24/06/2012
1 recensioniTitolo: Can you forgive me?
Raiting: Giallo
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Flash-fic
Personaggi: Annette Birkin
________________________________________________________________________________________________________________
Can you forgive me?
E’ giunta l’ora di porre la parola fine.
Per tutti quest’anni, mio caro William, non sono stata altro che una donna paranoica ossessionata dalle tue ricerche.
Potrà il mondo perdonarci per il nostro peccato?
Ho permesso che il male covasse all’interno del corpo della nostra stessa figlia… no. Non sono mai stata sua madre, ho finto e mi convinco tuttora di esserlo, ma sappiamo entrambi che non è così.
E tu non sei stato da meno, William: hai lasciato che “G” si impossessasse del tuo corpo e ti rendesse suo schiavo… non so se avrò la forza di perdonarti.
Sono braccata… da te, da un mostro.
-William!- grido il tuo nome, fermandomi.
Fai qualche passo verso di me mentre mi punti contro i tuoi artigli, sporchi di sangue. Di chi è quel sangue, William?
-Don’t you recognize me?! I’m your wife, Annette!-cerco di far riaffiorare i tuoi ricordi, ormai accecati dall’oscurità che alberga nella tua mente.
Ti arresti, emettendo un suono greve. Il mio sguardo si sofferma sul tuo viso annesso al tuo corpo, non potresti nemmeno guardare la fede che porti ancora al dito, non è così? Cos’abbiamo creato?
- William, I’m sorry.-
Il proiettile scivola lentamente nella canna della pistola, e spero che con gesto altrettanto fluido ti attraversi la testa.
-But I’ve got to put an end to “G”.-
Alzo l’arma e tu la tua.
Mi corri contro, gridando come la bestia in cui ti sei trasformato: stai per uccidermi, William? Non prima che io l’abbia fatto con te. In pochi istanti ti pari davanti a me, abbastanza vicino da permettermi di non sbagliare mira.
Uno sparo. Il sangue. L’oblio cremisi.
-Claire!-
Qualcuno si avvicina. E’ incredibile il fatto di essere ancora in grado di alzare le palpebre dopo il colpo che mi hai assestato, anche se il solo fatto di respirare ancora lo è molto di più.
-Annette!-
-G is… growing even stronger.-
Non è il momento di compatire una donna destinata alla morte, c’è ben altro da fare: lì dove io ho fallito, qualcun altro avrà successo, e spero con tutta me stessa che siate voi.
-If you don’t stop this, Sherry will…-
Il sapore ferrigno del sangue brucia così tanto da non farmi terminare la frase; provo ad ingoiarlo, ma nel tentativo non faccio altro che sputarlo sul camice.
Brucia come l’alcool.
-Annette please, we need to find the vaccine…-
Ho passato una vita a proteggere “G” dal mondo… senza rendermi conto che l’unica cosa che richiedeva la mia protezione era Sherry.
-The P-4 Lab on the botton floor…-
Ho amato il creato di mio marito più della stessa creature che ho messo al mondo. Quand’è stata l’ultima volta che ti ho detto di amarti?
-Please, help Sherry. Tell her… that even thought I failed as a mother… I have always loved her.-
Questa volta non è il sangue a bagnarmi il viso. Il dolore fisico che prima provavo non mi appartiene più, né soffrirà l’anima. Sherry… potrai mai perdonarmi?
“I died once to feel the tears on my face and said goodbye to the world that I have destroyed.”