Siccome mi
piacciono le sfide ( e a quanto pare
adoro anche perderle. Sono masochista, lo so) ho deciso di dedicare
questo
secondo capitolo ad una coppia che mai e poi mai avrei pensato di
rendere
protagonista delle mie “storie”. Death Mask ed
Aphrodite secondo me sono
personaggi molto particolari, non facili da tradurre a parole. Beh,
spero di
aver fatto un lavoro quantomeno passabile. Vorrei sapere cosa ne
pensate.
Il rating della
serie cambierà, credo. Parto
solitamente con il verde, ma conoscendo la mia mente malata
chissà cosa salterà
fuori. Eventuali capitoli scabrosi verranno comunque segnalati nel
corso dei
miei aggiornamenti.
Infine, vorrei
ringraziare Ecate Shito e Bedhness
per aver inserito questa storia fra le loro preferite. Sono
soddisfazioni,
queste. Sono felice! ^^
[Di palinsesti e
condizionatori]
Prompt: 10 minutes,
dialogue, nothing on tv;
Pairing:
Cancer
Death Mask, Pisces
Aphrodite;
Rating: Giallo;
Warning: Flash-fic (366
parole); Linguaggio non propriamente
signorile. Chiedo scusa se può risultare fastidioso, ma nel
mio immaginario un
dialogo fra questi due personaggi non può che prendere
questa piega.
“Passami
una birra” “É già
la terza, questa” “Fatti i cazzi tuoi”.
Silenzio. “Fottiti”
La birra la
ottenne
comunque, Death Mask. Stravaccato sul paffuto divano aprì la
lattina
svogliatamente, portandosela poi alle labbra e trangugiando qualche
sorsata.
“Si crepa dal caldo qui. E in tv non danno un cavolo. Che
palle.” Aggiunse
sbuffando, mentre con la mano libera puntava per l’ennesima
volta il
telecomando verso il televisore.
“Sei
qui da dieci minuti e
già provo il desiderio irrefrenabile di sbatterti fuori a
calci in culo. Cosa
pretendi? É ferragosto.”
Rispose piccato Aphrodite. Imitando il vicino, si appropriò
di una lattina.
“Sarà
anche ferragosto, ma resta il fatto che mi sto
rompendo a morte, non tira un filo d’aria e il tuo divano mi
sta distruggendo
le chiappe.” Lo additò Death Mask. “E in
tv..:” “Non danno nulla. Ho afferrato
il concetto. “ Lo interrupe l’altro. “E,
per la cronaca, il mio divano è
comodissimo. Se non è di tuo gradimento sei pregato di
levare le tende. Ora.”
Bevve un altro sorso di birra.
Death Mask lo
fissò per qualche
momento. Poi scoppiò in una fragorosa risata: “Oh,
suvvia, non fare la checca
isterica, Dite”
“Checca
isterica a chi? Parla per te..
- Iniziò Aphrodite, gli occhi ridotti a due minuscole
fessure - … Angelo”. Si
preoccupò di sottolinearlo,
per bene, il suo nome. Sapeva fin troppo bene quanto odiasse essere
chiamato
con il nome di battesimo.
“Vaffanculo,
Dite” E la reazione non
tardò a mancare. “Crepa”
“Succhiamelo”. Silenzio. Con fare felino Aphrodite
allargò le labbra in un sorriso malizioso. Si sporse verso
il suo avversario, i
loro nasi quasi a sfiorarsi. “ A proposito”
iniziò in un sussurro “ Ti ho mai
detto che in camera ce l’ho, il condizionatore?”
“Ah,
si?” Dimentico del caldo torrido
e del palinsesto scadente, Death gettò alle sue spalle la
lattina di birra
ancora piena, agguantando poi il compagno quasi fosse un sacco di
patate. Una
pacca di apprezzamento al suo didietro fu d’obbligo,
così come la sberla che
gli arrivò sulla nuca a mo’ di risposta
“Fammi vedere come funziona.” Rise,
attraversando in quattro falcate la stanza e dirigendosi, con un
recalcitrante
Aphrodite sulle spalle, verso la suddetta camera.
* Fate
felice questa povera ed
incompetente autrice: aderite alla causa Recensioni!!! *