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Autore: alessia21685    25/04/2012    5 recensioni
Cosa fareste se vi innamoraste perdutamente del vostro peggiore nemico?
Se sapeste che per salvare il futuro del mondo e delle persone a voi più care dovrete uccidere la vostra unica ragione di vita?
Quando l'amore e la passione sono così forti da strapparti l'anima, anche il bene e il male si mescolano, al punto da non riuscire più a discernere l'uno dall'altro.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Tom O. Riddle
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Ciao ragazzuole! Buon 25 Aprile!!
Spero che vi piaccia il nuovo capitolo...lo so che non ci capirete più niente ehehe! Tom è cattivo o è buono? a voi le supposizioni! 
Beh neanche Hermione è più molto sicura di capirci qualcosa! Poveraccia XD !!
Il titolo è davvero scontato...uffa faccio sempre più fatica a dare un titolo ai capitoli che a scriverli!!
Beh, un bacione e buona lettura!!!

Capitolo 20: Sospetti e bugie


Hermione non sapeva da quanto tempo erano abbracciati, minuti? Ore?
Il tempo non aveva più alcuna importanza.
L'unica cosa importante era il suono del battito del cuore di Tom contro le sue costole, il calore della sua guancia premuta contro la sua spalla, le dita che affondavano fra i suoi capelli e il profumo inconfondibile di lui, dolce e speziato, che la inebriava, annebbiandole la testa e i pensieri  mentre la cullava per pochi attimi in uno stato di beatitudine e pace.
Poi l'amara consapevolezza di quel che era appena successo la strappò bruscamente a quelle sensazioni ed Hermione si retrasse dal suo abbraccio.
Quello che vide la spiazzò.
Si aspettava di trovarlo cambiato. Si aspettava di ritrovarsi davanti la sua maschera di fredda ostilità e odio, lo sguardo vuoto e crudele, il volto un assassino.
E invece tutto ciò che vide fu un ragazzo spaventato, sconvolto.
Per un attimo, senza volerlo, ripensò alle pagine scritte sul diario da un bambino, un orfano abbandonato e odiato da tutti.
I capelli scuri di Tom, di solito perfettamente pettinati e curati, erano arruffati e selvaggi, diversi ciuffi corvini gli incorniciavano il volto pallido gli cadevano sugli occhi di un verde liquido e trasparente,solcati da profonde occhiaie bluastre. 
Le sue labbra erano gonfie e rosse, come se le avesse morse ripetutamente, torturandole per ore.
"Oddio Hermione.Pensavo che...che tu..." balbettò senza riuscire a finire la frase.
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro per calmarsi.
Hermione non potè resistere dal prendergli la mano gelida fra le sue.
Cosa stava dicendo Tom? Era così sconvolto perchè era pentito? Poteva davvero essersi reso conto che l'azione che aveva compiuto - aprire la Camera dei Segreti per liberare il basilisco- era stata una follia?
O magari non si aspettava che aprendo quella stanza avrebbe causato la morte di qualche innocente?No. Impossibile. Il basilisco obbediva solo agli ordini dell'erede di Salazar Serpeverde. Non avrebbe mai attaccato senza un ordine ben preciso.
Ma allora perchè Tom sembrava tanto sconvolto?
"Stavo andando a lezione quando ho sentito tutte quelle grida.Sono corso subito dove si stavano radunando tutti, in quel bagno, ma c'era molta confusione e non riuscivo a superare la folla per entrare.
Continuavano a gridare che era morta una ragazza."
Mentre parlava lo sguardo di Tom era fisso al pavimento, come paralizzato dall'orrore di quel ricordo.
" Gridavano che era stata uccisa, e io ero scioccato, incredulo.Poi ho sentito Sarah gridare il tuo nome e mi sono sentito morire."
Ora Tom la guardava, gli occhi come pozze di giada liquida.
"Pensavo che eri tu.Credevo che fossi morta. E in quel momento ho pensato che la mia vita non sarebbe valsa più a nulla. Ti avevo perso, e con te avrei perso anche me stesso. Oh Hermione!"
Con uno slancio improvviso Tom si inginocchiò a terra di fianco al letto e afferrò Hermione attirandola a sè. Le sue dita si aggrapparono al suo collo e hai lunghi capelli castani mentre la sua bocca trovava le sue labbra e le baciò con disperazione.
Per un lungo istante tutto ciò che Hermione riuscì a provare era gioia pura, esaltazione, desiderio.
Poi però un'amaro sapore di tradimento gli riempì la gola, la bocca e tutto il suo essere. Interruppe il bacio, incapace di sopportarne la dolcezza per un altro secondo.
Le stava mentendo? Come poteva dichiarare di essere rimasto scioccato dalla notizia della ragazza morta?
Non era stato proprio lui a intessere la trama di quell'omicidio?O forse era solo sconvolto perchè temeva che il Basilisco avesse frainteso i suoi ordini e avesse ucciso lei al posto della mezzosangue?
Oltretutto sarebbe davvero potuta andare così. Anche lei era una mezzosangue, anche se Tom non lo sapeva.
Se si fosse trovata nel posto sbagliato, al momento sbagliato, poteva esserci lei accasciata sul pavimento del bagno quella mattina.
"Sei sicuro che non hai idea di cosa abbia ucciso quella ragazza?" domandò Hermione con una voce glaciale,a lei estranea.
Tom sembrava confuso,gli occhi sgranati e dall'aria disorientata.
"Cosa? No! Perchè dovrei?" 
Hermione sentì un dolore sordo stringergli la bocca dello stomaco. Come poteva mentirle così spudoratamente? E come poteva sembrare così dannatamente calmo e sincero mentre le stava raccontando la peggiore bugia che Hermione aveva mai sentito?
E se le mentiva su una cosa così grave, come poteva credere a ogni singola parola che usciva dalla sua bocca?
Aveva appena dichiarato di non potere vivere senza di lei. Era anche quella una bugia?
Era stato tutto un inganno, fin dall'inizio? La rabbia e la frustrazione le bruciavano in angolo del suo corpo.
"Non posso crederci. Come puoi mentirmi così?"
Sapeva che stava per far saltare tutta la sua copertura, ma non le importava.
Voleva ferirlo, gridargli contro quanto fosse meschino e bugiardo.
"Di cosa stai parlando?" 
"Lo sai di cosa parlo. Sei stato tu a uccidere quella ragazza. Ti ho visto l'altra sera mentre tornavi alla Sala Comune nel cuore della notte. Avrei dovuto capirlo subito, fin da quella prima volta che ti ho inseguito per il castello.
Tom ora non parlava. Era incredulo, sbalordito, ferito.
"Hai aperto la Camera dei Segreti e hai ordinato al Basilisco di attaccare qualsiasi mezzosangue avesse incontrato lungo il cammino. E poi cosa farai?Darai la colpa a qualcun'altro? Qualcuno come Agrid?"
Hermione sapeva che stava parlando troppo ma non riusciva a fermarsi. Il dolore e la rabbia erano tali da accecarla e impedirle qualsiasi ragionamento sensato. Non si era mai sentita mai così in preda alle sue stesse emozioni in tutta la sua vita, lei, di solito così riflessiva e pacata.
"Non so di cosa stai parlando" rispose Tom all'improvviso freddo e distaccato.
"Mi hai mentito fin dall'inizio vero?" aggiunse poi lei con cocenti lacrime di rabbia che le rigavano le guance.
Hermione vide un lampo d'ira folle baluginare nei suoi occhi.
"Pensi davvero questo di me?Credi che ti abbia mentito?Credi che io sia un assassino?"
Le gridò lui con gli occhi divenuti di brace.
Con uno scatto le afferrò la testa fra le mani, e spinse il suo volto a pochi centimetri da quello di lei, in una presa d'acciaio.
Hermione ora aveva paura.
Ma provava anche vergogna, perchè anche così, sapendo che lui le aveva sempre mentito e che probabilmente la avrebbe uccisa ora che lei aveva rivelato i suoi piani, l'improvvisa vicinanza con il suo viso bello da mozzare il fiato la fece rabbrividire di desiderio.
"Vuoi davvero sapere dove vado ogni notte?" le sibilò sul viso, la voce carica di rancore.
Con uno strattone, fece alzare Hermione dal letto e la spinse sulla soglia dell'infermeria.
Hermione fece per gridare, ma Tom la spinse veloce contro lo stipite della porta e le chiuse la bocca con un bacio famelico. E nonostante la paura e l'odio, Hermione per un attimo cedette abbandonandosi a quel bacio violento e disperato.
"Come puoi credere che io non ti ami? Come puoi solo pensare che quello che c'è tra di noi sia una finzione?" le ringhiò lui sul collo mentre Hermione si abbandonava ai suoi baci ardenti che le percorrevano la gola e la base del collo.
"Ti prego vieni con me.Devo farti vedere una cosa."
Hermione sapeva che non avrebbe dovuto fidarsi, che probabilmente era una trappola, ma c'era qualcosa nella sua voce tremante, nel suo sguardo simile a quello di un predatore in trappola,nel battere frenetico del suo cuore contro il suo petto che le fece per un attimo credere a quello che Tom le stava dicendo.
Perchè dopotutto quello che lei voleva con tutta l'anima, era potergli credere.

  
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