Capitolo V
Incertezze-possono rovinare tutto a volte
Passò
una settimana dall’appuntamento di Robin e Rufy,
e lei non s’era più fatta vedere all’università. O
almeno era quello che i suoi amici pensarono, perché a lezione non si
faceva vedere. Ma lei semplicemente arrivava giusto in tempo per la lezione, si
sedeva in fondo alla classe e scappava via appena la lezione finiva.
Era
terrorizzata da quello che poteva pensare ora Rufy di
lei, e non aveva più il coraggio di farsi vedere da lui, né tanto
meno dagli amici che a lui stavano tanto cari.
Chissà
cosa aveva raccontato di lei?! Chissà se ora la odiavano tutti?!
Chissà se ora lui la odiava…
In
realtà Rufy non aveva detto niente a nessuno,
non ne aveva avuto la forza. Per la prima volta in vita sua si sentiva
impotente, stanco, triste, senza voglia di andare avanti. Ovviamente gli amici
notarono questo cambiamento di Rufy, era difficile
non notare che il ragazzo più scalmanato dell’università
ora stava seduto composto, con la testa appoggiata sulle braccia conserte sul
banco e non diceva una parola; a volte affondava la testa tra le braccia e non
la tirava fuori fino alla fine della lezione. Invano chiesero lui cosa avesse,
ed ogni volta la stessa risposta
-Niente!-
Ma ovviamente
non era vero, poteva essere di tutto, ma di certo non “niente”.
Passò
un’altra settimana e la situazione non cambiava di una virgola.
Robin andava
all’università di nascosto dagli amici, appena poteva si rifugiava
in biblioteca, negli scaffali più lontani e anfratti, per paura di farsi
notare da qualcuno; e a casa non faceva che mangiare, pulire casa e la sera,
quando era nel letto, a piangere, piangere lacrime amare, chiedendosi cosa
dovesse fare in quella situazione così brutta. Ma non aveva ancora il
coraggio di reagire.
Rufy diventava sempre più cupo, sempre
più depresso. Addirittura non aveva neanche più voglia di
mangiare.
Però gli
amici si erano stancati. Erano passate due settimane, volente o nolente doveva
dire loro quello che era successo per ridurlo così, e anche che fine
avesse fatto Robin. Perché sapevano che lui era l’ultimo ad averla
vista.
-ora basta Rufy, oggi dovrai dirci che cosa ti prende!!- intimò
Nami per prima
-già!! E
questa volta non rispondere niente, perché non ti crede nessuno!-
continuò Usopp
-parla!- fu
l’unica parola espressa da Zoro
-ORA!- gli
urlò Sanji, tirando su la testa che il moro
teneva nascosta tra le braccia conserte, appoggiate sul tavolino del bar
dell’università.
Lui li
guardò, li squadrò tutti, uno sguardo assente, bofonchiò
qualcosa che nessuno poté capire e tornò a guardare il vuoto.
Non gli andava
di parlare con nessuno, non gli andava di spiegare niente a nessuno. Stava
male, sapeva solo questo, stava male e non c’era nessuno che poteva
aiutarlo!
SBANG!
Zoro, senza preavviso e lasciando tutti a bocca
aperta, tirò uno schiaffo a Rufy, talmente
forte che lo fece cadere dalla sedia
-ma che cazz..?! Zoro!!- si alterò
Rufy
-ah allora sai
parlare ragazzetto!!- lo istigò Zoro
-ma che vuoi
fare a botte?!-
-e se
così fosse?!-
I due si
guardavano in cagnesco, attirando l’attenzione ormai di tutto il bar,
gestori compresi
-se volete fare
a botte per favore fatelo fuori di qui!- disse infatti uno dei gestori
-no! Non si
preoccupi! Non accadrà niente!- disse Rufy
rimettendosi in piedi, guardando ancora in cagnesco l’amico e uscendo
fuori dal locale.
Una volta fuori
la vide, eccola! In lontananza c’era lei, Robin! Stava correndo
impacciata con un paio di libri in mano, in direzione dell’aula dove si
sarebbe tenuta la lezione dopo.
Appena la vide Rufy ebbe subito l’istinto di urlare il suo nome, ma
lo frenò immediatamente. Lei forse non voleva vederlo.
-ROBIIIIN!- fu
però il grido dei suoi amici, che lo seguirono fuori dal locale, e
videro anche loro la ragazza.
Lei sentendosi
chiamare si voltò nella loro direzione, e la prima persona che
notò del gruppo fu il ragazzo moro. Appena si rese conto della
situazione si voltò di scatto e fece per tornare a casa, ma questa volta
l’istinto di Rufy prese il sopravvento. Non
poteva vederla scappare una seconda volta, ora voleva lui delle spiegazioni.
Così si mise a correre, la raggiunse e la prese per il braccio per
impedirle di andarsene. La strattonò così forte che le caddero i
libri. Lei si voltò verso di lui arrabbiata per quel gesto così
maleducato
-ora mi dici il
perché sei scappata quella volta e non ti sei fatta più vedere-
chiese Rufy in tono poco cortese
Il modo in cui
s’era rivolto a lei era del tutto comprensibile, ma non poté non
far rattristare Robin. Allora era vero che la odiava.
-ok…scusa…sono stato brusco…-
si scusò subito lui, lasciandole il braccio e cominciando a raccogliere
i libri per terra.
Lei dal canto
suo rimase in piedi, con la testa bassa, senza dargli risposta
-non vuoi dirmi
proprio perché ti stai comportando così?- le chiese, continuando
a raccogliere i libri
Nessuna
risposta
-va bene…ho capito…-
disse lui, porgendole i libri che aveva raccolto da terra e facendo per
andarsene
-ho paura…- bofonchiò Robin per non farlo andare
via
-cosa?-
-ho paura…ho avuto paura…per
questo sono scappata…-
-ma paura di
cosa?- Rufy non capiva
-paura di
quello che stai provando per me…è una
cosa che non capisco, e quindi ho paura…- si
spiegò meglio lei.
A queste ultime
parole lui non rispose, ma si avvicinò a lei e l’abbracciò.
L’abbracciò forte!
-io ti voglio
bene, questo non deve farti paura…- gli sussurò all’orecchio lui
Lei non
rispose, ma lascò cadere ancora una volta i libri a terra e
ricambiò l’abbraccio.
Aveva trovato,
senza che lei nemmeno se ne accorgesse, qualcuno che avrebbe potuto amarla
veramente, qualcuno di puro e semplice che le voleva bene per quello che era.
-io avevo paura
che tu non mi volessi più vedere…- le
disse Rufy, appoggiando la sua testa sulla sua
spalla, continuando a tenerla stretta nel suo abbraccio
-no, questo
mai!- rispose dolcemente lei
Da lontano gli
amici avevano assistito a tutta la scena, e anche se non avevano sentito una
sola parola, avevo di sicuro capito l’intera situazione. Ora si
spiegavano gli atteggiamenti di Rufy e
l’assenza di Robin delle ultime due settimane. Ma soprattutto ora
sapevano anche che tutte queste incomprensioni si erano risolte, e che i due
erano tornati ad essere amici…o forse qualcosa
di più?!
Eccoci qui!!!
:D
Sappiate che ci
stiamo avvicinando alla fine :D e spero che anche questo capitolo sia stato di
vostro gradimento xD
Grazie per
tutte le recensioni che mi lasciate :D mi fate felice ç.ç
Continuate a recensireeee XD
A presto
NicoRobin92