Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Kuchiki Chan    26/06/2012    0 recensioni
Musica, emozioni, paring più disparati e Fairy Tail.
Una semplice raccolta di Flashfic (componimenti brevi sotto le 500 parole) in cui sono associati una canzone e un paring. Prevalentemente coppie etero, possibilità di Shonen ai o Shoujo ai. AU e non.
[Raccolta] [Flashfic]
1) Believe - Regrets [Gerard x Erza]
2) Gunslinger - Away From You [Natsu x Lucy]
3) A Little Pain - Dreaming Of You [Gray x Juvia]
4) Buddy Holly - Distance [Gajil x Levy]
5) Iridescent - Coward [Kana x Lucy]
6) Under Cover Of Darkness - Discharge [Gray x Natsu]
7) Wither - Do you love me? [Gray x Lucy]
8)Only Place I Call Home - Reason [Ultear x Meredy]
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Premessa:

Credo di aver sorpassato i limiti del consentito per quanto riguarda i tempi di aggiornamento, dico solo questo.
Per coloro che hanno la bontà di seguire ancora questa raccolta, questa è la seconda One Shot Shoujo-ai che scrivo. Parla di due personaggi secondari apparsi nell'ultima saga: Ultear e Meredy. La loro storia e il loro rapporto mi hanno particolarmente colpito, per questo questa storia è ambientata durante la saga dell'esame di classe S, precisamente quando Ultear si getta in mare e Meredy la salva. Non mi sono limitata a raccontare l'episodio, l'ho un pò modificato in chiave diversa.
Sta a voi dirmi cosa ne pensate ^^
La canzone usata è Only Place I Call Home, dei Every Avenue (altro gruppo sconosciuto).
Buona lettura!



Only Place I Call Home - Reason [Ultear x Meredy]
 

Take all of your doubts,
You can throw em out
You may be unsure,
But I know
I'm always coming back
You can bet on that,
You're the only place I call home
Near or far,
Where you are is where I want to be
[Only Place I Call Home - Every Avenue]
 

 
Meredy aveva una casa, un tempo. Dei genitori, degli amici, un futuro luminoso all’orizzonte. Eppure, tutto ciò che possedeva era stato distrutto, bruciato, fatto a pezzi. Meredy non sarebbe sicuramente riuscita ad affrontare l’avvenire se non fosse stato per Ultear: sua madre, sua sorella, la sua migliore amica, l’unica persona che ama davvero.
Il suo mondo, la sua nuova casa.
 
Colei che le ha dato la vita, però, ha anche distrutto la sua esistenza precedente. E’ stata lei ad uccidere i suoi genitori e i suoi amici, lei a distruggere il suo villaggio. Quelle mani che l’hanno accarezzata così tante volte sono sporche di sangue innocente. Quando è venuta a conoscenza di tutto questo, Meredy ha avuto il forte impulso di piangere, urlare, di fuggire il più lontano possibile. Eppure, non può farlo.
 
Perché la sua vita e quella di Ultear sono legate a doppio filo.
 
Meredy la ama.
Anche se è una donna, anche se è molto più grande, anche se è un’assassina.
La ama perché non può farne a meno, perché questo amore incondizionato è il suo grande motivo per vivere.

Ed è proprio perché la ama che non può lasciarla morire.
 
Si tuffa. Abbandona la barca a largo e si tuffa in mare. Nuota con forza, con disperazione, verso il corpo di Ultear che sta affondando tra i flutti. I muscoli bruciano, i polmoni reclamano aria, ma Meredy resiste. Afferra Ultear e la tiene stretta a sé con tutta la forza che ha, muovendo i piedi per risalire in superficie. Attorno a loro l’acqua è rossa, l’acqua sa di ferro a causa del sangue sgorgato dalla ferita della donna.

Già, Ultear si è piantata un pugnale nello stomaco e si è gettata in mare.
 
Meredy non riesce a capire le ragioni di quel gesto folle, non ne ha bisogno. E’ solo sicura che, se Ultear morisse, la sua esistenza sarebbe monca. Sono questi i pensieri che attraversano la sua mente mentre nuota il più veloce possibile verso la luce, tenendo stretta per i fianchi la sua ragione di vita.
 
All’improvviso, tutto finisce. Meredy riemerge, ansimando pesantemente, e con un ultimo sforzo solleva la sua compagna sulla barca.
Ultear non si muove, respira a fatica, il suo viso è stranamente pallido.
 
- Ultear…- sussurra Meredy, scuotendola leggermente per una spalla, ma la donna non da segni di vita.
 
Una lacrima solitaria scorre lungo la guancia della ragazza.
 
- Ultear, ti prego, non lasciarmi! Io senza di te non ce la faccio, non mi interessa se mi hai mentito, se sei stata tu a distruggere il mio villaggio! Io ti amo! Quindi non pensare di poter sfuggire al senso di colpa uscendo semplicemente dalla mia vita! - urla, gettandosi su Ultear e tenendola stretta tra le braccia con tutta la sua forza.
 
Poi, più nulla.
C’è solo il calore di una mano sul suo fianco, di un respiro sulla sua guancia.
C’è solo la morbidezza di un paio di labbra sulle sue.
Calde, vive.
 
- Sei l’unico posto che posso chiamare casa, Meredy -
 
 
 
  
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