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Autore: Lawliet_chan    30/04/2012    1 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27

Dopo tre giorni di cavallo finalmente arrivò a destinazione, maledisse suo fratello e la sua cocciutaggine! Gli aveva fatto perdere un sacco di tempo. Se fosse stato buono avrebbero passato dei piacevoli momenti insieme, beh! Peggio per lui. Scese da cavallo con fiato corto, andò alle stalle e gli diede tre razioni di biada accarezzandogli il dorso, era un buon cavallo. Tutti quelli che nascevano nelle praterie di quella zona avevano una resistenza maggiore... la marcia serrata però l'aveva provato. Ora non devo per nessuna ragione farmi bec...!

Seram, si può sapere dove accidenti sei stato?” Gakli spuntò da dietro la porta delle stalle, capelli scompigliati, camicia da notte indosso e, buttata sulle spalle, una pelliccia, ai piedi degli stivali incrostati di terra. Lo fissava a braccia conserte ed un espressione parecchio contrariata.

Un po' di qua, un po' di la... in giro.” disse gesticolando in varie direzioni. Poi alzò le spalle. “Ma scusa, fatti gli affari tuoi! Non devo mica rendere conto a te!” gli andò incontro.

Sei stato da Mares, vero?” Seram potrà essere pericoloso ma non me la da a bere! Pensò Gakli afferrando il braccio del ragazzo che grugnì in dissenso. Aveva fatto centro.

Devo arrivare a rinchiuderti? Non devi andare da lui, sono stato chiaro?” continuò l'uomo afferrandolo con l'altra mano, costringendo i loro occhi ad incrociarsi.

Volevo solo vederlo! Diamine, ma che cosa c'è di sbagliato? Non l'ho ucciso... e per ora non voglio farlo. L'ho solo spaventato un po'.” gli rispose sogghignando. Gakli lo guardò storto.

Che gli hai fatto?” chiese guardingo.

Un marchio d'amore fraterno.” rispose per poi mettersi a ridere forte, l'altro gli tappò la bocca con la mano.

Ma taci! Vuoi svegliare tutti? Marchio?... non voglio indagare oltre ma da oggi in poi te ne starai chiuso nel castello, e ringrazia che non ti metto nelle segrete. Piccolo idiota!” mentre parlava iniziò a trascinarlo verso l'interno delle mura, se fosse stato un cane gli avrebbe volentieri messo una catena. Se pensava che tutto l'attacco dipendeva da Seram gli veniva la pelle d'oca! Come poteva dare l'impressione di essere veramente in grado di controllare l'Arma se questa gli scappava sotto il naso? L'avrebbe messo 'fuori uso' per un po'.

Rientrarono e cercando di non disturbare le persone che dormivano si diressero ai laboratori, Seram lo guardò interrogativo non capendo perché non lo portasse nella sua stanza. Ma Gakli non disse nulla, aprì la porta della stanza e ce lo spinse dentro. La richiuse col piede.

Perché siamo qui?” gli chiese il ragazzo mentre si sedeva sul tavolo, scostando alcune ampolle di liquidi verdi.

Sono stanco della sua insubordinazione, dico una cosa e tu te ne freghi. Ti ho creato io... e so come fermarti. Prendila come una lezione educativa.” parlò dandole le spalle, mentre armeggiava con una boccetta d'acqua alla quale aggiunse una polverina marrone. La agitò e quando fece la schiuma la travasò in un'altra boccetta. Seram allungò il collo per vedere cosa stesse facendo e non appena avvertì l'odore della pozione scattò sull'attenti:

No! Non di nuovo!” gridò saltando giù dal tavolo. Quella roba era... paragonabile all'incisione che aveva fatto a Mares! Gli faceva perdere i suoi poteri e sembrava un corpo inerte e senza forze. Gliela aveva fatta bere altre volte ma quando era piccolo. Sperava di non doverla prendere più; Maledetto Mares! Disse. Era tutta colpa sua se aveva ritardato... ed ora quella. Scosse la testa ed afferrò un bastone puntandolo contro l'altro.

Gakli si tolse la pelliccia rimanendo in camicia da notte. Un sorriso maligno dipinto in volto, doveva prenderlo prima che si ribellasse. Il ragazzo gli corse incontro cercando di colpirlo. Lui gli afferrò la mano e gliela torse dietro la schiena costringendo il ragazzo a piegare il gomito, in quegli anni aveva preso delle medicine che gli davano forza sufficiente per combattere al pari di un'Arma... o poco meno. Prima che Seram lo respingesse con la sua forza gli afferrò la mascella costringendola aperta. L'altro si dibatté e gli tirò una gomitata ma Gakli non fece una piega, gli mise la boccetta sotto il naso per poi versargliela in bocca.

Vediamo se starai buono!” gli sibilò all'orecchio. La pozione aveva un effetto quasi immediato e l'Arma si accasciò tra le sue braccia. Quello che Seram detestava era il dopo pozione, in passato Gakli l'aveva preso durante il lasso di tempo in cui quella roba aveva effetto e temette che volesse fare lo stesso adesso. Si sentì alzare di peso e mettere in spalla. Gli iniziava a far male la testa e violenti conati di vomito lo costrinsero a tapparsi la bocca, non voleva dargliela vinta a quel maniaco! Il copro prese a formicolare e iniziò a fuoriuscire del fumo viola. Sentì Gakli soffiare per non essere appannato dalle esalazioni. Alla fine Seram stava cedendo... non poteva vincere contro quella cosa. Ma sarà in grado di respingere l'uomo nel caso lo volesse? A malincuore ne dubitava.

Arrivarono nella stanza di Seram e Gakli lo buttò sul letto senza troppe premure. Il fumo viola avrebbe smesso di uscire tra un paio di minuti, lui aveva il tempo di spogliare il ragazzo. L'ultima volta che si era divertito con lui aveva undici anni, pressapoco. E dopo quello era stato relativamente buono ed ubbidiente non richiedendo più l'intervento del Limitatore e delle sue 'lezioni' speciali. Il fatto che fosse sgattaiolato via per tre giorni senza dire una parola non gli era piaciuto; per niente. Finì di togliergli la camicia nera poggiandola sulla cassapanca insieme agli altri indumenti. Dette uno sguardo al corpo nudo di Seram e dopo qualche istante il fumo cessò di uscire lasciando il ragazzo completamente immobile e semi cosciente.

Vediamo se riesco a ficcarti in quella testa dura un po' di educazione.” gli disse togliendosi la camicia da notte. Parlò con un tono che alludeva a tutt'altro tranne la testa.

Seram non aveva la forza per fare nulla, era tanto se riusciva a respirare! Quel bastardo! Quel maledetto infame, vigliacco e pazzo! Gli avrebbe pagato tutto, e con gli interessi! Se non fosse per il Limitatore a quest'ora avrebbe le ossa rotte! Non poteva ucciderlo... serviva a tenere buoni i Signori delle Terre Aride. Lo percepì sopra di se mentre gli passava le mani sul corpo, gli faceva schifo essere toccato cosi! In un barlume di coscienza vide il sorrisetto soddisfatto sulle labbra di Gakli... l'istante prima che lo penetrasse. Un altra notte di umiliazione, ma Seram si promise che sarebbe stata l'ultima.

Cortino come capitolo lo so, ma per la gioia di tutte XD ecco la punizione di Seram. Io tra i due odio di più Gakli però u.u è veramente un vecchio viscidone, pazzo e megalomane...
Bene! Spero che soddisvi alcuni animi infervorati e sopratutto spero vi piaccia. A presto! ^^

 

   
 
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