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Autore: PeaceS    01/05/2012    10 recensioni
Una storia che solo Hogwarts conosce. Lily Potter è scappata dopo aver distrutto la scuola di magia e stregoneria più famosa al mondo; è andata lontano, dove quel male che coltiva dentro potrà essere liberato o assopito.
Harry non perde speranza, continua a cercarla, ma non è lui a trovarla, ma è lei a ritornare dopo anni di assoluto silenzio.
Una nuova guerra, una nuova setta, un nuovo potere che smuove le forze oscure. Scorpius e il suo amore, quello che sembra tormentare la famiglia Malfoy da secoli.
Ma ora è lui bene, e lei male. Riuscirà, questa volta, l'amore ad averla vinta?

- E tra nove mesi avrai anche qualcun'altro da amare. - disse Scorpius, facendogli sgranare gli occhi. Lily rise, allontanandosi di un paio di passi e stringendo la mano al ragazzo, che la strinse a sé. - Aspettiamo un bambino, papà. - disse, con le lacrime agli occhi, mentre un urlo invase le pareti della tana. Ginny strinse a sé la sua bambina, mentre Harry scuoteva il capo. E capì che quell'amore non sarebbe mai finito, perché avrebbe amato quel bambino come Lils... e insieme ad Albus e James si sarebbero ricostruiti una vita. Una vita fatta di felicità e sorrisi.

Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Lily/Scorpius
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Attenzione! Vi avevo promesso ben due capitoli, ma non c'è più niente da dire. Cioè, la loro vita è questa, e questa storia è finita. Tutti hanno avuto il loro "lieto fine" e tutti sono felici come dovrebbe essere. Volevo ringraziarvi tutte... per avermi seguito fin quì. Ringraziare le trentasette meraviglie che mi hanno messa nelle seguite, le tre deliziose creature che mi hanno inserita nelle ricordate, e i quattordici angeli nelle preferite. Un saluto va ai lettori silenziosi, che non hanno espresso nessun parere ma che mi hanno letta fin quì, e poi a loro. Le mie meraviglie: A manson, che è una scrittrice meravigliosa, con cui sto scrivendo un altra storia, e che voglio bene nonstante non conosca da vicino. A Nipotina, amore mio, che amava alla follia Den e che gliel'ho ucciso... credo che ucciderà lei me, grazie di tutto, sei stato un angelo. A LandOfMagic, che sta scrivendo una meravigliosa storia di cui non vedo l'ora di vederne l'aggiornamento, grazie mille per i tuoi complimenti, loro mi hanno dato la forza di aggiornare. A DarlingAry, che ha recensito qualche capitolo ma mi ha fatto capire che c'era. A Chouchou, che mi seguiva assiduamente e che non ho sentito più, ma che ringrazio di cuore, spero che il finale ti sia piaciuto e visto? La storia è andata avanti. E a Piccolastellasenzameta, che ha inserito la mia primissima recensione. Grazie mille. - Ci sarà un sequel, non so chi lo seguirà, ma ci sarà. Lo pubblicherò domani, credo. - Grazie ancora a tutte voi, siete la mia forza.

 

 

 

" A chi è arrivato fin quì. "

 

 

 

Parole

 

 

 

 

 

 

 

 

Vuoto.

C'era il vuoto nei cuori delle persone presenti alla tana. Lily non si era fatta curare, aveva cacciato chi aveva osato avvicinarsi a lei anche solo per abbracciarla, se ne stava con gli occhi fissi a guardare il corpo di Den...vuoti. 

Ginny aveva pianto così tanto da sembrare aver finito le lacrime, mentre Molly sembrava raccogliere i cocci del loro cuore. Harry aveva la testa fasciata e un braccio rotto, ma niente aveva fatto più male delle lacrime di sua moglie e sua figlia, come la morte di Den.

Intanto Scorpius ingoiava fiele, mentre suo padre gli accarezzava dolcemente il capo. Non era rimasto niente, se non cenere e dolore. Perché era quello che portava una guerra, giusto? Morte, cenere e tanto, troppo, dolore.

Rose guardò Albus, che la baciò delicatamente sulla bocca, mentre Molly e Lucy venivano rimproverate pesantemente da Percy, che però le aveva abbracciate strette al petto. Aerial era corsa da James, abbracciandolo stretto, riservando lo stesso trattamento a suo fratello e al suo papà.

Lily si asciugò le lacrime, e afferrò delicatamente il corpo di Den tra le braccia, materializzandosi sotto gli occhi di tutti. Atterrò vicino alle tombe di James e Lily, a Godric's Hollow, e baciò dolcemente il ragazzo pallido sulle labbra, soffocando le lacrime.

- Lo metto quì, vicino a voi, perché so che vi prenderete cura di lui, perché so che gli starete vicino più di come gli sono stata io. Vi voglio bene. - sussurrò, accarezzando la tomba dei nonni, e poi scoperchiando la tomba libera di fianco ai due coniugi defunti. Posò il suo corpo lì, ancora sporco di sangue, ancora con gli occhi aperti e dolci come lo erano sempre stati, richiudendola con un colpo al cuore.

- Mi dispiace averti portato alla morte. - sussurrò, prima di materializzarsi a Londra, ai piedi di una palazzina mezza diroccata. 

Salì le scaline, e si ritrovò dinnanzi ad un portone. Bussò delicatamente, e aspettò con la morte nel cuore. Den le aveva detto che si era innamorato, che aveva incontrato qualcuno che era capace di fargli battere il cuore. Che aveva trovato qualcuno che era capace di farlo sentire vivo come non mai, infiammandolo dentro.

Un altra lacrima le rigò il viso, proprio mentre Gioia aprì la porta. Era bassina, pienotta, ma proprio una bella ragazza con un sorriso che si spense alla sua vista. - Cerchi qualcuno? - sussurrò nella sua direzione, guardandola preoccupata. 

Un altra lacrima. L'ennesima. E poi un pianto a dirotto, e Lily cadde in ginocchio, con le mani a coprirgli il viso. - Ehi, ti senti bene? - disse Gioia, aiutandola poi ad alzarsi e facendola entrare. La fece sedere in cucina, e le preparò una camomilla. Lily rise, mentre guardava verso il soffitto. Generosa. Gentile. Dolce. Sì, Den se l'era scelta proprio bene.

- Sei Gioia? - mormorò poi, sorseggiando la camomilla che le aveva appena offerto la ragazza. Gioia annuì, sorpresa, e poi sembrò capire tutto. - E'... è successo qualcosa? - disse, allargando le pupille. Un altra lacrima, e questa volta quei pezzi d'anima scivolarono anche dagli occhi di Gioia, che ingoiò a vuoto.

- Den... Den non ce l'ha fatta. Prima di morire mi ha pregato di venire da te, e dirti che solo per questo motivo non è tornato a prenderti. Mi ha detto di dirti che anche se è impossibile... lui ti amava, e lo avrebbe sempre fatto. -  mormorò, quasi come a volersi scusare. 

Gioia sgranò gli occhi, tappandosi la bocca con le mani chiuse a coppa, mentre le lacrime cominciarono ad accarezzarle le guance. L'abbracciò stretta, fin quando ne ebbe bisogno, e poi se ne andò, lasciandosi indietro un anima distrutta. Aveva captato i suoi pensieri, ecco perché quando se ne andò non ritorno mai più. 

Perché lei non ci sarebbe stata. Nonostante si conoscessero da così poco... due giorni dopo Gioia si tolse la vita, lasciandosi indietro il niente. Lasciandosi dietro una vita fatta di sacrifici e lacrime, di perdite e dolore. 

Morendo, come sempre aveva fatto, con una lacrima a solcarle il viso e un sorriso a nascondere ogni debolezza, paura, indecisione. Morendo e basta, e lasciandosi indietro ogni cosa, e portando con sé solo la speranza di un sorriso.

 

 

***

 

- Mi va stretto. - sibilò Lily verso sua cugina Rose, che sorrise ironica nella sua direzione. La vide sistemarsi l'ombretto bianco all'esterno dell'occhio, e guardarsi soddisfatta allo specchio.

- Sei una grassona, logico che ti vada stretti. - disse simpatica quanto una mazza ficcata su per il culo. Lily si trattenne dal fucilarla, e fece un fiocco perfetto alla fascia di seta rossa che portava stretta alla vita; si aggiustò la gonna ampia a veli, mentre il pancione era molto più grande di tutto il resto del corpo.

- Siete pronte, bambine? - urlò Ginny dall'altra stanza, cercando di calmare la piccola Amethyst. La bambina era nata due mesi prima, e vantava già di folti capelli neri e grandi occhi chiari. Tra poche settimane sarebbe nato anche il piccolo Denholm, quello che torturava Lily oramai da nove mesi. 

- Sì, mamma, ora usciamo! - rispose Lily, infilandosi delle ballerine verde smeraldo come il vestito, mentre Rose infilava il velo. Era il giorno del suo matrimonio, e non ci stava nella pelle. Lily e Scorpius ancora dovevano fare il grande passo, avevano deciso di farlo dopo la nascita di Den, così da non sembrare un obesona nelle foto del matrimonio.

- Se ti dico un segreto prometti di non dirlo a nessuno? - mormorò Rose, guardandola con aria cospiratrice. Lily alzò un sopracciglio, mentre di volata legava i capelli in un alto chignon, che le lasciava qualche ciuffo rosso sul viso. 

- Hai tradito Albus? - disse Lily, beccandosi uno scappellotto.

- No... sono incinta! - mormorò Rose, e un urlo invase la tana quel due febbraio duemilaequindici, bloccato prontamente dalla mano della mora, che sorrise dolcemente a zia Ginny, che entrò con una calibro nella stanza della sposa, pronta a fa fuori chiunque.

- Va tutto bene, zia, sono solo emozionata. - disse ridacchiando frivola, e schiacciando un piede alla cugina con il suo tacco venti. Lily le morse la mano, e Rose bestemmiò. - Sì, guarda come siamo emozionate.  - sibilò Lily.

Uscirono verso il retro della tana, addobbato che era una meraviglia con figli e rose rosse. Molly aveva reso tutto meraviglioso, e molti ancora si meravigliavano della mano perfetta della Santa donna. 

Draco andò loro incontro, e prima baciò Lily sulla guancia, e poi guardò Rose con occhi umidi. - Sei bellissima, principessa. - mormorò, baciandola delicatamente sulla fronte. La ragazza se lo strinse al petto, e fece ciao-ciao con la manina a Ron, seduto tra gli invitati, che ricambiò con un gran sorriso.

L'accompagnò all'altare, mentre Lily la precedeva sotto gli occhi incantati degli altri. Scorpius la prese per mano, baciandola delicatamente, e si misero ai loro rispettivi posti. Albus non aveva occhi che per lei, che avanzava lentamente verso di lui, verso una nuova vita.

Verso una nuova felicità.

 

***

 

 

Una luce affievolita illuminò il volto stanco di Lily Luna Potter, che strinse tra le mani il piccolo fagottino che l'infermiera le aveva appena passato. - E' bellissimo. - sussurrò, sorridendo a piene labbra al suo piccolo Den, che fece un piccolo vagito e guardò con occhi gonfi e spalancati la mamma.

- Come te. - sussurrò Scorpius al suo fianco, baciandole la fronte. 

- O come me. - disse Draco, entrando nella stanza e guardando il nipotino intenerito. 

- Se, proprio come te. Direi più come me. - sibilò Harry, per poi sorridere dolcemente alla figlia, che alzò gli occhi al cielo. Hermione li zittì entrambi con un occhiata, mentre Amethyst guardava il nipotino come a voler dire: ci sono passata anche io... so come ci si sta di merda qua fuori.

- Speriamo che non siano veramente come voi. - sbottò Ginny, coccolando la bambina che sorrideva sdentata. - Sai che trauma. - le diede man forte Lily, ridendo alla faccia dei due. Scorpius strinse il piccolo Den tra le braccia, mentre Lils gli baciò dolcemente la mano. 

Quella era la sua famiglia.

La sua famiglia.

   
 
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