature davanti a lei.

La magia fu tremendamente forte, tant’è che si ritrovo a un buon numero di metri dalle creature.

“Oh…merda…” mormorò, massaggiandosi la testa.

“Hermione! Hermione!” esclamava Draco, correndo verso di lei.

“Cos’è successo, Draco?” chiese Hermione, alzandosi.

“Ce l’hai fatta! Il tuo incantesimo ha funzionato alla grande...più o meno” aggiunse poi, guardando la ragazza, completamente ricoperta di terra.

“Non ti preoccupare per me, sto bene. Cos’è successo agli Schiopodi?”.

“Sono esplosi. E’ stato fighissimo!” esclamò Draco.

Hermione si accorse solo ora che era ricoperto, dalla testa ai piedi, di un liquido verde.

 

 

 

 

Harry si inginocchiò, abbassando il capo.

“Cosa? Harry, che fai?” domandò Ron, a occhi sbarrati.

“Non ti preoccupare, Ron. So cosa faccio. Di sicuro non c’è Neville, oltre la galleria. Nessuno poteva mai prevedere il nostro arrivo, quindi…”.

“Quindi?”.

“Quindi questi Schiopodi sono solo un meccanismo d’allarme. Secondo te perché non ci stanno attaccando?”.

“Vogliono semplicemente divertirsi con la preda?”.

“No, Ron! Sono sicuro che presto arriverà qualcuno, a catturarci” disse Harry.

“O…ok…facciamo come dici tu? Ma se ti sbagli?”.

“Allora saremo morti”.

 

 

 

“Andiamo” disse Draco, prendendo la mano di Hermione.

Lei lo guardò, con occhi dolci, seguendolo ciecamente. Quanto era diverso da Ron. Era molto più protettivo, molto più dolce, molto più maturo. E poi era così virile, soprattutto a letto, anche se su questo non poteva fare confronti con Ron, per ora il massimo a cui erano arrivati era un abbraccio.

Non sapeva cosa non aveva funzionato con lui. Prima gli piaceva, e il giorno dopo l’attrazione che aveva per lui si era totalmente affievolita, sostituita da un grande amore per Draco. Non poteva essere più felice, non poteva trovare uomo migliore.

Arrivò alla fine della galleria, immersa nei propri pensieri.

“Allora? Da che parte entriamo?” domandò Hermione, guardando un’immensa costruzione, la cosa strana è che sembravano essere all’aperto. Ma poi pensò a un sortilegio simile a quello della Sala Grande di Hogwarts.

“Mi dispiace, Hermione…ma il tuo viaggio finisce qui” disse Draco, mentre gli scaraventava un pugno in faccia.

 

 

 

 

                                                         

“Ecco…arriva qualcuno” disse Harry, sorridendo.

Un immensa figura, incappucciata, si avvicinava a loro. Alla sua vista, gli Schiopodi Sparacoda si ritirarono.

“Visto, che ti dicevo?” disse ancora una volta Harry, fissando la guardia.

Abbassò il cappuccio, e subito dopo gli scappò un gemito. Sapeva che era lui, ma non era pronto alla situazione. Non voleva che fosse lui.

Non lui, non Hagrid.

 

 

 

 

Quante sorprese, eh? Ho forse esagerato? Speriamo di no…aspetto le vostre opinioni!!!!

Venom19: ehi, collega! E quest’ultima? Te l’aspettavi? Spero di no…

Herm90: come hai visto, non ha avuto risvolti positivi! XD

Alla prox!!!