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Autore: Angele87    28/04/2004    29 recensioni
Harry, Ron, Ginny, Hermione, Draco hanno terminato la loro scuola e adesso sono Auror... ma cosa accadrà... leggete e lo scoprirete... è la mia prima ffc siate clementi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DA AUROR A BABBANI XIV CHAP “Lavori babbani: che stress

DA AUROR A BABBANI  XIV CHAP  “Lavori babbani: che stress! (II parte)”

 

Tutti i personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno) quindi ringrazio questa grande donna per averci regalato con i suoi libri un mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…

io ho terminato, buona lettura…

Angéle

 

* le parti in corsivo (come in tutte le ffc) sono ricordi….

 

 

Hermione era seduta nella comoda sedia di legno dell’ aula n. 11. I primi alunni avevano iniziato ad entrare in aula. Loro avevano l’aria così calma e rilassata. Chiacchieravano, ridevano e le lanciavano strane occhiate.

Li poteva capire. Anche lei, quando ad Hogwarts si presentava il nuovo insegnante di arti oscure, lo guardava con strano stupore.

Osservò i piccoli banchi disposti in file di due. Erano tanti.

Si guardò intorno, un ragazzino in fondo le sorrise.

-Buongiorno...- la salutò un’altra entrando nell’aula luminosa.

Hermione le fece un cenno col capo.

Erano quasi arrivati tutti. La classe si iniziava a riempire. L’auror iniziò a sentirsi nervosa. Tra un po’ sarebbe toccato a lei intrattenere quella spietata platea. Aprì la sua borsa e tirò fuori il programma. Aveva preparato un po’ di copie anche per i suoi alunni.

Driiin!

La campanella suonò, riportandola bruscamente alla realtà.

I ragazzi ancora in piedi si affrettarono a prendere posto. Nel giro di pochi minuti tutti erano seduti.

Hermione si sentì congelare il sangue.

Toccava a lei.

Si alzò dalla sedia. Molti ragazzi la squadrarono.

Si schiarì la voce.

Immediatamente il consiglio di Draco le balenò in mente.

Sorridi...

Seguì il suggerimento del biondino.

-Buongiorno...- disse alla classe appoggiandosi alla cattedra.

Un leggero mormorio si levò dai ragazzi.

-Allora, io sono Hermione Granger, e sono per il momento la nuova supplente d’inglese. Ho 25* anni e sono di Londra. Spero che lavoreremo bene...- ma prima che terminasse il suo discorso la porta si aprì bruscamente.

TJ e Maggie entrarono nell’aula con il fiato corto.

Hermione guardò la biondina con i grandi occhi verdi. Era la ragazza del negozietto babbano. Se la ricordava perché assomigliava molto ad una persona che conosceva, ma non riusciva a ricordare chi!

-Ci scusi per il ritardo...- disse Maggie prima di rimanere di sale come il suo amico.

Hermione le sorrise.

-Forza prendete posto...- disse mentre quei due le facevano riaffiorare alla memoria i tempi in cui anche lei, con Harry e Ron, era sempre in ritardo.

La ragazzina trascinò al suo posto TJ che continuava ancora a guardare l’insegnate con la bocca socchiusa.

-Raccogli la bava...- gli disse a denti stretti la sua amica.

Hermione aspettò che quei due si accomodassero prima di riprendere con più sicurezza il suo discorso.

 -Come stavo dicendo prima che Maggie e... - si interruppe non conoscendo il nome dell’altro ritardatario.

-TJ...- disse il rossiccio diventando scarlatto.

-Prima che Maggie e TJ arrivassero,- riprese Hermione passando tra i banchi. -Spero di lavorare bene insieme a voi...-

I vari rappresentanti del sesso maschile la guardarono sorridendo sornioni.

-Avete qualche domanda?!- disse Hermione notando l’assurdo silenzio.

Una mano si levò in aria.

Un ragazzo biondo e dall’aria simpatica le sorrise.

Hermione lo invitò a parlare.

-Sì, dimmi...-

-Qual è il suon numero di telefono?!-

Una sonora risata riempì l’aula.

Anche Hermione rise.

-Tu sei?!- gli chiese avvicinandosi.

-Marcus, Bed Marcus.- rispose il ragazzo squadrando Hermione.

-Bene... visto che sei così simpatico cosa ne diresti di aiutarmi a distribuire questi...- chiese la bruna appoggiandogli, sul banco, una ventina di copie del suo programma.

-Con molto piacere...- disse Marcus  alzandosi in piedi.

-Grazie...- sussurrò l’auror allontanandosi.

-Allora...- continuò quando il ragazzo ebbe terminato di distribuire i fascicoli. -Questo è il programma che ho pensato di svolgere dalla prossima lezione... se avete qualche problema non abbiate timore nel farmelo presente...-

Prese il lungo elenco dei ragazzi.

Stava iniziando l’appello quando notò una timida mano alzata.

-Dimmi...- disse rivolta a TJ.

-Mrs Granger... volevo dirle che la vita di Chaucer l’abbiamo trattata abbondantemente con l’altra insegnante...- mentre diceva queste parole continuava a farsi piccolo, piccolo.

-Oh, vuol dire che avremo una cosa in meno da fare...-  spiegò  Hermione.

Tutti risero.

Hermione non capì la loro iralità. Aveva strutturato il programma in maniera così perfetta che avrebbe svolto tutto senza tralasciare niente. Sapere che un argomento era già stato affrontato era un sollievo.

Guardò un po’ l’elenco mentre i ragazzi continuavano a ridacchiare. Un cognome colpì la sua attenzione.

Cooper.

L’aveva già sentito da qualche parte.

-Chi di voi è Margareth Cooper?!- chiese senza pensarci due volte.

Maggie alzò la mano.

-Sono io...- disse mentre riappoggiava la penna sul banco.

All’improvviso nella mente di Hermione si accese una lampadina.

-Mary Anne...- sussurrò con lo sguardo allibito.

Maggie divenne rossa.

Come faceva quell’ insegnante a conoscere sua sorella?!

-Sì... siamo sorelle.- disse la biondina mentre si metteva un ciuffo dietro l’orecchio.

Ad Hermione comparve un sorriso inquietante sulle labbra.

Guardò ancora quella ragazzina. Erano due gocce d’acqua. Solo i loro colori cambiavano.

Sorrise ancora, pregustando la tortura che avrebbe inflitto a Ron per venire a conoscenza di questa sua, nuova scoperta.

 

***

 

Draco  si guardava intorno.

La banca non doveva essere così lontana.

Girò ancora un angolo.

Quel quartiere era davvero elegante. C’era un grande parco verde al centro e tutte le case, o meglio le ville ed i palazzi eleganti, si snodavano intorno.

Si fermò ad un semaforo rosso. Una schiera di bambini piccoli attraversò sulle strisce pedonali. Una figuretta minuta e ricciuta attirò la sua attenzione.

Lily.

La bambina, che Malfoy aveva aiutato a recuperare la palla, stava attraversando la strada. Aveva il suo piccolo cestino rosa e bianco. Da sotto il cappottino giallo fuoriusciva il grande grembiulino a quadretti, rosso.

Draco sorrise. Quella bambina gli metteva allegria. La seguì con lo sguardo. Lo scricciolo ricciuto si staccò dal resto dei bambini e si diresse dalla parte opposta.

Draco strabuzzò gli occhi. Parcheggiò l’auto e seguì la bambina.

Le arrivò a pochi passi. Allungò una mano e le tirò un ricciolo.

-Ehi, Lily... non mi saluti!-le disse.

Lily si voltò velocemente. Aveva uno sguardo serio e concentrato. Draco ebbe quasi paura di averla disturbata.

  -NO! Io non saluto le persone cattive e senza cuore!- disse la bimba rigirandosi.

Draco sorrise. Gli piaceva parlare con quella bambina.

-Perché sono cattivo e senza cuore?-domandò il biondino continuando a seguirla.

-Perché tu hai fatto piangere  mia sorella Anne!- disse la bimba allungando il passo.

Draco si sentì male.

Odiava quando le persona piangevano a causa sua. L’aveva permesso già troppe volte nel uso passato.

-Mi dispiace...- disse fermandosi.

Lily si bloccò.

-Perdonami, piccola... io non volevo far piangere tua sorella! Lei è un’amica per me!-affermò il biondino mettendosi una mano tra i capelli.

La piccina si girò lentamente. Sfidò Draco con lo sguardo.

-Ti dispiace, davvero?!- chiese incrociando le braccia.

Draco asserì col capo.

La bambina scrutò le iridi ghiaccio di Malfoy.

Sembrava quasi che avesse il potere di leggere dentro le persone...

-Va bene, sei sincero...- disse –ma non devi chiedere scusa a me, ma a ad Anne... ha pianto per colpa tua!-

Draco la guardò.

-Va bene... chiederò scusa anche a lei...-affermò dopo un po’.

-Bene!- rispose tutta contenta.

-Amici?!- offrì Draco tendendole la mano.

Lily la guardò. Sorrise e la strinse.

-Amici!- disse.

Draco rise.

-Beh, ora vado...- aggiunse la piccola voltandosi.

-Aspetta un momento!- la richiamò Malfoy.

Lily si girò velocemente.

-Mi sai dire dov’è una banca qui vicino?!-

 

***

 

Virginia rientrò nella mensa. Al tavolo con Mellifluo c’era il sottoufficiale Andrew. Si voltò verso di lei sorridendo. Ginny si sentì immediatamente in imbarazzo. Aveva pianto come una bambina tra le braccia di quel ragazzo.

-Ciao, piccola...- le disse quando si fu avvicinata.

Virginia sorrise.

-Ciao...- gli rispose diventando rossa.

Il bel mangiamorte li guardava stranito.

-Allora, come va oggi?!- chiese James allungandosi verso di lei.

-Meglio...- controbatté la rossa abbassando lo sguardo chiaro.

James sorrise divertito.

La campana dell’inizio delle attività risuonò in tutta la caserma.

Il sottoufficiale si alzò.

-Non sentirti in imbarazzo,Virginia...- la consolò mettendole una mano sui capelli morbidi.

Ginny alzò lo sguardo. Gli sorrise.

James le accarezzò una guancia.

- E’ stato un piacere, Mellifluo- disse rivolto all’uomo biondo prima di allontanarsi e sparire dietro la porta della mensa.

 

***

 

 

Harry colpì con forza il sacco di sabbia appeso in palestra. Lo colpì ancora e ancora.  Tutte le goccioline di sudore, che imperlavano il suo volto, scendevano lente. Si fermò un attimo a riprendere fiato Afferrò l’asciugamani che aveva appoggiato sull’asse di equilibrio e si asciugò la fronte.

In quel preciso istante pensò a quanto i suoi amici erano parte fondamentale ed integrale della sua vita. In quel momento, avrebbe voluto parlare con Ron o Hermione.  Avrebbe analizzato con loro la psicologia della sua nuova conquista fino a quando sarebbe arrivato ad una conclusione.

Sorrise.

Anche se i suoi amici fossero stati lì, non gliene avrebbe parlato. La sua nuova conquista era Ginny, non una qualunque.

Bevve un lungo sorso di acqua dalla borraccia. Tra una decina di minuti sarebbero entrati in palestra i suoi addestranti. Si massaggiò le palpebre.

Era incredibilmente stanco. Si sedette pesantemente sull’asse di equilibrio, che vibrò sotto il suo peso.

Chiuse per una seconda volta gli occhi. Come avrebbe voluto cancellare gli ultimi due giorni della sua vita.

Sospirò esasperato.

Il rumore metallico della porta della palestra che si apriva, lo riportò alla realtà. Guardò verso l’uscita. Sulla soglia si stagliava la bella figura dell’auror Evelyn. Gli sorrideva.

Harry sentì un improvvisa antipatia montargli dentro.

La bruna si avvicinò con passo deciso verso di lui.

-Ciao Harry...- gli disse scostandosi dagli occhi un ciuffo di capelli castani.

-Ciao- le rispose freddamente.

Evelyn lo guardò stranita.

-Tutto bene?!- gli chiese sedendosi accanto a lui sulla trave.

-Oh, va tutto benissimo!- iniziò il bruno alzandosi. –Negli ultimi giorni ho perso la donna che amavo e compromesso irrimediabilmente l’amicizia più importante  e duratura della mia vita! Ma a parte questo sono davvero felicissimo!- concluse sarcasticamente.

Evelyn continuò a guardarlo.  Sorrideva.

-Poteva andare peggio...- cercò di tirarlo su la bruna.

-Ah, sì... beh, in effetti avrei potuto perdere un occhio, allora sì che sarebbe andato davvero peggio!- le ribatté incrociando le braccia sul petto.

La bruna gli mise una mano su una pupilla.

Lo guardò un attimo.

-Anche orbo, sei comunque carino... quindi credo che non sarebbe stato quello il peggio!- concluse Evelyn.

Harry la scrutò negli occhi.

-Ma tu ci sei o ci fai?!- chiese girandosi verso di lei.

 Evelyn non lo seguiva molto.

-In che senso?!- domandò dubbiosa.

-Beh... nel senso che è stata colpa tua se mi è successo tutto questo!-disse a denti stretti il bruno.

La ragazza continuò a sorridere.

-Lo sai che sei davvero sexy quando ti arrabbi?!- quella risposta arrivò inaspettata. Rimase sospesa in aria per vari secondi. Harry sbatté più volte le palpebre prima di rispondere.

-Come scusa?!-

Evelyn gli si avvicinò mettendo le braccia intorno al suo collo.

-Ho solo detto, capitano Potter, che quando ti arrabbi diventi ancora più sexy di quanto tu non sia...- gli rivelò con voce suadente e iniziando a fissargli le labbra.

Harry si sentì in imbarazzo. Lusingato ma terribilmente a disagio.

Quella ragazza bruna era davvero carina.

Guardò in giù verso di lei. Il suo viso era a pochi centimetri dalle sue labbra.

Con un piccolo movimento entrambi annullarono la poca distanza che c’era tra di loro.

Harry baciava quella ragazza come avrebbe baciato un’altra dai capelli rossi, perché in quel momento proprio la sua immagine affollava i pensieri del bel brunetto.

 

***

 

-Mi dici perché hai troncato la tua storia con il capitano Potter?!- chiese Mellifluo avviandosi con Ginny verso la palestra.

-Io non sono mai stata insieme al capitano Potter!- rispose in maniera poco convincente.

Mellifluo la guardò eloquente.

Ginny sentì il peso dei suoi occhi su di lei.

-Va bene... abbiamo avuto una brevissima storia... ma adesso è tutto finito! L’ho scoperto mentre baciava un’altra...- spiegò sospirando la rossa.

Mellifluo rimase in silenzio a meditare sulla risposta.

-Lui ha cercato di spiegarsi?!- le chiese fermandosi per far passare un auror di corsa.

Ginny asserì col capo.

-Certo! Mi ha detto la cosa più ovvia che voi ragazzi dite: “Ma io non la conoscevo mi è saltata addosso!”- rispose Virginia assumendo una voce più baritonale.

Mellifluo rise.

-Perché ridi?!- chiese la rossa sbruffando.

-Tu mi fai ridere... secondo me, Potter, non è capace di dire le bugie... poi ad una ragazza come te!- le rivelò scompigliandole i capelli.

Era incredibile a quale stato di affinità erano arrivati in poco tempo. Lui la capiva al volo. Era davvero stimolante parlare con quel ragazzo.

-Tu dici?!- disse la Weasley allungando il passo.

-Certo... e poi secondo me è un tipo che non demorde... proverà a riconquistarti!- affermò con sicurezza il biondo.

-Sì... infatti me lo ha anche detto!- controbatté con sguardo colpevole Ginny.

-E tu?! Hai deciso di troncare questa storia per un piccolo errore?!- dubitò Mellifluo voltando un angolo.

La rossa rimase in silenzio. Come si sol dire era stata colpita ed affondata.

-Dì un po’ ma tu sei un parente stretto della Cooman?!- gli chiese uscendo dal trance.

Mellifluo rise.

-No...-

-Allora, secondo te dovrei dargli una seconda opportunità?!-domandò insicura Ginny.

Il mangiamorte asserì col capo.

Virginia sorrise.

-Rimani qui un momento e cerca di rallentare il passo!- così dicendo corse lungo il corridoio fino a scomparire dietro un angolo.

 Il biondo sentì la porta metallica della palestra aprirsi per poi richiudersi velocemente.

Allungò un po’ il passo.

Arrivò in palestra, giusto in tempo, per trovare una Ginny in lacrime pietrificata, davanti una scena che lui gli avrebbe stranamente risparmiato.

 

***

 

Draco entrò tentennando nella grande  hall della banca.

Un uomo in divisa e dall’aria severa si stagliava a guardia della porta automatizzata.

Quando vide Draco, non fece nessuna piega. Si scostò leggermente per farlo passare.

Il biondino guardò attentamente la porta di vetro.

Vari messaggi troneggiavano sulla superficie.

Entrare uno alla volta.

Premere il pulsante alla sua sinistra.

Le consigliamo di lasciare ogni oggetto metallico alla guardia.

Draco si guardò. Non aveva nessun oggetto metallico. Era da solo. Gli rimaneva solo spingere il pulsante.

Guardò il piccolo bottone rosso. Una minuscola manina era disegnata sotto di esso.

Seguì le indicazioni.

Quando la porta si aprì tentennò prima di entrare.

Il vetro si richiuse alle sue spalle.

Una voce femminile e gentile lo invitò a posare il dito su un apposito rilevatore.

Quando la macchina ebbe preso le sue impronte digitali la porta si riaprì lasciandolo, finalmente, entrare nella banca.

Una ragazza biondissima e sorridente gli andò in contro.

Indossava una gonna cortissima e dei tacchi vertiginosi. La camicia bianca ed aderente lasciava poco spazio all’immaginazione.

Draco sorrise, pensando alla reazione che avrebbe avuto il suo amico Ron, di fronte a quella bambolina bionda.

-In cosa posso esserle utile?!- gli chiese ravvivandosi i capelli.

-Sono Draco Malfoy... il nuovo vice direttore- il biondo non poté fare a meno di guardare nella scollatura della ragazza.

La giovane donna sbiancò.

-Mi segua...- gli disse scortandolo fino ad una stanza, dove, sulla porta, faceva bella mostra un cartellino grigio con su scritto in lettere nere ed ordinate:“DIREZIONE”.

La bionda bussò.

Una voce maschile rispose.

-Sì?-

-Signor Dollar... sono Kathlyne, è arrivato il nuovo vice direttore-disse la bionda aspettando dietro la porta.

Si sentì il rumore di una sedia scostata velocemente. Subito dopo l’uomo aprì la porta.

-Grazie, Kathy... puoi andare,- poi rivolto verso Draco aggiunse –Si accomodi, l’aspettiamo da tanto...-

Draco entrò nell’ufficio, si sedette sulla comoda poltrona di pelle e deglutì.

L’uomo si accomodò dall’altra parte della scrivania.

Prima di parlare gli sorrise.

-Era da tanto che la stavamo aspettando, signor. Malfoy-

 

***

 

Hermione entrò nella grande mensa rumorosa. Quella grande sala le aveva ricordato immediatamente Hogwarts, la sua adorata scuola. Una strana sensazione di melanconia le attanagliò il cuore.

Provò a scorgere un tavolo vuoto. Era come cercare un ago in un pagliaio.

Hermione provò per un altro po’. Alla fine, decise che sarebbe tornata più tardi con Ron.

 

***

 

Il bel rosso osservava la sua scolaresca eseguire gli esercizi di fitness che aveva consigliato. A coppia, i ragazzi, si tiravano le braccia. Ron girava silenziosamente tra di loro. In quella classe c’era anche la ragazzina bionda. La sorella di Mary Anne. Era incredibile come quelle due si assomigliassero. Solamente i colori cromatici le distinguevano.

Maggie, bionda, Anne, bruna.

La guardò mentre eseguiva il suo lavoro. Era davvero brava.

Ron le si avvicinò.

-Tutto bene, Maggie?!- le chiese appoggiandole una mano sulla spalla.

La bionda si irrigidì a quel tocco gentile.

Lo guardò negli occhi senza riuscire a dire una sola parola.

Il ragazzo rossiccio, TJ, che eseguiva l’esercizio con lei fece una smorfia.

-Va benissimo- rispose al posto della partner.

Ron lo guardò. Quel ragazzo gli ricordò tanto se stesso alla sua età. Alto, magro e una bellezza acerba.

-Bene, TJ...- gli rispose continuando il suo giro nella palestra.

Quando si fu allontanato abbastanza, TJ richiamò l’amica, che si era voltata per osservare l’insegnante.

-Adesso, tocca a te raccogliere la bava, Margareth...-

La biondina si riscosse.

-Come scusa?!- chiese mentre riprendeva il suo lavoro.

-Ho detto...- ma prima che potesse terminare la frase, una ragazza bruna e bella attirò la sua attenzione.

-TJ...- Charlotte(L’adolescente in questione) si avvicinò a lui.

-Sì...di-dimmi, Charlotte- rispose il rossiccio al richiamo.

-Faresti questo esercizio con me? La mia amica è troppo bassa per me...- confessò con fare dolce e colpevole.

Maggie guardò storto la nuova arrivata.

-Non ti dispiace, vero Margareth?!- chiese mettendosi una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio.

TJ la guardò con apprensione.

Maggie gli diede un pizzicotto prima di rispondere.

-No, fa pure, Charlotte...- così dicendo si allontanò andandosi a sedere vicino al muro.

Ron notò tutta la scena con la coda dell’occhio. Quella ragazza in quel preciso istante le ricordò Hermione al primo anno, quando ancora era una piccola-so-tutto saccente e antipatica, quando era ancora da sola, quando non erano ancora il mitico trio.

Weasley la osservò per qualche minuto. Lo sguardo triste e corrucciato che lanciava all’indirizzo di quella ragazza era davvero tenero.

Ron le si avvicinò senza pensarci due volte.

-Ti va di fare alcuni esercizi con me?!-

La bionda si riscosse diventando automaticamente rossa. Guardò negli occhi TJ che nel frattempo si era bloccato per osservarla. Aveva gli occhi sbarrati. Maggie sorrise ed afferrò la mano che Ron le offriva.

La ragazzina non riflette su cosa avrebbe comportato quel gesto. Non appena il rosso le sfiorò la mano, si irrigidì  come un pezzo di legno.

La conseguenza fu: un esercizio sbagliato e un livido su una coscia.

-Non preoccuparti...- la rincuorò l’insegnante rosso –capita a tutti di sbagliare...-

Ron le scompigliò i capelli prima di dirigersi fuori dalla palestra.

TJ raggiunse velocemente Maggie.

-Tutto bene?!- le chiese avendo notato la sua caduta.

Maggie si girò con sguardo sprezzante.

-Sto benissimo!- afferrò il suo asciugamani e si diresse zoppicando (leggermente) verso gli spogliatoi femminili, seguita a ruota dal ragazzo.

 -Ti vuoi fermare?! Ma perché sei arrabbiata con me?!- chiese disperato TJ.

Cooper arrivò alla porta bianca prima di fermarsi.

-Non sono arrabbiata con te...-iniziò la bionda.

TJ sorrise di sollievo.

-Sono infuriata!- così dicendo entrò negli spogliatoi troncando quella discussione.

TJ si passò una mano tra i capelli prima di uscire dalla palestra.

 

***

 

Hermione era uscita fuori da quella scuola. Si era seduta comodamente all’ombra di un albero che sorgeva nel piccolo giardino che circondava l’edificio.

Certo il panorama che si gustava da lì non era quello immacolato e bellissimo di Hogwarts... ma comunque si stava bene.

Appoggiò la schiena alla corteccia ruvida dell’arbusto e chiuse gli occhi. Lasciò che i suoi pensieri la cullassero per un po’. Rivide in pochi minuti alcuni dei ricordi più belli legati alla sua infanzia ed adolescenza, nella scuola di magia e stregoneria.

Ron, Harry, Draco, Ginny e gli insegnanti...

Un soffio di aria fredda gli sferzò il bel viso dolce.

Un paio di labbra rosse si appoggiarono dolcemente sulla sua guancia infreddolita.

Hermione aprì gli occhi. Immediatamente  il bel viso di Ron le si presentò davanti.

Il ragazzo le accarezzò i capelli.

-Tutto bene, ‘Mione?!- chiese accomodandosi accanto a lei.

La bruna appoggiò la testa sulle sue gambe.

-Sì... va tutto bene... ho solo un po’ di malinconia!- rispose, mentre Ron giocava con i suoi boccoli.

-Per cosa?!- domandò l’uomo baciandole una mano.

-Per Hogwarts, per Harry, Ginny, la mia infanzia, la mia adolescenza... la mia magia!- affermò Hermione, tirandosi su a sedere.

 Ron la guardò negli occhi.

Le sorrise dolcemente.

-Non sei cambiata... mi fa piacere saperlo!- rispose all’improvviso tirandola a sé.

Hermione appoggiò la sua fronte sul petto di Ron. Rimasero abbracciati stretti per alcuni lunghi minuti. Il silenzio incombeva tra loro due. Era una quiete non imbarazzante. Confortevole. Erano Hermione e Ron. Nulla avrebbe creato imbarazzo tra loro due che si conoscevano da sempre. Niente, a parte i loro sentimenti.

La bruna lo guardò negli occhi.

Weasley sentì le sue orecchie andare a fuoco. Il desiderio di arrivare a sfiorare quelle labbra si impossessò della sua mente.

Hermione era troppo bella e tenera in quel momento. Aveva le labbra carnose arrossate dal freddo, gli occhi, grandi ed espressivi, velati dalla malinconia.

-Ti voglio bene, Ron- disse la bruna baciando lentamente la guancia del rosso.

L’auror serrò la presa intorno ai suoi fianchi e l’avvicinò ancora di più a sé. Poté sentire il profumo di primavera che emanava la pelle di Hermione.

Immediatamente si sentì perso.

Le baciò delicatamente il collo candido.

Un lungo brivido di piacere percorse la schiena della ragazza.

Anche lei serrò forte le braccia intorno al collo di Ron.

Il rosso sentì in quell’abbraccio tutta la tristezza di Hermione. Non poté evitare ai suoi occhi di diventare lucidi.

Le baciò ancora la guancia e la fronte.

Avvicinò la bocca all’orecchio della bruna e sussurrò.

-Ti voglio bene, ‘Mione! Non ti abbandonerò mai...-

Hermione sentì il nodo che da quella mattina attanagliava il suo cuore, sciogliersi, come neve al sole.

Le lacrime, calde e rotonde, iniziarono a scendere dai suoi occhi.

Silenziose. Tante, ma silenziose.

Ron le accarezzò la schiena e la lasciò sfogare.

 

***

 

Draco entrò nella stanza luminosa che la ragazza bionda e tutta curve gli aveva indicato. Sulla targhetta della porta c’era scritto in lettere nere e lucide: “VICE DIREZIONE- DRACO THOMAS MALFOY”

Il biondino guardò un po’ divertito quella scritta.  Lui, un vice direttore di una banca. Era davvero strana come idea...

Lasciò delicatamente la sua ventiquattrore sul bel tavolo di mogano. Il legno lucido e nero gli mostrò il suo riflesso.

Draco sorrise.

“Ma dove sei arrivato Malfoy... Innamorato di una mezzosangue, amico da più di 3 anni del trio Potter, Weasley&Granger, vice direttore di una banca babbana... cosa direbbe tuo padre se ti vedesse?!”

Una strana soddisfazione si impossessò di lui.

“Non sono come te papà...” disse a se stesso.

Si avvicinò con passo elegante e sicuro (unica cosa che aveva ereditato dal padre) alla grande finestra ed aprì le persiane grigie. Immediatamente la luce bianca, di un giorno uggioso, invase la stanza. 

Il panorama del suo ufficio era davvero incantevole.

Il piccolo lago del parco si stagliava nero e perfettamente piatto contro il verde e il grigio dello sfondo. A Draco ricordò tanto quello di Hogwarts.

“Ci aspettiamo grandi cose da te...” gli aveva detto il direttore della banca.

Quella frase gli sembrava tanto famigliare. Anche suo padre l’aveva affermato quando il primo settembre, del suo primo anno ad Hogwarts, l’aveva accompagnato alla stazione.

“Mi aspetto grandi cose da te, Draco...”

Povero Lucius Malfoy. Se solo fosse sopravvissuto all’attacco di Voldemort, sarebbe morto presto, per il dispiacere che, quel figlio snaturato, gli avrebbe arrecato!

Draco rise.

Si sedette sulla comoda poltrona di pelle blue e sospirò. Aprì la sua valigetta  e tirò fuori il giornale babbano di finanza. Iniziò a leggere pensando che, in fondo, la morte di suo padre non era stata affatto un disgrazia.

 

***

 

Ginny tremava in preda al pianto. Mellifluo era arrivato nella palestra giusto in tempo per vedere il capitano Potter e l’auror Evelyn che si perlustravano accuratamente il cavo orale.

Virginia era rimasta in piedi senza parole. Non riusciva a muoversi.

Mellifluo le sfiorò il braccio. Ginny lo ritirò trovando finalmente la forza di muoversi ed uscire dalla palestra.

Harry fu riportato alla realtà dal forte rumore della porta metallica che si apriva e si richiudeva.

Riuscì a vedere solamente i capelli rosso fuoco di Ginny uscire dalla porta.

Potter si mise immediatamente in piedi.

Corse fino all’ingresso. L’aprì  violentemente ed uscì nel corridoio. Si guardò ripetutamente intorno. Di Virginia non c’era nessuna traccia.

Si appoggiò al muro e si lasciò scivolare a terra. Le mani sugli occhi ed un’espressione disperata dipinta sul volto.

Ancora una volta la porta della palestra si aprì.

Evelyn uscì andandosi a sedere accanto a lui.

Harry non si mosse dalla sua posizione.

-Avevi una storia con quella ragazzina?!-chiese la bruna portandosi le gambe al petto.

Il moretto non rispose. Si limitò ad asserire col capo.

-Mi dispiace, non lo sapevo- fu la semplice risposta dell’auror donna prima di abbracciarlo.

Harry si strinse nelle sue braccia.

-Grazie...- iniziò mentre si scioglieva da quella confortante morsa. –Ora devo fare lezione...- così dicendo si alzò dal pavimento e scomparve dietro la porta della palestra.

   

***

 

La campanella della fine delle lezioni suonò in tutta la scuola. All’improvviso tutti i corridoi che, fino a quel momento, erano stati deserti, si riempirono di ragazzi che portarono con se un sonoro vociare.

Hermione sorrise e salutò gli allievi della sua ultima ora.

-Arrivederla, Mrs Granger- disse TJ avvicinandosi alla giovane insegnante.

Hermione alzò di colpo il capo.

-A domani TJ...- gli disse prima di raccogliere tutte le sue cose ed uscire dall’aula.

La ragazza percorse velocemente tutti i corridoi della scuola. Arrivò nella sala insegnanti, dove Ron, l’aspettava già col giubbino addosso.

-Pronta, piccola?!- le chiese sistemandosi la sciarpa rosso e oro.

La bruna gli sorrise riconoscente.

-Prontissima...-gli rispose tirandosi su la zip del cappotto.

Ron le offrì il braccio.

-Bene, allora andiamo... Draco sarà già fuori...-le assicurò baciandole la fronte amichevolmente.

-Già...- fu l’unica risposta di Hermione prima di seguire il rosso.

Un momento prima di varcare la soglia Weasley domandò curioso:

-Hai notato come quel ragazzo rossiccio assomigli a me quando avevo 16-17 anni?!-

La domanda di Ron arrivò all’improvviso.

Sembrò irrimediabilmente ridicola.

Hermione scoppiò a ridere.

-Nessuno è bello come il mio Ronnie...- lo prese in giro la bruna baciandogli una guancia.

-Beh, questo è naturale...- si vantò il rosso prima di lasciare passare avanti la neo-insegnante d’inglese e abbracciarla da dietro.

 

***

 

Draco uscì velocemente dalla banca. Era così impegnato nello svolgere le faccende assegnategli dal direttore che si era propio dimenticato di dover andare a prendere Hermione e Ron.

Salutò velocemente la biondina tutta curve e si precipitò in strada. Percorse vari marciapiedi prima di raggiungere il luogo dove aveva parcheggiato l’auto.

Arrivò alla portiera, prima di accorgersi che una bimba, intorno ai 5 anni, l’aspettava appoggiata al muro. Aveva le braccia incrociate sul petto e lo sguardo un po’ scocciato.

Draco si fermò appoggiandosi sullo sportello aperto.

-E tu, cosa ci fai qui?!- le chiese sorridendo.

Lily sbruffò.

-Sono 10 minuti che ti aspetto! Dove eri finito?!- ribatté lo scricciolo ricciuto staccandosi dal muro.

Il biondino la osservò con un sopracciglio inarcato.

-Mi aspettavi?! Per cosa?!- rispose Malfoy.

-Perché... ho perso il pulmino dell’asilo...- disse la bimba diventando rossa.

Draco rise.

-E adesso cosa vorresti?!- continuò in maniera retorica.

 La bambina lo guardò storto.

-Mi sembra ovviò cosa vorrei...- ribatté Lily avvicinandosi all’auto.

-Un passaggio?!- domandò il biondo sorridendo.

La bruna annuì col capo.

-Fammi sentire, come si dice?!- rincarò la dose l’auror.

La bimba sbruffò.

-Per favore, signor Draco, potrebbe darmi un passaggio?!-

-Con vero piacere...- fu la risposta di Draco prima di salire in auto seguito da Lily.

Prima di partire la brunetta allacciò la cintura di sicurezza.

Malfoy mise in moto la monovolume e prima di avviarsi si sentì la voce della bambina ammonirlo.

-Dovresti indossare la cinta!-

 

***

 

Ginny asciugò le lacrime che erano state congelate dal vento gelido che spirava sul terrazzo della base. Tirò su col naso. La leggera matita nera che aveva messo per sottolineare i suoi occhi  si era sciolta. Era seduta contro il muro. Le gambe tirate al petto.

Da quanto era in quella posizione. Non ne aveva idea. Sapeva solo che in quel momento il sole aveva iniziato il suo lento declino.

Si passò la manica nera del giubbino felpato, sulla faccia. Era davvero disperata. Era fuggita da quella palestra come una bambina. Si vergognava tanto per il suo comportamento immaturo, ma quando aveva visto quella scena le sue difese di donna erano crollate e lentamente la forza aveva lasciato spazio alla disperazione.

Una mano gentile si posò sulla sua testa.

Ginny alzò gli occhi rossi.

Mellifluo si era seduto accanto a lei. Aveva appoggiato al testa contro il muro socchiudendo gli occhi.

Ginny lo osservò. Cosa ci faceva lì? Come faceva a sapere dov’era.

Quelle domande trovarono risposte immediatamente.

-Non ti ho seguita, non sono venuto qui per parlarti o cos’altro. Ho saputo dov’eri chiedendo in giro. Una ragazza dai bellissimi capelli rossi come i tuoi non passa inosservata...- le spiegò Mellifluo dopo aver notato l’espressione interrogativa dipinta sul suo viso.

Ginny non rispose.

La sola presenza di quel ragazzo le metteva tranquillità.

-Non voglio sapere come ti senti... so che non è la domanda migliore da fare in questi casi... rimaniamo qui, insieme fino a quando non ti stanchi e potremmo tornare giù...- Mellifluo allungò le gambe incrociandole. Guardò ancora Virginia.

La rossa ricambiò il suo sguardo riconoscente. Abbracciò le sue gambe e lasciò che le sue ultime lacrime di dolore abbandonassero i suoi occhi.

 

 

***

 

-Ma dove diavolo sarà Draco?! – disse la bruna sedendosi accanto al rosso.

Era infreddolita.

Tremò leggermente.

Ron l’abbracciò sprofondando il viso tra i suoi boccoli profumati.

Hermione con quel contatto così dolce riuscì a scaldarsi fuori ma soprattutto dentro.

Quanto voleva bene  a quel ragazzo. In realtà quel bene andava oltre la semplice amicizia. Lei lo sapeva da tanto, ma nell’ultimo periodo con tutti quegli strani sentimenti che aveva provato con Draco, non ci aveva fatto molto caso.

La bruna respirò profondamente il profumo che la pelle, i capelli, i vestiti di Ron emanavano.

Si perse in quel profumo. In quel momento il rosso avrebbe potuto farle di tutto, lei non avrebbe reagito.

Ron si appoggiò allo schienale della panchina. Trascinò con se Hermione che si mise più comoda sul suo petto.

-Anche tu hai ancora la sciarpa dei grifondoro?!- domandò la bruna.

Ron era intento(come al solito, ogni qual volta Hermione era nelle vicinanze) a giocherellare con i suoi capelli.

Sorrise a quella domanda.

-Certamente... sono un Weasley, e come tale ho una passione smodata per quella casa!- spiegò il rosso baciandole i capelli.

Un brivido percorse lento la spina dorsale della Granger.

Ron lo avvertì nitidamente.

-Hai freddo?!- le chiese togliendosi la sciarpa e appoggiandogliela intorno alle spalle.

Hermione arrossì di botto. Perché Ron doveva essere così stramaledettamente dolce con lei?!

Si fece ancora più vicino a lui.

Alzò lo sguardo e lo puntò nei suoi occhi.

Weasley abbassò gli occhi sulle labbra della bruna.

Rosse, carnose, invitanti...

Ron distolse lo sguardo. Non avrebbe resistito.

Guardò oltre.

Hermione arrossì. Ma non demorse. Si avvicinò ancora di più al rosso e gli diede un bacio a fior di labbra.

Le loro bocche si sfiorarono solo, eppure un improvviso brivido percorse la schiena di entrambi.

-Grazie...- gli disse riappoggiando la testa sul suo petto.

Ron rimase imbambolato. Gli occhi che gli brillavano e il braccio appoggiato sulle spalle della ragazza.

Un solo pensiero riuscì ad entrare nella mente dell’auror: “Hermione tu mi farai morire...”

 

***

 

La grande sala buia era illuminata solamente dal fuoco acceso. Il giovane mago, esperto di pozioni, stava lavorando da giorni sulla preparazione della pozione  Lacrime di fenice”. Aveva preparato tutti gli ingredienti necessari. Gli aveva misurati, pesati, selezionati e, adesso, dopo quasi 7 giorni di preparazione, poteva finalmente iniziare a cuocerli nel pentolone.

Versò le prime tre lacrime nel liquido che ribolliva. Immediatamente cambiò colore.

L’uomo si asciugò il sudore della fronte attento che nessun corpo estraneo si mescolasse con il composto.

-Come procede il lavoro?!- La voce di McDury arrivò amplificata dall’eco.

Il giovane medimago si voltò.

-Procede bene, colonnello...- Artemisy Johnson, l’esperto della resuchio, si avviò verso il tavolo dove aveva preparato gli ingredienti.

McDury aveva uno strano sguardo assente, vacuo.

-Tutto bene?!- chiese il medimago notandolo.

-Benissimo, cosa ne direbbe  di un aiuto?!- fu la risposta del militare.

-Beh, di solito lavoro da solo, ma se c’è una persona preparata ed esperta che può aiutarmi....-ipotizzò Johnson togliendo i suoi occhiali.

-Bene...Luna...- disse l’uomo.

Una ragazza biondina e dall’aria poco sveglia entrò nella stanza.

 

***

 

-Grazie del passaggio!- disse la piccola Lily uscendo dalla grande monovolume blue. I tre ragazzi la guardarono salire i quatto scalini del suo porticato e poi sparire dietro la porta.

Draco sorrise mentre rimetteva in moto l’auto.

-Simpatica la sorellina di Anne!- affermò Ron sbadigliando.

-Già...A proposito di Anne, lo sapete cosa ho scoperto?!- domandò Hermione entusiasta.

- Che Maggie, la bionda ragazzina, del negozio è sua sorella?! lo sappiamo già!- intervenne Draco.

Hermione aprì e richiuse la bocca più volte.

-‘Mione che viene fregata sul tempo per dare una risposta, questa è bella!- la prese in giro Ron.

Una risata generale riempì l’aria.

Anche Hermione contribuì.

Passarono alcuni minuti di silenzio.

-Come è andato il lavoro?!- chiese, interrompendo quella quiete, il serpeverde ai due grifondoro.

Hermione e Ron si lanciarono uno sguardo d’intesa.

- E’ stato divertente... però, mamma mia! Questi lavori babbani sono davvero stressanti!- affermò Weasley sorridendo alla Granger.

Il biondo non rispose. Dopo un ultimo paio di metri, parcheggiò l’auto nel giardinetto della villa.

Prima di scendere dalla monovolume, Malfoy domandò.

-Anche voi pensate di essere stati fortunati a nascere maghi?!-

 

 

Continua....

 

* 25 anni, Il colonnello Hidden ha consigliato ai tre di aumentare la sua età così da non destare sospetti inutili...

Ciao ragazzi allora?! Questa volta sono stata brava! Ho terminato il chap con un azione finita... Ma adesso la domanda nasce spontanea: “tornerete a leggere la mia ffc?!” Spero di sì! Il mio lavoro però vorrebbe essere premiato con tante recensioni.

Sapete... ho intenzione di scrivere un sequel di questa storia... Ma ho in mente anche una nuova ffc che vi dovrebbe piacere! Penso di iniziare a scrivere la nuova... una volta terminata questa, naturalmente! Bene... per quei fantastici che mi hanno sostenuto nel mio studio di latino volevo avvisarvi che ha fruttato ben... 7! non è male come voto in latino! Bene... credo di avervi detto tutto! Grazie davvero alle persone che mi hanno recensito...

 

Charlotte  Grazie, tesoro... sei stata troppo gentile,  non vedo l’ora di vedere una tua e-mail con la storia.... Spero che questo chap ti sia è piaciuto! Lo giuro, che ce l’ho messa tutta! Un bacio forte!

P.s.

11 maggio ti farò gli auguri! Sei una persona molto intelligente ed impegnata! Le adoro le persone che si danno da fare! Avevate scritto a “Sogni”?Questa è davvero bella!

AngéleJ

 

Co-co Ciao cara! Grazie per il Bravissima! Per quanto riguarda Draco ed Hermione...i gusti sono gusti! Grazie Ancora del commento AngéleJ

 

SWEETIE Ciao Dolcezza! Allora, hai perfettamente ragione su entrambi, però lo sai qual è il problema! Sono degli esseri umani e alcune volte sbagliano! Cara Sweetie anch’io sono follemente innamorata della ffc di Sunny e del suo Ron! Cosa vuoi quella ragazza è davvero un mito a scrivere! W Sunny! Un bacio AngéleJ

 

Moon Ferrara e i tuoi fratelli?! Davvero tutta questa gente legge la storia!? Che bello! Io di dove sono?! Puglia, precisamente Manfredonia, vicino Foggia... Grazie del tuo commento un bacio AngéleJ

 

Silvix Grazie! Sei davvero gentile! Un bacio AngéleJ

 

RoBeRtA Ciao tesoro! Tu vieni in vacanza e Vieste e non mi vieni a trovare a Manfredonia! Passando, passando la prox volta fermati. Io abito in periferia! Quindi per entrare NELLA MIA CITTADINA DEVI passare per casa mia! Mi raccomando! Grazie per i compliments! Un bacio AngéleJ

 

Thewitch  Davvero ci si appassiona leggendola?! Mamma mia che bel complimento! Grazie! Sei stata troppo gentile! Un bacio anche a te AngéleJ

p.s.

Io non l’ho mai detto di preferire Malfoy!!

 

Phi Phi Ciao bellissima! Grazie del 10 “pieno e meritato” Sei molto gentile... spero che questo chap ti sia piaciuto un bacio forte e sulle note di una celeberrima frase della mia prof. di mate ti dico:”Urge che tu aggiorni la ffc!”un bacio AngéleJ

 

Ary Ciao! Allora!? Ti è piaciuto anche questo chap! Sai per quanto riguarda la tenuta di Draco mi sono ispirata a quella di Pacey (di Dawson’s creek) che indossa in una puntata della terza stagione... Io avevo una piccola bava che sporcava tutto il pavimento...Grazie per i commenti e ringrazia da parte mia tuo fratello Chris! Gentilissimo! Un bacio grande AngèleJ

 

Marcycas - the Lady of Darkness Ciao! Ho notato con piacere che anche tu hai notata di quanto Harry siA Figo! Però con questo chap mi è dispiaciuto tanto per lui! Però mi serve (come direbbe la mitica Milady) il proverbiale bastone tra le ruote! Continuate a seguirmi! Un bacio Angéle J

 

Giada Grazie! Sono contenta che la sorpresa del ritorno ti sia piaciuta! Grazie per i tuoi complimenti! Un bacio AngéleJ

 

Phoebe80 Anche tu stregata dalla bellissima saga di Sunny! Ma quella donna è troppo in gamba e brava! Io l’adoro! Sono contenta che tu ti sia decisa! Questo chap è stato dedicato molto alla coppia R/H... quindi penso che ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi! Ah, grazie per il complimento! Troppo gentile! Un bacio AngéleJ

 

Dajann Ciao... Come mi immagini intellettualoide con gli occhiali e piccoletta! Posso assicurartelo! Sono tutt’altro! Magari avessi colori di Angelia! Sarei la donna più felice del mondo! Sono una semplice bruna focosa! Ihihihihihi! Descrizione che mi è stata data da un mio amico!Cmq... con questo chap potrei perdere il mio aggettivo preferito... così, per riconquistarmelo, ho deciso di aggiornare verso la fine di Maggio! Ihihihihihihih...(risata satanica) Non sto scherzando... cmq non è per quello ma perché arriveranno dei francesi e io sarò un po’ impegnata per 15 giorni... poi una volta andati via.... dovrò riprendere la mia normale attività! Ok... ora ti saluto! Un bacio Angéle J

 

Sarry Malfoy Ciao tesoro! Anche io, come te, invidio da morire Hermione... ma, cosa ci dobbiamo fare! C’est la vie!(Come direbbe il mio prof.) Grazie per i complimenti... t.v.b.  Angely J

 

Kathy Hai notato che ho utilizzato il tuo nome nel chap per uno dei miei personaggi?!?!?!?! Il tuo nome mi è sempre piaciuto... quindi l’ho utilizzato... Spero ti faccia piacere! Grazie per i complimenti! Aggiorna presto!un bacio AngéleJ

 

Clo Se le tue recensioni mi fanno piacere?! No, piacere, di più! Io sono contentissima ogni qual volta una persona vuole esprimere un suo parere sulla mai ffc... questo vuol dire che (o in maniere positiva o in maniera negativa) ha colpito! Grazie per i tuoi complimenti! Un bacio grandissimo AngéleJ

 

dainty dew Non so se hai notato come sei stata accontenta! Avevi ragione R/H meritano tante attenzioni... ma lo sai qual è il problema! Nella mia storia ci sono così tanti personaggi e storie intrecciate... che non è facile dedicare il giusto tempo a tutti! Beh, ora ti lascio... spero che il chap ti sia piaciuto, un bacio Angéle J

 

Maga Magò Lo so, che l’altro chap non è stato questo granché... lo ammetto! Non farti problemi a dirmelo!Grazie del commento e recensisci ancora! Un bacio AngéleJ 

 

Danae Scusami... per l’altro chap... ma era una prima parte... con questo credo di non aver lasciato molte questioni in sospeso... spero ti sia piaciuto! Un bacio AngéleJ Grazie del commento

 

Vale e Mely Ciao ragazze! Brave innanzitutto per il concorso... poi per la domanda! Io scrivo una pagina al giorno quando ho tempo... Per recuperare penso alla trama della storia mentre vado a scuola... poi quando torno a casa non faccio altro che buttarla giù su carta e poi trasferirla nel computer! Ok?! Un bacio forte, AngéleJ VVTTB

 

Malfoygirl Batticuore?! Che bello! E’proprio quello che voglio che le persone provino leggendo la mia ffc! Che bello! Grazie per il commento e aggiorna prestissimo!un bacio AngéleJ

 

Xanthe Grazie!!!!!! Io?!?!?!Una dote?!?!?!?!!?! No, non credo... mi piace solo scrivere e far che la gente si diverta con le mia ffc! Grazie ancora! Aggiorna prestissimo! Un bacio Forte AngéleJ

 

Olivè saclà Aahahahahahha... la tua recensione mi ha fatto sorridere! Però sei fortunato... hai recensito ed io ho aggiornato... Anche tu di Ferrara! Che bello e pensare che non ci sono mai stata! Beh, ora ti lascio altrimenti non pubblico più! Un bacio forte AngéleJ

 

Bene, bene, bene... ho terminato i saluti... vi do appuntamento al prossimo aggiornamento, che avverrà molto più in là nel tempo (almeno che come al solito non mi sbrighi prima...) Beh, ora devo andare! Grazie a tutti per l’affetto che mi dimostrate! Un bacio

 

AngéleJ

 

   
 
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