Disclaimer: I personaggi di
Kuroko no Basket
Non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Tadatoshi Fujimaki ©.
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Enjoy The Silence :.
A onor del vero, nessuno avrebbe mai
potuto dire di aver sentito Mitobe emettere un qualsiasi suono –dal russare al sospiro rassegnato per un’ora
extra di corsa ordinato dalle sempre comprensiva Aida.
Mitobe era il silenzio e il silenzio
era Mitobe e come il silenzio potevi sempre accorgerti della sua assenza o della
sua presenza: era addirittura più visibile di Kuroko, che, poverino, il
tentativo di parlare almeno lo faceva.
Ma la cosa che più, fra tutte,
lasciava interdetti i ragazzi del Seirin era la facilità con cui Koganei si
poneva a traduttore universale del sempre serafico Rinnosuke.
Persino Aida e Hyuuga rimanevano
stupiti dalla facilità con cui Shinji riusciva a capire ogni singola
espressione di Mitobe e a tradurla in parole: uno storcersi delle labbra appena
accennato, un lieve arcuarsi delle sopracciglia, la tensione delle nocche o dei
muscoli del viso, per Koganei non c’erano segreti.
Ma perché
Mitobe-kun sa parlare!
Aveva risposto Shinji, all’ennesima domanda di Kagami. Al che, tutti avevano
riso e nel frastuono generale nessuno si era accorto delle dita di Rinnosuke
che scivolavano silenziose tra quelle di Koganei, regalandogli un dolce pizzico
al palmo.
Perché Mitobe parlava.
Koganei l’aveva sentito distintamente
chiamare il suo nome tra i grovigli di lenzuola, con le labbra di Rinnosuke a
sfiorargli l’orecchio e luci della città a brulicare rumorose oltre la stanza
colma di sospiri.