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Autore: PAMPAM    22/05/2012    4 recensioni
Una maledizione riduce Draco in schiavitù..... Quale maledizione dite voi? Semplice quella che mi rende ora e per sempre a tutti gli effetti, senza possibilità di scelta SCHIAVO di Harry Potter.
ATTENZIONE : cap 21 rating Giallo
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Salve a tutti, eccomi con il capitolo 25 che come scoprirete leggendolo, è di introduzione al prossimo spero comunque che vi piaccia ... se mi fate  sapere che ne pensate ve ne sarei molto grata. Grazie a tutti. sperando di non deludervi vi auguro : Buona lettura

Capitolo 25

Salve gente! Siete arrivati al momento giusto. Sono appena uscito dalla doccia dandomi il cambio con Harry;  Severus non è in vista quindi posso aggiornarvi su cosa vi siete persi senza nessun problema. Allora cominciamo da ieri, da dove eravate rimasti …. Mentre i sei elfi domestici cominciavano a lavorare alla camera, Severus insonorizzò la stanza, roteò una delle due poltrone coordinate che stavano di fronte al camino verso il divano di pelle d’avorio, la trasfigurò in un puff e me la indicò dicendo “Puoi sederti lì Draco, in questo modo sarai più comodo, ma più in basso di Harry che siederà con me sul divano.” “Grazie.” Risposi sorpreso (di solito queste accortezze vengono da San Potter) pensai “Di nulla, il tuo padrone stava pensando proprio questo.” (Ah ora mi torna) “Ehi!!! Non vale usare così la legimanzia, non ero preparato.” “Il Signore Oscuro non aspetterà che tu lo sia Harry, per questo d’ora in poi ti preparerò a contrastare l'intrusione innalzando scudi, ti insegnerò ad essere pronto in qualsiasi momento.” “Mm lo vedremo!” rispose il Golden boy schivando uno scappellotto e sedendosi “ … di cosa voleva parlarci?” “Un attimo e lo saprete.”

D'improvviso Piton sembrò stranamente nervoso, anzi incredibilmente, leggermente impacciato come se non sapesse da dove cominciare, ma poi una volta tutti seduti disse “Per prima cosa, non date a nessuno la password di questi alloggi che …” “Potremmo? Io non l’ho sentita quando siamo entrati qui e dubito che Draco dietro di me abbia avuto più fortuna.” “Se una volta tanto mi lasciassi finire una frase senza interrompermi capiresti … stavo dicendo, che per ragioni di sicurezza è pensata e non detta.” Sollevò una mano per non essere nuovamente fermato continuando “E’: Cor Serpentis, ma non vi preoccupate non correrete il rischio di non entrare.” “Forse per te è facile Severus, ma noi non siamo ancora così bravi con gli incantesimi non verbali.” Commentai dopo aver chiesto e ottenuto il permesso di parlare “E’ una cosa diversa, qui non dovete accompagnare il pensiero al movimento corretto della bacchetta.” “Allora va bene, porteremo il segreto nella tomba.” “Non c’è da scherzarci Harry.” “Lo so, dico seriamente, nessuno saprà però c’è una cosa che non capisco professore … noi andremo a lezione in questa settimana e lei negli stessi orari avrà anche altre classi, come potremmo stare con lei sempre?” “Questa è la seconda cosa che vi devo dire.”

Vi ricordate il braccialetto che il mio padrino mi chiese di dargli giorni fa? Bravi, siete attenti… lo tirò fuori dalla tasca insieme a uno apparentemente identico per Harry e disse “Questo bracciale …” Me ne porse uno “ Lo regalai a Draco quando era più piccolo, è incantato in modo che in caso di necessità lui e solo lui sia in grado di richiamarmi a sé …. Questo invece lo regalo a te Harry.” Gli porse l’altro e continuò “Ha la stessa particolarità, ma in più sul tuo c’è un incantesimo spia acceso, desidero che lo portiate sempre.” Io annuii (nessuno si preoccupò di richiedermi una risposta verbale), mentre il mio padrone disse “ … Sì, grazie professore.” “E questo porta alla terza e ultima cosa … poiché Draco già lo fa … in privato Harry, puoi chiamarmi Severus.” “Perché non padre o papà?” Chiesi di botto “Vanno guadagnati certi privilegi.” Aggrottai la fronte pensieroso “Maestro si sente bene?" Chiesi dopo uno sguardo a Potter che, già strano da prima, parve sul punto di svenire "Sembra un po’ pallido." “Sì credo di sì, sto bene … il professore ha ragione, ci sono privilegi che vanno guadagnati, Severus va bene.” Non so perché, ma i soggetti delle risposte mi parvero differenti.

“Padron Piton Signore, Blindlin e gli altri elfi hanno finito Signore.” Disse l’esserino entrando nella stanza “Riusciamo a sentirlo nonostante il Muffliato?” Domandò Harry “Chiamandomi l’ha spezzato … Veniamo a vedere Blindlin grazie.” Corsi quasi al pari di Harry che, con trepidazione, aprì la mia stanza e sorrise “Guarda Draco, in più nella tua c’è anche il camino.” “Ora, anche nella tua." Disse invece Severus, mentre io mi affacciavo prima all'una poi all’altra stanza controllando “E’ vero mio Signore … grazie.” “No Grazie a Blindlin … grazie a te e a chi ti ha aiutato.” “Di niente giovane maestro … Blindlin fa sempre cosa padron Piton dice di fare per aiutare padron Potter.” “Cosa …” “Niente Draco … Basta così.  Blindlin puoi andare.” Tagliò corto il mio Capocasa.

Padre e figlio, lo sapevo bene, avevano bisogno di conoscersi e in fretta, ma avevano anche bisogno di aiuto .. ci provai " Che si fa adesso?" Domandai a nessuno in particolare "Per voi due è giunto il momento di prepararvi e andare a dormire, in quanto a me ho una pozione di cui occuparmi." "Ma Severus ci sono molte cose di cui parlare." Mi impuntai. "Cose che una mente riposata recepisce meglio." Replicò lui deciso "Ma è presto." "Allora, una volta a letto potrete leggere per una mezz'ora in più." "Sei serio?" "Serissimo." "Possiamo usare il bagno immagino, mi può indicare qual è?" Entrambi ci voltammo verso Harry ... quell'incomprensibile sfregiato, con il suo docile comportamento, mi diede un silenzioso comando .... avevo perso la battaglia ma non la guerra.

Il secondo round avrei voluto iniziasse stamani appena sveglio, ma sembrava che Severus e Harry avessero stipulato un tacito accordo che prevedeva la quasi totale indifferenza delle parti. Non mi credete? Allora ascoltate .... "Buongiorno." Augurò Harry in generale quando ci ritrovammo tutti fuori dalle proprie stanze "Buongiorno Maestro, buongiorno Severus." "Buongiorno a voi ... Bene, se avete preso tutto possiamo andare in Sala Grande." "Un momento Severus." Lo chiamai quando vidi il mio padrone annuire e l'altro avviarsi alla porta "Come giustificheremo il fatto che dopo le lezioni verremo qui?" "Lui," indicò il grifone "è in punizione con me fino a Natale per aver sottratto il Veritaserum; sarà sufficiente e, dal mio ufficio, accederete a queste stanze." "Più stringato no?" .... Guadagnai un'occhiataccia. A pranzo Harry rimase concentrato sul suo cibo (che non mangiò), senza neanche rendersi conto della mancanza del padre al tavolo degli insegnanti e ... ciliegina sulla torta (anche se questo non c'entra con il loro comportamento) durante Erbologia, ultima lezione della giornata, cominciò a piovere ... "Mi bagnerò la mia splendida chioma." Mi lamentai petulante "Potrai fare una doccia appena rientrati al castello." Mi rispose il Golden boy accondiscendente "Mi si elettrizzeranno aspettando anche solo dieci minuti uffa." "Io la farò dopo." .... Lo amai ancor di più. Torniamo al presente.

Prima del vostro arrivo avevo già scartato due prospettive di svago, la prima: spiare Harry sotto la doccia (scartata per ovvie ragioni di rigonfiamenti). La seconda, scoprire dove si trova Severus e cosa sta facendo (anch'essa scartata per ovvi problemi a rimanere in un unico pezzo) quindi non mi è rimasta che la terza: sedersi e osservare la sala principale in cui ora mi trovo (questa mi piace di più, è innocua). Vediamo ... è a forma di  trapezio, nel lato corto si trovano il divano a tre posti, un tavolino da fumo in vetro e come vi avevo accennato, una delle due poltrone coordinate. Una fornita libreria, in legno di noce intarsiato occupa invece la maggior parte della parete alla mia sinistra mentre la porta subito affianco, conduce al laboratorio privato - e per noi proibito - del mio padrino quindi continuo a esplorare. La parete opposta, la più lunga di tutte, ha una mensola carica di altri libri proprio sopra il camino di marmo e tre porte che conducono alle camere. Davanti a me, nella parte obliqua c'è la porta del bagno, quella d'ingresso e, molto distanziato, un basso mobile dove sono appoggiati un set da scrivania, (con tanto di piuma, calamaio e una montagna di compiti da correggere) un calendario e una candela ... "Ah, tu sei qui, dov'è Harry?" ....

Il mio Capocasa: un uomo amante delle entrate a effetto, è appena sbucato dalla parete che ho or ora finito di descrivervi  e per sbucato intendo letteralmente. Deducendo quindi che la porta citata ieri, quella che va da qui al suo ufficio e viceversa, è a scomparsa, limito il mio stupore al minimo rispondendo "Sta facendo la doccia, dovrebbe essere ..." Il mio padrone esce dal bagno già vestito e con un asciugamano in testa con il quale friziona i capelli nell'intento di asciugarli "Eccolo!" "Per Merlino Harry sei un mago, usa un incantesimo essiccante invece di fare alla babbana." "Scusi?" "Lascia perdere piuttosto: non ti avevo detto di non toglierti mai il bracciale?" "Sarebbe pura pedofilia se guardasse in certi momenti." (Oh se lo sguardo potesse uccidere ....) "Se non te lo fossi tolto avrei visto che stavi entrando in bagno, se avessi guardato dopo avrei visto solo la porta chiusa e avrei capito che eri dentro." "Se ce lo avesse detto non saremmo qui a parlarne." "Non essere insolente." "Scusi ... non lo toglierò più." "Lo voglio sperare o la tua Firebolt resterà chiusa nel mio armadio per alcuni giorni." " Ecco a proposito di punizioni...." Dice Harry facendo evanescere l'asciugamano "Oh avremo modo di cui parlarne, ma ora ... cominciamo con le lezioni extra." annuiamo all'unisono.

Ammetto che non ho la più pallida idea di cosa intende insegnarci e l’ordine "Datemi le bacchette, per ora non vi serviranno." Non mi tranquillizza esattamente come non tranquillizza il mio padrone "Non ci farà lezioni come L' Umbridge spero!" "Certo che no, ma non voglio che nessuno qui dentro perda un arto ... prima vi mostrerò l'incanto e farete pratica usando questi." "Cosa sono?" Chiedo confuso alla vista di corte bacchette metalliche con un foro sull'estremità anteriore, il Golden boy risponde "Puntatori luminosi ... sono oggetti babbani, non credevo li conoscesse Professore." "Mio padre era babbano." Risponde (non ci posso credere) "Sei un Mezzosangue?" "Non voglio che usi quel termine Draco." Mi rimprovera Harry immediatamente "Va bene .. sono fiero di esserlo." Dice invece Severus "Non doveva comunque dirlo e lei lo sa meglio di tutti." "Sì Harry, ma torniamo all'argomento principale ... prendete questi." "E’ così pericoloso?" Chiedo "Sì ... serve pure un bersaglio." Rinchiude tutti e tre noi dentro una bolla protettiva (che lascia fuori solo l'arredamento), evoca una riproduzione molto fedele di un Mangiamorte e pronuncia chiaramente "Sectumsempra"

TRE GIORNI DOPO ‘passati a studiare e allenarci

Con il senno di poi posso affermare che l'idea dei puntatori luminosi era ben pensata perché se avessimo usato le bacchette, non so se sarei qui a raccontarlo. "Non si può andare avanti così Potter, guarda dove punti quel coso, accidenti! Se fosse stato un vero combattimento, avresti quasi ucciso Draco squarciandogli il petto." Aveva gridato esasperato il mio padrino durante l'allenamento di due giorni fa "Non riesco a concentrarmi come dovrei, se devo far attenzione pure a dove metto i piedi." Ribatté l'altro riferendosi agli ostacoli che aveva piazzato Severus lungo la stanza "Il campo di battaglia pensi sia privo di ostacoli?" "Certo che no ma più grande che sei metri per quattro sì." "Ha ragione Severus." Intervenni prima di veder scorrere sangue "Non potremmo usare la stanza delle necessità? Ci sarebbe tutto lo spazio necessario e tutti gli ostacoli che preferisci." "..Ma che tu migliori o no Harry, ti porto dall'oculista ... quegli occhiali sono un Handicap che non ti puoi permettere." Ecco perché adesso siamo qui nella Londra babbana.

"Signore aspetti, qui non accettano Galeoni." Sta dicendo il mio padrone trottando per stare al passo di Severus "Avremmo dovuto fermarci alla Gringott per cambiare valuta, non ho contanti babbani con me." "Non ti serviranno .. ora seguitemi in silenzio." Harry si volta verso me e sospira pesantemente "Come se potessimo farci spedire il conto a Hogwarts." Faccio spallucce e lui sospira di nuovo.

Arriviamo al negozio un minuto più tardi, entriamo e ci avviciniamo al bancone. "Buongiorno signori, desiderate?" "Abbiamo un appuntamento alle tre." Dice il mio Capocasa "Può dirmi il nome?" "Piton." La signorina bionda controlla in una strana macchina e sorridendo al professore dice "Ah siete qui per delle lenti a contatto accomodatevi pure, il medico vi chiamerà a momenti." "Grazie."  Severus si ferma a leggere un manifesto con pubblicizzati prodotti oculistici, mentre Harry passeggia avanti e indietro per la stanza ed io mi accosto al muro osservandolo "Nervoso?" Chiede un ragazzo forse ventenne, guardando Harry che  annuisce  "Anch'io lo ero la prima volta, vedrai ci farai l'abitudine, non è complicato come sembra mettere le lenti. Io sono qui per farmi prescrivere quelle colorate. Vorrei gli occhi verdi come i tuoi." "Non sapevo esistessero." Risponde Harry "Oh si, le fanno di qualsiasi colore anche viola." "Capisco." "Sai che è maleducazione non presentarsi? Io sono Draco e tu chi sei?" Intervengo irritato "Come? Ah scusa, ho capito, non ci stavo provando con il tuo ragazzo, sono Jasper." Arrossisco, ma è il mio padrone a rispondere balbettando "No, no non ti preoccupare, cmq piacere io sono Harry." "Piacere ..." "Jasper Green?" "Si eccomi, arrivo .... a presto ragazzi." "Se lui non ci stava provando con te, io sono una ballerina in tutù rosa." Dico osservando la porta dietro la quale è sparito il damerino "Sei geloso?" "Chi io? non essere idiota." Mi tappo la bocca con le mani, ma ormai l'ho detto "Mi dispiace Signore." Si guarda in giro notando solo noi tre nella stanza "Lo so." Dice sedendosi ... inginocchiarmi al suo fianco questa è la punizione (chissà perché Severus non dice niente), penso.

NELLA TESTA DI HARRY

- Harry Piton? E' questo il nome che ha dato all'oculista, dice che per sicurezza meglio non usare il mio vero cognome .... no, no Harry smetti di arrossire - ..... - mi vergogno un pò sono l'unico che entra dal medico accompagnato, ma sembra che nessuno ci faccia caso - .....- ma come fanno a dire che è facile mettersi le lenti .... tirare su la palpebra con l'indice, fin qui ci sono .... con il medio dell'altra mano tenere in equilibrio la lente ... più o meno ci sono ... con l'indice della mano che tiene la lente esporre il basso dell'occhio e inserire la lente ... poi rilasciare tutto ... ohi l'occhio destro mi sa che l'ho compromesso ... mi viene da ridere istericamente - .... - oh ora ci siamo ... allargo l'occhio con la destra e inserisco la lente con la sinistra ... molto più facile sì - ..... Cosa? No, non posso permetterlo. Non può pagare Piton ... abbiamo richiesto le lenti più lavorate e costose, per facilitare la manutenzione ... lo devo fermare .... - ..... - stavo davvero per chiamarlo Papà pur di vincere lo scontro? (mi hai fermato troppo presto) ma sei impazzito cuore? [hai ottenuto quello che volevi comunque] ... ha pagato lui, caro il mio subconscio [mi riferivo all'altro desiderio, quello masochista]; non farci arrossire di nuovo per favore (gli hai dato tu accesso a leggerti i pensieri), mi sorprende comunque che abbia accettato [non l'ha ancora fatto]. Ma non sei tu a leggere il linguaggio del corpo? [...] - ..... - spero che Draco non abbia capito, ora è meglio che non sappia come voglio pareggiare un pò i conti . - ... - pensa a non vomitare Harry, la smaterializzazione non fa per te -  

FUORI DALLA TESTA DI HARRY e fuori dai cancelli di Hogwarts

Non prendetevela con me per il salto temporale, stavolta non ho scelto io, comunque ....tralasciando quanto mi stupì sentire l'oculista chiamare Harry Piton e vedere le buffonate del mio padrone alle prese con le lenti a contatto, quello che vale la pena raccontarvi è la lite, se così si può chiamare, fra padre e figlio al momento del pagamento. "No, no , no cosa stai facendo?" Sentii chiedere da Harry quando si accorse che Severus era vicino al registratore di cassa (per me altro macchinario strano) "Occupati degli affari tuoi..." "Questi sono affari miei." "Io non penso proprio, se avessi voluto farti pagare, non ti avrei accompagnato!" "Ma p..." "Niente ma, non insistere." E lui che fece? Gli strappò di mano il portafoglio "HARRY JAMES ... DAMMELO IMMEDIATAMENTE!" "No se non prometti almeno di farti rimborsare il denaro." "Non prometto un bel niente, sono responsabile per te fino alla maggiore età anche economicamente, quindi smettila con questi capricci o a casa, facciamo i conti." Non capii cosa intendesse, ma evidentemente Harry sì perché rispose "Quei conti?" "Oh sì!" "Hai letto ..." "Ovviamente." E tese la mano sulla quale, un nanosecondo dopo, l'altro lasciò cadere l'oggetto richiesto "Grazie ... ci scusi, ma il ragazzo a volte ha bisogno di esser rimesso in riga." Disse Severus voltandosi nuovamente verso la signorina bionda dietro al bancone " Oh non si preoccupi, dovrebbe esser fiero di suo figlio che ha un così buon senso di responsabilità, alla sua età non molti lo sono purtroppo." " Lui più di quanto vorrei ... quanto le devo?" .. Il silenzio in cui il mio padrone si rinchiuse, ci accompagnò fin dopo la smaterializzazione congiunta avvenuta in un vicolo buio dietro il negozio, quindi ora torniamo a questo esatto momento.

"TEMPUS ... le 4.10 bene!" Dice il mio padrino guardando l'ora "Possiamo andare direttamente nella stanza delle necessità, dovete prendere più pratica con il Dolohoferio e sopratutto non dovete dimenticare di usare gli incantesimi non verbali." Già, perché in questi giorni oltre al Sectumsempra, Severus ci ha insegnato altri incantesimi molto interessanti fra cui questo, Dolohoferio: una maledizione che provoca ferite interne serie, ma non mostra alcun sintomo esterno "Ma il professor Silente approva, sa cosa ci sta insegnando?" Chiede Harry ancora leggermente rosso in volto da prima "Non ha bisogno di sapere tutto." "Ma potrebbe avere dei guai se lo scopre." Dice preoccupato passando nuovamente alla formalità con cui si rivolge al padre (deve aver pensato che fra i babbani era più credibile non farlo), penso "Mi pareva che tu non volessi più essere manipolato." "Maestro?" lo chiamo attirando la sua attenzione "Credo che sia lo stesso ragionamento per cui l'anno scorso avete creato l'ES: volevate essere preparati a cosa c'è la fuori." "E’ magia nera?" "Sì." Risponde Severus "... Legale e la useremo per la luce contro chi non si fa scrupoli. Se ti fa sentir meglio. Usata correttamente non uccide."

Prendiamo, come ogni volta, le precauzioni necessarie per arrivare al settimo piano senza essere visti tutti assieme, io e il mio padrone stiamo facendo il giro lungo "Signore, pensando a Silente ... non abbiamo più cercato di scoprire cosa aveva fatto a quella mano." Chiedo più per passare il tempo che per curiosità "Ho chiesto a Hermione e a Ron di scoprirlo appena li ho visti il giorno dopo a pranzo." Mi risponde lui con un sorriso molto malandrino che mi fa chiedere "E cosa hanno scoperto?" "Che è folle quanto pensiamo: non so cosa ma ha visto dentro il cristallo nero come fosse una delle sfere della Cooman tentando poi di maneggiarlo a mani nude." "Come è andata a finire, ha ottenuto ciò che voleva?" "Non te lo so dire ....a quel punto li hanno sgamati." "Chi?" "Hermione e Ron." "Hanno spiato il preside?" Chiedo un pò più forte "Shh, Hermione aveva un altro piano, ma ci voleva più tempo." La cosa non mi stupisce e comunque potrei chiedere chi li ha scoperti o se sono stati puniti, ma Harry dopo aver borbottato qualcosa di incomprensibile cambia bruscamente discorso "Secondo te c'è un modo per riconoscere un Mangiamorte quando è incappucciato e indossa la maschera?" "Il Signore Oscuro, da quello che ne so, riesce sempre a distinguere i suoi seguaci quindi un modo deve esserci, ma perché questa domanda?" "Non voglio che Lucius resti ucciso da uno di noi due se la situazioni ci sfugge di mano. Dovrà pagare per quello che ti ha fatto, ma non con la vita." "Perché?" "Perché è tuo padre ed è un bene prezioso averne uno." (Il che vuol dire anche un'altra cosa) "Non vuoi neanche rischiare di colpire Severus vero?"Annuisce "Ma credo che lui non terrà la maschera una volta scoperta la mia presenza lì, soprattutto se ci sarà uno scontro dove tutti saranno coinvolti ... siamo arrivati! Ora per far comparire la porta devo togliere il Muffliato che avevo messo su di noi." (Io non mi ero accorto neanche che lo aveva messo) penso annuendo e facendomi un pò da parte ... un attimo dopo entriamo nella stanza.

UN'ORA DOPO                   

"Va meglio, ma i tuoi incantesimi più semplici Draco sono ancora imprecisi." Ci dice il mio padrino porgendomi una mano dopo esser stato atterrato da Harry per la ventesima volta " Ricorda, può servirvi anche un semplice expelliamus, non va sottovalutato niente. Tu invece Harry, esercitati di più sugli incantesimi non standard. Quello su cui ora mi concentrerei però è L'Occlumanzia,le altre sere eravate troppo esausti per prestare la giusta attenzione, ma stasera niente scuse, dovete impegnarvi, soprattutto tu Harry." "Lo so, ma prima di cominciare vorrei parlarle." "Lo stiamo facendo." "Da soli intendo." Dice guardandomi "Cosa? No, perchè non posso sentire?" " E’ una cosa che devo sapere e non ti riguarda Draco." "Ma Signore ...." Mi prende per un braccio portandomi un po’ più in là, in modo che Severus non ci senta "Concedimi un momento da solo con lui, non posso affrontare le lezioni di Occlumanzia senza sapere delle cose. E' stupido lo so, ma per me sarebbe più facile se a insegnarmi tale arte non fosse il mio professore ma mio ... Qualcuno che ci tiene a me abbastanza da adottarmi" (Santissimo Salasar, non ero io a volere che si conoscessero un pò?) Penso arrossendo vergognosamente "Capisco Signore, è più che giusto. Mi perdoni." "Va bene .... eccoci professore, posso avere quella conversazione privata con lei?" "Ti basta un'ora immagino, dopo dovremmo andare a cena." "Sì, grazie."   

NEGLI ALLOGGI DEL PROFESSORE (dieci minuti dopo)

Secondo voi può essere scoperto l'incantesimo di trasparenza? Quello che se lo lanci su un muro, esso diventa trasparente per l'incantatore? Come sarebbe a dire il mago sono io? Va bene avete ragione, però intanto ci provo. I due sono in camera di Harry e hanno gettato l'incantesimo silenziante .. per fortuna so leggere il labiale.  

"Non hai personalizzato la stanza, mi aspettavo di trovarla nel solito caotico modo in cui ho visto quella negli altri alloggi." Sta dicendo Severus, guardandosi intorno (le cose di Harry devo essere ancora nello zaino) "E’ una sistemazione provvisoria professore, prendo solo quello che mi occorre al momento." "Alla fine della settimana non tornerà a essere la classica stanza degli ospiti, confido che tu lo sappia." Gli occhi di Harry si ampliano incredibilmente "Ve .. veramente?" "Proprio così, comunque di che volevi parlare?" "Di noi. Quello che ho capito è che i fallimenti passati sull'apprendere l'Occlumanzia, erano dovuti maggiormente alla scarsa stima che io avevo di lei e di conseguenza al mio poco impegno. Ora è diverso il motivo per cui mi sottopongo ad apprendere, non voglio partire con il piede sbagliato." "Belle parole, ma cos'hanno a che fare con me?" Il Golden boy lo guarda intensamente "Mia madre si fidava di lei, però io non so cosa aspettarmi. Non è più soltanto il mio professore, ma sembra che non voglia pensare a questa differenza sostanziale, ho bisogno di sapere: non sono voluto neanche da lei non è così?" "Lo sei fin troppo invece." CRAC "Cosa è stato?" Chiede Harry, mentre io sono preso dal panico "Draco avrà fatto cadere qualcosa." "Si sarà fatto male devo andare a vedere." "Sta benissimo siediti." "Ma come lo sa?" "Lo so e basta, siediti!" Tiro un sospiro di sollievo puntando la bacchetta sul bicchiere in frantumi e lo riparo, poi torno a leggere il labiale dei due "Non sono mai stato un uomo piacevole, ma non ti tratterò duramente come prima." Riprende Severus prima che l'altro possa chiedergli spiegazioni su quel - lo sei fin troppo - " Ti chiedo rispetto, ubbidienza, sincerità e autoconservazione. Con te sarò onesto, ti proteggerò come e più di quel che ho sempre fatto, ti punirò tutte le volte che te lo meriti, ma ti darò modo di giustificarti prima di farlo. Saprò ascoltarti e ci sarò quando avrai bisogno che qualcuno ti ascolti. Non aspettarti però affettuosità, non sono quel genere di persona." (Wow, è molto di più di quel che è stato disposto a fare mio padre) penso, mentre Harry annuendo chiede "Come mi punirà?" "Penso che tu lo sappia." "Ma ho sedici anni!" "Ciò non toglie che sia stato tu a chiederlo." "Non gliel'ho chiesto." "Vero, ma nel subconscio hai applicato esattamente la regola d'oro dell'Occlumanzia: hai spinto avanti a tutto proprio l'immagine che volevi mostrarmi." "Perché lei lo accetta?" "Non è abuso e forse ti farà pensare prima di agire sconsideratamente." Vedo Harry arrossire e Severus sollevare un sopracciglio quando l'altro lo ringrazia "Non ero un suo onere, ma mi ha preso comunque e la ringrazio." Il mio padrino annuisce e si alza dalla sedia sulla quale era seduto "Ti lascio il tempo di cambiarti per andare a cena." (Merda) penso, mentre il mio sguardo si incrocia con il suo:  (è stata una coincidenza vero?) 

NELLA SALA GRANDE    

"Se il vecchio non si sbriga a finire il discorso mi mangio il piatto." "E io le stoviglie, ho una fame." "Tiger, Goyle, ma siete impossibili; avete fatto uno spuntino neanche un'ora fa!" Dice Pansy disgustata "Ma che ci fa la McGranitt con il cappello parlante in mano?" "Credo di saperlo Blaise." Dico in un sussurro udibile solo dai miei quattro amici "Ve lo dico poi" (Ninfadora Tonks, Remus Lupin e Charlie Weasley sono arrivati) penso. Siccome credo che la cosa vada raccontata per bene io ora vi saluto. Bye.

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se avete trovato delle imprecisioni mi scuso ma ho messo fretta alla mia stupenda beta Luisa per pubblicare il capitolo ora perchè per una settimana non ci sarò ... me ne vado in ferie  .... niente pc per sette giorni ma non preoccupatevi non aspetterete troppo per il capitolo 26 che ho già cominciato a scrivere e quando torno prendo gli appunti che scriverò nonostante le ferie  x trascriverli  sul pc. Baci, Pamela

   
 
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