CAPITOLO UNDICI:
-SERPEVERDE!- il cappello aveva appena urlato la casa di Nico. Per dei, era la casa di Malfoy.
-Silena, tocca a te- Traballante la figlia di Afrodite andò a pozizionarsi sullo sgabello, il cappello le ricadeva sugli occhi.
-TASSOROSSO!- sorridente si alzò dalla sedia.
-Oh, meno male! Ora non sono più solo!- Grover saltellava felice per tutta la Sala Grande.
-Bene, le vostre valigie saranno portate ai vostri dormitori. Spero che voi cinque ora ci possiate aiutare- la McGranitt si congedò e noi andammo in giardino. Nico in realtà non aveva voglia ma dovevamo dire cosa sapevamo dei maghi ma soprattutto di Voldemort.
-E così questo "Voddemorlt"...- incominciò Silena.
-Voldemort- la corresse Annabeth.
-Sì, quello...sta aiutando Crono? Per tutti gli dei, siamo nei guai!-
-Lo sappiamo...- belò Grover.
Erano già le sette e mezza e quindi andammo a far colazione. ci dividemmo, ognuno ai suoi tavoli.
"Tin tin tin" Silente batteva con un cucchiaino il suo calice.
-Abbiamo accolto due nuovi studenti e speriamo che si trovino bene qui ad Hogwarts!-
-Chi sono?- Hermione si guardava intorno.
-Due nostri AMICI- le risposi sottolineando la parola amici.
-Ah-
Le giornate della settimane passavano in fretta ma erano noiose. Ci assegnavano compiti su compiti e a noi semidei non serviva a nulla.
Camminavo nel corridoio del quarto piano con Ginny quindo vidi Nico accerchiato da altri Serpeverde.
-E così tu sei il nuovo arrivato, eh?-
-Facci vedere cosa sai fare, bimbetto!-
-Non ti abbiamo visto ancora fare magie, hai paura?-
Lezione numero uno: non dire MAI ad un semidio "hai paura" se no sono guai. Lezione numero due: Se il semidio è Nico... SI SALVI CHI PUO'!
Gli occhi del figlio di Ade divennero rosso fuoco. Avevo il presentimento che pochi secondi e non ci sarebbero stati solo vivi nel corridoio.
-NICO!- corsi da lui fermandolo in tempo.
-Fermo! Ci fai scoprire!- sussurrai all'orecchio di Nico. fece una smorfia e se ne andò urlando:
-La prossima volta ve la vedrete con mio padre!- I ragazzi di Serpeverde si misero a ridere a crepa-pelle dicendo che il padre di Nico era uno sfigato. Io mi guardavo in torno preoccupato. Raggiunsi Ginny appena in tempo, perchè una forte scossa di terremoto ci fece cadere a terra.
-Nico...- sibilai.
Alla sera Annabeth strigliò per bene il figlio del dio dei morti ma lui era impassibile.
Era ormai mezzanotte quando in camera mia Nico apparve nell'ombra.
-Percy...-
-Nico?-
-Scusami-
-Per cosa?-
-Per tutto! Per oggi, per Bianca... scusami!-
-Nico, scusami tu! Non sono stato attento con Bianca ma per me tu sei come un fratello- Bhe, lui era mio cugino ma poco importava.
-Percy, io solo nel dormitorio Serpeverde non ci voglio stare!
-Ma non hai compagni di stanza?-
-Si ma sono antipatici- incominciò a lamentarsi come un bimbo di tre anni.
-Tieni- gli diedi una coperta e andò a sdraiarsi sul divano rosso tra il mio letto e quello di Neville.
-Grazie...- sussurrò prima di addormentarsi.
Pochi secondi ed ero anche io nel mondo dei sogni.
ANGOLETTO SCRITTRICE:
Vi pregoooo scusatemi come ha fatto Percy con Nico! SCUSATEMI PER IL RITARDOOO!! D:
Allora...come vi sembra questo capitolo? Nico secondo me è tenerissimo *O* Mi è sempre piaciuto come personaggio. =D
Recensiteeee!! se vedo tante recensioni metto il capitolo prestissimo, lo prometto!
Bacioni,
potterina =)