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Autore: Rumaan    11/05/2012    6 recensioni
Una maledizione viene rivelata, ed affligge tutti gli ex Grifondoro e Serpeverde. Il Ministero della Magia deve agire e varare una legge sul matrimonio. Hermione viene affiancata a Malfoy, ma dovranno passare sul suo cadavere prima che lei sia d'accordo nel sposarlo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Becoming Mrs Malfoy Cap 2

Grazie a chi ha già inserito la storia tra le preferite e le seguite, e a chi ha commentato, anche da parte della vera autrice.
Ecco qui il secondo capitolo. Spero vi piaccia e buona lettura.

Capitolo 2

Draco Malfoy si stava rilassando nella sua biblioteca, contemplando il destino.
Se qualcuno, una decina di anni prima, gli avesse detto che gli sarebbe stato ordinato dal Ministero della Magia di sposare Hermione Granger, prima lo avrebbe affatturato, e poi avrebbe chiamato suo padre per sistemarlo del tutto.
Ora, non disponeva più di questo lusso.
Suo padre era morto non molto tempo prima, dopo aver ricevuto il Bacio del Dissennatore ad Azkaban e lui, da solo, aveva dovuto sottostare ad un intenso programma di riabilitazione, che lo aveva forzato a vivere nel mondo dei babbani per un anno.
Era poi riapparso nella società magica, per trovarla molto cambiata. Molti amici e coscritti di Serpeverde ora lavoravano per il Ministero, e si erano fatti amici i Grifondoro, una volta rivali.
Gli ci era voluto ancora un po' per salire a bordo, ed aveva schernito e preso in giro Adrian per la sua nuova scelta di amicizia con Ron Weasley. L'aveva invece praticamente schiantato il fatto che Daphne Greengrass uscisse con Harry Potter.
Circa un anno fa, lei si era finalmente stancata dei suoi orribili commenti, ed aveva rifiutato di stare a sentire le sue sfuriate su quando fosse disgustosa la cosa; lo aveva quindi minacciato di tagliarlo fuori dalla sua vita se non avesse accettato la sua relazione, ed era stata abilmente sostenuta da Blasie Zabini e Theo Nott. Messo di fronte alla possibile perdita dei suoi più cari amici, Draco aveva quindi dovuto mordersi la lunga, ed accettare anche di incontrare Potter per renderla felice.
Nemmeno in milioni di anni avrebbe immaginato che sarebbe uscito a divertirsi con il “Martire-Suicida” ed suo amico del cuore “Testa Rossa”. L'inferno non si era ancora ghiacciato, ma era una cosa che sarebbe presto successa.
Severus Piton entrò nella biblioteca, “Hai visite”, disse, sogghignando sulle ultime parole, rendendo Draco praticamente sicuro sul chi fosse venuto a trovarlo.
Una delle cose più sorprendenti che accaddero dopo la guerra, fu il matrimonio di Severus Piton e Narcissa Malfoy.
Draco era rimasto completamente stranito quando lo avevano messo al corrente della loro relazione, ed al fatto che avessero maturato quei sentimenti proibiti per anni. Non fu comunque un cambiamento che lo fece scervellare molto. Sua madre meritava di essere felice, e così anche Severus, che aveva dovuto fare il doppio gioco per così tanto tempo che ormai aveva iniziato a dimenticarsi chi fosse in realtà.
Severus non sarebbe mai stato un patrigno adorabile, ma Draco era un Malfoy, e quindi non ne aveva esattamene bisogno, così come nemmeno lo voleva, un padre del genere. Dopotutto, aveva avuto a che fare con Lucius Malfoy per i primi diciannove
 anni della sua vita.
“Potter e Weasley?” chiese Draco.
“Come tu ti sia attaccato a quegli stupidi, non lo so. Ospitano una sola cellula cerebrale in due”, disse molto sarcasticamente Severus.
Draco sorrise al suo patrigno, e scosse la testa. Certe cose non sarebbero mai cambiate. Non importa quanto innamorato fosse di Narcissa; a Severus, Harry Potter, non sarebbe mai piaciuto, puramente per chi fosse suo padre e che avesse sposato Lily Evans.
I sentimenti di Severus per Lily erano un pallido paragone per quelli che provava per Narcissa, ma non per niente era finito nella Casa di Serpeverde. I Serpeverde infatti serbano rancore e non dimenticano mai ciò che gli è stato portato via.
“Fanno fantasticare il mio ego. Mi sento come un vero genio intorno a loro”.
“Bel lavoro. Allora, la Granger è stata scelta come la prossima signora Malfoy. Passando del tempo con lei capirai presto che a malapena gratti la vernice nel settore dei cervelli”, disse Severus pungente.
“Allora la mia intelligenza non incide molto sulla tua lista dei meritevoli ”, colpì di rimandò Draco, ben sapendo quanto Severus fosse orgoglioso che lui fosse arrivato al terzo posto nelle graduatore del suo anno, dopo la Granger e Padama Patil.
Draco si incamminò senza fretta verso il salottino, e rise alla vista di Harry e Ron, che sembravano quasi ammalati ed a disagio, circondati da tutto lo splendore dei Malfoy.
“Quante volte siete state qui voi due, che non riuscite ancora a rilassarvi?”.
“Non ci posso fare niente, amico” disse Ron, “Non è naturale per un Weasley entrare così a fondo nella tana dei Malfoy”.
“Non preoccuparti. Tratterrò i miei antenati dal cercare di ucciderti dai loro ritratti, in caso individuassero quel tuo atroce colore che chiami capelli”.
“Ahahah, maledetta faccia da furetto!”.
 Draco si mise la mano sul cuore ed indicò il suo aspetto perfetto “Oh donnola, mi uccidi con la tua crudeltà”.
“Smettetela di bisticciare voi due, mi state facendo diventare pazzo. Hermione mi ha già regalato il mal di testa oggi”.
“Ahhh, state parlando della mia dolce piccola futura sposa! Come ha preso la novità?”.
“Più o meno come l'avresti presa tu al quinto anno ad Hogwarts”.
“Già. Se fossi in te, Draco, mi assicurerei di avere un perfetto e saldo fascino, prima di comparire a quell'incontro, giovedì. Non vorrei darle l'occasione di maledirti appena ti vedrà”, aggiunse Ron.
“Alla fine ha lo spirito storpiato dei Malfoy”, disse lentamente Draco.
“Come stai prendendo tu la notizia?”, gli chiese Harry.
“Abbastanza bene. Se non posso avere te, caro Harry, allora credo che accetterò la Principessa Grifondoro”, lo canzonò Draco.
Harry divenne verde, e quasi si soffocò, al pensiero che il sarcastico biondino covasse una segreta cotta per lui.
“Lascia in pace il mio ragazzo, serpe” disse Daphne, mentre entrava nella stanza. “Non devi avere quel colorito così pallido, dolcezza, Draco stava solo scherzando”.
“Lo sapevo”, disse Harry, ma il suo spudorato tentativo di mentire venne tradito dal suono della sua voce. Draco roteò gli occhi. Per essere uno che aveva salvato il mondo magico, il Bambino Che É Sopravvissuto non era certo la persona più intelligente.
Lei si fece strada per arrivare ad Harry e lo baciò, prima di far muovere Ron dal divano, così da potersi sedere di fianco a lui.
“Penso che Theo cercherebbe di picchiarti per la tua fortuna. Credo però che la sua prima tappa fosse Blasie”.
“Cosa avrebbe Nott da scaldarsi tanto?” chiese Draco.
“É incazzato perché voi due, secondo le sue testuali parole, - avete le migliori ragazze di Grifondoro, e lui è rimasto con i resti, – ed io concordo. Lo hanno messo in coppia con Lavanda Brown”.
I tre ragazzi fremettero di compassione.
Ron si grattò la testa, cercando di capire chi fosse l'altra ragazza di Grifondoro che Theo avrebbe preferito. “Allora chi ha avuto Zabini per rendere Nott così geloso?”, chiese, facendo scambiare tra Draco ed Harry sguardi divertiti.
“Credo sia stato associato a tua sorella, Ron. La reazione di Blasie è stata la più grande emozione che io gli abbia mai visto esprimere”, disse Daphne, informando Ron.
Ron divenne verde al pensiero che Ginny venisse considerata dai Serpeverde un bel oggetto per cui litigare. Aveva visto solo Harry uscire con lei per un breve periodo, e tutto perché lui era il suo migliore amico e non ne sapeva praticamente niente di ragazze, a diciotto anni.
“Blasie ha sempre avuto una cotta per la piccola Weasley. Ricordo che cercava di negare la sua attrazione per lei durante il sesto anno”, ribatté Draco. “Pansy ne era impressionata”.
“Mentre sono sicura che tu lo abbia sostenuto molto”, disse seccamente Daphne.
“Per favore, basta, quella è mia sorella. Non voglio pensare che sia attratta da qualcuno, lasciate in pace Romeo, alias Zabini”.
“Alla fine, saprò come compiacerla. Peccato per Tracey Davis”, disse sarcasticamente Blasie, mentre si univa agli amici. L'alto e scuro Serpeverde stava trascinandosi dietro un Theo Nott alquanto ridicolo. “Credo che Severus ci avvelenerà tutti. Stava mormorando qualcosa su dei gruppi di selvaggi maghi che popolano la sua casa, dopo avermi condotto verso di voi”.
“No, è solo per la presenza di Potter e Weasley. Non prendete alcun drink che vi venga offerto, ragazzi”, li provocò Draco.
“Comunque, credo che le congratulazioni ti siano dovute, per aver finalmente avuto l'opportunità di mettere le zampe sulla deliziosa Rossa Weasley”, disse Draco al suo impassibile amico.
Ron divenne porpora, “Ehi, quella è mia sorella”, disse stizzito. Il bel Serpeverde scelse di ignorarlo.
"Stessa cosa per voi eh", disse Blasie strascicando le parole, "Comunque, dovresti fare qualcosa per quel nido che hai al posto dei capelli, Ron. Ho il presentimento che occuperanno il mondo e metteranno in piedi una nuova dittatura, che farebbe sembrare
Voldemort un dolce e soffice orsacchiotto di peluche".
I due ragazzi Grifondoro, sentendo quell'insulto, balbettarono. Blasie, visto lo shock sulle facce di Ron ed Harry, inarcò il sopracciglio.
"Voi due non eravate a conoscenza dell'immensa cotta che Malfoy nascondeva per la vostra piccola leonessa sin dall'inizio?".
"Non so perché tu sia sorpreso, Blasie; questo implicherebbe che attualmente dovrebbero pensare a come uscire da questo casino. Tutti noi sappiamo che la Granger è il cervello del gruppo." osservò Theo.
"Ah sì, che stupido ad essermene dimenticato".
Daphne si sporse verso il suo ragazzo, sempre più arrabbiato, e gli strinse la mano, "Non lasciare che tocchino i tuoi tasti dolenti, caro. Sai che tormentare i Grifondoro è il loro passatempo preferito".
"Questo non mi rende meno infuriato". ringhiò Harry. " E cos'è questa storia Draco? Provi qualcosa per Hermione?"
Daphne rise, "Non glie lo farai mai ammettere. Noi a Serpeverde avevamo una scommessa in corso sin dal Ballo del Ceppo al quarto anno, non che poi Draco abbia finalmente confessato. Come la chiamavi si solito Draco?  - Una sudicia piccola Sanguesporco* - ? Ora è troppo testardo per ammettere che è innamorato della donna che non lo guarderà mai in quel modo, o almeno finché non sarà fuori pericolo di aggressioni fisiche ed emotive".
"Sì, sì, ridiamo tutti su Draco Malfoy ed inventiamo falsità su di lui. Quante volte devo stressare voi zucconi che non provo niente per la Granger? É pazza, e sembra non possieda nemmeno una spazzola per pettinarsi", disse irritato Draco.
"Protesta sempre, ma io ho visto la foto che tiene sotto il letto" disse Theo, prendendo in giro i perplessi Grifondoro.
Draco alzò in aria le mani per l'esasperazione "Almeno ricordatevi in che casa siete, ed anche che alcuni di voi hanno paura del mio patrigno", disse, facendo passare lo sguardo su tutti loro. "Non esiterò a dirgli di avvelenarvi tutti nel modo più doloroso possibile".
"Mandi ancora Piton a combattere le tue battaglie?" disse Harry simulando puro terrore. Desiderò poi non averlo fatto, quando Draco gli lanciò contro una fattura Pungente abbastanza dolorosa, senza la bacchetta.
"Severus ha più di qualche utilità. Trasformarlo un mio insegnante privato sull'uso della magia senza bacchetta è una di queste", disse Draco.
Daphne decise di mettersi in mezzo e calmare l'atmosfera instabile. Non importa quando bravi fossero nel farlo, non intendeva lasciarli continuare a divertirsi lanciandosi fatture a vicenda. La rivendicavano come "rimpatriata dei vecchi tempi", ma lei
sentiva che, quando loro cinque erano insieme, nel complesso, c'era troppo testosterone, tanto da rendere irrequieta la mano della bacchetta (o nel caso di Draco, dimostrare la sua nuova abilità nel fare magie anche senza).
"Qualcuno ha sentito Pansy?" chiese Theo.
Ci fu un tramestio imbarazzato. Pansy non aveva preso molto bene la gerarchia del nuovo mondo magico. Si era trovata in difficoltà nel dover sgobbare per entrare in una società nella quale era già indirizzata verso il culmine, per poi trovarsi all'improvviso ad
essere considerata un rifiuto umano per aver voluto devolvere Harry Potter al Signore Oscuro.
Aveva cercato invano di andare al passo con i tempi, fallendo miseramente, ed era quindi fuggita per accettare un lavoro come insegnante a Durmstrand, dove i Purosangue venivano ancora considerati migliori degli altri.
"No", replicò Daphne. "Ci siamo scambiate un gufo qualche volta, ma dopo che le ho raccontato che uscivo con Harry, non mi ha più risposto. Credo sia andata in paranoia, ed abbia pensato di non potercela fare".
"Penso ancora che lei abbia bisogno di aiuto. Dovrebbe partecipare ad alcune di quelle sedute di terapia che il Ministero ha organizzato per aiutare tutta la comunità con i loro problemi e venire a patti con ciò che è successo", disse Theo.
"George lo ha fatto per aiutarsi a superare la morte di Fred. Le sedute erano divertenti, e lui ora è pieno di lodevoli iniziative. Credo che Hestia lo abbia assunto per parlare con quelli che ancora sono insicuri su ciò che può offrire questo servizio", rifletté Ron.
Draco scosse tristemente la testa. Si sentiva quello con le colpe maggiori riguardo ai problemi di Pansy. Sapeva che lei non si sarebbe mai comportata così con Potter, e non avrebbe mai creduto più di tanto alla superiorità del sangue puro, se non si fosse
innamorata di lui durante Hogwarts e non avesse assorbito tutte le stronzate che lui ripeteva alla lettera perché sentite dal padre.
"Sono andato a trovarla a Natale. Almeno sembrava felice. Non si stava ancora vedendo con nessuno, ma sembrava stesse iniziando ad andare avanti con la sua vita".
Blasie diede a Draco una pacca sulla schiena. Tutti loro sapevano che Pansy aveva pensato per anni all'idea di sposare Draco, ma venne caparbiamente rifiutata, in quanto il biondino non ricambiava i suoi sentimenti. "Credo che la vedremo a questo incontro".
"Parlando di amici scomodi che stanno fallendo nell'adeguarsi ai tempi... Harry, quando dirai ad Hermione che stai uscendo con la nostra qui presente Daphne?", chiese Theo.
Harry alla domanda si fece piccolo piccolo e, vedendo il gruppo dei tre alti Serpeverde che lo affrontavano con identici sguardi truci, disse "Stavo pensando prima dell'incontro. So che non sarei mai in grado di fare a finta che io e Daphne non significhiamo niente
l'uno per l'altra, giovedì, e non è nemmeno leale nei confronti di Daphne mantenere nascosta la nostra relazione".
"Sei sicuro, amico? Hermione era da dichiarare pazza oggi. Dubito altamente che si sarà calmata per giovedì. Vuoi aggiungere alla confusione anche il fatto che le hai mentito?", chiese Ron.
I tre uomini Serpeverde, seri, dimostrarono la loro disapprovazione all'incoraggiamento di Ron nel mantenere Daphne come un piccolo sporco segreto, ma non attaccarono invece l'atteggiamento da vigliacco di Harry verso la loro pazza cespugliosa amica,
poiché Daphne li aveva pregati di non interferire. Ma ora erano passati anni, e l'Eletto, vigliaccamente, si stava ancora trascinando avanti, riluttante nel raccontare alla Granger del loro fidanzamento.
Harry guardò male Ron, "No, questa storia è già andata avanti abbastanza. Devo smetterla di cercare di assecondare Hermione nella sua campagna Anti-Serpeverde, e dirle la verità". 
Daphne strillò ed abbracciò Harry. Per anni aveva fatto a finta che non le importasse che lui avesse troppa paura nel confessare alla sua migliore amica che uscivano insieme, ma nel profondo si domandava se lui la ritenesse solo un piacevole passatempo.
"Oh, Harry, lo fai sul serio?".
"Certo che lo faccio, dolcezza. Stavo pensando che potrei incontrarmi domani con Hermione a Diagon Alley, tenermela buona lasciandola girovagare per il Ghirigoro per qualche ora, raccontarglielo, e poi trascinarla ad incontrarti al Paiolo Magico".
Daphne annuì, dando il suo assenso al piano, ed i suoi fratelli Serpeverde si compiacerono nel vederla sorridere da un orecchio all'altro. Poteva indossare la maschera da coraggiosa di fronte a loro, ma non erano stupidi, e non poteva nascondergli i suoi reali sentimenti. Uno stupido Grifondoro non era un problema da imbrogliare con una faccia da poker, ma non poteva farlo con i ragazzi con cui era cresciuta.
 "Ehi, Blasie, hai voglia di venire al Paiolo Magico domani? Credo che ci sarà uno spettacolo di fuochi d'artificio con i fiocchi", disse Theo, con un sorriso diabolico.
Harry, di fronte al suo incombente compito, impallidì.




 1 - la frase con l'asterisco ( * )  so che non "suona" molto bene, ma siccome l'autrice ha usato la parola - Mudblood - , ho preferito usare questa traduzione, in quanto è quella "fedele", piuttosto che usare Mezzosangue, che si dice - Halfblood - , come
spesso hanno fatto nei libri originali, confondendo i due termini.
2 - Quando Blasie dice "Stessa cosa per voi eh", ci ho messo un pochino a capire a cosa fosse riferito, sinceramente, ma poi ho capito che lo dice rivolto a Draco ed Harry, visto che Harry sarà costretto a sposare Daphne (per la gioia di lei) e Draco, essendo
segretamente innamorato di Hermione, come spiega subito dopo, avrà finalmente l'occasione di "mettere le zampe sull'oggetto dei suoi desideri", come Blasie con Ginny.


  
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