Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: TwinStar    28/11/2006    4 recensioni
Se proprio volete farvi un'idea del carattere di un uomo, non considerate le sue opere grandi. Il primo sciocco che passa può, in un istante della sua vita, comportarsi da eroe. Guardate piuttosto come un uomo compie le azioni più comuni: esse vi riveleranno il vero carattere di un grande uomo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

..

No, non dico niente su questo capitolo.

XD

 

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

 

Atto IV

A volte ci si dimentica dell’importanza, nella costruzione di una buona storia, di un antagonista credibile anche nella commedia più becera. Eppure senza questa figura l’intero meccanismo scenico crollerebbe come uno straccio zuppo.

L’antagonista è facilmente riconoscibile.

Duro e sgradevole di carattere.

Brutto e nero d’aspetto.

E’ un uomo altero e orgoglioso trascinato in catene e legacci come uno squallido servo, che ancora fronteggia in piedi il suo piccolo mondo ostile, e non una volta abbassa le ciglia, non una volta vacilla.

Io ho conosciuto l’antagonista di questa squallida commedia degli orrori. L’ho veduto tante volte nella mia vita.

A casa, come amico, persino a scuola.

Era il mio professore di Pozioni. Brutta materia.

Me lo sono rivisto davanti in una situazione ben strana.

E’ rimasto immobile e serio, pauroso come di fronte a uno studente, a farsi conferire il suo bel diploma di colpevolezza ad honorem.

Neanche uno straccio di processo.

Pare accada spesso oggi.

Reo sulla fiducia.

La sentenza, quella vera, è sempre e solo stata nei suoi silenzi e nei suoi sguardi di sprezzante sufficienza, nella piega amara della bocca.

Non gli è stato dato modo di parlare.

Né di difendersi.

Né ha chiesto di poterlo fare.

Mi sarei sbalordito del contrario.

“Condanna a morte.”

E’ stato quello il momento in cui ho gridato.

Ho urlato dentro di me tutto il dolore che avevo in corpo con tutto il fiato che avevo nella testa.

La rabbia provata per l’ipocrisia di quel momento mi accecava: perché, e con quale coraggio, dopo il trionfo del bene un uomo può decidere del destino di un altro uomo in tre parole indifferenti?

Per questo ho gridato.

Il dolore poi si era fatto largo in me a morsi e unghiate nel momento in cui il mio sguardo s’era posato su quel capo chinato fintamente affranto, su quel sorriso compiaciuto celato dalla pesante cortina dei capelli neri.

Annullato, ma mai vinto. Mai umiliato.

Io non sapevo come avrei dovuto sentirmi.

Non sapevo che fare.

Me ne stavo lì inebetito a fissare quella burla farsesca senza provare qualcosa di definito e solido.

Tornavo bambino.

Incapace e inascoltato.

E ed ecco che gridavo ancora.

Perché non c’era più ragione di avvertire la paura dell’attesa, anche se in realtà non l’ho mai sentita. L’esito di una sentenza tenuta nel luogo stesso dell’esecuzione era così mesta ed evidente che persino Potter l’ha capita: l’ho visto ghignare sadicamente dal primo istante che ha messo piede nella sala del Velo.

Curioso il modo in cui il ricordo del suo padrino che trova la morte nello stesso modo non sembri sfiorarlo.

Mi fa pena.

L’eroe guarda sempre avanti.

E anch’io che eroe proprio non sono.

Non è per audacia che mostro pacatezza.

E’ che alla fine Severus, dall’astuto bastardo che è, mi ha persino negato il lusso di adirarmi: con lui che ha tradito gli ideali di mio padre e dell’Oscuro Signore schierandosi al fianco degli ingrati che ora lo giudicano indegno; coi buoni che si fanno giustizia col sangue delle sue pedine con un ghigno freddo sulle labbra lorde.

Per me. Perchè non cercassi vendetta.

Ma lo sapevi anche tu, Severus.

Non sono affatto migliori di Lord Voldemort.

Te lo leggevo negli occhi, sempre, anche allora.

Non hai mai creduto ai loro sciocchi ideali di onestà.

Solo ad Albus Silente sei rimasto fedele.

In suo nome hai combattuto.

E ucciso, e vinto.

In suo nome sei stato giudicato e condannato.

Perché è quello che avrebbe voluto.

Giustizia.

Ho gridato quella parola insozzata dalla bestialità degli uomini ignoranti in cerca di una facile vendetta.

Ancora e ancora.

Da fuori non un fiato.

Non un lagno, non un sospiro.

Solo la lingua stretta tra denti serrati.

La voce a volte è un catarro difficile da espettorare.

Specie se si è Malfoy e si ha un’immagine di decoro da mantenere.

Ma se persino i pensieri sono annientati e sormontati dal grido di trionfo che infesta la Sala lo strazio diventa insopportabile e la voglia di sbraitare infantilmente fa capolino dalle labbra sotto forma di un sogghigno smargiasso.

Il bimbo cocciuto che faceva impazzire papà.

Ho incrociato le braccia con fare altero, piegato appena la testa di lato sollevando il mento in quel gesto ch’era anche di mio padre, e ho atteso l’esecuzione, anche se la parola più adatta a cui penso ora è assassinio.

L’eroe però è molto compiaciuto.

La giustizia ha trionfato.

Certo, è la sua giustizia che condanna a morte un uomo che ha salvato il culo a tutto il mondo magico, ma che importa? I buoni hanno vinto, che entrino i cori, che inizino gli stasimi[1], per Salazar.

In fondo sono solo maschere.

Alla gente non importa di chi indossa quella dell’eroe.

Darla a Harry Potter e negarla a Severus Piton è stata solo la scelta più facile.

Di fronte alle pubbliche manifestazioni di giubilo Pansy trattiene un singulto scompaginato nelle labbra incredule celate dalle pieghe di un fazzoletto di raso.

Le ho imposto il silenzio con uno sguardo inflessibile.

Severus merita occhi decorosamente asciutti.

Dignità innanzitutto, è la parola d’ordine.

Non gliene hanno concessa molta.

E ho gridato ancora mentre l’ho visto incedere senza esitazioni sui pochi gradini di pietra che l’hanno separano dalla sua condanna, con indosso quella lurida veste di un grigio metallico indefinito e i piedi nudi.

Quando ha sorriso ancora.

In un istante freddo e inerte scomparivano dietro il fruscio di un Velo occhi accigliati e cupi che neppure un momento hanno perso in fierezza, e io non ho smesso di ululare. Di trionfo. Di gioia folle.

Sento che dovrei dolermi, ma la realtà è che per una volta tutto sta andando come dovrebbe.

Tutto ha un senso.

E’ giusto che sia così.

Alla fine il cattivo soccombe.

Severus ne è sempre stato consapevole.

Fino alla fine di questa ignobile, sconfortata commedia.

 

 

 

Note di fine capitolo: non ho molte cose da dire su questo capitolo. Ho tentato di fare del mio meglio e personalmente questa mia visione di Severus mi soddisfa alquanto, anche se mi pare in qualche modo di averla scopiazzata in giro e questo non è tanto bello! Ringrazio sentitamente Nykyo che durante la stesura mi ha giustamente bacchettata perchè non sentiva cuore in un passaggio della fic (che io non dirò perchè il fallimento di Mary deve venire cancellato dalla faccia della terra senza pietade! XD) e non s'è messa un cerotto sulla bocca facendomi scrivere qualcosa che non avrebbe apprezzato. E avrei finito col non apprezzare manco io. Sperando di aver risolto passo ai commenti individuali!

 

 

Sara

Come Hermione una poco di buono?! XD

Oddio, non era proprio quello che volevo dare a intendere anche perché penso che mi ritroverei ad esserlo anch’io in qualche misura in sto caso e non è esattamente il sogno della mia vita darmi della poco di buono! XD Mi trovo decisamente più affine all’interpretazione che ha colto Nykyo, ma tant’è! XD Grazie mille per i complimenti!

 

Nykyo

Aaaaaah, commenti lunghi e analizzanti, potevo morire di gioia ieri (Mary si accascia al suolo miagolando come una gattina). Aaaah, aaaaaah! Mary grida di follia come le fan di Radcliffe che vogliono la testa della Leung (porella….) Permettimi di rispondere con reverenza e devozione a questi tre commenti suddividendoli per atto, perché meritano tutti e tre, mentre tu sadicamente ti freghi le manine! XD

 

Atto I: La citazione piace da morire anche a me, è una delle mie battute preferite di Guerre Stellari (che può essere odiato dai fan quanto gli pare, io resto fedele a tutti e sei i film e pure a Jar Jar Bings! XDDD)! *ç* Dice tutto quello che nella storia non ho detto. Ma questo lo sappiamo io e te che ti sei spoilerata! XD

Un grazie a Gorge Lucas per l’essere esistito per noi suggettoni! *ç*

Son contenta che anche tu la trovi calzante, temevo di vederlo solo io. Ma te sei notoriamente genia! ^.^

Quella cosa dell’abbigliamento è stata una delle cose che più m’è piaciuto scrivere. M’è venuto anche facile pensare ai pensieri di Draco che non si lascia incantare dal Ragazzo che è sopravvissuto con la sua tenuta da bravo umile ragazzino campagnolo. Ma non si nota che odio Harry, nooooooh. 8) Tanto parla Draco (anzi, pensa Draco! XD), sono giustificata a dare sfogo a tutto quello che ho dentro! XDDD

Yess! XD

Che poi le fan mi possono dire quello che vogliono di Harry, resta un calamita-applausi tronfio, e perlomeno quanto ne scrivo io mi voglio proprio togliere la soddisfazione. ù_ù Sai che ho avuto la stessa impressione di sto Draco-Lucius? XD Mica era voluta. 0_o

Solo che mentre scrivevo mi veniva così e alla fine ho detto “vabbè evidentemente Draco sente il bisogno di emulare il padre morto per riviverne la memoria, lasciamolo fare, lasciamo che agisca come gli pare. Anche perché uno può dire quello che vuole della sua filmica parrucca, a me Lucius piace un sacco, non è un male che Dracuzzolo finisca con l’assomigliargli! XDD

Ma perché i miei personaggi mi scappano via dalla tastiera? T_T

Arrossisco per i complimenti, non ci sono più abituata! XD

Vado a mettermi la divisa di Hogwarts per fare più pena.

XDDDD

 

Atto II: Ho una precisazione da fare. Ma io che ne sapevo che ti piaceva così tanto Draco da essere la super pignola?! Non me l’hai detto! XD Non m’hai avvisata!!!! Se no col cavolo che mi mettevo a scrivere di lui, ma soprattutto col cavolo che te la passavo prima! XDDDD

E se veniva una vaccata?! 0_o

Brrrrr non ci voglio pensare, la vendetta della malevolenze bacchettata su Sirius dalla tremenda sottoscritta! Ma a parte questo, cioè, vuoi dirmi che io potevo risparmiarmi la fatica di scrivere tutta la fic, sarebbero bastate queste due frasi a descrivere Draco?

La mia pigrizia mi prenderà a calci fino a domani! XDDD

Aaaaaah, per Narcissa non c’era proprio il pericolo che la descrivessi meno che dignitosa, mi piace abbastanza come personaggio. XD Non dico che è nell’olimpo delle mie preferenze, anche perché spesso le fic me la fanno grandemente detestare, però non mi dispiace affatto, specie a seguito del sesto libro (sarò stata una delle poche ad apprezzare lo sforzo di come s’è umiliata di fronte a Severus per fargli salvare il figlio? 9_9 “Gran donna, Narcissa” XDD)! ^.^ Per cui non è stato uno sforzo. Ma accetto comunque l’applauso perché mica sono scema! XDDD

Sulla tenerezza… Ma avrei potuto anche tagliarla questa frase, ti dico la verità. Sono rimasta indecisa fino alla fine se tenerla! XDDD Solo che poi ho pensato che volevo un attimo parlare di Draco come di una persona che non odia la madre come invece leggo in metà delle storie che affronto. Non saranno i rapporti idilliaci che CERTAMEEEEEEENTE Harry avrebbe avuto con Lily, ma è amore pure quello. Se non altro è rispetto profondo.

Ecco, rispetto è la parola giusta.

Anche perché Draco non è tipo da esprimere affetto nel senso vero e proprio della parola. Quello “chiassoso” se così vogliamo definirlo! XD Specie in quell’occasione in cui, come dici giustamente tu, è spettatore e attore al tempo stesso. Ha comunque un’immagine da rispettare. Dentro e fuori le mura di quella stanza e non ci pensa proprio a svendersi a facili tenerezze come fa Potter. D’altronde è un Malfoy, mica Cotica.

Per i cuori, ci penseremo! XD

Per Draco, io te lo lascerei volentieri, ma poi Pansy chi la sente? XDDDDD Perché si lamenta a volte ma si amano parecchio (e non ci si accontenta mai di quello che si ha, e Ginny che grida perchè troppo da cartolina il loro amore, e Pansy che frigna... Oddio! XD), credo potrebbe diventare feroce.

 

Atto III: Hahahahaha sto capitolo lo adoooooro (per le soddisfazioni che mi sono presa, naturalmente, non per effettiva bellezza! XD)

Se ti consola Hermione è anche uno dei miei personaggi preferiti e intoccabili (ma solo sulla finzione libresca, Pedanzia è uguale ma le manca quella scintilla di simpatia e coraggio da brava Grifondora. E’ scema e basta! XD), per cui ci ho pensato bene prima di metterla in sto capitolo. Pensa che all’inizio doveva gridarlo Ginny, poi un uomo (indefinito, avevo pensato addirittura a uno dei Weasley – indefinito! XD). Poi alla fine ho scelto Hermione. La prima cosa che mi sono detta quando mi è venuto il flash è “Ma Hermione è tremendamente OOC se le faccio dire una cosa del genere, figurati, lei prede le difese persino degli elfi domestici che difesi proprio non vogliono essere, e la faccio gioire per…. Tu sai cosa (che aria di mistero! XD)”. E così è nata tutta sta riflessione e il capitolo a sé (prima Hermione che gridava era la fine del paragrafo con Ginny! ^_^).

Quella del corifeo è stata una genialata, mi amo un po’ per averlo scelto come termine per definire Hermione (io amo il teatro greco dell’antichità, si nota? Wè sono sempre una donna che in letteratura greca prendeva il 9 politico)! XDDD Anche quello è stato quasi casuale però (sono scema potrei dire che ci ho pensato giorni e invece…! XD), è il termine istintivo che m’è venuto in mente, più che altro perché nella scena fisicamente si impone sul coro di voci e di brusii con quel grido, e poi ho controllato bene nel dizionario di filosofia che ho a casa se mi poteva servire per qualche altro motivo. XD

Ho molto riflettuto sulle interpretazioni (perché di più interpretazioni si tratta! *ç* Arf!) che hai dato di Hermione. E di Draco che guarda Hermione. Prima di tutto permettimi di farti i complimenti per aver individuato subito e “smascherato” Draco quando dice che Hermione non se la caga di striscio. Altrochè se se la caga, ma non per un innamoramento o qualsiasi cosa si potrebbe pensare in casi come questo (odi et amo per intenderci! XD). Molto semplicemente, non è solo Narcissa ad avere il suo piccolo mondo antico che viene distrutto dall’incoscienza degli stolti, dai tanti.

Anche Draco, per quanto giovane, apparteneva a un mondo. Un mondo tutto suo in cui Hermione, per quanto le stesse sulle scatole, usciva dal coro, faceva le scemenze da “ti amo non ti amo” con Ron Weasley e altre cose così. Ora non ne è rimasto che l’involucro (rappresentato dai capelli sempre sciattamente slegati e crespi).

E non ne è felice.

Come dici benissimo tu, è deluso.

E’ un ragionamento egoista se vogliamo, quello di Draco, non dettato da una falsità di fondo. Cioè a lui che Hermione vada con Remus non importa davvero. Quello che lo sconvolge è che tutto si va sgretolando sotto i piedi, è la fine di un’epoca, del suo mondo.

Perché Hermione non si può davvero biasimare. Io perlomeno non la biasimo, e nemmeno tu, visto che addirittura la perdoni per essersi fata sommergere dal coro. Nel mio magico mondo di fantasia Hermione è, molto semplicemente, una ragazza che decide di vivere e di andare avanti. A suo modo continua ad uscire dal famoso coro, facendo la scelta che tu giustamente definisci “riprovevole” di non scegliere il lutto. La si potrebbe biasimare di fare le cose di nascosto, ma il gruppo di Potter non perdona. O, nonostante il tuo debole anticonformismo, sei dentro, o sei fuori. E abbandonare il lutto di Ron (che non è una scelta fatta a cuor leggero già di per sé perché Ron lo amava) per stare con uno molto più anziano di te, che tra l’altro non è Ron, è decisamente una cosa da “scomunica”. Paradossalmente Hermione non è mai stata tanto fuori dal coro come adesso che grida a viva voce la sua unione al resto del gruppo.

Sai che amo da morire la coppia Hermione/Remus, quindi mi piace pensare che il loro sia vero amore. XD Mi devo togliere le soddisfazioni fino in fondo, non si scampa! XDDD Per cui sì, mi piace pensare che il suo sia un giocare a punirsi, anche perché non è con la gioia in cuore che dice “vabbè amavo Ron, ma chissenefrega”. XD Cioè, non funziona così. Penso che Hermione (penso=mi piace pensare! XD) abbia distinto tra l’amore per Ron (non insincero, ma infantile e d’abitudine) con quello per Remus che è adulto e più “vero”. Però Ron c’è ed è impossibile negarlo. E bene o male anche inconsciamente c’è la sensazione di essere sporca, di star facendo un torto a una persona che non c’è più, e quindi “fa giustizia” su se stessa, punendosi.

Che temone! XDDD

Ma ci tenevo a scrivere ste righe e me ne hai dato la possibilità col tuo splendido commento, Hermione la adoro troppo! XDDDDDD

 

[1] Naturalmente i cori a cui si riferisce Draco sono quelli del teatro greco, ovvero un gruppo di uomini che entra in scena alla fine del prologo e rappresenta un po’ la “coscienza” della tragedia. Il coro canta un testo composto in metri lirici. Il capo del coro è il Corifeo della nota I nell’atto III.

In questo frangente, si definiscono stasimi (fermi) tutti i canti del coro successivi a quello dell’entrata in scena e che dividono un episodio (ovvero l’atto) dell’opera dal successivo.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: TwinStar