Incontro del
destino.
La prima volta
che Cana le aveva
predetto una cosa del genere, aveva creduto di averlo trovato nel
ragazzo gentile
che aveva incontrato in una libreria di Magnolia. Lui, così
carino, educato,
acculturato… così simile a lei, troppo simile
perché fosse quello giusto!
Cana aveva
protestato vivacemente,
sostenendo che le sue carte non potevano aver sbagliato; e aveva
ragione, Lucy
aveva incontrato la persona che le avrebbe cambiato la vita esattamente
in
quello stesso giorno di un anno prima.
Il suo fatidico
incontro era caldo,
vivace e prepotente; rissoso e maleducato, sempre pronto ad attaccar
briga per
la minima sciocchezza, ma nessuno aveva un cuore grande e sentimenti
puri come
i suoi. Era bello e aveva uno splendido sorriso capace di farla
sciogliere come
neve al sole.
Si sentiva quasi
stordita dall’intensità
del suo amore per lei e quando lui le aveva confessato ciò
che sentiva, non
aveva potuto trattenere le lacrime mentre la baciava, tanto teneramente
da far
male. Era così irruente che nessuno avrebbe immaginato
quanto fosse dolce nel
suo modo di amare. E a nessuno, esclusa lei, era concesso saperlo.
“A che
pensi, Lu?”, la riscosse la
sua voce.
Lucy sorrise,
stringendo le mani di
Natsu che la cingevano da dietro e voltando appena la testa per
sbirciarlo. “Stavo
ripensando a quando mi hai confessato di amarmi davanti a tutta la
gilda… l’espressione
di Mira era impagabile!”, rise, vedendo le sue guance farsi
di fuoco.
“Non
c’è niente da ridere, mi ha
fatto sentire stupido!”.
Lucy si
voltò nell’abbraccio di
Natsu, stringendolo a sua volta. “Sprizzava
felicità da tutti i pori ma non ha
detto una parola… si è limitata a fissarci tutto
il tempo fin quando non siamo
usciti”.
Natsu
sbuffò rumorosamente,
voltando la testa di lato per nascondere quanto fosse imbarazzato.
“Vorrai dire
fin quando non ti ho presa e portata via di forza, non intendevi
muoverti di un
millimetro e mi fissavano tutti là dentro, non solo
Mira!”.
La maga sorrise,
appoggiando la
guancia al petto di Natsu dove poteva chiaramente sentire il suo cuore
battere
furiosamente. “E’ stato il giorno più
bello della mia vita, lo sai? Non osavo
sperare che tu sentissi lo stesso che sento io, anche se dentro di me
sapevo
che Cana aveva ragione”.
Il Dragon Slayer
la fissò senza
capire, grattandosi la testa. “E che c’entra Cana?
Io non le avevo mica detto
cosa provo per te”.
“Le
sue carte parlavano del mio
incontro del destino, in quell’esatto giorno, e avevano
ragione. Avevo già
incontrato te, ad Hargeon”.
Natsu sorrise,
le guance ancora
leggermente rosse. “Anch’io avevo visto qualcosa
nelle carte di Cana quel
giorno”, disse giocherellando con i capelli di Lucy.
“Che
cosa?”, chiese incuriosita lei.
“Un
drago e delle chiavi”.
***********************************************************************************************************
Ehm *si affaccia
timidamente* salve…
vi ricordate di me ^^”?
Scusate,
scusate, scusate *si
prostra in ginocchio* sono mortificata dal mio ritardo e dal mio
continuo
scusarmi per questo ç_ç Giuro che non
è colpa mia, è un pessimo periodo e ne ha
risentito l’ispirazione (anche quella per la long che si
è dissolta come nebbia,
niente, non è rimasta nemmeno un’ideuzza
ç_ç).
E come se non
bastasse, dopo quasi
un mese torno con una drabble ma l’idea mi piaceva
così, breve e concisa… voi
cosa ne pensate? Lasciatemi un commentino se vi va, grazie, e scusatemi
di
nuovo ç_ç