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Autore: Maya92    20/06/2012    2 recensioni
Era senza dubbio bellissima, con lunghi capelli corvini e occhi azzurri come il ghiaccio. Aveva subito attirato a se gli sguardi ammirati degli uomini e quelli un po’ meno compiaciuti delle ragazze. Il suo passo era svelto, sicuro e proseguendo nel suo percorso, nonostante gli occhi fissi ed il mormorio della gente, arrivò e si accomodò sulla sedia in attesa del cappello parlante.
Piton riprese la parola, era arrivato il momento delle presentazioni.
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Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Buongiorno a tutti :D innanzitutto mi scuso del ritardo. Per ora infatti è un periodo in cui sono particolarmente impegnata e non riesco a scrivere assiduamente. Mi scuso anche del capitolo, avrei voluto dedicargli più tempo e onestamente non è uno dei miei preferiti ma spero che siate clementi e che vi piaccia comunque almeno un po’ :) come magari avrete capito dal titolo mi ha molto ispirato la canzone “everything I do I do it for you” di Bryan Adams. a presto baci e buona lettura :D

Everything I do , I do it for you

 

Era passato quasi un mese dalla notte di Natale da quando Victor e Cassandra erano diventati una “coppia”. Alla ragazza in realtà non piaceva per niente quel termine affermava infatti che  “non le si addiceva” ma ciò nonostante per tutti lo erano. Li si vedeva sempre insieme (non mano nella mano naturalmente, quello non era veramente da lei) ridevano, scherzavano, si sedevano sempre insieme a lezione. Ma naturalmente non tutti i pettegolezzi parlavano di quanto fossero carini o quanto stessero bene insieme… Cassandra ormai era per tutti quella che aveva distrutto il gruppo di amici più famoso dell’intera Hogwarts e molti iniziarono a chiedersi se quello non fosse solamente un piano escogitato fin dall’inizio …

 

 

Victor e Cassandra erano seduti insieme a studiare. La ragazza ad un certo punto sentì uno sguardo fisso su di lei e senza neanche alzare gli occhi dal libro disse:

-che c’è?-

-cosa?- rispose Victor con l’aria di un bambino che prova a fare l’innocente .

-Perché mi stai fissando? Sai che non lo sopporto-

-non posso semplicemente guardarla mia ragazza?-

- … cosa devi chiedermi Victor?- (faccia di lui :  -_-“ )

- ascolta Cassandra … sai che ci tengo tantissimo a te e mi sembra di avertelo dimostrato più volte … ma se ci pensi , io in realtà non so praticamente nulla di te.-

Finalmente Cassandra spostò il suo sguardo dal libro al ragazzo .

- cos’è non ti fidi di me per caso?-

-no Cassandra questo non c’entra niente e lo sai benissimo … semplicemente … io non so nulla di te! Del tuo passato, della tua famiglia …-

Victor sapeva che sarebbe stato colpito da una maledizione senza perdono era solo questione di minuti. Cassandra chiuse con un colpo secco il libro, ecco che si stava preparando all’attacco …

-cosa vuoi sapere?-

Il ragazzo rimase per un attimo esterrefatto , pensava avrebbe reagito molto peggio conoscendola.

-beh ad esempio non so… parlami di tua madre! Chi è? O della tua infanzia … parlami di quello che vuoi –

Cassandra sapeva che quel momento sarebbe arrivato prima o poi , il momento delle mille domande, così anche se difficilmente iniziò a parlare:

-mia madre … in realtà non so molto di lei , non l’ho mai conosciuta. Mio padre mi ha sempre raccontato che mi abbandonò alla nascita. Era una Veela. (Cassandra sorrise vedendo l’espressione di Victor). Si narrano molte leggende sulle Veela. Da sempre sono considerate creature maligne, donne bellissime, capaci di sedurre qualsiasi uomo sulla terra, anche se questo fosse il peggior nemico. È per questo che sono tanto pericolose, potrebbero uccidere la loro preda senza che questa se ne renda conto.

Le Veela sono creature fedeli … non sopportano che le si inganni e possono essere terribili con chi infrange una promessa , inoltre non esiterebbero neanche un secondo a sacrificarsi per amore. Queste creature oltre che i normali poteri di una strega possiedono la capacità se adirate, di trasformarsi in delle furie con lunghi artigli da rapace e non c’è alcun modo di fermarle se non dopo aver ucciso la loro vittima.

Si so cosa stai pensando, sembrano tanto carine e invece … Per quanto riguarda mio padre invece beh, lui scomparve per 13 anni … 13 lunghi anni e quando ricomparve  ormai io ero troppo grande ed anche il tempo trascorso era troppo  … naturalmente ero felice che lui fosse tornato!

È per questo che sono così Victor, è per questo che odio le feste. Non c’era compleanno, Natale in cui io non fossi sola. Ma col tempo ho imparato a tenere per me tutto quello che provavo bello o brutto che fosse, ed è per questo che non riesco ad aprirmi, per me è tutto nuovo.-

Victor l’aveva ascoltata senza mai interromperla.

-quindi tu … tu hai mai usato …-

-i miei poteri da Veela con te? No Victor io non uso quasi mai quella parte di me e comunque ora sai che non sto con te per un piano o cose simili altrimenti avrei potuto fare cadere ai miei piedi direttamente Potter non credi?

Victor continuava ad ascoltarla ed effettivamente tutto ciò che diceva aveva senso, perché usare lui quando poteva benissimo fare diventare Harry il suo burattino.

Un'altra domanda però gli sorse spontanea.

-ma non hai mai pensato di cercare tua madre?-

-mia madre? E a che scopo? Se non mi voleva alla nascita non penso mi avrebbe aperto il suo cuore da adulta-

Victor sapeva si sarebbe pentito delle parole che stava per pronunciare.

-ma … non hai mai pensato che magari lei in realtà … non ti abbia abbandonata?-

Cassandra si girò verso di lui, con un espressione tra l’arrabbiato e il confuso.

-che vuol dire?-

Ecco ma poteva esistere uomo più stupido sulla faccia della terra?

-semplicemente non capisco come mai ti abbia abbandonata! Insomma  doveva certamente sapere chi fosse tuo padre non credo possa averla “costretta”, e se ha deciso di stare con lui nonostante tutto perché abbandonarti ?-

-Victor mi stai veramente dando sui nervi smettila adesso ok? Non so quali pensieri ti stiano passando per la mente ma è ora che tu la smetta.-

Detto questo Cassandra si alzò di colpo andando via e lasciando il povero Victor solo con sé stesso ed i suoi pensieri.

 

 

Cassandra camminava spedita per il lungo corridoio che l’avrebbe portata a lezione ancora arrabbiata per la discussione di qualche ora prima. Sentì una voce chiamarla ma lei fece finta di niente proseguendo. Una mano le strinse il braccio e la costrinse a fermarsi.

-Cassandra senti mi dispiace io non dovevo intromettermi hai ragione ti chiedo scusa-

Era strano Victor era l’unica persona con la quale non riusciva ad essere arrabbiata. Sospirò.

-no hai ragione è che a me non piace parlare di tutto questo scusa …-

- ti prometto che non ti chiederò più niente allora –

Un gentile sorriso si aprì sulle labbra del ragazzo. Era così dolce, lui che cercava sempre di rasserenarla, di dirle la cosa giusta solo per farla sorridere. Lo prese per mano, lì davanti a tutti e insieme iniziarono ad incamminarsi verso l’aula. 

 

 

Le  lezioni erano finite e gli studenti dopo il pranzo si stavano recando tutti o verso la biblioteca per studiare o alle proprie sale comuni per un po’ di meritato riposo. Mentre i fidanzatini dell’anno uscivano dalla Sala Grande incrociarono Harry che li guardò e li oltrepassò come se niente fosse. Cassandra lanciò un occhiata verso Victor e vide che il suo viso si era oscurato. Era dal giorno della lite che non si parlavano e sapeva che la cosa lo feriva. Ron ed Hermione tentavano di mettere la pace , cercavano spesso di parlare con Harry e spiegargli la situazione ma lui era proprio una testa dura. Non sopportava di vedere Victor così e non poter fare niente specialmente perché sapeva che in fondo era lei la causa di tutto.

-Victor senti io mi sono ricordata che avevo promesso di aiutare Pansy e le altre per un compito urgente ci vediamo dopo ok?- e dopo avergli posato un leggero bacio sulle labbra scappò via senza dargli il tempo di riflettere … aspetta un momento … da quando Cassandra aiutava qualcuno per un compito?

 

 

-Potter, Potter fermati devo parlarti … -

Il ragazzo proseguiva per la sua strada incurante dei richiami anzi aumentando sempre più il passo ma qualcosa alla fine lo costrinse a fermarsi : era come paralizzato.

-Perché con te devo sempre usare le maniere forti me lo spieghi?-

-Liberami Riddle adesso-

-non credo che tu sia nella posizione di dare ordini Potter quindi calmati. Prometto di liberarti ma tu ascoltami … ho solo bisogno di parlarti.-

Vedendo che il ragazzo non rispondeva ma neanche imprecava contro di lei mantenne la promessa liberandolo. Forse era disposto ad ascoltarla e lei non si fece sfuggire l’occasione.

-ascoltami bene Potter perché non ti dirò queste cose un’altra volta. Non sono solita mettere in scena questi teatrini quindi già da questo dovresti capire le mie intenzioni. A me non interessa che tu mi creda o no ma io ci tengo veramente a Victor e non gli farei mai niente del male. Tu hai le tue buone ragioni per non fidarti di me questo lo capisco … ma … per favore … non avercela con lui. Lui ci sta male ed io non sopporto di vederlo così, anche se quando è con me prova ad essere allegro e spensierato so che in realtà sta pensando ad altro. –

Harry la stava ascoltando in silenzio voleva veramente capire fino a che punto fosse disposta a spingersi.

-Lui è l’unico che sia mai riuscito a vedere in me qualcosa di diverso.

 Non sei stupido Potter anzi,  forse entrambi siamo gli unici a capire veramente come finirà tutto questo. Sappiamo entrambi che una guerra ci sarà e che soltanto uno ne uscirà vincitore … proprio per questo Potter ti prego, non costringermi ad allontanarmi da lui adesso. Prova a non vedermi come la figlia di Voldemort ma solo come Cassandra una semplice ragazza che tiene veramente al tuo migliore amico. Arriverà il momento dell’odio , arriverà il momento di lottare e allora saremo solo tu ed io te lo prometto, ma non adesso. Quello che avevo da dirti te l’ho detto, ora spetta solo a te decidere.-

Dicendo questo Cassandra si voltò e si allontanò non lasciandogli il tempo di replicare.

 

 

 

 

La piccola Riddle era nella Sala Comune assorta nella lettura di un libro di fronte al camino scoppiettante quando sentì che qualcuno si sedette nel divano accanto a lei: era Victor.

-ciao-

-ciao – disse lei sorridendo e chiudendo il libro.

Victor la attirò a sé , la strinse tra le braccia mettendosi a guardare le fiamme ardenti nel camino.

-Oggi ho parlato con Harry sai , mi ha chiesto scusa , o meglio non è che mi abbia chiesto proprio scusa però gli dispiaceva per come si era comportato …-

-ah bene sono contenta, era ora che quello stupido rinsavisse –

Era bello stare al caldo tra le grandi e forti braccia del ragazzo, la facevano sentire protetta. Lui continuò:

-Harry mi ha detto che sei andata a parlargli … grazie.-

Cassandra si irrigidì Ma che cavolo stupido Potter ma che motivo c’era di dirglielo?

-come mai l’hai fatto? In fondo lo odi … -

-si potrò anche odiare lui ma di certo a te ci tengo.-

Quelle erano le prime vere parole dolci che gli diceva e Victor si sentì ancora più felice.

-Vieni con me ho una sorpresa per te!-

 

 

 

 

-posso aprire gli occhi adesso?-

-Aspetta ancora un momento … ok ora puoi-

Cassandra aprì gli occhi intorpiditi e si ritrovò in una splendida camera da letto. Al centro della stanza c’era un enorme baldacchino sui colori del bronzo. Ovunque ci si girasse vasi di rose rosse attiravano lo sguardo e bellissime candele illuminavano la stanza donandole un atmosfera ancora più romantica. Un profumo dolce ti inebriava , tutto era perfetto sembrava di essere all’interno di un bellissimo sogno.

-ti piace?-

Le parole di Victor la riportarono alla realtà.

-Victor è … bellissimo … non so cosa … che significa?-

Il ragazzo la fece girare. Si tenevano per mano, si guardavano , lui parlò:

-Tu sai cosa significhi per me Cassandra … non mi sono mai lasciato intimorire né da te né da tutti quelli che dicevano che non valesse la pena tentare. Dal primo momento in cui ti ho vista ho capito che tutto sarebbe cambiato,che la mia vita sarebbe stata diversa. Ho fatto di tutto per farmi notare da te non mi sono mai arreso neanche quando mi dicevi che tutto questo era impossibile e ora che ci sono riuscito, ora che tu sei mia,che sei qui con me, ora che ti sei insinuata e ti sei impossessata della mia vita e della mia anima … ti chiedo di tenermi con te per sempre così come sono.

Non c’è più nulla al mondo per cui valga la pena lottare e vivere , sarei disposto a sacrificare la mia vita per te e quando verrà il momento non allontanarmi, non buttare all’aria tutto questo per un uomo che non hai neanche mai conosciuto veramente, per uno sconosciuto che chiami padre. Ormai Cassandra tutto quello che esiste al di fuori di noi non ha senso e qualsiasi cosa dico, ogni mio singolo respiro, qualsiasi cosa faccio … la faccio per te. Ti amo Cassandra-

Se Cassandra in quel momento non fosse stata tra le braccia di Victor sicuramente le sue gambe non l’avrebbero sorretta. Quelle cose , quelle parole così dolci, aveva appena detto di amarla. Victor l’aveva cambiata questo era certo, come poteva lei rinnegare tutto quello che era nato tra di loro? ma come poteva allo stesso tempo tradire suo padre... Cassandra provò a parlare ma dalla sua bocca non uscì alcun suono e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Victor se ne accorse, sorrise:

- non sono stupido, non voglio che tu mi risponda adesso, sono sicuro che quando arriverà il momento il tuo cuore ti dirà cosa è giusto fare… e poi non ti ho portata qui per farti piangere!-

Prese tra le braccia la ragazza e la adagiò  delicatamente sul letto,lui le si mise sopra facendo peso sulle braccia e iniziò a baciarla. Le loro lingue iniziarono una danza frenetica , le loro mani si accarezzavano dolcemente e con passione allo stesso tempo. Si desideravano come mai prima, come se sentissero che dovevano godere di ogni singolo istante che gli rimaneva, come se sapessero che presto tutto quello gli sarebbe stato strappato via. Ma in quel momento niente oltre loro due esisteva. Al di fuori di quella stanza nulla aveva importanza e i loro corpi si intrecciavano bisognosi di sentirsi un’unica cosa. Fecero l’amore non sapendo bene quanto tempo alla fine fosse passato, neanche quello era importante ,speravano anzi che il tempo si fermasse, desideravano che l’alba non arrivasse mai perché quella stanza era diventata il loro piccolo mondo, un mondo dove non esistevano nessun Harry Potter nessun Voldemort, né Serpeverde né Grifondoro, nessuna guerra … il quel mondo esistevano solo loro, Victor e Cassandra.

 

Finalmente una scena d’amore  :D non sono molto brava con queste cose credo si sia capito vi chiedo scusa xD spero comunque la storia stia continuando a piacervi. Per quanto riguarda la descrizione della Veela alcune cose sono state prese da internet altre completamente inventate xD il prossimo capitolo (che anticipo sin da ora arriverà in ritardo :( ) sarà il penultimo o l’ultimo devo pensarci ancora un po’! detto questo grazie a tutti quelli che mi seguono in silenzio e a tutti quelli che invece mi fanno sapere ciò che pensano! Un bacio a tutti a presto :D

  
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