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Autore: Madama Pigna    17/05/2012    2 recensioni
Quattro anni dopo la sconfitta di Crono, Percy, Annabeth e Grover si toglieranno dal mirino e daranno spazio a nuovi mezzosangue per nuove avventure! Tra figli di Apollo sempre nei casini, ragazze che parlano troppo e animali parlanti, ne vedrete di tutti i colori, dal romantico e al drammatico al genere più comico (n.d.a. su questo punto si hanno dei dubbi).
Dal capitolo 15:
Aveva colto il segno. Estia era pur sempre la sorella maggiore tra i figli di Crono. Mentre Afrodite ed Apollo avevano capito che la dea del focolare poteva essere una discreta alleata.
Difatti Era sembrò esitare per un secondo. Poi rispose acida. – Non ho scelto io che si unisse all’ impresa. Sapeva a cosa andava incontro -. Zeus borbottò qualcosa che non si capì. Era nemmeno si voltò per capire quello che aveva detto, cosa che fece arrabbiare il marito non poco (quando si è re degli dei è piuttosto difficile accettare che qualcuno ti ignori). Ricominciarono a litigare, e i sospiri degli altri dei non furono uditi, coperti dalle urla dei due.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In punto della spiaggia eletto dalle coppiette, dove si poteva vedere il mare senza nemmeno essere visti, Percy Jackson e Annabeth Chase stavano, come dicono i ragazzi di oggi, pomiciando.
Da bravi fidanzatini, si baciavano appassionatamente, mentre la dea dell’amore li osservava dall’alto, soddisfatta del proprio lavoro.
Erano fidanzati ormai da quattro anni, e stavano pensando di fare un piccolo ma importante passo avanti, quando..
- Oh dei! Ciao Adrianna.. Ehm.. Che ci fai in giro a quest’ora? -, chiese Percy, imbarazzato. Anche Annabeth era piuttosto rossa, la medesima cosa per la figlia di Era.
- Ehm, ecco, mi dispiace, non volevo disturbarvi, solo che – aveva un espressione a metà tra l’imbarazzato e il preoccupato. – Sono le otto, e stavo cercando Annabeth per la lezione di greco. Ma possiamo anche farla dopo…  Ciao! -. Scappò verso il bosco, intenzionata a non dover ripetere un’ altra figuraccia simile. Inciampò su.. un qualcosa. Ah, sì, il satiro di ieri. Come si chiamava, Grover forse?
-Scusa! -. Disse lei, rialzandosi. –Ti ho svegliato -.
In effetti il satiro si stava alzando mormorando qualcosa a proposito del cibo. – Non.. non fa niente Adrianna  -. Affermò lui. – Ma.. Che ci fai tu qui? -. Lei scrollò le spalle. – Mi era passato il sonno, poi ho incontrato Percy e Annabeth..-. Il satiro doveva percepire il suo imbarazzo.
- Ma è vero che i satiri percepiscono le emozioni? -. Grover annuì. Passeggiarono per un po’, chiacchierando sulla storia del campo, i pregi e i difetti delle divinità. Cose così.
- C’ è qualcosa che ti turba, Adrianna? -. Se era vero che i satiri percepivano i sentimenti altrui, beh allora Grover poteva sentire una profonda inquietudine.
- è che continuo a fare questi sogni strani.. e spaventosi.. per questo non avevo tanto sonno, oggi -. Gli raccontò del suoi sogni. Grover fece una smorfia.
-Nonostante Efesto e Afrodite non abbiano un buon rapporto coniugale, stranamente i loro figli sono attratti l’uno all’altro. Qualche anno fa fece un po’ di scalpore quando un ragazzo figlio di Efesto e una ragazza figlia di Afrodite si fidanzarono. In questo caso, Shanon è Jane sono.. anzi erano… molto amiche -. Concluse lui, affranto.
- è la stessa del mio sogno precedente? Jane, intendo -. Grover annuì. – Non dire a nessuno che te l’ho detto, però. Shanon.. credo fosse tra quei semidei che hai visto tu, quando Jane è morta e Dioniso ha nascosto agli altri ragazzi e a Chirone l’accaduto. Non lo sapevo nemmeno io.. Del resto, a volte capita che i mezzosangue scompaiano nel nulla -.
- Ma perché li sto sognando? Non faccio nemmeno parte dell’ impresa! -.
- Non lo so, Adrianna. Non lo so -.
- E poi non capisco neanche cosa centri quella voce..-.
- Magari è un qualche cantante, un qualche figlio di Apollo che cerca di riappacificare.. Ci penserò. Ti prometto che non appena mi verrà in mente qualcosa, sarai la prima a saperlo -, e se ne andò, probabilmente a cercare Annabeth e Percy per raccontargli dell’ accaduto, visto che, lo sapeva tramite il legame empatico tra lui e il semidio, avevano interrotto il loro piccolo incontro.
 
Il pomeriggio lo passò duellando con gli altri ragazzi del campo, sentendosi ormai pronta ad allenarsi anche con qualche sconosciuto. Non aveva raggiunto l’eccellenza, ma con Iustitia si trovava molto meglio. Non pensò più al suo sogno, ma a sera, una volta andata a letto, ebbe paura di addormentarsi e fare un altro sogno scioccante. Purtroppo per lei, aveva ragione.
 
********
Si erano allontanati dal Ranch, avendo capito che lì non avrebbero ottenuto altre informazioni, e avevano chiesto ai centauri di portarli a Los Angeles.
- Era! La dea della profezia è lei! -. Kelly non era una fifona, anzi. Ma chiunque si sarebbe spaventato all’idea di dover reprimere la vendetta di una dea come quella.
- Così le cose cominciano a diventare più chiare – disse. – Alex aveva mangiato senza saperlo uno degli animali sacri, ed è stato maledetto. Poi non si sa come si è ferito..-.
- Probabilmente Ortro lo aveva attaccato..-.
- Ah già.. Poi i centauri lo hanno portato al campo mezzosangue, si è innamorato di Jane, poi lei è morta ed è scappato.. E poi? Cosa è successo dopo? Ha continuato a vagare fino a quando non è tornato, su richiesta di papà. Ma perché continua a fuggire dagli altri? -.
- Forse la morte di Jane lo ha reso pazzo, o ha paura per se stesso. O per gli altri -, suggerì Jake.
- Comunque, sei sicuro che andare negli Inferi sia una buona idea? Potremmo provare a contattare Nico in un altro modo, no? -, chiese Sibilla. L’ amica scosse la testa. – I messaggi Iride non sembrano funzionare. Dobbiamo andare noi là, visto che Nico è figlio di Ade -. Infatti, secondo lei Alex aveva tentato di far resuscitare Jane. Chiunque ci avrebbe provato (e avrebbe fallito, anche). Sentiva che doveva raccogliere più informazioni possibili su quello che aveva fatto negli ultimi due anni. Dovevano seguire la sua traccia, per trovarlo.
 
Tramite i mezzi pubblici, arrivarono ai cantieri cinematografici di Hollywood, in cerca degli studi di registrazione R.I.P., secondo le informazioni che avevano. Solo, Sibilla aveva un’ idea, e continuava ad insistere.
- Sib..-.
- Solo una mezz’ora! Poi niente più soste turistiche, giuro!
- Ma.. -.
- E dai! Non ho mai visto Hollywood. Vorrei vedere dove sono stati creati i film disney! -.
- Ma la tua è una fissa! -.
- Certo! Per una figlia di Ecate sono fantastici tutti quegli effetti speciali! E le storie! Quel vecchio Walt era un genio. Anche se ho sempre odiato Pinocchio, Biancaneve e Alice nel Paese delle Meraviglie (sebbene sia strafiga la trasformazione della strega cattiva) -.
Alla fine, gli altri due dovettero capitolare.
Passando davanti ad un attrazione ispirata al film ‘Hercules’, videro un tipo che guardava torvo il cartellone pubblicitario, con l’eroe figlio di Zeus che sorrideva sollevando un macigno con una mano sola (n.d.a. pura invenzione), dietro delle montagne russe, che volevano ricordare l’ Idra.
-Non mi somiglia per niente.. – borbottò l’uomo. Portava un completo blu, una barba nera non molto folta e aveva gli occhi di un grigio carico di pioggia.  Aveva un fisico molto robusto, e tra le mani aveva un bastone da passeggio bitorzoluto. O forse era una clava. (n.d. semidei: dannata Foschia!).
Sibilla era troppo presa dalla vista delle montagne russe per accorgersene, ma Kel e Jake capirono subito chi fosse. – Lei è Ercole! -.
Il tipo si voltò. Per un secondo pensarono di essersi sbagliati, poi il tipo tornò a guardare il cartellone, cupo. – E voi siete Kelly Winson, Jake Mason e Sibilla Callaway -. Sibilla sembrò riscuotersi, e guardò prima il figlio di Zeus, poi il cartellone. – Ha ragione! Non le somiglia proprio per niente! Quello del cartone ha l’aria più ingenua -.
Il dio minore annuì. – Non sono qui per intavolare discorsi sui cartoni animati, comunque. Sono qui per avvertirvi. E per affidarvi un incarico -. Stava per continuare, ma Jake lo interruppe – Ma lei di solito non si mostra nelle imprese! Perché questa volta sì? Non che non accettiamo il suo aiuto, naturalmente, anzi-. Aggiunse.
­- Hai ragione, figlio di Efesto. Io non mi immischio nelle imprese. Rispetto le Antiche Leggi, al contrario di altri parenti -. Kelly si accigliò. – Che intende dire? -, chiese. Il dio della forza d’animo e del coraggio rise.
- Curioso: me lo stai chiedendo proprio tu – continuò lui – Tuo padre, il divino Apollo, ha molto influenzato la tua impresa. E lo sta facendo perfino in questo stesso momento. Dopo averci riflettuto, ho deciso che sarò io a darvi la prossima spinta -.
- Ma lei non..-.
- Lasciami parlare, figlia di Ecate! Come voi dovreste sapere, so bene come ci si sente nella situazione di Alex Richardson. Tuttavia, non vi darò un’ aiuto gratuito, altrimenti non sarei imparziale -.
- E.. che cosa vuole in cambio? -, chiese Kel. – Diciamo un piccolo favore – rispose lui – Conoscete Calipso, giusto? -.
- Non di persona -.
- Ovviamente. Dopo la sconfitta di Crono, alcuni anni fa, e il patto con Jackson, lei è diventata libera di andarsene dalla propria isola, non più prigioniera. Alcuni dei mi hanno.. chiesto di convincerla a uscire, ma non ci sono riuscito. Credo non voglia vedere alcuna divinità, specialmente uomini -. A Sibilla venne da chiedersi che razza di dio della forza d’animo era, se poi lasciava subito perdere, ma preferì star zitta. Ercole però sembrò leggerla nel pensiero. – So cosa stai pensando. Ma so riconoscere quando qualcosa non è nelle mie possibilità. Qui non ci vuole la forza dei muscoli, ne il cervello. Solo una lingua d’ oro, delle buone capacità persuasive e.. suppongo la leggendaria solidarietà femminile -.
*********

La giovane vide un ragazzo (sempre lo stesso) che scappava. Scappava per l’ ennesima volta da pericoli che non poteva affrontare da solo. Non che fosse colpa sua: quando si è rinchiusi in un treno pieno di mostri pronti a mangiarti la situazione è decisamente difficile. Un attimo prima Adrianna lo vedeva cantare una canzone strappalacrime che non riuscì ad identificare, dedicata ad ‘un amore perduto’, quello dopo cercava una via d’ uscita.
Si sentirono urla mostruose di mostri che prendevano la rincorsa. Il mezzosangue riuscì a raggiungere l’ultimo vagone del treno, ma con orrore vide che buttarsi era impossibile: andavano fin troppo veloci, sarebbe stato frullato dalle rotaie se si fosse gettato. Come avrebbe fatto allora?
Cominciava a perdere le speranze, quando d’un tratto vide un nero destriero, avvicinarsi sempre più velocemente a lui, correndo tra le rotaie. Rimase impressionato. Pochi erano i semplici cavalli in grado di correre così svelti. – Salta su! E muoviti, già che ci sei. Ti stanno quasi raggiungendo-.
 Va bene, se era in grado di parlare, non era un semplice cavallo.
Dopo un secondo di esitazione, si slanciò sulla groppa della bestia, che si allontanò dal posto alla velocità di un centauro, se non di più.
- Il mio nome è Arione, cavallo immortale, figlio di Demetra e Poseidone, al servizio dei mortali in difficoltà -. Dal tono, si capiva che era un grande esempio di umiltà.
La scena si sciolse come neve al sole. Di fronte a lei, in una selvaggia foresta, stavano cantando e danzando un gruppo di fanciulle dalle facce rosse e le vesti greche, palesemente ubriache. Accanto a loro scorreva un limpido fiume circondato da felci e ninfee. Mentre le ragazze si divertivano, sentirono la voce melodiosa che Adrianna aveva già sentito. Da dietro gli alberi, spuntò un giovane uomo, bellissimo, che cantava, suonando la lira con un’ aria triste e afflitta. Ignorò le femmine, e continuò a camminare. Le giovani però, all’improvviso parvero molto attratte da lui. Interruppero i loro giochi, e con aria famelica si avvicinarono.
- Buongiorno, mio prode! Desideri passare del tempo con noi?-.
- No, grazie, ma non mi interessa-.
- Vorresti farti un bagno? Un dolce massaggio?-.
- No -.
- Allora vuoi..-.
Continuarono a fargli richieste sempre più esplicite (tanto che Adrianna si era tappata le orecchie, disgustata, ma le sentiva comunque). Alla fine, le donne urlarono, frustate. – Cosa vuoi allora? -.
- Gradirei essere lasciato in pace, grazie-. Il tipo non demordeva. Sembrava non avere proprio voglia di passare il tempo nel piacere fisico. Fece male, però, a rispondere così. Le fanciulle si infuriarono, e lo attaccarono, con dei lampi assassini negli occhi. A quel punto, fu come se la scena fosse stata spazzata via con una mano, e la mezzosangue non poté vedere il destino del povero giovane.
*****
- Andiamo, Adrianna! Oggi sei più moscia del solito -.
- Perché, di solito sono moscia? -.
- Solo un pochino -. La figlia di Ermes adorava prendere scherzosamente in giro tutti, ma se non si era troppo permalosi era simpatica. E dato che la figlia di Era non voleva scatenare altri tafani contro qualcuno, cercava di prendersela in maniera auto ironica, cercando di rispondere con altrettante battute.
- Allora tu sei rigida, con tutto quello che ti metti in quelle tasche strane!-. Niente, evidentemente le battute ironiche non erano cosa per lei. Audrey sorrise furba, e la disarmò per la ventesima volta. – Beh, tutto sommato stai andando bene, per una che.. Ahia! -. La semidea cadde a terra di sedere, attaccata ferocemente da.. un pavone?
-La lasci in pace, o la becco anche in faccia!-.
Adrianna rimase troppo di stucco per fare alcunché, mentre Audrey si riprendeva dalla sorpresa e cominciava a contrattaccare. Lei cercava di strangolarlo, il pennuto di graffiarla.
- Ma che razza di..- l’uccello le tirò i capelli, e ripresero a battibeccare. - Non preoccupatevi, my lady! Annienterò per voi qualsiasi avversario! - Adrianna si riscosse. Ma diceva a lei? Pareva di sì, perché quando urlò – Smettila! – quello smise subito, cosa di cui la figlia di Ermes approfittò alla grande. – Anche tu, non lo strangolare! -. Divise i due combattenti. C’erano piume colorate sparse per terra, e l’amica riportava alcuni graffi. Nessuno dei due pareva ferito gravemente, ma si guardavano in cagnesco. Ci fu un silenzio di tomba, che decise di spezzare.
- Ehm.. Chi o cosa saresti tu? -.
Il pavone si inchinò alla semidea in maniera galante. – Il mio nome è Steward, e sono stato inviato qui dalla Suprema Regina del Cielo nonché la vostra onorata madre come vostro servitore, sostenitore, e guardia del corpo in caso qualcuno- diede un’ occhiata ad Audrey – si metta contro di voi -. La figlia di Ermes guardò l’uccello per un secondo, poi scoppiò a ridere come una matta, tenendosi la pancia e rotolando per terra.
  – Un pavone come guardia del corpo! Ahahaahhah!! Un pomposo pappagallo travestito!! Stento a crederci! -. Continuò a ridere per un po’, finché Adrianna non cercò di farle ritornare la sanità mentale. Lei non aveva riso, ma insomma! Era un’ idea troppo ridicola! A cosa serviva un pavone contro un fulmine di Zeus? Perché, a parte lui, nessuno la voleva morta, salvo magari qualche mostro fuori dal campo. E anche con quelli un uccello, seppur parlante, poteva fare poco. Lui arruffò le penne, irritato. – Le garantisco che un pavone ha molti assi nella manica -, disse (si notava come aveva dato del ‘lei’ invece che del ‘voi’; su una cosa Audrey aveva ragione, Steward era veramente pomposo come un damerino, ci mancava solo lo smoking). Adrianna aveva qualche dubbio, ma il pennuto pareva davvero sicuro di sé, forse perché era stupido o forse perché aveva ragione. Decise di chiedere ad Annabeth se i pavoni avevano qualcosa di particolare, oltre a essere sacri ad Era, perché tra sogni violenti e pappagalli (cioè pavoni) parlanti cominciava a sentire puzza di bruciato.
*****
 





Ehilà! Steward è mitico x) l’ ho pensato parlante e non telepatico con Adrianna (tipo i cavalli con Percy) perché altrimenti non avrebbe potuto litigare successivamente con Audrey. Sono una coppia perfetta loool. Scusate se la parte al campo è più breve del solito, ma davvero come piccolo intervallo non mi veniva in mente altro :P Dunque, un ringraziamento speciale per chiunque abbia già recensito le mie storie! Una penna di piuma di pavone (sapete bene di quale).
Tenti di corromperli?
Certo che no! Cosa credevi? Non ho bisogno delle recensioni per sapere che sono bravissima ù.ù
Cerchi di convincere me o piuttosto te stessa?
Dannato peluche!  Comunque, ritornando alla storia, ci avviciniamo sempre di più alla totale verità! Muahahaha! (Leggendo sembra una rima! O.O). Dunque, per dubbi e chiarimenti chiedete pure, se notate errori particolari o considerazioni non esitate a esprimervi! C’è sempre qualche dubbio, no? Ad esempio a me convince poco la parte del sogno, ma sarà un autocritica esagerata.
Stai cercando di spingere la loro psiche a recensire?
Ted, Ted, Ted, mio caro peluche robot nonché parte logica, razionale e fredda della mia mente: hai mai pensato che FORSE così mi fai fare figuracce? ç__ç Se vuoi capire i miei piani non esplicitarli al mondo! O.O Ops..
* Onde evitare reazioni sgradevolmente bagnate decide di stare zitto *.
Ma no! Scherzo xD Siete liberi di fare quello che volete ù.ù Ringrazio tutti quelli che precedentemente (ma anche adesso) hanno recensito, messo tra i preferiti/seguite/ricordate/altro e mi hanno dato spunto :D
P.s. se dal punto di vista grafico vedete qualche pecca, sarò felice di ascoltarvi. Mi hanno già detto che non è la cosa più importante, ma ritengo che far venire male agli occhi dopo un po’ sia brutto, no? Altrimenti se copiate il testo e lo leggete su word è meglio, forse xD
  
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