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Autore: Pro and Pad_production    24/05/2012    6 recensioni
Harry Botter non è un ragazzino come tutti gli altri: ha una cicatrice a forma di culo sulla fronte e ha il potere di far venire l’esaurimento a chiunque, specie ai suoi zii che lo hanno cresciuto da quando aveva un anno. In occasione del suo undicesimo compleanno Harry scopre di essere un mago, un mago col Botter! Verrà a contatto di un mondo fatto di magia, dove giovani maghi frequentano la scuola di Magia e Fattucchieria di Yogurts, sotto la guida del preside Alba Solente.
Dal capitolo 10, Le botte di Mezzanotte
La professoressa Sbronz, l’insegnante di volo. Aveva gli occhi arrossati e si teneva a stento in piedi.
« Buon giorno! Hic » singhiozzò rumorosamente.
Harry notò che tra le mani aveva una bottiglia mezza piena di un liquido che dall’odore doveva essere inequivocabilmente qualcosa di alcolico.
« Io… hic.. vi insegnerò a volare! Cip cip cip! » proseguì la professoressa agitando le mani come se fossero le ali di un uccellino.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Erano passati dieci anni da quella mattina in cui i Trippley, affacciandosi alla porta, trovarono la lettera con su scritto "SCEMO CHI LEGGE" sulla fronte del piccolo marmocchio. La questione (sia della lettera che del nanerottolo) fu dura da digerire. Mai, e ripeto MAI, era stato fatto a loro un simile affronto! Escluso quel giorno in cui il signor Tricheco Trippley fu vittima di uno spiacevole incidente. Era proprietario della D.G.P. (Ditta Gonfiamento Pneumatici). Si racconta che il suo aspetto tondeggiante fosse dovuto ad un incidente sul lavoro. La gente mormorava che, mentre era chino nell'intento di raccogliere una chiave inglese, un operaio della sua ditta scambiò il suo culo per una valvola di gonfiaggio e... il resto lo potete immaginare da voi! 
Ora il suo aspetto era quello di un enorme ammasso gelatinoso dal quale si distinguevano solo i baffi, simili ad una spazzola per scarpe. Fu un periodo difficile per tutta la famiglia, ormai aveva perso la sua autostima, ma quando nacque suo figlio e vide che sembrava un balenottero in sovrappeso... be', tornò ad essere l'uomo arrogante e sicuro di sé di un tempo.
Tutto sembrava ritornato alla normalità e la famiglia viveva in completa armonia, fino all'arrivo del piccolo Botter, che scombinò tutto dal momento che dovettero far fronte alla sua logorraggine: parlava in continuazione e raramente dalla sua bocca usciva qualche discorso sensato. Parlava così tanto che era capace di far rimbambire qualunque persona. Bacon Trippley, infatti, affermava sempre che il vociferare del ragazzo fosse fastidioso quanto la conseguenza di un brunch a base di fagioli.
Il fatto era che non potevano lasciarlo a nessuno visto che nessuno del quartiere voleva prendersene cura nemmeno per un pomeriggio, questo da quando la vicina, che gli abitava affianco, denunciò la famiglia Trippley per danni alla sua salute solo per un'ora passata in compagnia del piccolo Botter.
Comunque niente poteva sciupare quella giornata, nemmeno il parlare continuo di Harry, perché quel giorno era il compleanno di Dugongo (il giorno più importante di tutto l’anno anche più importante del Natale). Dunque per l'occasione era solito fare qualcosa di speciale e quel giorno sarebbero andati a fare una gita allo zoo e per la "felicità" della famiglia Trippley dovevano portarsi dietro anche Harry. Quella mattina Harry si svegliò nella sua stanza, in realtà uno sgabuzzino e, dopo aver inforcato gli occhiali ciecandosi ripetutamente un occhio, scese dal letto e andò a preparare la colazione - che consisteva in un pentolone di fagioli, un fagiano di trenta chili, un rinoceronte in salmì proveniente dalle savane africane - per l' intera famiglia (in particolare per il piccolo e mastodontico Dugongo che era nel pieno della crescita). Dovevano mangiare molto perché era tradizione della famiglia radunarsi a fine giornata e fare una bella cacata di gruppo e il migliore sarebbe stato incoronato "Principe degli Stronzi", titolo che finora era spettato a Dugongo per ben undici anni consecutivi.
Per questo non facevano mangiare molto Harry: nonostante fosse piccolo quanto il braccio di suo cugino, a stomaco pieno riusciva a cacare come un orso bianco appena tornato dal letargo e per un anno quasi non vinse la gara.
Comunque, dopo il sobrio pasto, erano tutti in partenza, pronti a raggiungere lo zoo. Harry era emozionatissimo poiché non era stato mai in nessun posto e, per paura di far arrabbiare i suoi zii, non disse nemmeno una parola, anche perché gli era stato categoricamente proibito. Per questo motivo si chiuse in un religioso, ma felice, silenzio. Una volta arrivati cominciarono a guardare le gabbie degli animali dove Dugongo si fermava continuamente leccandosi i baffi (erano passale 2 ore dalla colazione, ormai digerita, e il suo stomaco cominciava a reclamare cibo); ma fu quando si trovarono davanti alle teche dei serpenti che avvenne qualcosa di strano. Mentre la famiglia Trippley superava il rettilario, Harry si fermò di scatto rimanendo indietro. Fino a quel momento non aveva detto ancora una parola e questo era contro la sua natura. Doveva parlare, ormai la sua faccia stava diventando violetta. Allora disse gridando la prima cosa che gli passò nella mente, anche se in quel contesto non aveva minimamente senso.

« IOMICHIAMOHARRYBOTTER » disse tutto d’un fiato per paura di non essere sentito dai Trippley, ormai nella sala accanto.
Fu proprio allora che Harry sentì una vocina sibilante rispondergli « Esssti cazzi! ».
Non poteva credere alle sue orecchie: un serpente della vetrina vicina gli aveva risposto.
No! Non poteva essere vero… sicuramente era tutto frutto della sua immaginazione. Comunque la sua logorraggine prese il sopravvento e allora provò a chiedere al Boa Constrictor dietro il vetro:
« Sei stato tu a parlare? ».
« No! È stata tua nonna » disse il serpente terribilmente irritato dalla presenza di Harry. Ma Harry non vi badò e continuò a parlare imperterrito.
« Io non ho mai conosciuto mia nonna... a dire la verità nemmeno i miei genitori... sono morti quando ero molto piccolo e i miei zii non ne vogliono parlare... la scorsa estate ho provato a chiederglielo, ma è stato tutto inutile: mia zia Petonia dice che non le devo rompere i cogl... ».
Il serpente ormai non ne poteva più e gli rispose « Senti ragazzino, non me ne frega niente della tua schifosa vita. Guarda la mia: sono rinchiuso qui in questa gabbia da quando sono nato e ho tanti di quei problemi che non ho proprio voglia di stare a sentire le tue cretinate! ».
Improvvisamente ad Harry si strinse il cuore. Il serpente era come lui. Anche lui si sentiva in prigione, proprio come il serpente. Rinchiuso in una gabbia di vetro. Fu allora che desiderò con tutto il cuore che il vetro sparisse e che il serpente fosse libero. E così, come per magia, il vetro scomparve e il Boa fu finalmente libero. Il serpente si era appena reso conto della sua libertà, ma quest'attimo durò meno di un petosecondo. Intanto che Harry rivolgeva uno sguardo incoraggiante al Boa, suo cugino Dugongo si accorse dell' accaduto e, con uno scatto da far invidia ad un ghepardo (il che andava contro le leggi della fisica considerando la sua mastodontica massa), si precipitò sul serpente ingoiandolo tutto intero. Dugongo era lì disteso con la faccia paffuta, soddisfatto del suo pasto e dallo suo stomaco a Harry parve di udire un sibilo:
« Harry Botter... la prossima volta che vuoi fare un favore a qualcuno... fatti i cazzi tuoi! ».


PS:Prima vittima di Harry Botter



Note delle autrici:


Eccoci di nuovo qui!
Visto come siamo state puntuali?
Come prima cosa vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno recensito e tutte le persone che hanno letto la nostra storia! :))))
Ci ha fatto davvero piacere vedere che la nostra storia abbia questo successo! Ringraziamo di cuore anche le persone che non hanno recensito e hanno solo letto!
Come fai a sapere che hanno letto la storia? O_o
Bé, con tutte le visualizzazione che abbiamo avuto qualcuno l’avrà pur letta!
Si, sempre se non sono scappati leggendo la prima riga xD
Dai, siamo ottimiste. E voi visualizzatori non siate timidi: lasciate pure un commento, non mordiamo mica!
Uhm..su di te non ci giurerei!
Ehi! u_u
Però Pad ha ragione: se ci lasciate un commentino saremo davvero felici!
Bene, ora parliamo di cose serie.
Si, dell’evidente schifezza di questo capitolo.
Ma dai, non è così male, Prongs!
Non è all’altezza del primo..ç_ç
E’ vero, ma come mi hai sempre ripetuto, non è facile rendere ancora più comici i Dursley. Sono già comici di loro!
Però vi promettiamo che con i prossimi capitoli ci faremo perdonare! *-*
Aspettate che il piccolo Harry arrivi ad Hogwarts: lì si che ci sarà da divertirsi xD
Penso che abbiamo detto tutto. Speriamo solo di non perdere i nostri pochi fan!
Vi prego non ci abbandonate T^T
 
*Padfoot scodinzola e abbassa le orecchie*
 
Allora vi salutiamo! Ci vediamo la prossima settimana con il capitolo tre!
E recensite!
Lo abbiamo già detto prima, non essere insistente!
Magari con tutte queste chiacchiere se lo sono scordato! u_u
Alla prossima!
 
Fatto il misfatto!


   
 
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