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Autore: telesette    17/06/2012    1 recensioni
Zaffiro, principe di Nemesis e fratello di Diamond.
Pezzite, la più grande delle quattro Sorelle Persecutrici.
Due vite, un destino comune, e una storia ricca di sentimento...
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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Le immagini di questa fanfiction
provengono dalla galleria di:
Star-Dusting
alla quale vanno i miei ringraziamenti

 Buon Divertimento!

L'Autore

In ginocchio ai piedi del Sommo Diamond, le quattro Sorelle Persecutrici erano in attesa di conoscere quale sarebbe stata la loro sorte. Malgrado fossero ancora troppo giovani e inesperte, il modo vergognoso in cui avevano fallito la loro missione sul pianeta Déminos era semplicemente inaccettabile. Il principe aveva dato loro l'ordine di assoggettare la popolazione di quel pianeta in nome di Nemesis tuttavia, non avendo ancora molta esperienza di combattimenti, tre di loro ( Kermesite, Bertierite e Calaverite ) erano state miseramente sconfitte...
Dal momento che la battaglia era perduta, Pezzite ( la sorella più grande ) non poteva abbandonare le sorelle al proprio destino. Per questo motivo, contravvenendo agli ordini del Sommo Diamond, aveva condotto tutte e tre lontano dal campo di battaglia per salvare loro la vita.
Il suo comportamento le sarebbe costato assai caro.
Su Nemesis non c'era posto per i traditori, e men che meno per chi veniva sconfitto in battaglia.
Il destino di tutte e quattro dipendeva ora dalla decisione del principe, il quale era stato informato della situazione dal Saggio, e difficilmente le quattro guerriere della Luna Nera se la sarebbero cavata.

 

- La tua decisione dev'essere di esempio per tutti, Diamond - esclamò il Saggio, con la sua voce profonda e priva di emozione. - Le quattro Sorelle Persecutrici si sono dimostrate inette ed incapaci; oltretutto, tenendo conto che Pezzite ha contravvenuto deliberatamente ai tuoi ordini, tutte loro si sono macchiate anche del reato di "tradimento"... E la pena per i traditori può essere soltanto una!

Diamond non si scompose.
Pezzite e le sue sorelle tenevano il capo chino, perfettamente consapevoli su quale fosse la gravità delle loro colpe, e speravano in silenzio nella clemenza del principe. Questi sembrava del tutto indifferente, come se la cosa non lo riguardasse, e tuttavia da una sua parola dipendeva il destino di ben quattro vite.
Kermesite, Bertierite e Calaverite recavano ancora sul corpo le ferite e i segni della sconfitta subita. Avevano combattuto con coraggio, ma non erano forti come la loro sorella maggiore, e il loro fallimento dipendeva unicamente dall'inesperienza... Pezzite si rimproverava dentro di sé di aver commesso lo sbaglio irreparabile: sottraendosi dalla battaglia, sia pure per salvare le sue sorelle, aveva infatti segnato tragicamente il loro destino come traditrici; Diamond non avrebbe avuto alcuna pietà per loro e le avrebbe condannate a morte tutte quante.
Pezzite strinse le labbra dolorosamente e serrò il pugno.
Forse non aveva il diritto di appellarsi alla clemenza del principe, essendo lei stessa la responsabile del suddetto tradimento, ciononostante non poteva permettere che le sue sorelle dovessero pagare per una colpa che era soltanto sua.

- Maestà - esclamò d'un tratto Pezzite, sollevando gli occhi sconvolta. - Maestà, vi supplico: le mie sorelle sono innocenti, sono io la sola ed unica traditrice!
- Pezzite - fece Calaverite con un sussulto.
- Sorella - fecero eco le altre.

Diamond parve colpito dal coraggio ( o dall'incoscienza ) di costei, tanto che si riscosse dalla sua indolenza. Una volta alzatosi in piedi infatti, si avvicinò lentamente alla donna inginocchiata e la guardò serio negli occhi. Pezzite ricambiò il suo sguardo, senza vacillare, sperando che egli potesse almeno accogliere la supplica di risparmiare le sue sorelle più giovani.

- Dimmi, Pezzite - mormorò Diamond a voce bassa. - Sei veramente pronta ad assumerti tutta la responsabilità, anche per le tue sorelle?
- Sì, mio signore - rispose lei decisa. - Ho agito di mia iniziativa, dimenticando il giuramento di fedeltà che avevo fatto; le mie sorelle sono state sconfitte, è vero, ma hanno combattuto coraggiosamente e con lealtà; l'unica a meritare la morte sono solo e solamente io!
- Pezzite, no - gemettero insieme Kermesite e Bertierite.
- Non farlo - urlò Calaverite sconvolta.
- SILENZIO - tuonò il Saggio, mettendole a tacere con una lieve scarica di energia.

Kermesite, Bertierite e Calaverite si trovarono a giacere in un angolo della sala, ansimanti e quasi prive di conoscenza, mentre Pezzite era pronta ad accettare l'estrema punizione. Diamond strinse gli occhi, conscio del fatto che lei si stava chiaramente sacrificando per proteggere le sue sorelle, tuttavia non poteva mostrare alcuna clemenza per un soldato che disobbediva agli ordini. Senza dire una parola, Diamond sollevò il palmo della mano aperta e lo puntò contro la rassegnata Pezzite...

- Fratello, aspetta!

In quella, le porte della Sala del Trono si spalancarono di colpo. Diamond interruppe immediatamente l'esecuzione, volgendo lo sguardo verso colui che aveva osato interromperlo. Suo fratello Zaffiro si fece avanti, con passo lento e deciso, e ripeté a Diamond di ritornare sulla sua decisione.

- Dimmi, Zaffiro - fece Diamond calmissimo. - Per quale motivo dovrei passare sopra il tradimento di questa donna?
- Perché i legami di sangue non hanno nulla a che fare col tradimento - rispose prontamente Zaffiro. - E' stato un errore mandare delle combattenti giovani e inesperte, specie contro un popolo agguerrito come quello di Déminos; la colpa più grave in questo caso è da attribuire piuttosto ai nostri generali, per non aver valutato correttamente la forza del nemico; Pezzite ha abbandonato il campo non per vigliaccheria, ma per sottrarre il sangue del suo sangue da una morte sicura e priva di significato...
- Intendi forse giustificare il comportamento di un soldato disobbediente, Zaffiro? - domandò dunque il Saggio con evidente cinismo.
- Voglio solo ricordare a mio fratello ciò che sembra avere dimenticato - rispose Zaffiro gelido. - Se la battaglia contro Déminos fosse stata pianificata meglio, il soldato Pezzite non avrebbe certo agito come ha fatto: le perdite in guerra sono accettabili, quando si intravede comunque la possibilità di vittoria, ma non si può pretendere di sacrificare la vita di un familiare per una battaglia che è persa in partenza...

Diamond si voltò a guardare Zaffiro con aria accondiscendente. Suo fratello era giovane ma, nonostante l'età, sapeva spesso dimostrarsi molto più saggio ed assennato. Tuttavia le sue parole non lo convincevano ancora del tutto e, prima di emettere una sentenza definitiva, intendeva ascoltare fino in fondo le sue ragioni.

- Dunque, fratello - disse Diamond con ironìa. - Dovrei forse mantenere nel mio esercito gente debole e inaffidabile? E' questo che mi stai chiedendo?
- La tua premessa è sbagliata - lo corresse dunque Zaffiro. - Le Sorelle Persecutrici non sono deboli, Pezzite ad esempio è uno degli elementi più forti del nostro esercito, ma non possiamo pretendere di mandare in guerra soldati ancora in fase di addestramento: Kermesite, Bertierite e Calaverite condividono il sangue della loro sorella maggiore, questo è vero, ma anche i guerrieri più forti devono avere il tempo di prepararsi in vista delle battaglie future; Pezzite ha agito in questo modo per una nobile ragione, e non per vigliaccheria o per inadempienza verso i tuoi ordini... La nostra famiglia ha sempre sostenuto di essere dalla parte del giusto, non possiamo chiudere gli occhi sulla nobiltà d'animo scambiandola per codardìa!

Pezzite sbarrò gli occhi incredula.

- Principe Zaffiro... - mormorò.
- Dai ascolto al tuo cuore, fratello - insisté Zaffiro. - Giudica tu stesso, attraverso lo sguardo di questa donna, e dimmi se vedi in lei qualcosa che non dimostri la sua lealtà o il suo coraggio!
- Le tue parole sono quelle di uno stolto, Zaffiro - intervenne dunque il Saggio, muovendo le mani sopra la sua sfera. - Chi ha disobbedito agli ordini una volta può farlo di nuovo, perciò è necessario tagliare i rami malati prima che possano infettare tutta la pianta...
- Non mi sembra di aver chiesto la tua opinione, Saggio - lo interruppe Diamond severo. - Sono io a dover prendere le decisioni, cerca di non dimenticarlo!
- Ti prego di scusarmi - si affrettò a dire il Saggio. - Allora, qual'è la tua decisione?

Zaffiro guardò il fratello con grande trepidazione, anche Pezzite sollevò lo sguardo con ansia, tuttavia trascorsero diversi secondi prima che Diamond emettesse la sua sentenza. Ad un tratto il principe puntò gli occhi verso Zaffiro e, avvicinandosi per mettergli una mano sulla spalla, gli rivolse ancora una volta un sorriso colmo di affetto.

- Credo che tu abbia ragione - esclamò. - Non ho mai dubitato della tua capacità di giudizio, e non vedo perché dovrei farlo adesso... Pezzite riceverà una punizione severa per aver disobbedito agli ordini, e le sue sorelle verranno sottoposte ad un duro periodo di addestramento, tuttavia la condanna di morte è revocata!
- Grazie, fratello - esclamò Zaffiro con gratitudine.
- Ti affido l'incarico di scegliere la punizione più adatta - aggiunse Diamond. - Così non potrai dire che sono il solito fratellone spietato!

Zaffiro era felice.
Per quanto il Saggio avesse potere di persuasione su di lui, Diamond era sempre suo fratello. Non era un uomo malvagio, il suo cuore sapeva ancora accostare la pietà alla giustizia, e proprio per questo lo ammirava e lo rispettava. Dopo aver risposto con un cenno di assenso, Zaffiro si chinò verso Pezzite e le rivolse uno sguardo rassicurante.

- Non temere - sussurrò. - Farò il possibile per te e le tue sorelle!
- Principe Zaffiro, io...

Zaffiro intravide il Saggio con la coda dell'occhio e, non ritenendo sicuro parlare in sua presenza, preferì chiudere in fretta la conversazione.

- Parleremo dopo - concluse. - Cerca solo di muoverti con attenzione, altrimenti nemmeno io potrò fare nulla per aiutarti, ricordalo!

Pezzite annuì.

 

( continua )

   
 
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