Buongiorno
a tutti :D innanzitutto mi scuso del ritardo. Per ora infatti
è un periodo in
cui sono particolarmente impegnata e non riesco a scrivere
assiduamente. Mi scuso
anche del capitolo, avrei voluto dedicargli più tempo e
onestamente non è uno
dei miei preferiti ma spero che siate clementi e che vi piaccia
comunque almeno
un po’ :) come magari avrete capito
dal titolo mi ha
molto ispirato la canzone “everything I do I do it for
you” di Bryan Adams. a
presto baci e buona lettura :D
Everything I do , I do it
for you
Era
passato quasi un mese dalla notte di Natale da quando Victor e
Cassandra erano
diventati una “coppia”. Alla ragazza in
realtà non piaceva per niente quel
termine affermava infatti che “non
le si
addiceva” ma ciò nonostante per tutti lo erano. Li
si vedeva sempre insieme
(non mano nella mano naturalmente, quello non era veramente da lei)
ridevano,
scherzavano, si sedevano sempre insieme a lezione. Ma naturalmente non
tutti i
pettegolezzi parlavano di quanto fossero carini o quanto stessero bene
insieme…
Cassandra ormai era per tutti quella che aveva distrutto il gruppo di
amici più
famoso dell’intera Hogwarts e molti iniziarono a chiedersi se
quello non fosse
solamente un piano escogitato fin dall’inizio …
Victor
e Cassandra erano seduti insieme a studiare. La ragazza ad un certo
punto sentì
uno sguardo fisso su di lei e senza neanche alzare gli occhi dal libro
disse:
-che
c’è?-
-cosa?-
rispose Victor con l’aria di un bambino che prova a fare
l’innocente .
-Perché
mi stai fissando? Sai che non lo sopporto-
-non
posso semplicemente guardarla mia ragazza?-
-
…
cosa devi chiedermi Victor?- (faccia di lui :
-_-“ )
-
ascolta Cassandra … sai che ci tengo tantissimo a te e mi
sembra di avertelo
dimostrato più volte … ma se ci pensi , io in
realtà non so praticamente nulla
di te.-
Finalmente
Cassandra spostò il suo sguardo dal libro al ragazzo .
-
cos’è
non ti fidi di me per caso?-
-no
Cassandra questo non c’entra niente e lo sai benissimo
… semplicemente … io non
so nulla di te! Del tuo passato, della tua famiglia …-
Victor
sapeva che sarebbe stato colpito da una maledizione senza perdono era
solo
questione di minuti. Cassandra chiuse con un colpo secco il libro, ecco
che si
stava preparando all’attacco …
-cosa
vuoi sapere?-
Il
ragazzo rimase per un attimo esterrefatto , pensava avrebbe reagito
molto
peggio conoscendola.
-beh
ad esempio non so… parlami di tua madre! Chi è? O
della tua infanzia … parlami
di quello che vuoi –
Cassandra
sapeva che quel momento sarebbe arrivato prima o poi , il momento delle
mille
domande, così anche se difficilmente iniziò a
parlare:
-mia
madre … in realtà non so molto di lei , non
l’ho mai conosciuta. Mio padre mi ha
sempre raccontato che mi abbandonò
alla nascita. Era una Veela. (Cassandra sorrise vedendo
l’espressione di
Victor). Si narrano molte leggende sulle Veela. Da sempre sono
considerate
creature maligne, donne bellissime, capaci di sedurre qualsiasi uomo
sulla
terra, anche se questo fosse il peggior nemico. È per questo
che sono tanto
pericolose, potrebbero uccidere la loro preda senza che questa se ne
renda
conto.
Le
Veela sono creature fedeli … non sopportano che le si
inganni e possono essere
terribili con chi infrange una promessa , inoltre non esiterebbero
neanche un
secondo a sacrificarsi per amore. Queste creature oltre che i normali
poteri di
una strega possiedono la capacità se adirate, di
trasformarsi in delle furie
con lunghi artigli da rapace e non c’è alcun modo
di fermarle se non dopo aver
ucciso la loro vittima.
Si
so
cosa stai pensando, sembrano tanto carine e invece … Per
quanto riguarda mio
padre invece beh, lui scomparve per 13 anni … 13 lunghi anni
e quando ricomparve
ormai io ero troppo
grande ed anche il
tempo trascorso era troppo …
naturalmente ero felice che lui fosse tornato!
È
per
questo che sono così Victor, è per questo che
odio le feste. Non c’era
compleanno, Natale in cui io non fossi sola. Ma col tempo ho imparato a
tenere
per me tutto quello che provavo bello o brutto che fosse, ed
è per questo che
non riesco ad aprirmi, per me è tutto nuovo.-
Victor
l’aveva ascoltata senza mai interromperla.
-quindi
tu … tu hai mai usato …-
-i
miei poteri da Veela con te? No Victor io non uso quasi mai quella
parte di me
e comunque ora sai che non sto con te per un piano o cose simili
altrimenti
avrei potuto fare cadere ai miei piedi direttamente Potter non credi?
Victor
continuava ad ascoltarla ed effettivamente tutto ciò che
diceva aveva senso,
perché usare lui quando poteva benissimo fare diventare
Harry il suo burattino.
Un'altra
domanda però gli sorse spontanea.
-ma
non hai mai pensato di cercare tua madre?-
-mia
madre? E a che scopo? Se non mi voleva alla nascita non penso mi
avrebbe aperto
il suo cuore da adulta-
Victor
sapeva si sarebbe pentito delle parole che stava per pronunciare.
-ma
…
non hai mai pensato che magari lei in realtà …
non ti abbia abbandonata?-
Cassandra
si girò verso di lui, con un espressione tra
l’arrabbiato e il confuso.
-che
vuol dire?-
Ecco
ma poteva esistere uomo più stupido sulla faccia della terra?
-semplicemente
non capisco come mai ti abbia abbandonata! Insomma doveva
certamente sapere chi fosse tuo padre
non credo possa averla “costretta”, e se ha deciso
di stare con lui nonostante
tutto perché abbandonarti ?-
-Victor
mi stai veramente dando sui nervi smettila adesso ok? Non so quali
pensieri ti
stiano passando per la mente ma è ora che tu la smetta.-
Detto
questo Cassandra si alzò di colpo andando via e lasciando il
povero Victor solo
con sé stesso ed i suoi pensieri.
Cassandra
camminava spedita per il lungo corridoio che l’avrebbe
portata a lezione ancora
arrabbiata per la discussione di qualche ora prima. Sentì
una voce chiamarla ma
lei fece finta di niente proseguendo. Una mano le strinse il braccio e
la
costrinse a fermarsi.
-Cassandra
senti mi dispiace io non dovevo intromettermi hai ragione ti chiedo
scusa-
Era
strano Victor era l’unica persona con la quale non riusciva
ad essere
arrabbiata. Sospirò.
-no
hai ragione è che a me non piace parlare di tutto questo
scusa …-
-
ti
prometto che non ti chiederò più niente allora
–
Un
gentile sorriso si aprì sulle labbra del ragazzo. Era
così dolce, lui che
cercava sempre di rasserenarla, di dirle la cosa giusta solo per farla
sorridere. Lo prese per mano, lì davanti a tutti e insieme
iniziarono ad
incamminarsi verso l’aula.
Le lezioni erano finite e gli
studenti dopo il
pranzo si stavano recando tutti o verso la biblioteca per studiare o
alle
proprie sale comuni per un po’ di meritato riposo. Mentre i
fidanzatini dell’anno
uscivano dalla Sala Grande incrociarono Harry che li guardò
e li oltrepassò
come se niente fosse. Cassandra lanciò un occhiata verso
Victor e vide che il
suo viso si era oscurato. Era dal giorno della lite che non si
parlavano e
sapeva che la cosa lo feriva. Ron ed Hermione tentavano di mettere la
pace ,
cercavano spesso di parlare con Harry e spiegargli la situazione ma lui
era
proprio una testa dura. Non sopportava di vedere Victor così
e non poter fare
niente specialmente perché sapeva che in fondo era lei la
causa di tutto.
-Victor
senti io mi sono ricordata che avevo promesso di aiutare Pansy e le
altre per
un compito urgente ci vediamo dopo ok?- e dopo avergli posato un
leggero bacio
sulle labbra scappò via senza dargli il tempo di riflettere
… aspetta un
momento … da quando Cassandra aiutava qualcuno per un
compito?
-Potter,
Potter fermati devo parlarti … -
Il
ragazzo proseguiva per la sua strada incurante dei richiami anzi
aumentando
sempre più il passo ma qualcosa alla fine lo costrinse a
fermarsi : era come
paralizzato.
-Perché
con te devo sempre usare le maniere forti me lo spieghi?-
-Liberami
Riddle adesso-
-non
credo che tu sia nella posizione di dare ordini Potter quindi calmati.
Prometto
di liberarti ma tu ascoltami … ho solo bisogno di parlarti.-
Vedendo
che il ragazzo non rispondeva ma neanche imprecava contro di lei
mantenne la
promessa liberandolo. Forse era disposto ad ascoltarla e lei non si
fece
sfuggire l’occasione.
-ascoltami
bene Potter perché non ti dirò queste cose
un’altra volta. Non sono solita
mettere in scena questi teatrini quindi già da questo
dovresti capire le mie
intenzioni. A me non interessa che tu mi creda o no ma io ci tengo
veramente a
Victor e non gli farei mai niente del male. Tu hai le tue buone ragioni
per non
fidarti di me questo lo capisco … ma … per favore
… non avercela con lui. Lui
ci sta male ed io non sopporto di vederlo così, anche se
quando è con me prova
ad essere allegro e spensierato so che in realtà sta
pensando ad altro. –
Harry
la stava ascoltando in silenzio voleva veramente capire fino a che
punto fosse
disposta a spingersi.
-Lui
è l’unico che sia mai riuscito a vedere in me
qualcosa di diverso.
Non sei stupido Potter anzi,
forse entrambi siamo
gli unici a capire
veramente come finirà tutto questo. Sappiamo entrambi che
una guerra ci sarà e
che soltanto uno ne uscirà vincitore … proprio
per questo Potter ti prego, non
costringermi ad allontanarmi da lui adesso. Prova a non vedermi come la
figlia
di Voldemort ma solo come Cassandra una semplice ragazza che tiene
veramente al
tuo migliore amico. Arriverà il momento dell’odio
, arriverà il momento di
lottare e allora saremo solo tu ed io te lo prometto, ma non adesso.
Quello che
avevo da dirti te l’ho detto, ora spetta solo a te decidere.-
Dicendo
questo Cassandra si voltò e si allontanò non
lasciandogli il tempo di replicare.
La
piccola Riddle era nella Sala Comune assorta nella lettura di un libro
di
fronte al camino scoppiettante quando sentì che qualcuno si
sedette nel divano
accanto a lei: era Victor.
-ciao-
-ciao
– disse lei sorridendo e chiudendo il libro.
Victor
la attirò a sé , la strinse tra le braccia
mettendosi a guardare le fiamme
ardenti nel camino.
-Oggi
ho parlato con Harry sai , mi ha chiesto scusa , o meglio non
è che mi abbia
chiesto proprio scusa però gli dispiaceva per come si era
comportato …-
-ah
bene sono contenta, era ora che quello stupido rinsavisse –
Era
bello stare al caldo tra le grandi e forti braccia del ragazzo, la
facevano
sentire protetta. Lui continuò:
-Harry
mi ha detto che sei andata a parlargli … grazie.-
Cassandra
si irrigidì Ma che cavolo stupido
Potter
ma che motivo c’era di dirglielo?
-come
mai l’hai fatto? In fondo lo odi … -
-si
potrò anche odiare lui ma di certo a te ci tengo.-
Quelle
erano le prime vere parole dolci che gli diceva e Victor si
sentì ancora più
felice.
-Vieni
con me ho una sorpresa per te!-
-posso
aprire gli occhi adesso?-
-Aspetta
ancora un momento … ok ora puoi-
Cassandra
aprì gli occhi intorpiditi e si ritrovò in una
splendida camera da letto. Al
centro della stanza c’era un enorme baldacchino sui colori
del bronzo. Ovunque
ci si girasse vasi di rose rosse attiravano lo sguardo e bellissime
candele
illuminavano la stanza donandole un atmosfera ancora più
romantica. Un profumo
dolce ti inebriava , tutto era perfetto sembrava di essere
all’interno di un
bellissimo sogno.
-ti
piace?-
Le
parole di Victor la riportarono alla realtà.
-Victor
è … bellissimo … non so cosa
… che significa?-
Il
ragazzo la fece girare. Si tenevano per mano, si guardavano , lui
parlò:
-Tu sai cosa
significhi per me Cassandra … non mi sono mai lasciato
intimorire né da te né
da tutti quelli che dicevano che non valesse la pena tentare. Dal primo
momento
in cui ti ho vista ho capito che tutto sarebbe cambiato,che la mia vita
sarebbe
stata diversa. Ho fatto di tutto per farmi notare da te non mi sono mai
arreso
neanche quando mi dicevi che tutto questo era impossibile e ora che ci
sono
riuscito, ora che tu sei mia,che sei qui con me, ora che ti sei
insinuata e ti
sei impossessata della mia vita e della mia anima … ti
chiedo di tenermi con te
per sempre così come sono.
Non
c’è più
nulla al mondo per cui valga la pena lottare e vivere , sarei disposto
a
sacrificare la mia vita per te e quando verrà il momento non
allontanarmi, non
buttare all’aria tutto questo per un uomo che non hai neanche
mai conosciuto
veramente, per uno sconosciuto che chiami padre. Ormai Cassandra tutto
quello
che esiste al di fuori di noi non ha senso e qualsiasi cosa dico, ogni
mio
singolo respiro, qualsiasi cosa faccio … la faccio per te.
Ti amo Cassandra-
Se
Cassandra in quel momento non fosse stata tra le braccia di Victor
sicuramente
le sue gambe non l’avrebbero sorretta. Quelle cose , quelle
parole così dolci, aveva appena detto di amarla. Victor
l’aveva cambiata questo era certo, come poteva lei
rinnegare tutto quello che era nato tra di loro? ma come poteva allo
stesso
tempo tradire suo padre... Cassandra provò a parlare ma
dalla sua bocca non
uscì alcun suono e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Victor se ne accorse,
sorrise:
-
non
sono stupido, non voglio che tu mi risponda adesso, sono sicuro che
quando
arriverà il momento il tuo cuore ti dirà cosa
è giusto fare… e poi non ti ho
portata qui per farti piangere!-
Prese
tra le braccia la ragazza e la adagiò
delicatamente
sul letto,lui le si mise sopra facendo peso sulle braccia e
iniziò a baciarla.
Le loro lingue iniziarono una danza frenetica , le loro mani si
accarezzavano
dolcemente e con passione allo stesso tempo. Si desideravano come mai
prima,
come se sentissero che dovevano godere di ogni singolo istante che gli
rimaneva, come se sapessero che presto tutto quello gli sarebbe stato
strappato
via. Ma in quel momento niente oltre loro due esisteva. Al di fuori di
quella
stanza nulla aveva importanza e i loro corpi si intrecciavano bisognosi
di
sentirsi un’unica cosa. Fecero l’amore non sapendo
bene quanto tempo alla fine
fosse passato, neanche quello era importante ,speravano anzi che il
tempo si
fermasse, desideravano che l’alba non arrivasse mai
perché quella stanza era diventata il loro piccolo mondo, un
mondo dove non
esistevano nessun Harry Potter nessun Voldemort, né
Serpeverde né Grifondoro,
nessuna guerra … il quel mondo esistevano solo loro, Victor
e Cassandra.
Finalmente
una scena d’amore :D
non sono molto
brava con queste cose credo si sia capito vi chiedo scusa xD spero
comunque la
storia stia continuando a piacervi. Per quanto riguarda la descrizione
della
Veela alcune cose sono state prese da internet altre completamente
inventate xD
il prossimo capitolo (che anticipo sin da ora arriverà in
ritardo :( ) sarà il
penultimo o l’ultimo devo pensarci ancora un po’!
detto questo grazie a tutti
quelli che mi seguono in silenzio e a tutti quelli che invece mi fanno
sapere
ciò che pensano! Un bacio a tutti a presto :D