Grazie
a chi ha già inserito la
storia tra le preferite e le seguite, e a chi ha commentato, anche da
parte
della vera autrice.
Ecco qui il secondo capitolo. Spero vi piaccia e buona lettura.
Capitolo
2
Draco
Malfoy si stava rilassando
nella sua biblioteca, contemplando il destino.
Se qualcuno, una decina di anni prima, gli avesse detto che gli sarebbe
stato
ordinato dal Ministero della Magia di sposare Hermione Granger, prima
lo
avrebbe affatturato, e poi avrebbe chiamato suo padre per sistemarlo
del tutto.
Ora, non disponeva più di questo lusso.
Suo padre era morto non molto tempo prima, dopo aver ricevuto il Bacio
del Dissennatore
ad Azkaban e lui, da solo, aveva dovuto sottostare ad un intenso
programma di
riabilitazione, che lo aveva forzato a vivere nel mondo dei babbani per
un
anno.
Era poi riapparso nella società magica, per trovarla molto
cambiata. Molti
amici e coscritti di Serpeverde ora lavoravano per il Ministero, e si
erano
fatti amici i Grifondoro, una volta rivali.
Gli ci era voluto ancora un po' per salire a bordo, ed aveva schernito
e preso
in giro Adrian per la sua nuova scelta di amicizia con Ron Weasley.
L'aveva
invece praticamente schiantato il fatto che Daphne Greengrass uscisse
con Harry
Potter.
Circa un anno fa, lei si era finalmente stancata dei suoi orribili
commenti, ed
aveva rifiutato di stare a sentire le sue sfuriate su quando fosse
disgustosa
la cosa; lo aveva quindi minacciato di tagliarlo fuori dalla sua vita
se non
avesse accettato la sua relazione, ed era stata abilmente sostenuta da
Blasie
Zabini e Theo Nott. Messo di fronte alla possibile perdita dei suoi
più cari
amici, Draco aveva quindi dovuto mordersi la lunga, ed accettare anche
di
incontrare Potter per renderla felice.
Nemmeno in milioni di anni avrebbe immaginato che sarebbe uscito a
divertirsi
con il “Martire-Suicida” ed suo amico del cuore
“Testa Rossa”. L'inferno non si
era ancora ghiacciato, ma era una cosa che sarebbe presto successa.
Severus Piton entrò nella biblioteca, “Hai
visite”, disse, sogghignando sulle
ultime parole, rendendo Draco praticamente sicuro sul chi fosse venuto
a
trovarlo.
Una delle cose più sorprendenti che accaddero dopo la
guerra, fu il matrimonio
di Severus Piton e Narcissa Malfoy.
Draco era rimasto completamente stranito quando lo avevano messo al
corrente
della loro relazione, ed al fatto che avessero maturato quei sentimenti
proibiti per anni. Non fu comunque un cambiamento che lo fece
scervellare
molto. Sua madre meritava di essere felice, e così anche
Severus, che aveva
dovuto fare il doppio gioco per così tanto tempo che ormai
aveva iniziato a
dimenticarsi chi fosse in realtà.
Severus non sarebbe mai stato un patrigno adorabile, ma Draco era un
Malfoy, e
quindi non ne aveva esattamene bisogno, così come nemmeno lo
voleva, un padre
del genere. Dopotutto, aveva avuto a che fare con Lucius Malfoy per i
primi
diciannove
anni della sua vita.
“Potter e Weasley?” chiese Draco.
“Come tu ti sia attaccato a quegli stupidi, non lo so.
Ospitano una sola
cellula cerebrale in due”, disse molto sarcasticamente
Severus.
Draco sorrise al suo patrigno, e scosse la testa. Certe cose non
sarebbero mai
cambiate. Non importa quanto innamorato fosse di Narcissa; a
Severus,
Harry Potter, non sarebbe mai piaciuto, puramente per chi fosse suo
padre e che
avesse sposato Lily Evans.
I sentimenti di Severus per Lily erano un pallido paragone per quelli
che
provava per Narcissa, ma non per niente era finito nella Casa di
Serpeverde. I
Serpeverde infatti serbano rancore e non dimenticano mai ciò
che gli è stato
portato via.
“Fanno fantasticare il mio ego. Mi sento come un vero genio
intorno a loro”.
“Bel lavoro. Allora, la Granger è stata scelta
come la prossima signora Malfoy.
Passando del tempo con lei capirai presto che a malapena gratti la
vernice nel
settore dei cervelli”, disse Severus pungente.
“Allora la mia intelligenza non incide molto sulla tua lista
dei meritevoli ”,
colpì di rimandò Draco, ben sapendo quanto
Severus fosse orgoglioso che lui fosse
arrivato al terzo posto nelle graduatore del suo anno, dopo la Granger
e Padama
Patil.
Draco si incamminò senza fretta verso il salottino, e rise
alla vista di Harry
e Ron, che sembravano quasi ammalati ed a disagio, circondati da tutto
lo
splendore dei Malfoy.
“Quante volte siete state qui voi due, che non riuscite
ancora a rilassarvi?”.
“Non ci posso fare niente, amico” disse Ron,
“Non è naturale per un Weasley
entrare così a fondo nella tana dei Malfoy”.
“Non preoccuparti. Tratterrò i miei antenati dal
cercare di ucciderti dai loro
ritratti, in caso individuassero quel tuo atroce colore che chiami
capelli”.
“Ahahah, maledetta faccia da furetto!”.
Draco si mise la
mano sul cuore ed
indicò il suo aspetto perfetto “Oh donnola, mi
uccidi con la tua crudeltà”.
“Smettetela di bisticciare voi due, mi state facendo
diventare pazzo. Hermione
mi ha già regalato il mal di testa oggi”.
“Ahhh, state parlando della mia dolce piccola futura sposa!
Come ha preso la
novità?”.
“Più o meno come l'avresti presa tu al quinto anno
ad Hogwarts”.
“Già. Se fossi in te, Draco, mi assicurerei di
avere un perfetto e saldo
fascino, prima di comparire a quell'incontro, giovedì. Non
vorrei darle
l'occasione di maledirti appena ti vedrà”,
aggiunse Ron.
“Alla fine ha lo spirito storpiato dei Malfoy”,
disse lentamente Draco.
“Come stai prendendo tu la notizia?”, gli chiese
Harry.
“Abbastanza bene. Se non posso avere te, caro Harry, allora
credo che accetterò
la Principessa Grifondoro”, lo canzonò Draco.
Harry divenne verde, e quasi si soffocò, al pensiero che il
sarcastico biondino
covasse una segreta cotta per lui.
“Lascia in pace il mio ragazzo, serpe” disse
Daphne, mentre entrava nella
stanza. “Non devi avere quel colorito così
pallido, dolcezza, Draco stava solo
scherzando”.
“Lo sapevo”, disse Harry, ma il suo spudorato
tentativo di mentire venne
tradito dal suono della sua voce. Draco roteò gli occhi. Per
essere uno che
aveva salvato il mondo magico, il Bambino Che É
Sopravvissuto non era certo la
persona più intelligente.
Lei si fece strada per arrivare ad Harry e lo baciò, prima
di far muovere Ron
dal divano, così da potersi sedere di fianco a lui.
“Penso che Theo cercherebbe di picchiarti per la tua fortuna.
Credo però che la
sua prima tappa fosse Blasie”.
“Cosa avrebbe Nott da scaldarsi tanto?” chiese
Draco.
“É incazzato perché voi due, secondo le
sue testuali parole, - avete le
migliori ragazze di Grifondoro, e lui è rimasto con i resti,
– ed io concordo.
Lo hanno messo in coppia con Lavanda Brown”.
I tre ragazzi fremettero di compassione.
Ron si grattò la testa, cercando di capire chi fosse l'altra
ragazza di
Grifondoro che Theo avrebbe preferito. “Allora chi ha avuto
Zabini per rendere
Nott così geloso?”, chiese, facendo scambiare tra
Draco ed Harry sguardi
divertiti.
“Credo sia stato associato a tua sorella, Ron. La reazione di
Blasie è stata la
più grande emozione che io gli abbia mai visto
esprimere”, disse Daphne,
informando Ron.
Ron divenne verde al pensiero che Ginny venisse considerata dai
Serpeverde un
bel oggetto per cui litigare. Aveva visto solo Harry uscire con lei per
un
breve periodo, e tutto perché lui era il suo migliore amico
e non ne sapeva
praticamente niente di ragazze, a diciotto anni.
“Blasie ha sempre avuto una cotta per la piccola Weasley.
Ricordo che cercava
di negare la sua attrazione per lei durante il sesto anno”,
ribatté Draco.
“Pansy ne era impressionata”.
“Mentre sono sicura che tu lo abbia sostenuto
molto”, disse seccamente Daphne.
“Per favore, basta, quella è mia sorella. Non
voglio pensare che sia attratta
da qualcuno, lasciate in pace Romeo, alias Zabini”.
“Alla fine, saprò come compiacerla. Peccato per
Tracey Davis”, disse
sarcasticamente Blasie, mentre si univa agli amici. L'alto e scuro
Serpeverde
stava trascinandosi dietro un Theo Nott alquanto ridicolo.
“Credo che Severus
ci avvelenerà tutti. Stava mormorando qualcosa su dei gruppi
di selvaggi maghi
che popolano la sua casa, dopo avermi condotto verso di voi”.
“No, è solo per la presenza di Potter e Weasley.
Non prendete alcun drink che
vi venga offerto, ragazzi”, li provocò Draco.
“Comunque, credo che le congratulazioni ti siano dovute, per
aver finalmente
avuto l'opportunità di mettere le zampe sulla deliziosa
Rossa Weasley”, disse
Draco al suo impassibile amico.
Ron divenne porpora, “Ehi, quella è mia
sorella”, disse stizzito. Il bel
Serpeverde scelse di ignorarlo.
"Stessa cosa per voi eh", disse Blasie strascicando le parole,
"Comunque, dovresti fare qualcosa per quel nido che hai al posto dei
capelli,
Ron. Ho il presentimento che occuperanno il mondo e metteranno in piedi
una
nuova dittatura, che farebbe sembrare
Voldemort un dolce e soffice orsacchiotto di peluche".
I due ragazzi Grifondoro, sentendo quell'insulto, balbettarono. Blasie,
visto
lo shock sulle facce di Ron ed Harry, inarcò il sopracciglio.
"Voi due non eravate a conoscenza dell'immensa cotta che Malfoy
nascondeva
per la vostra piccola leonessa sin dall'inizio?".
"Non so perché tu sia sorpreso, Blasie; questo implicherebbe
che
attualmente dovrebbero pensare a come uscire da questo casino. Tutti
noi
sappiamo che la Granger è il cervello del gruppo."
osservò Theo.
"Ah sì, che stupido ad essermene dimenticato".
Daphne si sporse verso il suo ragazzo, sempre più
arrabbiato, e gli strinse la
mano, "Non lasciare che tocchino i tuoi tasti dolenti, caro. Sai che
tormentare i Grifondoro è il loro passatempo preferito".
"Questo non mi rende meno infuriato". ringhiò Harry. " E
cos'è
questa storia Draco? Provi qualcosa per Hermione?"
Daphne rise, "Non glie lo farai mai ammettere. Noi a Serpeverde avevamo
una scommessa in corso sin dal Ballo del Ceppo al quarto anno, non che
poi
Draco abbia finalmente confessato. Come la chiamavi si solito Draco? - Una sudicia piccola
Sanguesporco* - ? Ora è
troppo testardo per ammettere che è innamorato della donna
che non lo guarderà
mai in quel modo, o almeno finché non sarà fuori
pericolo di aggressioni
fisiche ed emotive".
"Sì, sì, ridiamo tutti su Draco Malfoy ed
inventiamo falsità su di lui.
Quante volte devo stressare voi zucconi che non provo niente per la
Granger? É
pazza, e sembra non possieda nemmeno una spazzola per pettinarsi",
disse
irritato Draco.
"Protesta sempre, ma io ho visto la foto che tiene sotto il letto"
disse Theo, prendendo in giro i perplessi Grifondoro.
Draco alzò in aria le mani per l'esasperazione "Almeno
ricordatevi in che
casa siete, ed anche che alcuni di voi hanno paura del mio patrigno",
disse, facendo passare lo sguardo su tutti loro. "Non
esiterò a dirgli di
avvelenarvi tutti nel modo più doloroso possibile".
"Mandi ancora Piton a combattere le tue battaglie?" disse Harry
simulando puro terrore. Desiderò poi non averlo fatto,
quando Draco gli lanciò
contro una fattura Pungente abbastanza dolorosa, senza la bacchetta.
"Severus ha più di qualche utilità. Trasformarlo
un mio insegnante privato
sull'uso della magia senza bacchetta è una di queste", disse
Draco.
Daphne decise di mettersi in mezzo e calmare l'atmosfera instabile. Non
importa
quando bravi fossero nel farlo, non intendeva lasciarli continuare a
divertirsi
lanciandosi fatture a vicenda. La rivendicavano come "rimpatriata dei
vecchi tempi", ma lei
sentiva che, quando loro cinque erano insieme, nel complesso, c'era
troppo
testosterone, tanto da rendere irrequieta la mano della bacchetta (o
nel caso
di Draco, dimostrare la sua nuova abilità nel fare magie
anche senza).
"Qualcuno ha sentito Pansy?" chiese Theo.
Ci fu un tramestio imbarazzato. Pansy non aveva preso molto bene la
gerarchia
del nuovo mondo magico. Si era trovata in difficoltà nel
dover sgobbare per
entrare in una società nella quale era già
indirizzata verso il culmine, per
poi trovarsi all'improvviso ad
essere considerata un rifiuto umano per aver voluto devolvere Harry
Potter al
Signore Oscuro.
Aveva cercato invano di andare al passo con i tempi, fallendo
miseramente, ed
era quindi fuggita per accettare un lavoro come insegnante a
Durmstrand, dove i
Purosangue venivano ancora considerati migliori degli altri.
"No", replicò Daphne. "Ci siamo scambiate un gufo qualche
volta,
ma dopo che le ho raccontato che uscivo con Harry, non mi ha
più risposto.
Credo sia andata in paranoia, ed abbia pensato di non potercela fare".
"Penso ancora che lei abbia bisogno di aiuto. Dovrebbe partecipare ad
alcune di quelle sedute di terapia che il Ministero ha organizzato per
aiutare
tutta la comunità con i loro problemi e venire a patti con
ciò che è
successo", disse Theo.
"George lo ha fatto per aiutarsi a superare la morte di Fred. Le sedute
erano divertenti, e lui ora è pieno di lodevoli iniziative.
Credo che Hestia lo
abbia assunto per parlare con quelli che ancora sono insicuri su
ciò che può
offrire questo servizio", rifletté Ron.
Draco scosse tristemente la testa. Si sentiva quello con le colpe
maggiori
riguardo ai problemi di Pansy. Sapeva che lei non si sarebbe mai
comportata
così con Potter, e non avrebbe mai creduto più di
tanto alla superiorità del
sangue puro, se non si fosse
innamorata di lui durante Hogwarts e non avesse assorbito tutte le
stronzate
che lui ripeteva alla lettera perché sentite dal padre.
"Sono andato a trovarla a Natale. Almeno sembrava felice. Non si stava
ancora vedendo con nessuno, ma sembrava stesse iniziando ad andare
avanti con
la sua vita".
Blasie diede a Draco una pacca sulla schiena. Tutti loro sapevano che
Pansy
aveva pensato per anni all'idea di sposare Draco, ma venne
caparbiamente
rifiutata, in quanto il biondino non ricambiava i suoi sentimenti.
"Credo
che la vedremo a questo incontro".
"Parlando di amici scomodi che stanno fallendo nell'adeguarsi ai
tempi...
Harry, quando dirai ad Hermione che stai uscendo con la nostra qui
presente
Daphne?", chiese Theo.
Harry alla domanda si fece piccolo piccolo e, vedendo il gruppo dei tre
alti
Serpeverde che lo affrontavano con identici sguardi truci, disse "Stavo
pensando prima dell'incontro. So che non sarei mai in grado di fare a
finta che
io e Daphne non significhiamo niente
l'uno per l'altra, giovedì, e non è nemmeno leale
nei confronti di Daphne mantenere
nascosta la nostra relazione".
"Sei sicuro, amico? Hermione era da dichiarare pazza oggi. Dubito
altamente che si sarà calmata per giovedì. Vuoi
aggiungere alla confusione
anche il fatto che le hai mentito?", chiese Ron.
I tre uomini Serpeverde, seri, dimostrarono la loro disapprovazione
all'incoraggiamento di Ron nel mantenere Daphne come un piccolo sporco
segreto,
ma non attaccarono invece l'atteggiamento da vigliacco di Harry verso
la loro
pazza cespugliosa amica,
poiché Daphne li aveva pregati di non interferire. Ma ora
erano passati anni, e
l'Eletto, vigliaccamente, si stava ancora trascinando avanti,
riluttante nel
raccontare alla Granger del loro fidanzamento.
Harry guardò male Ron, "No, questa storia è
già andata avanti abbastanza.
Devo smetterla di cercare di assecondare Hermione nella sua campagna
Anti-Serpeverde, e dirle la verità".
Daphne strillò ed abbracciò Harry. Per anni aveva
fatto a finta che non le
importasse che lui avesse troppa paura nel confessare alla sua migliore
amica
che uscivano insieme, ma nel profondo si domandava se lui la ritenesse
solo un
piacevole passatempo.
"Oh, Harry, lo fai sul serio?".
"Certo che lo faccio, dolcezza. Stavo pensando che potrei incontrarmi
domani con Hermione a Diagon Alley, tenermela buona lasciandola
girovagare per
il Ghirigoro per qualche ora, raccontarglielo, e poi trascinarla ad
incontrarti
al Paiolo Magico".
Daphne annuì, dando il suo assenso al piano, ed i suoi
fratelli Serpeverde si
compiacerono nel vederla sorridere da un orecchio all'altro. Poteva
indossare
la maschera da coraggiosa di fronte a loro, ma non erano stupidi, e non
poteva
nascondergli i suoi reali sentimenti. Uno stupido Grifondoro non era un
problema da imbrogliare con una faccia da poker, ma non poteva farlo
con i ragazzi
con cui era cresciuta.
"Ehi, Blasie, hai
voglia di venire
al Paiolo Magico domani? Credo che ci sarà uno spettacolo di
fuochi d'artificio
con i fiocchi", disse Theo, con un sorriso diabolico.
Harry, di fronte al suo incombente compito, impallidì.
1 - la frase con
l'asterisco ( * ) so
che non "suona" molto bene, ma
siccome l'autrice ha usato la parola - Mudblood - , ho preferito usare
questa
traduzione, in quanto è quella "fedele", piuttosto che usare
Mezzosangue, che si dice - Halfblood - , come
spesso hanno fatto nei libri originali, confondendo i due termini.
2 - Quando Blasie dice "Stessa cosa per voi eh", ci ho messo un
pochino a capire a cosa fosse riferito, sinceramente, ma poi ho capito
che lo
dice rivolto a Draco ed Harry, visto che Harry sarà
costretto a sposare Daphne
(per la gioia di lei) e Draco, essendo
segretamente innamorato di Hermione, come spiega subito dopo,
avrà finalmente
l'occasione di "mettere le zampe sull'oggetto dei suoi desideri",
come Blasie con Ginny.