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Autore: Bab1974    24/04/2012    5 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 3 - Un furetto per amico
Ciao ragazze, ben tornate, stavolta comincio subito, non voglio che mi si rimproveri che perdo troppo tempo all'inizio. A dopo.




Capitolo3 -Un furetto per amico




Appena finita la colazione, la maggior parte della tribù si ritrovò a Diagon Alley. A casa erano rimasti i signori Delacour, che non abituati ad una famiglia così grande, avevano bisogno di stare un po' da soli, in santa pace. Charlie, che aveva bisogno che la sua ragazza lo curasse.  Gli altri chi per un motivo, chi per un altro, si erano aggiunti ai ragazzi.
Arthur e Bill, sempre impegnati con il lavoro, non avevano mai occasione di visitare i negozi. Fleur aveva voglia (e le voglie si sa, vanno assecondate), di comprare qualcosa di carino per se e per la creatura che doveva nascere.
Percy invece voleva far vedere di essere nuovamente sul mercato. George, che aveva chiuso il suo negozio per qualche giorno, lo prendeva in giro, mentre teneva Angie sottobraccio. La ragazza un po' lo rimproverava per come si comportava con il fratello, e un po' sghignazzava. Non riusciva a stancarsi mai del suo ragazzo malandrino. Era anche merito suo se era tornato ad essere così vivace, ma la maggior parte faceva del suo carattere.
Ginny parlottava con Herm, mentre Ron ed Harry stavano l'uno a destra e l'altro a sinistra di Molly.
Ogni tanto Ron tirava un'occhiataccia ad Harry. E Molly a sua volta fulminava il figlio. Doveva capire di smetterla, non erano affari suoi se Harry per qualsiasi motivo, non era più il suo futuro cognato.

Il primo posto in cui si dovettero fermare era la Gringott. I folletti li guardavano sottecchi. Qualche mese prima Harry, Ron ed Herm, erano entrati di nascosto nella banca, avevano scassinato una camera di sicurezza e causati danni ingenti. Il ministero si era offerto si ripagare i danni, visto che tutto ciò aveva contribuito alla sconfitta di Voldemort. Perciò i folletti non avrebbero avuto nulla di che lamentarsi. Ma i folletti, che erano per loro natura orgogliosi e malfidenti, e già odiavano fare affari con gli esseri umani, non potevano dimenticare. Avevano le mani legate, non potevano fare del male al Golden Boy, colui che aveva eliminato il Signore Oscuro, ma ciò non significava che non potevano detestarlo.
"Non capisco signora Weasley, ma è possibile che non possa esistere un altro posto in cui tenere il denaro. Questi mi odiano." Si lamentò Harry
"Forse hai ragione, però nel loro piccolo sono onesti, anche se non ti sopportano, ti puoi fidare che non toccheranno mai il tuo denaro. Non puoi dire lo stesso di molte altre persone." lo consolò Molly.  Harry ed Herm entrarono ognuno nella propria camera di sicurezza, ormai erano maggiorenni. Ron dovette entrare con Ginny e la madre, poiché non aveva un conto suo come Herm i cui genitori le avevano aperto un conto, per non avere problemi con il mondo magico, o come Harry, che nella vita lo aveva colto una sfiga incredibile, ma aveva tanti di quei soldi da poter campare senza lavorare un solo giorno, se solo avesse voluto.
Uscirono dalla banca con un bel gruzzolo ognuno. Molly aveva deciso, che essendo l'ultimo anno di scuola, e avendo uno stipendo in più, poteva permettersi qualcosa di meglio del solito. E poi essendo un'insegnante doveva avere un certo contegno. Doveva comprarsi un sacco di cose che non aveva, magari di seconda mano, poi doveva procurarsi un bel po' di manufatti babbani da presentare alla lezioni. Avrebbe potuto farsi aiutare da Herm o Harry.
Si voltò verso i ragazzi e vide Ron molto più tranquillo. Il pensiero dello shopping lo aveva reso più malleabile. Il suo Ron, era facile alla rabbia, ma per fortuna era facile anche a calmarsi.
"Allora ragazzi, avete deciso dove entrare per primo."
"Io ho bisogno di vestiti nuovi, le uniformi dello scorso anno mi stanno corte." disse Herm. Anche Harry ammise che le uniformi vecchie non gli stavano più e visto che pure Molly ne aveva bisogno, si dirissero alla volta del negozio di MADAMA MCCLAN: ABITI PER TUTTE LE OCCASIONI.
Appena entrati colsero uno stralcio di conversazione della proprietaria con una cliente.
"...bisognerebbe che il ragazzo venisse a provarli direttamente."
"Lo so, ma mio figlio si rifiuta, stamattina quando ha ricevuto il gufo, ha detto che non voleva tornare a scuola. Teme il confronto con gli altri." disse una voce che Harry riconobbe subito. La signora Malfoy abbassò lo sguardo triste.
"Cissy, siamo sempre state amiche, e voglio darti un consiglio. Lascia perdere. Draco ormai è maggiorenne, non puoi obbligarlo. Devi aspettare che sia pronto."
"Sono certa che se ne pentirà. E se il prossimo anno il ministero non desse più la possibilità di recuperare l'anno? Quest'anno sono stati costretti, perchè anche chi ha frequentato, non ha praticamente avuto nulla. Allora sarebbe costretto ad andare a Durmstrang, dove lo accoglierebbero a braccia aperte, ma checchè ne dicesse mio marito, ho sempre pensato che non fosse adatto a quella scuola. Fondamentalmente è un ragazzo buono..."
"Seee, quando dorme." mormorò Ron al suo gruppo.
La signora Malfoy, avvertita una presenza alle spalle, si voltò. Harry vide che aveva gli occhi lucidi. Cercava di trattenere le lacrime, ma l'unico risultato che otteneva era di avere gli occhi gonfi. Lei e Molly si salutarono piuttosto cordiamente.
"Allora siete in spese per la scuola., ragazzi." chiese ai ragazzi.
"Già" buttò lì Ron.
"Allora Draco non verrà." chiese Harry diretto.
"Vedo che non hai peli sulla lingua." ammise con tono triste Narcissa "No, se fosse per lui, non verrebbe più. Quasi tutti gli altri serpeverde torneranno a scuola. Solo Tyger e Goyle si rifiutano di tornare senza lui." 
"Uao, in un colpo solo ci liberiamo di tre piaghe mortali." commentò Ron, con un tatto di elefante. La madre lo colpì con poca grazia braccio.
"Mi hai fatto male." si lamentò Ron
"Se non ti scusi subito con la signora Malfoy, ti comincio a sculacciare davanti a tutti." Lo rimproverò Molly.
"D'accordo, non te la prendere. Scusi se sono stato scortese." si sbrigò di dire Ron
"Molly, spero che non sculaccerai anche i tuoi futuri allievi. La vedo grama per loro." disse la signora Malfoy riuscendo a sorridere nonostante la tristezza.
"Per fortuna non è un corso obbligatorio. Se non piacerò, al massimo tornerò a fare quello che facevo. Certo sarebbe un peccato per i soldi che sprecherò in tal caso."
"Ma nessuno ha provato a convincere Draco che è un peccato non finire la scuola. Manca così poco." S'intromise ancora Harry.
"Ci abbiamo provato tutti. Io e i suoi compagni sapevamo già da tempo che il ministero stava ancora decidendo se fare o no questo anno in più. Molti dei genitori dei suoi compagni lavorano proprio là. E un po' alla volta o anche in blocco, hanno tentato di convincerlo, ma non c'è stato verso."
"Perchè noi lo abbiamo saputo solo stamattina." chiese Ron offeso.
"Sapevo che con voi non avrei avuto problemi." poi rivolgendosi ancora a Narcissa. "Fammelo sapere se hai bisogno di qualcosa."
"Grazie."

"Molly" chiese Harry "Ti dispiace se dopo essere stati qui  andiamo a fare un giro. Tanto per le altre cose non avete bisogno di noi." Il tono di Harry non ammetteva discussioni. Aveva lo sguardo che diceva, devo fare una cosa, ma non chiedermi spiegazioni, non te le darò. Molly, che aveva una fiducia smisurata in chi aveva sconfitto l'Oscuro, acconsentì. Sapeva che Harry non avrebbe mai fatto qualcosa di male.
"Solo un attimo, non vuoi comprarti un gufo o una civetta. Credo che sia meglio che lo scelga tu."
Harry rabbrividì al pensiero della sua Edwige. Non era sicuro di volere un altro animale al suo posto.
"Per ora non prenderò un animale. Se dovessi averne voglia, lo farò più avanti."
I ragazzi si fecero prendere le misure, poi corsero via. Sia Ron, che Herm, che Ginny erano curiosi di sapere quali erano le intenzioni.
Appena fuori dalle orecchie di Molly....
"Harry, cosa vuoi fare?"
"La signora Malfoy, mi ha aiutato quando ne ho avuto bisogno. Ora è lei ad avere bisogno di aiuto."
"Quindi tu avresti intenzione di convincere Draco a frequentare l'ultimo anno. E come, se non c'è riuscita sua madre e neppure i suoi amici.?" domandò curiosa Herm.
"Io credo che abbia bisogno di uno stimolo, una sfida. Dobbiamo provocarlo, magari anche offenderlo nell'orgoglio, in maniera che abbia voglia di tornare, per rispondere."
Erano usciti da Diagon Alley ed erano entrati nelle Londra babbana. Harry era entrato in una cartoleria e presi un block notes e una biro si era seduto su di una panchina, cominciando a scrivere. Ron e Ginny erano affascinati. La penna era molto meno ingombrante di una piuma, più maneggevole. E il blocco? Tanti fogli in un piccolo spazio.
"I babbani sono davvero molto ingegnosi." disse Ron ammirato. E si guardava in giro come se fosse finito nel paese delle meraviglie. Le auto , i semafori, le cabine telefoniche, le insegne luminose dei locali. Tutto era nuovo per lui.
"Devono esserlo, non avendo poteri magici." commentò Herm
Harry nel frattempo aveva finito di scrivere e consegnò il tutto a Herm, per farglielo leggere.
"Dimmi cosa ne pensi."
Herm prese il blocco e lesse. Era perplessa.
"Harry, è proprio necessario offendere sua madre, per farti ascoltare da lui.?!"
"Non l'ho offesa."
"No? La chiami patetica donna."
"Uff, perché non la scrivi te la lettera."
"L'idea è stata tua. E trovo che non sia male. Ma non puoi fargli offese che poi quando ti vedrà vorrà solo strozzarti."
"Ascolta questo, allora. L'ho un po' allegerita." disse Harry, dopo un minuto passato sul blocco
"Abbiamo incontrato tua madre che piangeva perchè non vuoi proseguire gli studi.
Sei davvero un figlio ingrato, ma forse è meglio così, senza di te passeremo un anno decente,
vinceremo ancora la coppa di Quiddich (non che la tua presenza avrebbe cambiato molto, visto che
sein una schiappa), e non dovremo vedere la tua orribile faccia passare nei corridoi e durante le lezioni che
per disgrazia siamo costretti a passare insieme a voi Stupidi Serpeverde.
Perchè non convinci anche i tuoi stupidi amici a rimanere a casa?
Così non saremo costretti a subire la loro stupida presenza.

                                                                            Non ti sopporto proprio
                                                                                                  Harry James Potter."
"Tu credi veramente che Draco cadrà in questo tranello. Puoi pensare tutto di lui, ma non che sia davvero uno stupido."
"Senti, secondo quello che ha detto la signora Malfoy, lui vorrebbe tornare, ma non ne avrebbe il coraggio." disse Harry
"Se fossi al suo posto, anch'io non ne avrei il coraggio." commentò Ron.
"Ron!!!" esclamarono in gruppo Herm e Ginny.
"Ma che ho detto!" si difese Ron.
"Ti devo ricordare, che è anche merito suo se siamo ancora qui. Al Malfoy Manor ci ha aiutato, se lui avesse detto a sua zia, -Si questo è Potter- , non ne saremmo usciti vivi." gli ricordò Herm
"Se lo dite voi." ribattè poco convinto.
"Quindi secondo voi, può andare?"  Harry li guardò speranzoso.
"Tanto vale provare, ma fossi in te aspetterei qualche settimana, rischiamo di ritrovarcelo sotto casa a lanciarti maledizioni." Herm guardava Harry più che convinta di quello che diceva.
"Forse dovremmo avvisare la signora Malfoy" intervenne Ginny. Gli altri la guardarono.
"Non è una cattiva idea.  Appena finito qui, spediamo il gufo e poi lo diciamo alla signora." Harry era contento di aver trovato una maniera così semplice per sdebitarsi. Non che fosse sufficiente, quello non era nulla in confronto alla vita. "Tanto non abbiamo nulla da fare qui." concluse
"Ah no? Mi sembrava che dovessi farci vedere un ragazzo molto carino che ti avrebbe fatto intedere qualcosa." gli ricordò Herm. Harry ricordò vagamente di aver accennato la cosa all'amica, poi l'aveva dimenticato.
"Di cosa parli?" chiese Ron.
"Cose da donne" rispose Herm ridendo, mentre Harry cambiava colore.
"Cose da...? Oh al diavolo" eclamò Ron una volta capito.

Ci volevano 10' da dove erano, appena fuori Diagon Alley, per arrivare al pub dove lavorava il ragazzo. Per andarci passarono davanti ad un negozio di animali. Appena davanti alla porta, qualcuno ne uscì di botto travolgendoli tutti e quattro. Si scusò con loro e chiese se si erano fatti male. Avuta risposta negativa si rivolse al padrone del negozio.
"Anche questa mi paghi. Tornerò con la polizia e vediamo se non sopprimono quella bestiaccia." Poi se ne andò.
I ragazzi guardarono interdetti l'uscio che andava  chiudendosi piano. Dentro un uomo con la faccia triste e con una gabbia in mano, scuoteva la testa sconsolato.
Herm entrò.
"Mi scusi se mi intrometto, che cosa è accaduto?"
Il negoziante si scosse.
"Oh nulla di grave. Il figlio di quel signore è stato morso da questo furetto. E ora vuole farlo sopprimere dalle autorità. Poverino, anch'io avrei morso quel bambino, se mi avesse trattato così."
"E' un vero peccato, se non avessi già un animale, lo prenderei io." disse Herm veramente dispiaciuta.
"Io non ho un animale. Edvige è morta, e non prenderei un altro volatile, mi ricorderebbe lei. Prendo io il furetto." disse Harry all'improvviso.
"Harry sei sicuro." gli chiese Herm "Non sei costretto."
"Si. Credi che ci siano problemi con le regole della scuola?" il moro sembrava proprio convinto.
"Se io ho potuto portare uno squallido topo...  lasciando perdere che era un infame... non dovrebbero essercene." disse Ron.
"D'accordo allora lo prendo io, prima che torni quell'antipatico con la polizia."
L'uomo pareva contento.  Gli regalò anche anche il guinzaglio e un prontuario per la sua cura e cibo per qualche giorno. Uscirono contenti.
"Allora come lo chiamerai., Harry."
"E' un furetto, che ne dici di Draco Jr?"
I suoi amici scoppiarono a ridere.
"Benissimo, così se il vero Draco non ti uccide per la lettera, ti ucciderà per questo." disse Ron, senza riuscire a smettere di ridere.
"E chisenne. Sentite si sta facendo tardi, credo che sia il caso di tornare da vostra madre. E poi dobbiamo trascrivere il messaggio in una pergamena e poi se la troviamo dire tutto alla signora Malfoy. Se non c'è più, spero che capisca che è stato fatto apposta."
Tornarono a Diagon Alley. Molly aveva finito quasi tutte le commissioni. Adorò Draco Jr, e fu contenta che lo avessero salvato, ma non capiva il motivo del nome. Allora Ron ridendo, glielo spiegò.
"Fortuna che Draco non torna a scuola, altrimenti si sarebbe arrabbiato. Non deve essere un  bel ricordo per lui." commentò Molly
I ragazzi corsero verso la guferia pubblica, spedirono la pergamena al Malfoy Manor, poi si guardarono attorno alla ricerca di Narcissa. Non c'era più da nessuna parte. Sembrava strano che avesse già finito le commissioni, ma forse si era arresa.
"Io credo che capirà che lo abbiamo fatto per aiutarla, vero Draco Jr." Il furetto che si era accomodato sul collo di Harry, alzò il musetto e lo strofinò contro la guancia del suo padrone."Visto, risponde di già"
"Lo confermo, Draco ti ucciderà." sentenziò Herm.




Il buco in cui mi sono chiusa


Alloooooora! Alzi la mano chi ha pensato che il furetto di cui parlavo fosse Draco, l'originale.
Vi giuro non ho messo il titolo apposta per fregarvi, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente.  Presa direttamente, nella mia mente bacata, da "Una donna per amico" di Battisti. E' venuto un po' lunghino, eh?
Rispondo alle recensioni del capitolo precedente,
Tatydanza: Spero che ti piaccia anche questo, come il resto dei capitoli è frutto della pazzia del momento, secondo la mia idea iniziale a quest'ora Harry doveva essere a metà anno.
Vabbè quando l'ispirazione chiama è meglio rispondere, perchè se poi se ne va, chi la ripiglia più.
Nemidra: Capolavoro bellissimo? Credo che tu abbia un tantino esagerato, ho sempre paura di deludere. Comunque dal prossimo capitolo si  parte per Hogwarts. E fra due capitoli circa comincerà il pov di Draco.
A parte questo non voglio anticiparvi nulla, fate solo gli scongiuri che riesca a districarmi in tutte le sciocchezze che ho creato.
Ringrazio anche chi mi ha messo fra le seguite, chi mi segue nonostante tutto e addirittura chi mi ha messo fra le preferite. Grazie di cuore.


Bab



  
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