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Autore: IlaOnMars6277    26/04/2012    8 recensioni
"Era crollata la sua difesa che aveva tirato su con forza in tutto quel tempo.
Eh già…il tempo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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   Non abbiamo tempo



30 giorni, 6 ore, 27 minuti e 7 secondi dopo….


Denise era nervosa, si aggirava tra le persone, sorridendo a chi sapeva che i quadri esposti fossero i suoi. Aveva cercato qualcuno che potesse organizzarle una mostra, non voleva che tutti i suoi sforzi in quei mesi non fossero serviti a nulla, non pretendeva di diventare famosa, ma almeno che qualcuno l’apprezzasse tanto da comprarne qualcuno.
L’organizzatrice si avvicinò e le bisbigliò in un orecchio “ Qualcuno è interessato ad un quadro”
Denise rimase sbalordita e il cuore cominciò a tamburarle nel petto “Dici davvero?”
“Si, certo. Perché ti sorprendi tanto? E’ dietro la colonna che aspetta, non mi sembrava carino farvi parlare di denaro qui”
"Hai fatto benissimo, grazie” e si incamminò velocemente nella zona indicata.
Si diresse verso la colonna senza esitazione, era emozionata di avere a che fare con un primo acquirente, quindi girò l’angolo dicendo “Buonasera….”
La frase le morì sulle labbra.
Due occhi grigi la stavano fissando.
Aprì la bocca un paio di volte ma non uscì nessun suono, lui la fissava appoggiato al muro, più bello di come lo ricordasse; vestiva semplicemente con jeans e maglietta nera.
Parlò per primo “Ero interessato ad un quadro” lei si avvicinò, avrebbe voluto abbracciarlo e constatare con le sue mani che fosse reale e che stesse bene, capire se l’avesse riconosciuta, se si ricordasse di lei o fosse semplicemente una stupida coincidenza. Si limitò a fermarsi a qualche passo di distanza dicendo “quale in particolare?” la voce uscì in un bisbiglio. Lui sorrise dicendo “penso che tu lo sappia già”.
Denise gli restituì il sorriso, la preoccupazione abbandonò il suo sguardo ed i lineamenti del viso si distesero. Lui si avvicinò e le spostò i capelli dal collo, la ragazza sospirò e aggiunse “come stai?”
“bene”  sussurrò nel suo orecchio, quel piccolo gesto le provocò brividi su tutto il corpo ed uno strano nodo alla gola dello stomaco.
Era stata così in pena per lui; nonostante cercasse in ogni modo di non pensare, ogni ragionamento o pensiero superfluo tornava a lui, come se fosse una calamita. In quei giorni d’attesa, quasi claustrofobici, aveva pensato che, sarebbe bastato cercare su internet e qualche notizia su di lui e sul suo stato sarebbe uscita fuori. E così fu, una mattina cliccò play su un video e le immagini di Jared, che rendeva partecipi i suoi fan sul suo stato di salute, la rincuorarono. Aveva atteso inutilmente che lui la cercasse, anche solo per denunciarla, sia la madre che il fratello l’avevano vista, ma niente era successo. Si era arresa al pensiero di esser stata dimenticata, o peggio ancora ignorata. Era tornata alla sua vita, doveva fare in modo che gli avvenimenti non fossero stati tempo sprecato, così si era messa in moto per risollevare la sua vita. Ormai arresa e sconfitta ci aveva messo una pietra sopra, fino a quel momento.
L’emozione si stava impadronendo di lei, ma doveva sapere, quindi provò ad essere lucida e chiese “ricordi tutto?” voltandogli il viso per guardarlo negli occhi. Lui inclinò il volto di lato, la guardò seriamente e rispose
 “si, ricordo..... soprattutto questo” e le sfiorò le labbra, lei presa alla sprovvista da quel gesto, si aggrappò alle sue spalle. Sentiva che gli era mancato e al tempo stesso non si capacitava di come fosse possibile, spinta da un’intraprendenza che non sapeva di possedere, lo spinse verso la parete, e quasi non caddero a terra. La voce di Jared la riportò alla realtà: “non ti ricordavo così intraprendente” le sorrise, sfiorandola “sono sempre la pazza che hai conosciuto, piuttosto…non vuoi denunciarmi?” “Dipende da come ti comporterai in futuro…” riprese a baciarla più forte, tenendola stretta a se, godendo del suo profumo.
Era stato quello a riattivarlo, dopo essersi svegliato. Era come se, lo spazio temporale in cui era bloccati, avesse assorbito il suo profumo; e ormai assuefatto, sentiva che mancava qualcosa. Era strano da spiegare, ecco perché non lo aveva detto a nessuno. Ma ricordava tutto, perfettamente, forse ancora meglio del solito. Come se avesse intuito i pensieri di Jared, lei si fermò, rimanendo a pochi centimetri dal suo viso;  “Come sei tornato? Hai creato qualcosa?” Lui distolse lo sguardo da lei e guardando a terra rispose in un bisbiglio “No, ho provato varie volte ma non ne veniva mai niente di buono e la situazione non cambiava. Poi una sera stavo riflettendo, pensavo a dove potessi essere finita…” incrociò lo sguardo incuriosito di lei e le spostò una ciocca di capelli dal viso, continuando “ho iniziato a scrivere qualcosa e mi sono risvegliato in ospedale”
“Quindi stavi scrivendo….”
“Penso che il problema in me fosse un altro…” e le accarezzò la guancia arrossata. Rimase muta aspettando che lui spiegasse, ma lo vide sorridere e poi esplodere in una risata. Ricambiò il sorriso, emozionata nel vederlo tranquillo e rilassato, anche se non capiva cosa ci fosse da ridere. Quando si calmò disse “presto capirai a cosa mi riferisco…” Lei scosse la testa “ posso avere almeno un indizio?”
Lui alzò il viso verso il soffitto, fingendo di soppesare la richiesta, poi tornò a guardarla e annuendo le sfiorò il naso con il suo; le sfiorò le labbra con la lingua finchè non le dischiuse, permettendogli di baciarla come aveva immaginato di fare, da quando l’aveva vista passeggiare timida in quella sala piena di estranei.
 Le diede un ultimo bacio, come per sigillare i precedenti e la fissò aspettando che riaprisse gli occhi. Lei lo guardò confusa chiedendo “Era questo l’indizio?”
Lui annuì, intrecciò le loro mani e guardandosi intorno disse “allora? Non abbiamo tempo da perdere, il mio quadro dov’è?”.


Fine





Grazie a tutti per aver letto e commentato! ^.^ Alla prossima storia, se riesco a scrivere qualcosa che mi convinca ;)
Grazie sopratutto alla Pusher, compagna di sclerate sui Leto e affini, a Nike che ha seguito anche questa mia storia, ad Angela che mi sprona sempre a scrivere ed a stupirla e Pommy che mi riempe sempre di complimenti <3

 






   
 
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