VII
Lui agisce senza aspettare consensi
Sei agitatissima, è la prima volta che spetta a te controllare il corridoio. Sai che tra qualche minuto usciranno tutti dalla Stanza delle Necessità e nessuno dovrà scoprirli. Accanto a te c’è Fred, è di ronda anche lui. Siete silenziosi, guardinghi, e la bacchetta di Fred illumina il buio.
Avverti dei rumori e istintivamente cerchi lo sguardo del ragazzo. Tu sei spaventata e nervosa, ma lui ti ammicca e sorride sghembo.
«Calma,» sussurra.
Cerchi di seguire il suo consiglio, ma più ti guardi attorno, più i rumori s’intensificano e più il cuore accelera. Speri siano solo studenti che infrangono le regole o qualcuno dell’assurda Squadra d’Inquisizione.
Invece no.
Quando le voci si fanno più vicine anche Fred s’irrigidisce e vi guardate con aria persa, entrambi vittime di un’orrenda sorpresa.
«Fred, è la Umbridge,» biascichi atterrita.
Senza averlo voluto ti lasci sopraffare da immagini catastrofiche: la Umbridge che vi sorprende, rimprovera e che pattuglia il corridoio sino a scoprire l’ES. Sei sul punto di smettere di respirare, lo senti, perché quella vocetta stridula è ormai a un passo da voi. A scuoterti e risvegliarti è l’improvviso cozzare della tua schiena contro la parete fredda. Alzi lo sguardo e a fatica vedi Fred a un palmo da te, che ha messo via la bacchetta costringendovi al buio.
«Che stai facendo?» sibili stizzita – con lui così vicino avverti un tremendo disagio.
«Creo un diversivo,» sogghigna.
E poi non capisci più nulla perché la bocca di Fred sfiora a sorpresa la tua, ed è un contatto capace di scaraventarti nella confusione più totale – ti smarrisci e avverti istantanea la voglia di non ritrovarti mai più. Ma la ragione riesce a imporsi e allora sbarri gli occhi, tenti di spingerlo via, ma lui serra la presa sui tuoi fianchi e insiste morbido sulle tue labbra. Avverti qualcosa all’altezza dello stomaco, è una sensazione che non ricordi d’aver mai provato, che si diffonde in tutto il tuo corpo e ti costringe ad assecondarlo malgrado la testa seguiti a urlarti di respingerlo.
«Cosa succede qui?»
La luce della bacchetta della Umbridge vi abbaglia, accanto a lei scorgi Gazza sogghignante. Vi allontanate svelti, e se tu sei bollente, Fred sfida apertamente l’insegnante con un sorrisetto impudente.
«Nel mio ufficio. Ora!»
È infuriata, ma non riesci a soffermarti su questo, a distrarti è Fred che ti sfiora la mano e ammicca. È mentre seguite la Umbridge nel suo ufficio che altrove i vostri compagni sgattaiolano via. Nessuno li beccherà, non stanotte, ma qualcuno ha beccato te.