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Autore: Pro and Pad_production    17/05/2012    19 recensioni
Harry Botter non è un ragazzino come tutti gli altri: ha una cicatrice a forma di culo sulla fronte e ha il potere di far venire l’esaurimento a chiunque, specie ai suoi zii che lo hanno cresciuto da quando aveva un anno. In occasione del suo undicesimo compleanno Harry scopre di essere un mago, un mago col Botter! Verrà a contatto di un mondo fatto di magia, dove giovani maghi frequentano la scuola di Magia e Fattucchieria di Yogurts, sotto la guida del preside Alba Solente.
Dal capitolo 10, Le botte di Mezzanotte
La professoressa Sbronz, l’insegnante di volo. Aveva gli occhi arrossati e si teneva a stento in piedi.
« Buon giorno! Hic » singhiozzò rumorosamente.
Harry notò che tra le mani aveva una bottiglia mezza piena di un liquido che dall’odore doveva essere inequivocabilmente qualcosa di alcolico.
« Io… hic.. vi insegnerò a volare! Cip cip cip! » proseguì la professoressa agitando le mani come se fossero le ali di un uccellino.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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C'era una volta un vecchietto dalla lunga barba argentata che si aggirava per le strade del quartiere Little Piggy alle quattro di mattina, con un Tom Tom in mano, alla ricerca di una gelateria aperta.
« Sembra proprio che questi Babbei non abbiano gelaterie aperte a quest'ora... » disse il vecchietto tra sé e sé. Ad un tratto, svoltato l'angolo, si ritrovò faccia a faccia con il volto incazzoso della professoressa Misnerva Domani. I suoi occhi emanavano scintille.
« Solenteee! Cosa diamine ci fa in piena notte in questo quartiere Babbeo? E... questo aggeggio cos'è? ».
Solente rispose con aria vagamente divertita. « Mi sono dato appuntamento con Barbeus Hagrid per prenderci un ghiacciolo, ma a quanto pare questi Babbei sono tutti a dormire! E quello che tu chiami aggeggio è un Tom Tom. L'ho appena rubato da un'auto Babbea parcheggiata dietro l'angolo. È come una cartina... ». Misnerva lo ascoltava attentamente e ad ogni parola era lì lì per esplodere.
"Quanta imprudenza, quanta stupidità.." pensava tremante di rabbia. Tuttavia, Solente ridacchiava. Era riuscito nel suo intento: far incazzare Misnerva Domani non era un'impresa ardua, dal momento che svalvolava per qualsiasi pretesto, ma come ci riusciva lui ci riuscivano in pochi. E proprio mentre Misnerva era sul punto di scapocciare, si udì un rombo lontano, forte quanto il ruggito di un drago. Ed ecco che tra le nuvole cominciarono a disegnarsi i contorni di una sagoma scura che, man mano che si avvicinava, prendeva bene forma. Era Barbeus Hagrid a cavallo di un triciclo celestino e giallo. Dopo un atterraggio un po’ sbilenco smontò dal triciclo e salutò i due.
« Sera Solente! Misnerva. Allora, ci sono gelaterie aperte?».
Era alto tre volte una persona normale e aveva un capoccione enorme e cespuglioso dal quale si potevano scorgere a malapena gli occhi.
« A quanto pare no Barbeus, ma dimmi... è un triciclo ? »
« Cosa, quello?» disse Hagrid indicando il triciclo parcheggiato sul marciapiede. « Me lo ha prestato il giovane Sirius..»
« Chi?» chiesero Misnerva e Solente all'unisono.
« Sirius... Sirius Black! »
« Chi ?! »
« Quello lì... L'amico di Botter... Fattiunarisata Black! »
« Aaaah, Fattiunarisata! ».
Poi Misnerva chiese « E perché fa tutto quel rumore se funziona a pedali? »
E Barbeus, orgoglioso di sé, disse gonfiando il petto « Il rumore non proveniva dal triciclo. Ero io. Ho mangiato un po’ pesante venendo qui... ».
Misnerva era proprio schifata da questa rivelazione, al contrario di Solente che ne sembrava deliziato. A quanto pareva il suo hobby, piuttosto insolito, era quello di imbottigliare le scoregge.
« Quasi mi dimenticavo » disse improvvisamente Barbeus « Fattiunarisata mi ha lasciato questo » e mostrò ai due un ammasso di coperte che aveva dentro una tasca del suo pesante capotto.
« Che cos'è? » chiese Solente guardando tra le coperte.
« Non saprei » proferì Hagrid « Ma sembrava felice di liberarsene ».
E, con sorpresa di Misnerva, tra le coperte sbucò fuori una testolina con pochi capelli. Era un bambino che dormiva e sulla fronte aveva una cicatrice, sembrava una y tra parentesi .
Vedendola Hagrid disse «Ma cosa ha in fronte... è un culo! ». 
« No, Hagrid è una Y tra parentesi »disse Misnerva acida. Hagrid invece non riusciva a capire cosa volesse dire Misnerva, dal momento che non sapeva né leggere e né scrivere e pensò tra se "Sarà... ma a me sembra proprio un culo..." e poi annunciò « Questo è il figlio dei Botter! »
« Proprio così Hagrid... i suoi genitori sono stati uccisi da Lord Alzheimer » proferì Solente e, solo ad udire il suo nome, Hagrid e Misnerva sussultarono dallo spavento.
« La notizia sta girando in tutto il mondo magico. Dopo lo scontro con il piccolo Botter il signore Oscuro è caduto, le cause di come sia successo sono ancora un mistero » disse Solente con un fare mistico, degno di una tragedia teatrale.
« Ecco perché volano tantissimi gufi » disse Hagrid « Ho urtato uno stormo intero venendo qui... non potete capire che scena ..avevo tutti gufetti spiaccicati addosso... ».
« E dunque cosa facciamo?! » a Misnerva cominciavano a fumare le orecchie.
« Ora... » continuò Solente « Dobbiamo portarlo dai suoi parenti ».
« E come facciamo a trovare i suoi parenti? » ormai il fumo gli spruzzava anche dalle narici « SONO LE QUATTRO DI MATTINA E NON CE LA FACCIO PIÙ! E IO CHE STO ANCORA QUI A SENTIRE QUESTO VECCHIO PAZZO E QUESTO BUZZURO PUZZOLENTE E SCUREG... ».
Ma Misnerva non riuscì mai a finire la frase, perché a quel punto si udì un tuono e poi tutto si fece buio.
« Barbeus! Che tempismo! Ti sei superato, amico mio » disse Solente divertito davanti al corpo di Misnerva disteso a terra e privo di sensi. « Se non fossi intervenuto avrebbe fatto una sfuriata tale da svegliare tutti » e poi con ammirazione « Posso imbottigliarne un po’? »
« Certo, faccia pure » disse Hagrid con orgoglio « Spero solo che non sia morta... mi stava proprio dietro! ».
E mentre Solente recuperava una provetta di vetro da sotto la sua barba, gli alberi accanto a loro cominciarono a seccarsi e ad afflosciarsi.
« Ed ora che Misnerva è sistemata, liberiamoci del marmocchio! I Trippley sono i suoi unici parenti e se il Tom Tom non mi inganna dovrebbero abitare proprio qui dietro ». Sistemarono bene Misnerva dietro ai bidoni della mondezza e si avviarono per la stradina. Una volta di fronte alla casa dei Trippley, Solente scarabocchiò una lettera indirizzata a loro, l'appiccicò in fronte al piccolo Botter e fece per andarsene.
Era ormai l'alba e tra poco le gelaterie sarebbero state aperte. Sia Solente che Hagrid erano soddisfatti del loro lavoro ed un bel gelato era proprio una gustosa ricompensa. Stava pensando a Misnerva e alla faccia furiosa che avrebbe fatto al suo risveglio, quando Hagrid lo distrasse dai suoi pensieri.
« Professor Solente.., ma cosa ha scritto sulla lettera ai Trippley? »
« Be',ho scritto... SCEMO CHI LEGGE! Pensavo fosse divertente » disse sorridente.
Hagrid, profondamente ammirato, pensò che Solente fosse proprio il miglior mago di tutti i tempi.




Note delle autrici:
 
Bene, questo è il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto :)
Sì, comunque ci tengo a specificare un paio di cose.
Spara Padfoot.
Vorrei fare un ringraziamento speciale a te Prongs, per aver scritto il capitolo. È vero che abbiamo lavorato insieme, ma diciamo che la maggior parte del lavoro su questo capitolo è stato fatto da Prongs. Io ho inventato alcuni dei nomi e qualche trovata e ho revisionato il tutto.
 
*Prongs si inchina*
 
Grazie, grazie! Quindi per eventuali errori di grammatica, sintassi e battitura prendetevela pure con Padfoot!
Grrrrazie, Prongs -.-
Di niente! Bene, per oggi è tutto! Ci vediamo la prossima settimana con il capitolo 2!
A presto!
 
Fatto il misfatto! ;)


   
 
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