17. A CARTE SCOPERTE

C'era la guerra! Non la guerra che funestava varie parti del mondo babbano, non la guerra tra il Lord Oscuro e il Bambino Sopravvissuto, ma quella personale di Hermione Jane Granger.

Sì, perché dentro al cuore e al cervello della coraggiosa Gryffindor si stava combattendo un vero e proprio scontro: quello tra l'istinto e la ragione.

Il primo le diceva di rimanere lì a lasciarsi accarezzare da quelle mani calde ed esperte, di lasciarsi travolgere da quei baci che sapevano di orizzonti e terre lontane, mentre la seconda cercava di farla fuggire dal suo angelo tentatore.

'Sei giovane, goditi la vita!' le sussurrava la vocina scanzonata dell'istinto.

'Scappa da lui, perché ti farà soffrire!' rispondeva seria la ragione.

'Stai forse soffrendo, ora? Non mi pare. Abbandonati al piacere!' rincarava l'uno.

'Adesso sei felice, ma dopo? Lui non ti ama, lui ti ha mentito!' replicava l'altra.

'Amore? Cosa c'entra l'amore adesso? Stai cercando solamente di divertirti!' affermò coraggioso l'istinto.

'Vuoi davvero che la tua prima volta non sia per amore? Vuoi davvero stare con uno che non ti rispetta, che ti considera inferiore e che ti vuole usare solo per sfogare degli istinti?' si arrabbiò la coscienza.

Quel pensiero colpì Hermione, come uno schiaffo in pieno viso, facendola rinsavire. No, non avrebbe permesso a Malfoy di baciarla e sfiorarla un secondo di più.

"Malfoy lasciami!" pronunciò con voce spezzata.

Draco si staccò quel tanto per incollare gli occhi grigi in quelli scuri di lei. Voleva chiederle il perché di quella richiesta, ma le lacrime della grifoncina lo bloccarono.

Cosa aveva fatto per farla piangere? Non era stato né brusco, né violento, anzi... quando si era risvegliato, trovandola stretta a lui, non aveva potuto trattenersi dallo sfiorarle le labbra e lei, inaspettatamente, aveva ricambiato il bacio e tutti quelli che erano seguiti.

Quei grandi occhioni pieni di lacrime, continuavano a scrutarlo con una tristezza ed una delusione indicibili, tanto che il suo cuore perse alcuni battiti.

"Non piangere" - si ritrovò a pronunciare - "Scusami se ti ho forzata in qualche modo" aggiunse comprensivo.

Draco provò ad abbracciarla, ma lei si scostò bruscamente.

"Era solo un abbraccio!" si giustificò il biondo, indispettito.

"Non voglio nessun abbraccio!" chiarì Hermione fredda e scostante.

"Perché di grazia?" le domandò Draco, alterato da quell'assurdo comportamento.

"Perché i tuoi abbracci consolatori sanno di bugie, di falsità e secondi fini!" commentò atona.

Il serpeverde per tutta risposta si alzò dal letto ed andò a chiudersi in bagno.

L'unica soluzione era farsi una bella doccia fredda per sbollire l'incazzatura.

La mezzosangue aveva il potere di mandarlo fuori di testa. Due minuti prima si era dimostrata così arrendevole e passionale, mentre due minuti dopo era tornata ad essere fredda e diffidente.

Da quando Hermione aveva sentito la conversazione con Pansy, il loro rapporto era andato degenerando ogni giorno di più.

La sera incriminata aveva decisamente esagerato con i toni e le frasi taglienti, dette dalla sua ex, non erano di certo servite a migliorare la situazione, per non parlare, poi, della storia sulla profezia e della farsa sulla loro relazione.

Hermione lo attraeva veramente, ma dopo quello che era accaduto non sapeva proprio come farglielo entrare in testa.

Dopo una doccia veloce, il biondo tornò in camera più agguerrito di prima.

"Granger, so che non stai dormendo! Girati, dobbiamo parlare!" disse risoluto.

La grifoncina, con gli occhi ancora gonfi per il pianto, si voltò verso di lui e replicò:"Non abbiamo niente da dirci!"

"Perché fai così, maledizione? Prima mi baci, poi mi scacci; a volte sei dolce e altre volte sei distaccata. Hermione o decidi di fidarti di me oppure no!" sbottò Malfoy deciso.

"Non mi fido! Buona notte!" chiarì la strega, dandogli le spalle.

"Buona notte un cazzo!" - l'aggredì Draco, parandosi di fronte a lei - "Credi davvero che sia solo un bugiardo? Sei convinta che tutto ciò che faccio o dico sia dettato solo da un calcolo?" domandò, fuori controllo.

Hermione si alzò di scatto e fronteggiandolo gli sibilò furente:"Sì, sì e sì!!! Penso che tu sia uno stronzo, un manipolatore ed un approfittatore. Sei una banderuola che si sposta a seconda di dove soffiano le situazioni favorevoli. Se tua madre fosse ancora viva, saresti disposto a vendere anche lei, per i tuoi interessi! Per quanto tu ti sforzi di apparire migliore, il vero Malfoy torna sempre a galla!"

A quelle stilettate, Draco furibondo, prese Hermione per un braccio e la trascinò fuori dalla sua stanza.

Senza dire una parola la strattonò giù fino alle scale del seminterrato.

"Malfoy lasciami!" gli aveva ordinato la grifoncina, tentando di divincolarsi, ma Draco l'aveva stretta ancora più energicamente.

Arrivati nello scantinato, Malfoy la fece sedere con la forza e andò vicino al bancone delle pozioni a cercare qualcosa.

"Che hai intenzione di fare?" chiese la brunetta spaventata.

"Zitta!" fu l'unica risposta che ricevette da lui.

Dopo neanche un minuto Draco le si parò davanti con una boccettina e dopo averle fatto vedere il contenuto lo ingollò tutto.

Hermione sbarrò gli occhi per la sorpresa e timidamente chiese:"Perché l'hai fatto?"

"L'ho fatto perché detesto che tu non mi creda, detesto vedere che mi disprezzi, quando sei stata l'unica persona con cui sono riuscito ad essere un po' sincero. Tu hai conosciuto quel lato di me che nessuno ha mai pensato potesse esistere. Ti ho mentito sulla profezia, ma non ti ho mai mentito, negli abbracci e nei baci che ti ho dato. Chiedimi tutto quello che vuoi e questa volta saprai che sono sincero!" snocciolò Draco, sotto veritaserum.

"Perché hai parlato in quel modo di me a Pansy?" domandò Hermione delusa.

"Perché sono un imbecille, ecco perché! Quando Pansy mi ha raccontato della profezia e mi ha spiegato le sue teorie, sono rimasto letteralmente scioccato. Draco Malfoy redento da una Grifondoro e dove si era mai sentito? Visto che le possibili candidate eravate tu e la Weesley, ho deciso di sondare un po' il terreno per cercare di scoprire chi era la fortunata che mi avrebbe salvato la pelle da Voldemort & Co. All'inizio ho sperato che si trattasse della tua amica, per il fatto che lei era purosangue di nascita, però, più passavano i giorni più capivo che non sarebbe stata mai all'altezza del compito. Tu sei un milione di volte meglio di lei, sotto tutti i punti di vista!" si lasciò andare Draco.

"Sì, però, per te sono sempre una sangue sporco!" commentò la brunetta addolorata.

"Io sono nato e cresciuto con certi retaggi culturali e non posso dirti di non nutrire disprezzo verso i babbani o insofferenza verso i mezzosangue, ma, per me, tu sei diversa dagli altri. Ad Hogwarts detestavo la tua intelligenza, il tuo intuito, la tua forza ed il tuo coraggio, ma, adesso, sono proprio questi tuoi lati caratteriali che mi attraggono. Lo so, sono incoerente, ma se ti guardo io non riesco più a vedere una mezzosangue, ma una strega che mi piace. So di essere stato offensivo con quelle parole, ma non le pensavo realmente. Ho detto quello che ho detto, perché non volevo scoprirmi troppo con Pansy" snocciolò il serpeverde.

"Cercavi di corteggiarmi ed adularmi, perchè volevi riuscire a portarmi a letto?" continuò Hermione che voleva andare fino in fondo alla situazione.

"Ho omesso di dirti alcune cose, ma il mio atteggiamento nei tuoi confronti era più che reale. I miei abbracci erano sinceri, la mia voglia di proteggerti e farti sorridere erano genuini e beh per quanto riguarda il sesso, sarei un ipocrita se non dicessi che ti desidero e che non mi dispiacerebbe affatto approfondire l'argomento con te!" affermò Draco, facendo arrossire Hermione.

La grifoncina lo guardò intensamente per alcuni secondi e poi spiegò:"Quello che mi ha fatto infuriare non sono state tanto le tue parole, quanto il fatto che mi fossi sbagliata sul tuo conto. Avevo visto in te, qualcosa di speciale e sentire che mi deridevi, con la tua ex, mi ha ferita profondamente"

"Perdonami!" replicò Draco, abbracciandola.

Herm si lasciò cullare da lui per alcuni minuti, finché lui non le sussurrò dolcemente:"Fa freddo, torniamo a letto"

A quelle parole, Hermione si irrigidì e balbettò imbarazzata:"Draco, per quanto riguarda il sesso, io e te, io... non vorrei, cioè, non credo di voler... approfondire... non... troppo almeno... voglio del Fire-whisky!"

Draco vedendo la brunetta impacciata non riuscì a trattenere una risata.

"Ah ahhhh ah... sei veramente buffa! Non pensavo che bastasse parlare di sesso per toglierti dal viso quell'aria da saputella, perfettina!" celiò il biondo.

"Antipatico! Sto cercando di dirti una cosa importante" s'indispettì Hermione.

"Guarda che ho capito. Sono molto intelligente anche io, sai?!" dichiarò il serpeverde con il suo solito ghigno.

"E ti sta bene?" domandò Hermione stupita.

"Beh, anche se averti tutte le notti accanto, metterà a dura prova il mio autocontrollo, cercherò di resistere! Comunque, con il mio fascino e le mie armi di persuasione sono certo che cambierai idea presto!" sciorinò Malfoy sicuro, facendole l'occhiolino.

"Ah già, com'è che avevi detto: il grande Malfoy trasformerà Granger-Everest nel mar dei Carabi" lo scimmiottò Hermione, mentre tornavano nella loro camera.

Quella notte, Draco Lucius Malfoy scoprì alcune delle sue carte, ma, si sa, un bravo giocatore tiene sempre qualche asso nascosto nella manica.