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Autore: Smeralda Elesar    29/05/2012    2 recensioni
:-Lord Shen è ancora vivo?-:
Chiese Po alla Divinatrice
:Se è ancora vivo? Farebbe qualche differenza?-:
:-Certo che sì! Insomma, se è ancora vivo dobbiamo andare a salvarlo!-:
La seconda possibilità che tutti avremmo voluto dare a Lord Shen
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lord Shen, Po, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fiori di pesco

 

Camminarono per pochi minuti fuori dal palazzo.

Shen seguì in silenzio la creaturina chiedendosi che specie di animale fosse, perché anche se nella sua mente continuava a chiamarlo “il topo gigante” o “il ratto” sapeva bene che Shifu non era nessuno dei due.

Si concentrò per riportare alla mente se aveva già visto qualcosa del genere nella sua vita.

Una lontra? No, non aveva il corpo affusolato di quegli animali.

Un topo davvero? No, era decisamente troppo grosso, e poi nessun topo ha la cosa folta, cespugliosa e ad anelli.

Gli veniva in mente solo una cosa: un altro panda!

Sì, decisamente Shifu, con quelle grandi orecchie e quel colore di pelliccia rossiccio doveva essere un panda minore!

 

“Dannati panda! Sono la mia rovina!”

 

Eppure quel coso piccolo poteva essere molto pericoloso, il che spingeva Shen ad una certa soggezione.

 

:-Eccoci arrivati. L’ombra del sacro pesco della celestiale saggezza è il  posto migliore per cominciare ad imparare il Kung Fu-:

 

Shen si guardò intorno: erano su una piccola piattaforma di terreno circondata su tre lati da uno strapiombo, e proprio sul ciglio cresceva rigoglioso un albero di pesco come a sfidare il vuoto.

C’erano ancora dei fiori sull’albero, sebbene la maggior parte avesse lasciato cadere i petali per far posto a piccoli frutti di un verde acerbo, e Shen si chiese se mangiando quelle pesche avrebbe acquisito la “celestiale saggezza” e gli sarebbe venuto in mente un modo per eludere la Divinatrice e le sue profezie di sciagura.

Decise che avrebbe provato a rubarne qualcuna non appena fossero state mature.

 

:-Cos’è che devo fare esattamente?-:

 

:-Tanto per cominciare osserva quest’albero e cerca di imparare qualcosa-:

 

Shen alzò lo sguardo ed ispezionò prima il tronco, poi i rami più alti, senza però trovare nulla di particolarmente interessante.

Il legno spesso del tronco al limite gli sarebbe potuto servire per costruire una delle sue barche, mentre i rami più sottili potevano essere usati come combustibile, quanto ai frutti sarebbero stati utili solo per la “saggezza” perché a Shen non piacevano le pesche.

I fiori poi neanche li considerava.

Guardò Shifu che si era seduto ai piedi dell’albero ad occhi chiusi e sembrava immerso in qualche arcano mistero, però la sua espressione era assolutamente pacifica.

Shen provò una punta di invidia perché lui non ci sarebbe mai riuscito a starsene così immobile a fare niente, non con quella calma almeno.

Per lui immobilità voleva dire perdita di tempo ed era una cosa che lo faceva imbestialire.

Sbuffò sonoramente tanto per manifestare in qualche modo il suo disappunto.

Se i tempi di apprendimento erano quelli adesso capiva perché i maestri di Kung Fu erano tanti vecchietti!

 

:-Allora, hai imparato tutto quello che potevi?-:

 

Chiese Shifu.

Shen ripassò mentalmente.

 

“Tronco uguale scafo. Rami uguale combustibile. Pesche uguale idea per la sconfitta del panda”

 

Stop, fine, non c’era altro.

 

:-Sì, sì, ho imparato tutto-:

 

Disse con impazienza.

Shifu lo guardò con uno strano sorriso.

 

:-Ma davvero? I miei complimenti allora: tu devi avere raggiunto l’illuminazione! Pensa che io medito sotto questo albero da più di trent’anni eppure ancora oggi ha qualcosa da insegnarmi-:

 

Shen arrossì come un pulcino sorpreso a rubare la marmellata.

 

:-Allora adesso possiamo cominciare. In guardia!-:

 

Non fece neanche in tempo a mettersi in posizione di difesa che si trovò a terra con il panda rosso che lo sovrastava.

 

:-Andiamo, pensavo che fossi in grado di fare di meglio! Sai con il tuo grado di illuminazione… hop-:

 

Il piccoletto aveva saltato giusto in tempo per non essere colpito da un calcio.

 

:-Eh eh… meglio! Ma non abbastanza rapido!-:

 

Gli passò tra le zampe e Shen finì di nuovo a terra, stavolta inchiodato da Shifu con l’impugnatura del bastone premuta sulla gola.

Immediatamente Shen si immobilizzò terrorizzato.

 

:-Sai qual’ è il tuo problema? Credo che tu sia fondamentalmente un vigliacco-:

 

:-Non… non è vero-:

 

Gracchiò Shen.

 

:-Dici di no? Però ti comporti come tale! Perché non reagisci?-:

 

Shen diede due scalciate poco convinte.

 

:-Hai visto? La prima cosa che devi imparare è non avere paura. È vero che potrei ucciderti qui e adesso, ma a parte che ti ho già detto che non ho intenzione di farlo, devi imparare che accettare interamente le conseguenze delle tue azioni è l’unico modo per vivere con dignità. Ora alzati -:

 

Shifu lo liberò e lui si rimise in piedi un po’ dolorante.

Proprio come il giorno prima era bastato poco per ammaccarlo come una mela caduta dal ramo più alto.

 

:-Che vergogna-:

 

Mormorò impercettibilmente.

 

:-Ti ho sentito, sai? Ed hai ragione a vergognarti di essere così scarso, ma c’è una cosa che non hai considerato-:

 

Shifu gli si avvicinò fino a guardarlo negli occhi.

 

:-Il fatto che tu sia scarso non vuol dire che devi trovare mezzi sleali per eliminare chi è più bravo di te, perché questo è molto più vergognoso-:

 

Shen sostenne lo sguardo del piccolo panda senza farsi intimidire e rimasero a fissarsi così per un paio di minuti.

Di solito gli bastava poco per piegare chiunque alla sua volontà: un’occhiata feroce e poi il colore spettrale delle sue iridi rosso sangue costringevano anche il capo dei lupi ad obbedirgli.

Invece con Shifu era diverso.

Lui ricambiava il suo sguardo senza ostilità ma con fermezza, e soprattutto senza paura, cosa che non piaceva per niente a Shen.

Si rendeva conto solo in quel momento che incutere timore con il suo aspetto da fantasma gli era stato possibile solo perché aveva sempre avuto a che fare con gente mediocre, e questo era un altro duro colpo per il suo orgoglio.

 

:-Tu hai sempre cercato il potere, non è vero? Peccato che tu non abbia la minima idea di cosa sia. Vorrà dire che te lo insegnerò io-:

 

Gli disse Shifu.

Shen si mise di nuovo in guardia aspettandosi come minimo una scarica di colpi micidiali, invece Shifu si voltò per avvicinarsi all’albero.

Lo osservò piantare il bastona a terra e salirci su con un salto.

 

:-Vedi questi fiori? Ognuno di loro ha la sua vita-:

 

Il panda chiuse due dita su un bocciolo.

 

:-Lo vedi? Questo fiore può sbocciare, può spandere il suo profumo, ed infine può trasformarsi in frutto. Ma se io lo stacco adesso non potrà fare niente di tutto questo-:

 

“Che me ne importa? Avanti, staccalo!”

 

Pensò Shen seccato.

Era sicuro che il panda lo avrebbe staccato, invece Shifu, dopo un altro attimo di silenzio, ritrasse la mano lasciando il bocciolo intatto.

 

:-Adesso comprendi? Pensaci un po’ su e vedrai che ci arriverai-:

 

Shifu scese con un altro salto e staccato il bastone da terra diede una scossa al ramo.

Una pioggia di petali cadde su Shen.

 

“Sono bianchi… proprio come me”

 

Pensò guardando i petali posati sulle piume delle ali.

E all’’improvviso capì.

Anche lui era stato un fragile fiore di pesco!

La prima volta, quando la sua flotta era stata distrutta, il panda avrebbe potuto finirlo e non lo aveva fatto, e lo stesso dopo.

La Divinatrice aveva detto che era stato il panda a salvarlo.

Confuso, alzò lo sguardo per cercare Shifu, ma il maestro era sparito.

 

“Pazienza. Vorrà dire che me lo farò spiegare dall’altro panda. Accidenti a loro e ad i loro fiori di pesco!”

 

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Cantuccio dell’autore

 

Il sacro pesco della celestiale saggezza è una delle tante cose che ho ammirato in Kung Fu Panda.

Nel primo film c’è una leggera incongruenza perché la prima sera che Po arriva al Palazzo di Giada il pesco ha i frutti, invece poco dopo, quando Oogway lascia il mondo mortale, è in piena fioritura.

Un po’ strano, ma visto che tutto il film è uno spettacolo perdoneremo volentieri questa svista a quelli della Dreamworks XD

 

   
 
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