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Autore: Michywinchester    22/06/2012    2 recensioni
Il mio nome è Michy e la mia famiglia, da diverse generazioni, è la capostipite di tutto il popolo marino. I miei genitori sono i sovrani di ogni oceano e mio fratello gemello Lorence ed io siamo i futuri eredi. Mio padre Nicolas e mia madre Clarisse dominano nel mar Tirreno, dove abitiamo in un castello in fondo agli abissi. Purtroppo la nostra stirpe è in pericolo e un malvagio lontano parente sta per impadronirsi del regno con ogni mezzo possibile.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo Capitolo

 

Un misterioso incubo

 

Erano le nove e mezza del mattino quando sobbalzai dal mio letto tutta sudata e con il respiro affannato. Soltanto nel momento in cui riconobbi la mia disordinata stanza capii che il motivo

della mia respirazione irregolare era causata soltanto da un incubo.

Ormai erano diverse notti che mi svegliavo di soprassalto. Ero tanto abituata a questa oppressione che ormai ci avevo fatto l'abitudine e non ci facevo più caso ma volevo assolutamente capire il motivo per cui ero sempre importunata da questo incubo, il quale tutte le notti non solo disturbava il mio sonno ma anche quello dei miei genitori e del mio povero fratello che già più volte era stato costretto a utilizzare i tappi per le orecchie.

Ancora mezza addormentata scesi lentamente dal letto, dirigendomi verso la cucina per consumare una buona colazione.

Una volta arrivata a destinazione aprii la porta della stanza e la prima cosa che notai fu l'espressione preoccupata di mia madre mentre mi dava il buongiorno, mentre era intenta ad apparecchiare la tavola. La sirena aveva lunghi capelli castani ma gli occhi erano di colore azzurro chiaro. A prima impressione si poteva subito intuire che era una donna molto sensibile e dolce come il miele.

Premurosamente mi si avvicinò mettendomi una mano sulla fronte per sentire la temperatura del mio corpo nel caso avessi la febbre.

Ti senti bene tesoro? Non hai fatto altro che urlare per quasi tutta la notte, non sapevamo come fare per svegliarti, continuavi a dormire profondamente e a rigirarti nel letto” , esclamò, ansiosa.

Le guardai il viso, notai che aveva delle profonde occhiaie e capii che, come tutte le altri notti precedenti, non aveva dormito per starmi accanto al letto nel tentativo futile di ridestarmi.

Non ebbi neanche il tempo di parlare che qualcuno intervenne e a mo' di buongiorno disse:

Più che gridare russavi talmente forte che ti sentivo dalla mia stanza” ridacchiò quel grande spiritosone del mio fratellino Lorence.

Il ragazzo entrò in cucina, aveva un'espressione beffarda, i suoi capelli erano biondi come i miei, solo che li aveva tutti spettinati e ribelli, i suoi occhi, azzurri uguali a quelli di mia madre, erano sensuali e dolci.

All'apparenza poteva sembrare un cucciolotto bello e attraente, infatti aveva un grande successo con le sirene ma non era altro che un rompiscatole perché non perdeva mai l'occasione di prendermi in giro.

Io non russo...” dissi freddamente e per tutta risposta, grazie al mio potere, con un semplice gesto della mano gli chiusi la bocca bloccandogliela con uno strato di ghiaccio.

Così impari a rompermi le scatole!” dissi ridendo sarcastica ma anche lui mi attaccò e mi congelò i capelli facendoli diventare degli stecchi ghiacciati bianchi e duri.

Non provare a toccare i miei capelli!” gli gridai contro.

L'ho appena fatto! Ahahah sembri una pazza isterica ma lo sei normalmente quindi non fa differenza!”, esclamò lui, non appena l'incantesimo svanì.

In fondo era vero che russavo ma non sopportavo che mi umiliasse e questa non era certo la prima volta. Infatti era uno dei miei più grandi difetti imbarazzanti e Lorence non mi aiutava certo con le sue stupide battutine.

Ripetilo babbo che non sei altro!” esclamai, alzando il braccio per scagliargli addosso ancora una volta il mio potere ma nostra madre intervenne, allarmata che la situazione degenerasse ancora di più:

Ragazzi smettetela! Insomma! Avete diciassette anni e continuate ancora a stuzzicarvi come dei bambini? Ma non vi vergognate?” urlò, arrabbiata mettendosi in mezzo per separarci.

E tu, Lorence, piantala un po', tua sorella sta avendo degli incubi che non sono normali ! Non è logico averli ripetutamente tutte le notti e prenderla in giro non è affatto maturo da parte tua!” lo sgridò furente.

Infatti, idiota!” ribattei io ironicamente ma la sirena si voltò verso di me ammonendomi con lo sguardo:

Aspetta un attimo signorina! Ce ne è anche per te! Devi smetterla di approfittarti in modo così futile del tuo potere! Non è adesso che ti serve ma sarà quando...” si bloccò bruscamente rendendosi conto che non poteva andare avanti, quindi cambiò discorso.

Io la guardai confusa, senza comprendere il senso della sua frase ma non le detti molta importanza e

tornai a guardare torva Lorence.

Comunque, adesso calmatevi, sedetevi, fate colazione e poi uscite perché devo iniziare a fare le pulizie” disse, posando bruscamente la scatola dei biscotti sul tavolo. Ci guardammo per un attimo e, senza che me ne accorgessi, il frutto della magia era scomparso. I miei capelli erano tornati di nuovo morbidi e lisci. Continuando a non rivolgerci la parola ci sedemmo davanti al tavolo l'uno distante dall'altro per fare colazione.

La giornata era già iniziata bene: una litigata furiosa con mio fratello accompagnata da nuovi interrogativi che non facevano altro che alimentare i miei dubbi e le mie paure.

'Perché continuo ad avere lo stesso incubo? E perché al mio risveglio non ricordavo più niente?' pensai gustandomi un biscotto al tonno.

Secondo me c'era di mezzo qualcosa di strano. Anche perché, a volte, prima di andare a dormire i miei genitori parlottavano tra di loro a bassa voce ed io di solito li spiavo, ma non riuscivo comunque a venirne a capo. Per quanto mi sforzassi le mie domande erano ancora irrisolte.

 

*****

 

Una volta finita la colazione, Lorence ed io uscimmo dalla cucina. Per obbedire a nostra madre ci scusammo entrambi, capendo che quello che avevamo fatto era stato stupido e infantile.

Dentro di me sentivo un grande senso di colpa, tutti quanti erano rimasti svegli per delle notti intere a causa dei mie urla insopportabili.

Povera mamma, hai visto che enormi occhiaie aveva? Sicuramente non sarà riuscita a chiudere occhio e mi chiedo perché non prova a riposarsi un po' ” .

Già, avrà molte cose da fare e molto probabilmente non ne ha il tempo. Comunque non è l'unica a non aver dormito purtroppo” disse lui sbadigliando.

Senti, non è colpa mia...” dissi disperata.

Lo so Michy ma dobbiamo fare qualcosa, non possiamo continuare a passare le notti in bianco. Ci servirebbe qualcuno che abbia il potere adatto per farci capire il motivo per cui questo incubo ti...” non ebbe il tempo di terminare la frase perché all'improvviso mi venne in mente chi avrebbe potuto aiutarci.

Ma certo... Marta!” esclamai, facendo sussultare Lorence dallo spavento.

Sei forse impazzita a gridare a quel modo? Urli già abbastanza di notte, almeno di giorno fammi il piacere di non strillare!” si lamentò ma io lo ignorai completamente e percorsi a grande velocità il corridoio che conduceva verso l'uscita del castello.

Mio fratello mi seguiva stando alla mia rapidità e nel frattempo mi riempiva di domande:

Cosa ti frulla per la testa? Cosa c'entra Marta con i tuoi incubi?” chiese, perplesso.

Marta c'entra eccome! Sei stato tu a farmi venire in mente il suo potere che è fondamentale per risolvere il nostro problema. Non credo che lo avrei mai detto ma Lorence sei un genio! Per una volta hai fatto qualcosa di utile.”

Ah grazie, sorellina del tuo complimento” disse lui ironicamente. “ Comunque, bé si è vero. Lei ha il potere di manovrare i sogni giusto?” mi chiese cercando di rimanere alla mia velocità. Ormai eravamo quasi all'uscita, quel castello poteva essere un labirinto per una persona che non ci era mai entrata ma per noi era estremamente familiare, dopotutto ci eravamo nati e cresciuti.

Esatto. Marta potrà sicuramente scoprire la verità. Lei ha il potere di rendere il sonno più tranquillo bloccandoti i sogni e può anche interpretarli, usando l'ipnosi, facendoteli ricordare”

Ah ora ho capito: tu, che non ricordi nulla del tuo incubo, vuoi renderlo conscio grazie al potere di Marta per scoprire il motivo per cui questo brutto sogno non fa altro che tormentarti...”

...E impedire che torni a disturbarmi, facendolo bloccare. Esattamente, è proprio questo che ho intenzione di fare” conclusi io per lui.

Evvai! Così non sarò più costretto ad usare i tappi per le orecchie e pensare che mi ci stavo abituando. Sono proprio orgoglioso della mia sorellina super rompiscatole ma geniale” disse lui trionfante anche se non credeva a quello che aveva appena affermato. In fondo non era normale per noi gemelli farci dei complimenti ma qualche volta poteva anche capitare.

Finalmente te ne sei accorto! Credevo non ci saresti mai arrivato” mi misi a ridere dandogli un pugno scherzoso sulla spalla.

Tutti e due, sorridendo contenti per aver quasi risolto quel problema, ci dirigemmo verso il grande portone presidiato da due guardie. Comunque andasse, ero convinta che quell'incubo aveva sicuramente un significato ed io ero determinata a svelarlo.

  
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