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Autore: Bab1974    25/05/2012    5 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 9 - Chi è causa del suo mal pianga se stesso Capitolo9- Uno, due, tre, stella



Draco si buttò sul proprio letto. Aveva lo stomaco in subbuglio e la testa che gli doleva. Lo spettacolo che avevano fatto Nott e Potter era di quanto più disgustoso avesse mai visto in vita sua. Ancora non riusciva a credere che uno dei suoi compagni avesse davvero fatto ciò. Era già brutto baciare un Grifondoro, di sesso maschile, ma San Potter con quella aria da eroe di sta tunica... era al limite del ribrezzo. Poteva capire che non fosse facile per un mago omosessuale trovare l'anima gemella, ma DOVEVA essere proibito da qualche legge buttarsi sul primo che capita solo perchè ha i tuoi gusti sessuali. Quando fosse tornato nel dormitorio lo avrebbe sentito.
Passò quasi un'ora prima che sentisse qualcosa muoversi nella Sala Comune. Si era addormentato e aveva sognato il bacio. Per Merlino, non poteva ammalarsi per questo. Sperava che col tempo si sarebbe abituato o rischiava sul serio di perdere la ragione. Certo sarebbe stato meglio se si fosse messo con chiunque altro, e c'era ancora speranza che a parte il fatto che a entrambi piacesse l'uccello, non avessero altro in comune.
"Speriamo." borbottò, poi si sistemò un attimo gli abiti, visto che si era addormentato vestito, si lavò viso e si pettinò, giusto per essere presentabile. Non voleva che gli altri capissero quanto lo infastidisse quello che era successo. Chissà quante gliene avevano dette dietro, solo per il fatto di essersi allontanato in quella maniera. Doveva giustificarsi e allo stesso tempo indagare sui sentimenti di Theo per Potter. Era sicuro che non fossero fortissimi e che perciò non si sarebbe sforzato troppo per abbatterli. Si sarebbe concentrato per separarli, fosse l'ultima cosa che avesse fatto in vita sua. Gli sarebbe bene andato chiunque. Se non avesse trovato l'uomo della sua vita fra le serpi andava bene anche un tasso o un corvo. Persino un grifone, ma non poteva vedere uno della propria casa con Potter. Sembrava contronatura più di quanto non fosse già.



Entrò nella Sala Comune serio e notò subito la mancanza di Astoria.
"Dove si trova la mia fidanzata?" disse, fingendosi più interessato di quanto fosse in realtà. Benchè trovasse la ragazza carina e la sua compagnia piacevole, il pensiero di doverla sposare in un futuro non molto lontano per il volere di suo padre, non lo attirava più di tanto. Non sapeva perchè dopo la scomparsa del Signore Oscuro suo padre e il signor Greengrass avevano deciso quest'unione in fretta e furia, ma supponeva che fosse per costringerli a entrare al più presto nella comunità del mondo magico, con un impiego, dei figli, una vita fintamente serena in attesa di un altro Signore Oscuro.
- Mah, lo potrei diventare io. Mi darei un nome senza senso ma che faccia paura, crucerei a destra e a manca, finchè al solo vedermi la gente se la faccia addosso dalla paura e così non sarei costretto a sposarmi una di cui alla fine non me ne frega un cazzo. Come se a lei importasse di me! Quando ci siamo visti la prima volta sembrava che stesse per essere Avadakedrizzata. E' molto brava a nascondere i suoi sentimenti. Ma so che di me non le importa nulla.- mentre questi pensieri affollavano la sua testa qualcuno aveva risposto alla sua domanda.
"E' andata a spedire un gufo ai suoi genitori." era stata Pansy a parlare.
"Un'altro, ma non ne ha spedito uno anche ieri sera, cosa avrà da dire ai suoi, ogni mezza giornata."
"E quello che ha ricevuto stamattina? Sono sicura che non fosse il gufo di famiglia e non ha senso che i suoi ne usino un altro."
"E' davvero una cosa molto strana. Starei attento fossi in te Draco. Ho sentito dire che Astoria fosse fidanzata con un ragazzo più grande di lei e che è stata costretta a lasciarlo per stare con te. Per me lo sente ancora." disse Blaise. Draco fu pensieroso un attimo, poi prese l'amico sotto braccio e lo portò in un angolo dove nessuno poteva sentirli.
"Draco, che c'è? Hai la stessa faccia di quando volevi fare lo scherzo a Potter. Credi, per quest'anno ne abbiamo a sufficienza di punizioni."
"Non sarà nulla di così cruento, e spero che non ci dia problemi." Blaise lo guardò, poco convinto, ma lasciò continuare l'amico.
"Prima cosa, l'idea che un mio compagno stia con quello scemo di Potter non lo sopporto. Non voglio fargli scherzi crudeli, perchè sono certo che la prossima volta ci espellerebbero in massa. Ma dobbiamo fare capire a quei due che non sono adatti a stare insieme. Tanto sono sicuro che prima o poi lo scoprirebbero lo stesso, perciò meglio accelerare i tempi."
"Potrei essere d'accordo, ma come fare." chiese Blaise.
"A questo penseremo. Abbiamo tutto il pomeriggio. Per seconda cosa , ma non meno importante, dobbiamo intercettare un gufo di Astoria e scoprire a chi scrive. Anche io non sono molto soddisfatto del mio rapporto con lei, però voglio trovare una scusa per lasciarla, dando la colpa a lei."
"Sei furbo come Persegon la Volpe, il mago più geniale di tutti i tempi. E' riuscito a fregare un sacco di gente, e nessuno lo avrebbe mai saputo se prima di morire non avesse scritto le sue memorie." si complimentò Blaise. "e questo come hai intenzione di farlo?"
"Tu hai visto il gufo che ha portato la lettera? Sapresti riconoscerlo?" chiese Draco
"Si, era un gufo piuttosto strano, aveva delle striature che non è facile trovare."  rispose Blaise annuendo
"Domani, tu mi devi fare una cortesia. Devi aspettare nei giardini della scuola e bloccarlo prima che possa entrare. Così vedremo cosa scrive questo tipo, se esiste." Il piano si stava formando piano nella mente della serpe.
"E la colazione? A quell'ora di solito mangio nella Sala Grande assieme a voi."obbiettò il moro.
"Non ti preoccupare ti terrò da parte qualcosa..." Blaise lo guardava poco convinto"...e ti farò un compito di trasfigurazione." concluse il biondo.
"Per un compito di trasfigurazione ci potrei pensare. E la colazione, mi raccomando." puntualizzò Blaise.
"E la colazione. E dopo che l'avrai consumata, seguiremo Theo e Potter, e trovaremo la maniera per farli litigare. Sono pur sempre un Serpeverde e un Griffondoro, non dovrebbe essere difficile." disse Draco convinto.
"Ci sto. 'Sta storia di fare il bravo ragazzo, mi stava rammollendo lo spirito. Possiamo coinvolgere anche Pansy?" chiese Blaise
"Meno gente sa di questa storia meglio è."
"Si ma Pansy è motivata." gli ricordò Blaise.
"Appunto, non vorrei che si illudesse che una volta mollata Astoria mi potrei rimettere con lei. Non voglio che si faccia idee sbagliate."
"Quindi non ti interessa più?" chiese Blaise con tono strano.
"No." Rispose seccamente Draco.
"E quindi se io ci provassi con lei, tu non ci rimarresti male." La voce di Blaise era piena di speranza.
"Tu e Pansy? Ti piace davvero? E perchè non me lo hai mai detto?" chiese Draco stupito
"tu sei il mio migliore amico e pensavo che ti piacesse ancora. E poi non l'ho neooure mai baciata." disse sconsolato Blaise
"Ma se ha baciato anche chi incontrava per la strada, in questi ultimi due mesi." rise Draco, rivedendo con la mente alcune delle scene piùesilaranti a cui aveva assistito.
"Lo so è frustrante, io sono l'unico che lo voleva, ma lei si è sempre comportata come un'amica." Il moro era veramente giù.
"Forse è il caso che tu le dica la verità, prima che succeda l'irreparabile e qualcuno non se ne approfitti. Stanno cominciando a sparlare di lei, giusto un po'." disse Draco ironico. Ormai gli unici con cui non aveva limonato erano quelli delle prime tre classi. Di ogni casa.
"Tu mi darai una mano?" chiese Blaise
"Bè, ormai siamo in ballo, aggiungiamo un punto al piano." concluse  Draco.



Si riunirono agli altri nella Sala Comune. Presero da parte Pansy e le parlarono dei primi punti del piano, tralasciando il terzo. Blaise stava più vicino possibile alla ragazza. Così Draco sperava che almeno quel punto fosse facile da eliminare dalla lista.
"Quindi voi credete che Astoria abbia una tresca. In effetti ultimamente sta ricevendo un sacco di gufi, anche più di uno al giorno. Passa più tempo alla guferia che a farsi i capelli. E con quel cespuglio che si ritrova ce ne vuole per potare i rami." la risposta di Pansy fece sorridere i compagni.
"Sei perfida" disse Draco ridendo "Non sono poi così tremendi."
"Capisco che l'amore sia cieco, mio caro. Ma un minimo senso estetico. Io mi ucciderei se avessi dei capelli così. E poi se ti vuoi liberare di lei, non ti piacciono poi così tanto. Dimmi ti piace un'altra?" chiese, speranzosa.
"Si " mentì Draco, per non farla  illudere "e non una della nostra casa."
"Oh, io speravo che..."disse Pansy lasciando la frase in sospeso.
"Pansy guardati attorno e cerca di capire chi può essere adatto a te, prima di aggredirlo sessualmente. Sono sicuro che troverai qualcuno che ti piace e che vuole stare con te, e che ti ami." Draco le aveva parlato tranquillo e sereno, ma deciso. Il suo ex ragazzo le aveva fatto una specie di paternale, o meglio fraternale. Ormai erano solo amici, ora se ne rendeva conto. E tutto quel tempo perso a sbaciucchiare chi gli capitava a tiro, era stato sprecato.
"Ti ringrazio per avermi rifiutato in maniera così carina. Allora che si fa." chiese. Stava piuttosto bene, nonostante tutto.
"Io e Blaise abbiamo deciso di intercettare il gufo che riceverà domani mattina Astoria. Anche se non ci sarà scritto il nome dell'amante, si capirà se è stata spedita o no dai genitori. A seconda di quello che scopriremo domani poi decideremo che fare. Per quanto riguarda Theo e Voi-Sapete-Chi" disse Draco, facendo ridere i due compagni. "Oggi staremo alle costole di Theo  e gli metteremo la pulce nell'orecchio. Dobbiamo fargli capire che non è adatto a lui. Le nostre case sono troppo diverse per andare d'accordo."
I compagni erano dalla sua parte. Blaise, supportato da Draco, stava più vicino possibile a Pansy. Le cingeva la vita mentre le stava praticamente sopra, per poter parlare il più possibile piano. Non volevano che altri li sentissero. Osservavano di nascosto Theo, che pur avendo aperto un libro, non sembrava interessato allo scritto, ma più alle crepe del soffitto, che osservava rapito.
"Guarda che espressione, sembra che abbia visto una fata." disse Blaise
"Ti prego, non paragonare Potter ad una fata, o se mi capita di vederne una potrei ucciderla." Draco aveva la faccia disgustata
"Su dai, concentriamoci sulla maniera di separare i piccioncini." disse Pansy
Si concentrarono, mentre fingevano di  studiare. Dovevano trovare una maniera per irritare Potter. Per loro era molto più facile far sfigurare Theo, che il contrario. Per esempio Blaise era molto bravo ad imitare le calligrafie.
"Potremmo scrivere un gufo, come se fosse scritto da parte di Theo, con delle offese per lui e tutti i suoi amici."  propose Draco.
"E' la stessa idea che ha avuto lui con te. Credi che ci cascherà in qualcosa in cui lui ti ha anticipato." obbiettò Blaise
"Umph, pensiamo ad altro intanto."
"E se rapissimo il furetto, ne facessimo una pelliccia e ne foderassimo la giacca di Theo?" propose Pansy
"Dobbiamo evitare che si mettano insieme, non causare una guerra. Anche se..." Draco ci pensò un secondo su "Teniamolo in forse, nel caso che non troviamo di meglio."
"E se chiedessimo aiuto ad Astoria? Sono certa che ci aiuterà a trovare una soluzione." vedendo la faccia perplessa di Draco e Blaise Pansy aggiunse "o dai, basta non parlarle del primo punto del piano."
"Quindi noi dovremmo farci aiutare, e poi sbatterle in faccia un eventuale tradimento." riassunse Draco
"Detta così sembra una cattiveria, comunque... si." I suoi compagni non erano convinti, ma alla fine fece loro cambiare idea.
"Tanto peggio di così" disse Draco "Già ho la sensazione che mi sopporti a fatica dopo che ho rischiato di far subire gravi puzioni alla casa. Appena rientra le parleremo."



Mentre attendevano il rientro di Astoria si concentrarono un attimo sullo studio e i compiti. Avevano un sacco da studiare e il pensiero che a tutto quello dalla prossima settimana si sarebbe aggiunto anche babbanologia li sconfortava parecchio. Ogni tanto Draco pensava che non sarebbe stato poi male se invece di finire l'anno a Hogwarts si fosse riposato un po' e se ne fosse andato quello seguente a Durmstang. Era sicuro che lì tutti o quasi avrebbero trovato lo scherzo al Golden Boy esilarante. Avrebbe avuto un sacco di ammiratrici, non come lì, che già alla partenza del treno lo guardavano storto. Certo che la maniera in cui cercava Potter in quel momento. .. Era incavolato nero, e di sicuro erano molti a sospettare che fosse stato lui. La McGrannit lo guardava male, sperando che confessasse, ne era più che sicuro. Lei non aveva lo sguardo bonario e allo stesso tempo divertito di Silente. Ogni tanto rimpiangeva il vecchio preside. Era venuto a sapere che aveva fatto di tutto per evitare che lui fosse direttamente coinvolto nella guerra. Aveva ordinato al professor Piton, di ucciderlo in sua vece. Certo Piton sapeva di stare per uccidere un uomo morto, comunque doveva essere stato dura per lui uccidere l'unico che gli aveva dato una possibilità dopo la prima guerra. E Silente, nonostante fosse un uomo che pensava a tutto e a tutti, pur di eliminare l'oscura minaccia, non aveva lesinato di farsi aiutare da chi a sua volta aveva salvato, o che erano dalla sua parte. Piton per questo era stato costretto a fare il doppio gioco per lui, l'unico che sapeva che se faceva combutta con Tu-Sai-Chi, rischiando che tutti lo additassero come traditore, era per un bene maggiore. E anche Potterino era stato una della sue pedine. Allo stesso tempo protetto e messo in pericolo.
Erano questi i suoi pensieri prima che Blaise lo riscuotesse. Astoria era appena rientrata. Era passata quasi un'ora.



"Astoria che cosa ti è accaduto? Ci hanno detto che eri andata a spedire un gufo ai tuoi... quasi un'ora fa."
La ragazza si buttò su una poltrona, stremata. Buttò la testa all'indietro e fece qualche verso indistinguibile, lasciando i compagni interdetti. Certo che quella prima settimana era stata molto dura per lei.
"Sei proprio distrutta, tesoro."disse Pansy
"La McGrannit mi ha fatto il terzo grado, per il bacio che quell'imbecille di Theo ha dato a Potter. Mi voleva far dire che era parte del piano per fare pace. Mi ci è voluta una vita a convincerla che è stata una sua iniziativa. Pensate che voleva persino chiamarlo nel suo ufficio per chiedere spiegazioni. Per fortuna che le ho fatto capire che era meglio che le cose prendessero il loro corso. Se Potter è gay non può costringerlo a non esserlo."
"Sei davvero molto brava a convincere le persone." si complimentò Draco.
"Vuoi qualcosa vero?" Non era facile fargliela sotto il naso. "Su dimmi, di cosa si tratta." Si era ripresa, in un secondo, ed era pronta ad ascoltare.
"Vogliamo che l'appuntamento di domani di Theo con Potter sia un fiasco. Non sopporterei che QUEL griffondoro giri libero per i nostri dormitori... e vederlo ancora a baciarsi con... bah, è disgustoso." la faccia schifata di Draco diceva più di mille parole.
"Ho notato quanto quel bacio ti abbia sconvolto. Sei scappato senza neppure mangiare. Non hai fame, Draco?" lo derise Astoria.
D'un tratto Draco si accorse del buco nello stomaco. Arrossì, mentre un rombo sommesso proveniva dall'interno del suo corpo, come fosse stato un ringhio di un animale feroce. Si scusò con i compagni, e fece di tutto per calmare lo stomaco, ma la fame aveva ormai preso il sopravvento. Con un sorriso Astoria tirò fuori un piccolo borsellino che fece tornare alla sue reali dimensioni mormorando un incantesim. Dalla borsa tirò fuori dei panini e qualche salsiccia. E anche una fetta di dolce e un paio di frutti.
"Non sono riuscita a prendere nientaltro." si scusò la ragazza "La preside guardava il nostro tavolo  in continuazione, se non era occupata a guardare quello sfigato di Potter. Non volevo che mi accusassse anche di sottrazione di cibo, oltre al resto. Comunque dovrebbe bastarti per arrivare al prossimo pasto, vista l'ora." Porse il malloppo a Draco, che lo guardò stupito e sentendosi quasi in colpa per quello che voleva fare. Se non fosse stato sicuro che lei non era innamorata neanche un po', avrebbe avuto dei dubbi in quel momento.
"Sei stata davvero gentile, pensi davvero a tutto tu." Draco era commosso.
"E' il mio compito di caposcuola che mi obbliga a stare attenta ai bisogni dei miei compagni. In più sei il mio fidanzato, che lo vogliamo o no, quindi sono doppiamente motivata."
-Ha detto che lo vogliamo o no. Chissà se si è resa conto di quello che ha detto. Per ora lasciamo perdere. Vediamo quello che scopriamo domani.- pensò Draco con un sospiro.
"Grazie" disse invece. E consumò in silenzio e velocemente, il suo pasto di metà pomeriggio. Poi tornarono al piano.
"Allora, hai qualche idea."
"Ci parlerò io. Ho anche la scusa per farlo. Per prima cosa gli devo dire che il suo spettacolino non è piaciuto per nulla alla McGrannit. Ed è vero quindi va informato. E visto che sono lì, cercherò di convincerlo che non staranno mai bene insieme, che serpi e grifoni uniti possono creare solo mostri e problemi. Che prima o poi si lasceranno e quando succederà di chiunque sarà la colpa additteranno sempre e solo noi, perchè San Potter non si tocca. Che potrebbe rovonargli la media scolastica, che  se dovesse scegliere fra i suoi amici e lui, sarebbe sempre una seconda scelta. E giù di questo tono. Gli metterò paura, insomma. Quando arriverà all'appuntamento domani con Potter sarà così nervoso e ansioso, che di sicurò combinerà un disastro. E riavremo il caro Nott nelle nostre mani, piuttosto che sotto gli artigli del grifone." concluse Astoria.
I suoi compagni avevano ascoltato l'esposizione della ragazza rapiti. Era brava davvero con le parole.
"Se non ci riesci tu... Sono sicuro che riuscirai a imbambolarlo a parole. Ti vedo bene in politica. Potresti essere la prima Primo Ministro donna del mondo magico." si complimentò Draco.
"Addirittura non esagerare. Anche se noi Greengrass abbiamo grandi abilità manipolatrici in generale. Dalla nostra unione nasceranno dei figli spettacolari Draco."
"Lo prendo per un complimento." disse il biondo
"Ed è quello che è. Mio padre ha avuto l'occhio lungo quando ha scelto te come mio futuro sposo. Di certo non ha agito a caso. Non sei certo come quel rammollito del mio ex. Era una vera schiappa. Mi ero fidanzata con lui solo per fare dispetto ai miei."
"Non pensavo che fossi così... reazionaria."
"Non sapevo di esserlo. Quando mi misi con lui pensavo di amarlo sul serio. Poi ho scoperto che non sarebbe mai stato il mio tipo. Tu sei molto più adatto per me." La conclusione di Astoria lo lasciò senza parole. Anche lei, da un punto di vista di coppia, era la sua gemella. Determinata, purosangue, serpeverde, manipolatrice, ricca etc. era di sicuro la donna adatta a lui. Però altrettanto sembrava... non giusto, come se sapesse che c'era altro ad aspettarlo fuori, e che per colpa dei loro genitori e della sua stirpe perfetta, rischiava di perdere. Sapeva che se si fosse sposato con Astoria, non avrebbe avuto modo di conoscere il vero amore, e la vera felicità. FELICITA'. Se suo padre lo avesse sentito nominare quella parola, lo avrebbe cruciato. Sua madre forse no, ma nonostante si sentisse molto più libera da quando il padre era in carcere, non lo era ancora del tutto, e non se la era sentita di ingaggiare una guerra contro i Greengrass. Era sicuro che preferiva che se la cavassero da soli. E lui si sarebbe arrangiato, questo era certo.



Astoria, dopo essersi rilassata qualche altro minuto, si preparò alla battaglia. Doveva avvicinarsi a Nott per avvertirlo della discussione avuta con la preside. Doveva avvertirlo di essere sotto osservazione, e come da piano doveva abbattere la sua autostima, mettere in dubbio i sentimenti di  Potter e dargli un'ansia da far accaponare la pelle. I suoi compagni vedevano l'espressione e il colore del volto di Theo cambiare di minuto in minuto. Quando Astoria ebbe finito con lui, aveva disegnato sulla faccia pura disperazione, in un volto nero come la pece e l'aria più abbattuta di un cane bastonato. La dominatrice delle serpi, tornò al tavolo con un ghigno malvagio.
"Missione compiuta. Domani sarà talmente agitato, che non spiccicherà parola. Se avessi voluto, l'avrei ridotto al punto di rinunciare di presentarsi all'appuntamento, ma ormai, visto che tutti l'aspettano è meglio che ci sia. Allora, ragazzi, vi sono piaciuta?" chiese alla fine.
"Sei stata... spaventosa. Spero che tu non ti arrabbi mai con me, ho paura di quello che potresti fare." La voce di Blaise tremava mentre pronunciava queste parole. Gli altri preferirono non commentare. La ragazza rise di cuore.
"Su ragazzi, non mi guardate così. L'importante è che non mi diate l'occasione di essere arrabbiata con voi, vero?" Il suo tono era divertito e la sua risata sembrava quella di Domitilla, la strega più cattiva del mondo, favola per spaventare i bambini più piccoli. Insomma, una specie di uomo nero in gonnella.
Draco sperò di averci visto giusto. Se Astoria non aveva realmente una tresca, temeva la sua ira. Che sarebbe stata tremenda, ne era certo.




Nel centro del mio universo (dal prossimo cap sarà fisso Bab's creek, aveva preventivato 10 cap e ora che ci sono arrivata sono a corto di idee)

Ciao ragazze e ragazzi (nel caso ci fosse qualche maschietto che mi segue), avrete notato, se qualcuno ha fatto caso alle risposte alle recensioni, che ho cambiato il titolo. Non è ancora venuto per Draco il momento di piangere, ma verrà, non vi preoccupate. Lo so 'sto titolo non ha molto senso, richiama unicamente il numero dei piani. Draco e Blaise ne hanno atttivi tre, Pansy due, Astoria solo uno. E' un po' scemo, ma questo mi è venuto in mente e questo vi ciapate.
Capitolo interamente dedicato alle trame di Draco e Co. Non so perchè, secondo la mia idea, i Serpeverde passano la giornata a studiare e a tramare. Deve essere l'influenza della Row, che dipinge gli appartenenti alla suddetta casa, come persone manipolatrici, interessati alle arti oscure, e chi più ne ha più ne metta (mi piace tanto questa frase).
Bah, sarà meglio rispondere alle rensioni, che per questo capitolo sono salite a 6.
Tatydanza:  E allora che ne dici di ciò. Ho lanciato un sacco di imput, sono sicura che mi perderò per la strada.  Fammi gli scongiuri, di ritrovare il filo della matassa che mi diverto ad aggrovigliare sempre di più. Ciao e grazie di tutto.
skigiu: Draco e il suo nodo allo stomaco dovranno aspettare un attimo. Come avrai notato non ho fretta di concludere la storia, anche se secondo i miei calcoli questo doveva essere l'ultimo cap. Ci sto prendendo gusto a inventare situazioni bizzarre, che mi dilungano un po'. Spero che non ti spiaccia e che la storia continui ad appassionarti. Ciao e grazie per i complimenti.
synystergates: titolo cambiato. Sono una banderuola. Vado dove tira il vento. Ma il titolo è solo rimandato.  Spero che ti piaccia anche questo. Per il momento Draco crede che gli dia fastidio vedere un proprio compagno baciare Harry. E farà il possibile che non stiano insieme.  Ci sentiamo al prossimo. Grazie di tutto.
Nemidra: Allora, hai capito chi potrebbe essere il nuovo amore di Astoria. E' di sicuro un'altro che i suoi non approverebbero, ahah. E Harry sta cercando alternative a Draco, visto ciò che è successo. quando Draco capirà che ricambia i sentimenti, ne avrà di problemi da risolvere ciao. Grazie e al prossimo cap.
Bellatrix29: Come avrai notato, Draco ha già pensato di fare del bene a Nott, e di rovinare il suo appuntamento con Harry. Almeno questo è quello che si ripete. Quanto ad Harry in 'sto momento non lo calcola per niente Draco. Pensa che sia una storia chiusa. Ed è da capire.  Draco si accorgerà presto che il nodo allo stomaco non gli passerà facilmente e quando capirà il motivo... saranno cavoli suoi. Non sarà Harry a dover conquistare Draco, ma l'esatto contrario.  Per ora cercherò di risolvere anche il problema Astoria.   Non è particolarmente difficile capire chi potrebbe essere il suo lui. Comunque grazie per i complimenti e per le tue megarecensioni. A volte mi danno lo spunto per proseguire nelle storia. Ciao.
severib: Sarà dura, si! Ma per Draco riconquistare il cuore di Harry, quando si renderà finalmente conto di ricambiare i suoi sentimenti.  E non mancheranno gli ostacoli.  Spero che la storia continui a piacerti. Si è un po'  dilungata. Non so come ho fatto a pensare di stare entro i dieci capitoli. Grazie dei complimenti. Ciao.
Mi era quasi venuto in mente di fare un sondaggio per vedere se avete capito chi è il lui di Astoria, ma è tanto facile che non ne vale la pena. Però cmq farò un saluto speciale al prossimo capitolo alla prima recensione che mi farà il nome (mi raccomando, non fate a botte eheh).
Ringrazio chi mi segue, che sono diventati 31 a pari con le recensioni (potrei giocarlo al lotto!), i tre che mi preferiscono  e 1 che  ricorda la storia e 1 che mi preferisce come autrice. Grazie a tutti di cuore, veramente. Grazie anche a chi mi legge in silenzio.
Ci sentiamo al prossimo capitolo.
bab



  
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