Come promesso, ecco a voi l’ultimo emozionante (^^;;;) cap della ff “Destined Hearts”! Prima però vorrei
ringraziare tutti quelli che hanno commentato l’ultima volta, ovvero
(scusatemi, nn sono in ordine^^):
Sabryy: SABRYY!!!!!! (così urlo
anch’io un po’) ^__- Grazie, grazie infinite x i tuoi commenti così
entusiastici e spontanei!^^ Grazie a te, adesso sn sempre + convinta ke se
posterò il seguito di questa ff qualcuno verrà a leggerla! Quindi
ti aspetto, mi raccomando!! Spero ke l’ultimo cap – per ora – sia di tuo
gradimento. Un bacione!!!^____^
Luna Malfoy: Luna!!^_^ Una nuova recensionista, ke bello! 6
stata gentilissima, davvero!^^ Ma dai, io nn credo ke stilisticamente parlando
la mia ff sia un ‘gioiellino’, anzi, diciamo ke devo
migliorare ancora il mio modo di scrivere!^^ Nella seconda parte cmq dovrei ottimizzarlo
un po’, anke se spetterà a voi giudicare poi!^^ Cmq grazie infinite e a presto!!
Baci, Ginny85.
Kikina: (anke così il nick è molto carino!^__-): Grazie x
il commento e x il consiglio! Nn preoccuparti,
nn ho intenzione di abbandonarvi adesso! il seguito
sarà senza dubbio postato, e molto mooolto presto!^_- x quanto riguarda i
capitoli…beh, a mio parere 10 sn molti, ma cmq già da adesso ti posso
anticipare ke la seconda parte sarà di almeno 15 cap…ho detto almeno, quindi preparati
ad un manoscritto coi fiocchi!^__^;;;; un baciotto, e a presto!!
Angele87: Angel!!!^^ ma ke bel commentino ke mi hai lasciato, sn contenta
ke ti abbia emozionato così tanto! Naturalmente nella prox ff ritroverai sia la
coppia D/G che la R/H, quindi preparati! Ne vedrete delle
belle!!^^ Spero ke continuerai a seguirmi cm hai fatto finora! Un bacione
grande e grazie!!^__-
_Kristel_: Grazie molte per
la fiducia Kris! ^__- Spero di nn deluderti con il seguito, ke cmq arriverà molto
presto! Bacioni
Phi phi: Cara phi, sn
contenta ke il cap sia piaciuto anke a te! Ma certo ke
sono sicura di postare il seguito, ehm, naturalmente solo se voi mi sosterrete
come avete fatto fin’ora!^^ Apprezzo molto i tuoi commenti, nn mi stancherò mai
di ripeterlo! Kiss.
ly89: Thank you so much!^__^ commento breve ma gentilissimo! Spero ti piaccia
anke questo cap e i prossimi ke posterò! Baci Ginny
DESTINED HEARTS
° Capitolo
10: La fine di un amore? °
Dio ti prego, fai che stia
bene, fai che stia bene… ripeteva disperatamente Ginny
dentro di sé, col cuore in gola, mentre percorreva correndo gli infiniti
corridoi di Hogwarts alla volta dell’infermeria.
Accidenti a lei, era stata tutta colpa sua! Se solo
Draco non avesse alzato lo sguardo e l’avesse vista, distraendosi, non sarebbe
mai stato colpito da un bolide stregato e buttato giù dalla scopa in corsa.
Ormai stava quasi per raggiungere la soglia dell’infermeria, ma dovette
fermarsi quando udì la voce della professoressa McGranitt e di Piton mentre
questi uscivano dalla stanza. Ginny si nascose dietro una colonna per non farsi
scoprire, mentre i due insegnanti la superavano ignari della sua presenza. Li
sentì discorrere tra loro, e tirò un sospiro di sollievo
mentre la McGranitt diceva:
“E’ stato terribilmente fortunato. Nonostante il bolide l’abbia colpito proprio
sulla fronte pare non abbia riportato danni gravi.
Madama Chips si prenderà cura di lui per qualche giorno…”
“Va bene, allora io andrò a riferirlo al preside. Credo vorrà sapere che
sia tutto a posto…”
“Buona idea, Severus…”
Quando i due professori furono scomparsi dietro un angolo, Ginny si fece
coraggio ed entrò nell’infermeria incustodita, il cuore che le martellava
furiosamente nel petto. Lo scorse immediatamente, sdraiato
su uno dei candidi letti, apparentemente addormentato. Una fascia abbondante
gli copriva parte della fronte, prova inconfondibile della brutta botta che
aveva appena preso. Per il resto sembrava stesse
benissimo, a parte che era ancora svenuto.
“Draco…?” lo chiamò Ginny timidamente, non ottenendo alcuna risposta.
C’era una sedia lì vicino. La rossa l’avvicinò
silenziosamente al fianco del letto e vi si sedette, continuando ad osservarlo
con attenzione. Sembrava un angelo quando dormiva. Il viso rilassato, le bionde
sopracciglia abbassate sugli occhi chiusi, la sua espressione era tranquilla,
come se nessuna preoccupazione o nessun vivo rancore potesse scalfirla
minimamente.
Magari fosse così anche da sveglio, senza quella
sua aria arrogante e sfrontata…che però mi fa impazzire quando mi guarda… pensò
Virginia con un piccolo sospiro di malinconia.
Alcune ciocche dei suoi capelli chiari e perfettamente pettinati erano andate
fuori posto, così lei gliele scostò dolcemente dalla
fronte con le dita.
Fu a quel punto che Malfoy si mosse, socchiudendo lentamente le palpebre.
Subito dopo avvertì una fitta dolorosa alla testa, e si chiese cosa fosse
successo. Il contorno di un viso grazioso e stranamente familiare gli illuminò
la vista non appena ebbe messo un po’ a fuoco l’ambiente. Il Serpeverde inarcò le sopracciglia, confuso, poi riappoggiò la testa sul
cuscino.
Perfetto ,
pensò con una nota di sarcasmo, ci mancavano pure le visioni adesso…
Riaprì gli occhi, pensando che quella stupenda immagine sarebbe svanita non
appena avesse guardato di nuovo. Invece no, con sua grande
sorpresa, vide che Ginny non si era mossa dal suo posto. Draco tentò di tirarsi
su e mettersi perlomeno seduto sul letto, ma le mani della ragazzina premute
contro il suo petto glielo impedirono, mentre questa
lo rimproverava dolcemente dicendo:
“Non puoi alzarti adesso. Cerca di ricordare che hai preso una bella botta in
testa Draco, perciò devi stare tranquillo…”
“B-Botta in testa?” chiese lui mentre avvertiva inconfondibili i residui di
quel colpo.
“Esatto. Un bolide ti ha disarcionato dalla scopa un momento prima che noi vincessimo la partita…”
Malfoy sorrise beffardo, cogliendo il tono sardonico nella risposta di Ginny,
poi si guardò intorno, rendendosi ben presto conto che si trovava in
infermeria. Già, adesso ricordava bene. Quel maledetto bolide l’aveva colto di
sorpresa, senza dargli il tempo di virare per evitarlo. Meno male che suo padre
non era lì, pensò il biondino con amaro sollievo, altrimenti non avrebbe più
avuto il coraggio di guardarlo in faccia…
“E tu, cosa ci fai qui?” chiese poi freddamente, tenendo gli occhi puntati sul
comodino alla sua destra per evitare di incontrare lo sguardo da lei.
“Ecco io…ero preoccupata per te…” rispose debolmente Ginny, fissandosi con
insistenza le mani che teneva poggiate in grembo.
“Tsk…” sbuffò Malfoy con una smorfia di disappunto “Non dovresti essere qui,
Virginia. Dovresti stare a festeggiare con i tuoi compagni Grifondoro…”
“Ma io volevo…”
“Noi due non abbiamo proprio nulla da dirci, sei stata già abbastanza chiara
l’altro giorno…” la interruppe bruscamente Malfoy girandosi su un fianco e
dandole le spalle “Anzi adesso vorrei restare solo, se non ti spiace…”
Ginny si accigliò, mentre gli occhi le si riempivano
lentamente di lacrime. Si alzò in silenzio, spostò la sedia da una parte e
indugiò per qualche attimo in piedi di fronte al letto. Poi, con voce ferma e
decisa, disse:
“Come vuoi Draco, ti lascerò solo…volevo solo che sapessi che mi dispiace, e
che niente di tutto quello che hai sentito in quella stanza era vero…almeno,
non per me…”
Ginny fece una lunga pausa, poi, accorgendosi che stava per mettersi a piangere
di nuovo, si voltò e uscì dalla stanza. Il Serpeverde si rigirò mettendosi a
sedere sul letto, incurante del dolore alla testa che gli martellava le tempie.
L’espressione del suo viso era fredda e enigmatica
come sempre, eppure adesso si poteva scorgere un lampo di pura sorpresa nei
suoi occhi grigi.
***
Come se le nuvole avessero voluto aspettare almeno fino alla fine della
partita, quel pomeriggio nevicò molto intorno ad Hogwarts: sottili fiocchi di
nevischio scendevano giù dal cielo plumbeo senza fare alcun rumore, andandosi
ad infrangere silenziosamente sul terreno via via più candido.
Dalle finestre in biblioteca dove era andata a rifurgiarsi, Virginia scorse la
neve che fioccava dolcemente intorno al lago cristallino e sugli alberi spogli,
e desiderò uscire per godersi quello spettacolo. Così chiuse il suo libro e
ripose la penna d’oca, e senza dire niente a nessuno uscì, con indosso il
mantello sopra la divisa scolastica.
Una volta fuori fece qualche passo in mezzo alla sostanza bianca che già si era
posata sul terreno del cortile, così immersa nei suoi pensieri, fino a che non
raggiunse le prossimità del lago semi ghiacciato. Si avvicinò ad uno degli
alberi dalla corteccia ruvida e vi poggiò la schiena per riposarsi, ammirando
al tempo stesso il paesaggio innevato che aveva davanti. Faceva un freddo
pungente, e ogni volta che respirava l’anidride carbonica che usciva dalle sue
labbra si condensava, trasformandosi in nuvolette di vapore.
Ginny chiuse gli occhi, cullandosi in quella pace e serenità che solo la neve
riusciva a trasmettere, dimentica dello scorrere del
tempo e degli avvenimenti intorno a lei. Il vociare vivace di
alcuni studenti che avevano avuto la sua stessa idea le arrivava
dolcemente attutito alle orecchie, come se quei suoni appartenessero ad un
tempo lontano. Non si accorse nemmeno del rumore di passi un po’ trascinati che
la distanziarono sempre di meno, fino a che non la raggiunsero del tutto
facendole prendere uno spavento.
All’improvviso si sentì afferrare dolcemente per un braccio e spingere lentamente
contro la corteccia gelida dell’albero, che per il leggero contraccolpo lasciò
cadere qualche fiocco di neve dai suoi rami più bassi, i quali si andarono
dolcemente a depositare sulla sua testa.
“Draco?!”
Fissò stupita il ragazzo biondo davanti a lei, che evidentemente l’aveva scorta
dalla finestra e aveva deciso di seguirla. Ginny notò che aveva ancora indosso
la divisa verde del Quidditch e la testa fasciata. Il suo viso era meno pallido
del solito, anzi era quasi rosso, mentre la sua fronte era tutta imperlata di
freddo sudore.
“Draco…ti senti bene?” chiese la ragazza in tono preoccupato.
“Ti stavo cercando…” mormorò il Serpeverde ignorando la sua domanda e
guardandola con occhi accesi di una strana luce, tremula quasi.
Respirava chiaramente con difficoltà, e Ginny cominciò a spaventarsi davvero.
Le sue dita si posarono morbide e veloci sulla sua fronte,
ritraendosi subito dopo con un certo disappunto.
“Ma sei bollente…tu hai la febbre, non dovresti uscire con questo tempo
gelido!” esclamò la rossa aggrottando severamente la fronte.
Il biondino ostentò un’aria decisamente sicura di sé,
mentre con gesto fluido si spostava alcune ciocche bionde da davanti il viso.
“Non preoccuparti, sto bene…sono solo un po’ accaldato, tutto qui…”
Ginny respirò più profondamente, in parte sollevata, mentre gli occhi del
ragazzo indugiavano a lungo su di lei.
“Cosa volevi dirmi?” chiese lei dopo una pausa.
Vide la mano di Malfoy poggiarsi sulla corteccia, sopra la sua testa, mentre
lui si avvicinava sempre di più fino a che i loro corpi non si sfiorarono.
Virginia rabbrividì leggermente, ma si sforzò di non distogliere lo sguardo dai
suoi occhi freddi.
“Voglio sapere la verità…” disse il Serpeverde scrutandola serio “Perché mi hai baciato? E’…perché sono un Malfoy?”
“Lo sai che se fosse solamente per il tuo nome non lo
avrei mai fatto…” replicò Ginny con una tranquillità e una sicurezza che non
credeva di possedere “La verità è che da qualche tempo non faccio altro che
pensare a te…mi sono sentita subito attratta da te, Draco, per quelle frasi che
mi dicevi sul treno, per quei battibbecchi in corridoio…non facevano altro che
aumentare la mia curiosità nei tuoi confronti, era come se nascondessi un
segreto che dovevo scoprire a tutti i costi…credevo di impazzire…”
Sentì la sua voce parlare, distante, come se non fosse stata la sua. Quella non
era la vera Ginny, continuava a dirsi, lei non avrebbe mai detto quelle cose in
faccia a lui, a Draco Malfoy…
“Io ti amo, Draco…ti amo da morire…”
Eppure era così, si disse il biondino meravigliato, Virginia Weasley gli stava
confessando di essersi innamorata di lui…la ragazza che aveva scoperto di amare solo da qualche giorno lo ricambiava, pensò con una
piccola stretta di soddisfazione al cuore…
***
Ginny tacque, un po’ col fiatone per aver parlato a lungo senza respirare, le
tempie pulsanti per la tensione, il cuore, idem. Si nascose il viso tra le
mani, arrossendo irrimediabilmente. Ecco, l’aveva detto. Paradossalmente adesso
si sentiva molto meglio. Era come se le avessero tolto un peso sulla stomaco, e perfino i suoi pensieri fluivano più
velocemente. Il silenzio aveva da qualche istante attanagliato il luogo in cui
si trovavano, tanto che a Ginny sembrò di sentire il sottile rumore della neve
che toccava terra, adagiandosi su di essa. Il
paesaggio intorno a loro non era mutato, tutto era rimasto come prima che lei
gli facesse quella rivelazione…
A quel punto la rossa alzò ansiosa lo sguardo. Il
biondino ricambiava la sua occhiata con una smorfia di sorpresa mista a
disappunto. La sua voce, fredda e un po’ roca, risuonò alle orecchie di
Virginia colma di stupore e incredulità, mentre un mesto sorriso, che
probabilmente avrebbe voluto essere cinico, si faceva strada sul suo viso
pallido.
“Sei sicura di quello che dici, Weasley? Credo che tu
non mi abbia guardato bene…io sono Draco Malfoy, il figlio del Mangiamorte Lucius
Malfoy, l’uomo che voi tutti odiate a morte da anni…questo non ti spaventa
nemmeno un po’ ?”
Ginny scosse la testa, lentamente, mentre sottili lacrime cominciavano a rigarle
il volto infreddolito, per poi fermarsi all’altezza del mento e congelarsi lì.
“Ti ho già detto una volta che non mi importa nulla se
sei un Malfoy…” disse con voce incrinata “Tu per me sei Draco, solamente
Draco . Da quando ci siamo incontrati nel corridoio, quella notte, da
allora non mi sei più apparso come la persona terribile e odiosa che la mia
famiglia aveva sempre delineato, costringendomi ad
evitare, bensì come un ragazzo gentile e premuroso…anche se un po’ viziato…”
concluse la giovane con un piccolo sorriso bagnato di lacrime.
A quelle parole anche il Serpeverde si concesse di sorridere leggermente, ma
tornò quasi subito serio mentre la fissava in silenzio. Ginny trattenne il
respiro e restò in attesa, l’espressione ansiosa e
preoccupata. E quando lui la vide così, rossa sulle gote più
per l’imbarazzo che per il freddo, gli occhi celesti leggermente spalancati e
bagnati di lacrime, non poté fare a meno di sorridere alla sua bellezza, e a
quell’aria da bambina che lo stava facendo impazzire. Virginia trasalì
per la sorpresa, quando con la mano guantata Draco le scostò alcune ciocche
rossicce dal viso; alcuni ghiaccioli di cristallo che si erano depositati sui
suoi capelli si sciolsero con il calore, mentre altri caddero a terra senza far
rumore. La ragazza socchiuse le labbra, avvertendo da
subito l’affetto racchiuso in quella breve carezza.
Poi, prima che potesse replicare, lui si accostò e le diede un bacio. Ma non un bacio qualsiasi: le sue braccia forti la strinsero
all’improvviso, attirandola a sé con foga, e Ginny avvertì chiaramente il suo
respiro caldo e condensato infrangersi sulla pelle. Le labbra di Draco
cercarono febbrilmente quelle di lei e le catturarono all’istante in una morsa
piena di passione. La ragazza socchiuse gli occhi, abbandonandosi
per qualche secondo tra quelle braccia che l’avevano avvolta completamente,
riscaldandola fin dentro l’anima. Con le mani andò a circondargli il collo,
mentre rispondeva al bacio con tutta la foga di cui era capace. Ma questo a lui
non bastava: deciso a rendere più profondo e passionale quel contatto, Draco le
passò una mano tra i capelli attirandola ancora di più verso di sé, mentre con
una leggera pressione della lingua le faceva socchiudere la bocca, così da
assaporare il suo sapore fino alla fine…
Un altro secondo e Ginny credette di morire soffocata, se non fosse che dopo
quasi mezzo minuto Malfoy si staccò finalmente da lei, fissandola con occhi
pieni di desiderio, le gote leggermente rosate.
“Adesso siamo pari…Ginny…” mormorò con un filo di voce
il biondino.
Lei rise leggermente, ancora rossa in volto e col respiro profondo.
“E’ la prima volta che mi chiami Ginny…mi piace, lo sai?”
“Credevo preferissi Virginia a Ginny…” commentò Draco con un sorrisetto
ironico, mentre la sua faccia tornava alle tonalità consuete.
“Lo so. Ma detto da te ha
tutto un altro suono…”
“In questo caso, credo che continuerò a chiamarti sia Virginia che Ginny…”
concluse il biondino posandole un bacio sulla fronte.
Sorrisero entrambi, mentre gli ultimi fiochi di neve scendevano dal cielo in un
silenzio quasi magico. L’espressione di Ginny, mentre guardava assorta il
paesaggio diventare d’un tratto più chiaro, si fece improvvisamente triste e
malinconica.
“Cosa c’è?” le chiese Malfoy scrutandola d’un tratto accigliato.
“Come faremo adesso Draco? Voglio
dire, nessuno dei nostri amici accetterà mai questo…” mormorò la ragazza
sconsolata e con le lacrime agli occhi.
Il biondino le passò lentamente un braccio attorno alla vita, cercando di
infonderle sicurezza. Ginny appoggiò la testa contro il suo petto e chiuse gli
occhi, mentre lui la stringeva protettivamente a sé.
“Non sarà facile…” disse Draco guardando fermamente davanti a sé, mentre le
carezzava affettuosamente i capelli con la mano libera “…ma tu devi essere forte e non devi mai arrenderti. Lo so che sarà
doloroso, ma devi promettermi che non dirai mai a
nessun’altro di noi due…”
Le fece alzare la testa così da ritrovarsi faccia a faccia con lui. Con le dita
asciugò un po’ delle lacrime che erano scese dai suoi occhi chiari fino alle
guance, l’espressione nel suo sguardo profondamente seria.
“Non devi farne parola con nessuno…mi hai capito, Virginia?”
Ginny tirò su col naso e annuì debolmente. Poi il biondino la trasse a sé e la
baciò a lungo, più dolcemente della volta precedente, ma trasmettendole lo
stesso identico calore.
La temperatura esterna si era abbassata molto in quei pochi minuti, e subito
dopo entrambi decisero di tornare al castello per
riscaldarsi un po’. Tanto più che il biondino doveva avere davvero la febbre, visto che strada facendo la testa prese a pulsargli
dolorosamente mentre una sgradevole sensazione di nausea gli attanagliava lo
stomaco, costringendolo seppur di malavoglia a tornare in infermeria da Madama
Chips.
Giunti davanti al portone, liberi da occhi indiscreti, Draco si salutò con Ginny dandosi appuntamento quella sera stessa in
un luogo sicuro, ad esempio la Sala dei Trofei. Ginny lo salutò con un sorriso
e si voltò prendendo a camminare. Fatti solo due passi però, sentì le braccia
di Draco stringersi attorno alla sua vita, e le sue labbra sussurrargli
qualcosa all’orecchio:
“Ti amo, Virginia… ”
Ginny sorrise timidamente, arrossendo sulle gote come una bambina.
Infine Draco si staccò da lei e corse via nella direzione opposta alla sua,
lasciandole addosso la piacevole sensazione del suo
profumo.
FINE…?
ndGinny85: Ok, per ora siamo giunti al traguardo. Ke ne
dite del finale?^^ Ora, nn è per mettervi fretta, ma mi piacerebbe sapere se
siete ancora sicuri di voler leggere il seguito…insomma, dopo aver letto questo
cap potreste benissimo aver cambiato idea!^__- Affido tutto alla vostra
clemenza!!
E adesso (x ki è rimasto^^) vi anticipo già da ora un
paio di cosette relative al sequel ke pubblicherò
presto su EFP:
Titolo: “HEAVEN OUT OF HELL” (Come titolo nn è un granchè,
ma il contenuto dovrebbe essere meglio…o almeno spero…^^)
Ambientazione: Sempre il settimo anno per Harry e Co, mentre per
Ginny è il sesto.
Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione e…sorpresa! (ma questa s’intravederà un poco solo verso la fine): Harry/?
(partner femminile ancora da scegliere^^)
Trama: Come procederà la vita a Hogwarts, adesso che una
Grifondoro e un Serpeverde, in passato acerrimi nemici, hanno
scoperto di volersi bene? I pericoli saranno in agguato per loro ad ogni
angolo? E come prenderanno gli altri la notizia? Tutto
questo nel sequel di “Destined Hearts”!!
Beh, ke altro rimane da
dire? Mi raccomando, COMMENTATE in molti!!! Se riceverò
tanti bei commentini, già da lunedì prossimo potrei anke pubblicarlo! Dipende da
voi, quindi!! Ciao quindi e un mega abbraccio a tutti!!!!^____-
Ginny85.