"Gru- gru-gru"

Ron, ancora steso sul pavimento, aprì gli occhi destato dal verso di una civetta. Era Edvige, che dopo aver accompagnato il padrone all’uscita del labirinto era tornata indietro a cercare gli altri due appartenenti al gruppo.

Come il ragazzo dai capelli rossi riuscì ad alzarsi, lo spettacolo che gli si presentò agli occhi lo spaventò, forse anche più della visione che aveva avuto poco prima:

Draco, il ragazzo più superbo e sicuro della scuola, era in piedi d’avanti a lui, urlante e tremante che si tirava i capelli, in preda ad un attacco di panico.

Ron prese la pozione stendi nervi che si era portato, notò che n’era rimasta davvero poca, ma decise ugualmente di utilizzarla per tentare di calmare il ragazzo dai capelli biondi, che rischiava di rimanere senza nemmeno più un capello; quel pensiero lo fece sorridere: sarebbe stato divertente, vederlo andare in cerca di una qualche parrucca, il più possibile somigliante ai suoi capelli d’orati, come diceva lui!!!

Come Draco riprese coscienza, i ragazzi seguirono la civetta che li condusse all’uscita di quella tortura; fuori c’era Harry ad aspettarli, anche lui aveva un aspetto molto provato.

"Ragazzi ma cos’era quel posto?" Chiese Harry ancora un po’ sotto-shok

"Non lo so, so soltanto che e' stato peggio dei miei incubi!" Ron uscì in una piccola risata nervosa, ripensando all' incubo appena vissuto.

"Era un evento del passato!" Esitò un attimo Harry "Il mio!" E con una mano si massaggiò la cicatrice sulla fronte!!

"Davvero?" Chiese Ron curioso "Invece a me sembrava che si fossero materializzate le mie due più grandi paure!"

"E quali sarebbero? Sentiamo un po’ Lenticchia!" Fece Draco spavaldo, come se il discorso non lo riguardasse

"Ehm….I ragni naturalmente e poi" Si fermò, non poteva ammettere di avere una tremenda paura di perdere Hermione "E sì…..Non me la ricordo la seconda!! Eh eh!" Mentì

"Ragazzi la sentite anche voi?" Chiese timoroso il biondo rivolgendosi agli altri due, che continuavano a parlare tra loro "E’ la solita melodia, ma questa volta se la seguiamo dove ci condurrà?"

"Io non so se ho ancora voglia di seguirla!" Affermò Ron deglutendo

"Ormai siamo in gioco….E dobbiamo proseguire!" Anche il coraggioso Harry Potter, non aveva più tanto coraggio "Sperando di finirla il prima possibile!!"

I ragazzi seguirono la dolce melodia, che li condusse in un lungo corridoio; le pareti, tappezzate d’arazzi dai colori scuri, rendevano soffocante l’intera atmosfera, che, ad ogni passo, si faceva sempre più pesante e tetra. Giunsero presto, poiché avevano accelerato il passo, ad un’enorme porta di ciliegio. La musica proveniva dalla stanza che si trovava lì dietro; Harry abbassò lentamente e delicatamente la maniglia, cercando di fare meno rumore possibile.

A differenza del corridoio che avevano appena percorso, la stanza era ricca di giochi ed anche la parte di un color lilla chiaro, rendeva l’ambiente confortevole.

Una piccola bambina, dalla carnagione pallida, era seduta sul pavimento e giocava con delle bambole; i piccoli oggetti di pezza venivano sbranati da peluche a forma di tigri e leoni.

Ron deglutì "Ho paura che le nostre compagne si ritroveranno senza qualche pezzo!?!" E leggermente agitato si guardò intorno alla ricerca delle ragazze, che naturalmente non trovò.

Draco, bruscamente, si avvicinò alla piccola e le disse "Senti, non vogliamo farti del male, ma vedi di ridarci indietro le nostre compagne!!" Poggiandole le mani sulle spalle gliele strinse "Hai capito?" E la scosse "Prima lo farai e meglio sarà per tutti, anche per te mia cara!!"

Cliodna, furiosa, scostò Malfoy bruscamente, gettandolo con la testa verso la finestra e provocando la rottura del vetro, oltre che lo svenimento del ragazzo.

Si alzò in piedi e cominciando e levitare pronunciò una serie di incantesimi che scaraventarono gli altri due ragazzi a terra.

"Sigillum!" Urlò Harry, che aveva preso in mano il piccolo carillon che aveva smesso di suonare, sperando che la piccola vi fosse imprigionata.

Nulla, quelle parole non ebbero nessun effetto sulla piccola bambina….

"E se provassimo a pronunciarle insieme?" Azzardò Ron, non aveva basi su cui fondare la sua teoria, ma dato che ne stavano passando di tutti i colori, tentarne una oppure un’altra era pressoché la stessa cosa.

"Ok Ron!" Gli fece l’amico "Speriamo solo tu abbia ragione. Corri a svegliare Draco, mentre io distraggo la piccola!! VAI!!"

Ron sgattaiolò in direzione del compagno, che solo grazie ad un incantesimo riuscì a far riprendere e, in questo modo, a potergli spiegare il piano!!

Harry, nel frattempo, si era alzato, una gamba gli faceva male, nella caduta l’aveva sbattuta contro un settimino; si posizionò d’avanti alla bambina che, continuando a galleggiare in aria, stava cominciando a pronunciare una serie di altri incantesimi: evidentemente aveva capito l’intenzione del giovane e non aveva nessuna intenzione di tornare dentro quell’oggetto.

Dietro di lei, Ron e Draco ebbero il tempo di alzarsi e di organizzare il da fare, fecero un cenno al compagno e contemporaneamente urlarono "Sigillum!!"

Dal carillon uscì uno spettro dalle sembianze di donna, aveva lunghi capelli, e stendeva le braccia in direzione della piccola, come volesse stringerla in un forte abbraccio.

"Ormai è tutto finito" Disse lo spettro, le sue parole suonarono, stranamente, chiare anche ai ragazzi; stava parlando nella loro lingua "Vieni da me, piccola mia!!" Ed abbracciò Cliodna portandola con sé all’interno del carillon.

Appena la forte luce svanì, i ragazzi riaprirono gli occhi e notarono di non essere più nella camera della bambina, ma bensì ad Hogwards e più precisamente nella Torre Nord.

Continua nell'ultimo capitolo!!!