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Autore: salasar18    26/06/2012    10 recensioni
A Harry piace Draco. A Draco però piacciono di più i seni grossi ed è convinto che Potter oltre ad una bella scopata non sarà MAI nient'altro.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I personaggi non sono miei ma di J.K. Rowling.



Big Breast Lover




Lunedì




12,57
Sala Grande.




Cercando di non farmi beccare dai miei compagni di Casa, faccio un piccolo cenno con la testa in direzione del tavolo Grifondoro.


Potter si limita a concedermi uno sguardo piatto per qualche decimo di secondo, prima di tornare a mangiare e chiacchierare con quei pezzenti dei suoi amici.


Affondo il cucchiaio nella zuppa davanti a me, mentre internamente lo ammeto, sento chiaramente la voglio di afferrare il tavolo e ribaltarlo.


Tre giorni.


Sono tre giorni che Potter continua a liquidarmi in questa maniera arrogante, ignorando i miei segnali palesi. In realtà, non si è limitato solo a fingere di non capire i segnali che lui stesso ha deciso di usare, ma è sparito.


Sparito.


E non metaforicamente parlando, ma nel vero senso della parola. Mentre prima me lo ritrovavo tra le palle ogni due per tre, ora, se non fosse per le lezioni in comune, non sarei in grado d'incrociarlo nemmeno per sbaglio.


Tsk , non che io voglia, s'intende.


Insomma, non sono di certo io che ho bisogno di sapere il motivo che ha spinto uno stupido del suo calibro a passare dal sussurrarmi all'orecchio frasi melense quali 'prima o poi ammetterai che sei attratto da me, quanto io lo sono da te' o 'il tuo odore mi eccita' , per poi sparire dall'oggi al domani.


Certo, dall'esterno qualcuno potrebbe scioccamente pensare che io stia morendo dalla voglia di riappacificarmi o che, peggio, senta la mancanza di quell'idiota, ma non è così.


Non.è.così.


La verità è un'altra, ed è molto più semplice: io non permetto che mi s'ignori con tanta noncuranza.
A nessuno.


La cosa che odio di più dopo un Potter che ti si appiccica addosso, è un Potter che ha la sfacciataggine di pensare di essere un gradino sopra di te e di potersi prendere la briga di non seguire le tue indicazioni.


Ma voglio dire, faccio un cenno simile, segno inequivocabile che, dall'alto della mia infinita bontà, ti sto concedendo la possibilità di farti perdonare per la tua incredibile arroganza con....che so, del sesso riparatore, o tramite una cavalcata selvaggia sul mio pene, e tu cosa fai? Torni a mangiare quegli stupidi cornetti lessati che ci han dato per pranzo quei puzzoni degli elfi?


Non posso credere che stia buttando al vento la possibilità di fare l'amazzone sui miei genitali.
Io sono allibito...
Contrariato ed allibito.
Insomma chi non vorrebbe cavalcarmi il pisello? Sono sincero, per la maggior parte del tempo faccio fatica a non molestarmi da solo. E a volte, lo ammetto, fallisco miseramente.
La mia volontà va in frantumi di fronte alla mia bellezza.
Proprio come quando esco dalla doccia e guardando verso lo specchio vedo quel mio corpo scultoreo: odio quando poi tento di abbracciare quell'adone e sbatto rovinosamente contro lo specchio.


Per cui, seriamente: dove trova, Potter, la forza di fingere di non desiderarmi?
Perché so che mi desidera. Tutti mi desiderano, me compreso.
Quello stupido non mi ubbidisce. E, nel farlo, è come se mi stesse sfidando.
Anche adesso per esempio, quel suo riprende a mangiare distogliendo lo sguardo da me, come a voler dire 'io sono un essere pensante e decido di non guardarti'...
Ma come si permette?


Chi gli ha insegnato a pensare con la propria testa? Chi gli ha menzionato il libero arbitrio? Chi?
Di certo non il sottoscritto. Non mi macchio di certi crimini.
Io sono per l'obbedienza, sono per il seguire gli ordini.


I miei.
Sempre.
Idiota di un Potter, odio quando si atteggia come se ce l'avesse placcato d'oro.


“ Draco cosa stai facendo?”


La voce di Blaise mi riporta al tavolo dei Serpeverde.


“Cosa?” Sbotto scocciato.


Senza rispondere, il mio migliore amico fa un cenno verso il mio piatto, spingendomi inevitabilmente a guardare in basso.


Quello che vedo non mi allieta per niente: ho messo lo zucchero nella minestra.
E a giudicare dall'altezza della montagnetta bianca che traspare dal livello della zuppa, direi che non mi sono risparmiato sulle dosi.
Blaise mi si fa più vicino, col preciso intento di parlare tête-à-tête, per non farsi sentire dagli altri che sarebbero comunque a qualche metro da noi, presi dal discorso di Pansy su non so quale scherzo lanciato alla Granger durante Pozioni.


“ Ancora nessuna notizia da Potter?” Mi domanda sottovoce.


La domanda mi disturba. Perché deve nominare Potter ogni volta che condisco il mio cibo con condimenti diversi dal solito per dare alle pietanze un che di esotico? Perché?


“Non capisco a cosa tu ti riferisca, davvero” Rispondo con tono piatto, mentre appoggio il braccio sul tavolo e mi volto verso di lui, mettendo poi il viso comodamente sul palmo della mano.


Blaise rimane tranquillo per qualche secondo prima di dire:


“Hai ragione, dopotutto tu adori la zuppa con otto cucchiaini di zucchero. Quindi, forza” Aggiunge, invitandomi con una mano a proseguire “Mangia pure.”


Ci guardiamo per qualche istante, prima che mi metta a sorridere. Pensi di mettermi alle strette?
Tu non sai con chi hai a che fare.
Io sono quello che ha dato della vacca alla McGranitt.
Quando era di spalle a Trasfigurazione, intenta a scribacchiare qualcosa su delle pergamene sulla scrivania.
Mentre io ero fuori dall'aula con gli altri.


“ Certo che mangio, cosa credi che mi faccia schifo?” Dico, prendendo il cucchiaio e tirando su un po’ del liquido dentro il piatto.


“ Non dimenticarti il condimento” Mi sfotte lui, con quel ghigno così simile al mio.


Maledetto Blaise. Ti ucciderò nel sonno. Anzi, incanterò della benzina facendola sembrare del latte e te la offrirò con dei biscotti, solo per il gusto di fartela bere e indurti a vomitare direttamente nel camino. La tua morte sarà così stupida che ti pentirai di avermi canzonato anche dopo che sarai diventato fantasma.
Con il cucchiaio raccolgo quanto più zucchero posso: le cose o le faccio in grande o non le faccio.


“ Allora... mangio”


“Buon appetito” Ribatte subito con un sorriso stampato sulla faccia, mentre registro che ha cambiato posizione, imitando quella che avevo preso io con la testa appoggiata sul palmo della mano.


Quei biscotti che ti offrirò con il latte, te l'assicuro, verranno preparati con del lassativo per Ippogrifi.
Sono a meno di un centimetro dalla bocca, quando allontano di scatto il cucchiaio, sbuffando con un ghigno.


“ Blaise, davvero?” Chiedo guardando verso di lui “ Davvero pensi che farei qualcosa solo perché me l'hai chiesto tu? Mangerò la zuppa quando mi andrà di farlo, non prima”


Detto questo, allontano il piatto con un gesto secco della mano.
Un genio. Sono un genio. Sono semplicemente un essere intellettivamente superiore, fine della storia. Non che abbia avuto bisogno di questo piccolo espediente per saperlo, ma fa sempre piacere poter provare la mia tesi con dati oggettivi. Di rimando, tutto quello che Blaise si limita a fare è alzare gli occhi al cielo, prima di affermare:


"Peccato. Forse dello zucchero ti avrebbe fatto bene”


“ Prego?” Domando senza capire.


Anche se, ovviamente, un Malfoy capisce sempre tutto al volo. Sto solo dando a Blaise la possibilità di articolare meglio la sua affermazione. È un servizio linguistico quello che gli sto offrendo. Non voglio che rimanga alla conoscenza elementare di un neonato, in grado di articolare solo frasi brevi, come nel caso di Tiger e Goyle. Alla sua età deve essere in grado di produrre dei lunghi, lunghi discorsi.


Come sono magnanimo. Quasi quasi mi abbraccerei per congratularmi con me stesso per questi miei continui gesti di profonda amicizia, se non fosse che rischierei di palparmi e molestarmi subito dopo.


“Mi stai prendendo in giro, Draco? In questi giorni sei diventato più irritabile del solito, quasi insopportabile, oserei dire. Insomma, stamattina mentre stavamo parlando sulle scale, ti sei fermato improvvisamente, solo per appoggiare il tuo piede sul sedere di quel ragazzo del quarto anno che si era chinato a raccogliere la sua piuma, e spingerlo giù dalle scale.”


“E allora?”


“ La tua motivazione è stata -testuali parole- i suoi capelli mi irritano, sembra gli abbiano lanciato uno Stupeficium direttamente sulla testa.


“E allora?” Ripeto facendo finta di non capire.


“Il fatto che fosse un Grifondoro e ricordasse vagamente Potter da dietro è pura casualità, vero? ”


È sarcasmo quello che sento? No, non può essere, perché il mio migliore amico sa bene che il sarcasmo usato contro di me equivarrebbe ad un uso inutile di quest'ultimo: non puoi usare una creatura contro il suo creatore. Sarebbe come usare un impacco d'olio per capelli contro Piton. Inutile.


“Davvero, averti intorno di pessimo umore è anche peggio dell'averti intorno tutto gongolante dopo un amplesso con Potter. Egualmente insopportabile, ma per motivi diversi.” Aggiunge, accoccolandosi maggiormente nella sua posizione.


“ Io non sono di pessimo umore.” Scandisco dopo avergli tirato un calcio sotto il tavolo.


Posso sembrare calmo, Zabini, ma nella mia testa per questa tua frase blasfema ti ho già ucciso tre volte.


“ Beh, conoscendoti, quando una tettona come Millicent ti propone una sveltina e tu la squadri con il tuo solito sguardo omicida, liquidandola alla fine con un 'razza di sgualdrina dai facili costumi'...come dire, lì capisco che qualcosa ti turba. E se a questo aggiungi che ti ho beccato nel prendere a calci metà della Sala Comune dopo che Potter ti ha rimandato indietro il tuo origami a forma di farfalla senza neanche leggerlo...ecco... direi che non è difficile capire che sei decisamente arrabbiato” Sentenzia prima di continuare “ Ad ogni modo potresti mandargli un secondo messaggio, non ci sarebbe nulla di male, anche se, a mio parere, non potresti trovare altro che giovamento dall'essere scaricato da quell'essere immondo.”


“ Pff ” Sbotto sorridendo. Non ricordavo che Blaise fosse così divertente" Blaise, Blaise, Blaise. Io non sono stato scaricato.” Puntualizzo con un altro calcio “ I Malfoy non vengono mai scaricati. Io non vengo mai scaricato.”


“Ah, no? ”


“Certo che no. Sto solo concedendo a Potter più tempo per decidere la metodologia più opportuna per ricongiunger-”


“ Ad ogni modo,” Riprende, facendo finta di non aver sentito la mia puntualizzazione “ Ribadisco: averti di pessimo umore è anche peggio del vederti tutto soddisfatto e se Potter è la chiave per porre fine a questo inutile spargimento di sangue che coinvolge il povero arredamento della Sala Comune Serpeverde, io sono per la riappacificazione ”


“ Non manderò mai una seconda farfalla incantata, mi hai capito? Mi toglierebbe il potere: è lui che deve fare un passo nella mia direzione” Sentenzio, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio “E comunque,” Passo la lingua sui denti, per prendere un po’ di tempo perché non so se voglio ammetterlo. Alla fine mi arrendo “ Non sarebbe la seconda farfalla, ma la quarta...” Mi faccio scivolare tra le labbra.


Al suono di quest'ammissione involontaria, Blaise s'irrigidisce e sgrana leggermente gli occhi, prima di tirarsi su e domandarmi quasi a disagio:


“ La quarta?” Davanti al mio annuire fintamente disinteressato aggiunge “ Draco, da quando ti conosco non ricordo tu sia mai arrivato neanche ad un secondo messaggio. Mi viene il dubbio...”


I miei occhi si spostano su Blaise, aspettando curioso la fine della frase. Sotto il mio sguardo sembra essere improvvisamente a disagio, quasi timoroso per la congettura che sta per propormi.


“ Sì, cioè, non... non è che ti piace Potter, vero?”




14,39
Lezione di Erbologia.




“ Ti prego Blaise, la vuoi smettere?!” Sbotto di fronte all'ennesimo ragionamento contorto che mi propina, attirando su di noi gli sguardi di alcuni Tassorosso.


Ringrazio mentalmente la presenza del gruppo di studenti davanti che ci fanno da scudo, tutti presi dall'euforica spiegazione della Sprite circa le piante velenose che dovremmo sezionare in non so quale improponibile esercizio. Forse per via dell'altezza che non le consente di vedere nulla che vada oltre il metro e un tappo, la nana non si è accorta del mio parlare animato con Blaise.
Non riesco davvero a capire perché ogni lezione con questa vecchia coincida con la possibilità di perdere la vita per mano di una pianta.


“ Ti ho già detto che a parte i lavoretti che Potter mi fa tra le lenzuola, non ho alcun tipo d' interesse nei suoi riguardi. L'unico motivo per cui ho leggermente ecceduto nel chiedergli spiegazioni è legato al fatto che nessuno pone fine ai miei incontri. Nessuno, tranne il sottoscritto.”


“ Mh” Mi concede in risposta, incrociando le braccia“ Quindi a parte le scopate, non hai nessun altro tipo d'interesse nei suoi riguardi?”


“ Finalmente hai capito!” Sospiro soddisfatto.


“Niente di niente, giusto?” Cerca di nuovo conferma.


“ Niente.”


“ Quindi se ti dico che in questo momento Finnigan gli è attaccato in maniera equivoca, con il bassoventre che preme contro il suo fondoschiena, in quello che vuol far passare come un modo per vedere verso il tavolo da lavoro della Sprite, sì, insomma, tu non avresti alcuna reazione, giusto?”


Passano alcuni secondi, durante i quali non so perché, l'unica cosa che riesco a fare oltre a guardare negli occhi Zabini è incurvare le labbra all'insù, in quello che presumo sia un ghigno, prima di annuire.


Esatto, esatto. Io non sono minimamente scosso dal fatto che Finnigan stia agitando il suo magico bastoncino irlandese nei presi del fondoschiena di quel cretino demente deficiente che fino a qualche giorno fa sembrava volermi castrare e fare dei miei testicoli dei gemelli al solo ipotizzare un mio tradimento, ma sono più scioccato dal fatto che qualcuno possa trovare interessante una spiegazione della Sprite, tutto qui.


Insomma, cosa vuoi che me ne freg-
Cioè, ci rendiamo conto? Intere settimane a rompermi le palle, insistendo sul fatto che non avrebbe mai potuto perdonarmi se solo avessi infilato il mio uccello in fessure che non fossero quella del suo ano e poi? Bam! Porge il suddetto ano a chicchessia.
Sono contrariato. Davvero, davvero contrariato. Dove sta la coerenza? Almeno fai come me, infila il tuo bastoncino dove vuoi, senza pretendere nulla e mentendo spudoratamente per evitare di essere ucciso dal tuo compagno di sesso.


“ Nessuna” Dico tranquillamente.


“ Draco... ti si sta gonfiando la vena sul collo. Sai quella che ti pulsa quando perdi le staffe? Ecco, quella. Di solito quando uno si arrabbia in questo modo, no, in realtà quando tu ti arrabbi in questo modo significa che qualcuno ha messo le mani su qualcosa che è tuo. Devo ammetterlo, non me lo sarei mai aspettato da te. Insomma, conoscendo i tuoi standard...”


Non finisce nemmeno la frase che mi volto stizzito verso di lui.


“ A me non piace Potter.”


“ Sì, questo me l'hai già detto”


“ Davvero, non mi piace. Ti dò la mia parola. Anzi, ti dirò di più: lo trovo uno degli esseri esteticamente più brutti che abbia mai visto. Se non fosse per le sue discrete capacità a letto, l'avrei liquidato molto tempo fa.”


“ Mi hai già detto anche questo.” Replica con quel sorrisetto che è in grado di farmi perdere le staffe.


“ Allora piantala di sorridere in quella maniera, come un cretino decerebrato. Detesto quando fai quel sorrisetto, lo sai.”


“ Draco,” Inizia con quel suo tono accondiscendente così irritante “ Ti ricordi quand'è stata l'ultima volta che hai negato con tanta veemenza? Quando mi hai detto che non ti scopavi Potter. E anche quella volta mi avevi detto che davvero, non ci andavi a letto. Per cui, perdonami, ma dopo quella volta la tua parola non ha più lo stesso valor-”


Prima che possa concludere, gli pesto il piede con il tallone, per poi avvicinarmi a un centimetro dalla sua faccia.


“ Ora piantala: Potter, non mi è mai piaciuto, non mi piace e mai mi piacerà. E per la cronaca, non sto perdendo le staffe. Per perdere le staffe dovrebbe importarmene qualcosa, ma ahimè, non sono minimamente interessato a Potter. Chiaro? Sono calmo, calmissimo, sono una rosa. Nulla può scuotere la mia campana di vetro stracolma di tranquillità e pace interiore!” Sentenzio a denti stretti.


Ci guardiamo per qualche secondo, dopo di che Blaise sposta lo sguardo di nuovo in direzione dell'ammasso umano che guarda quello che fa la Sprite. Nel frattempo io afferro meglio il bastoncino che ho raccolto dall'angolo della serra appena entrati, giocandoci con fare casuale come a voler mostrare la mia completa indifferenza riguardo l'intera faccenda.
Il silenzio cala tra di noi per qualche momento, prima di essere rotto di nuovo da quello che ormai posso considerare ufficialmente il mio ex migliore amico:


“ Credo che la mano di Finnigan si sia appena posata sui glutei di Potter.”


Lo odio. Anche se a dirla tutta non capisco chi odi di più: Blaise o Potter?


“ Signor Malfoy, Signor Zabini! Sono curiosa di sapere cosa ci sia di così importante da spingervi a parlare così animatamente da quando è iniziata la mia lezione” Tuona all'improvviso la Sprite dall'altro lato della Serra, attirando l'attenzione di entrambi nella sua direzione.


Gli occhi scuri della nana si soffermano su di me. Calmo, sono calmo. Non sono minimamente interessato alle mani esploratrici di Finnigan o a ciò che impunemente toccano. O a quale fine abbia fatto il suo bastoncino.
Senza volerlo finisco col posare lo sguardo sull'unica parte della Serra che ho evitato apposta di guardare, non per via della presenza di qualcuno, ma solo perché oggi è una giornata particolarmente soleggiata e i raggi del sole aspettano malevoli solo una mia mossa sprovveduta per privarmi della vista.


Io ci tengo a vedere.
Non riuscirei davvero a pensare a una vita senza di me, senza il mio riflesso. Mi amo troppo per privarmi della gioia di godere della mia visione appena sveglio la mattina.
I capelli biondo platino arruffati mi stanno così bene...


“ Allora?"


La voce gracchiante della Sprite mi trascina via dai miei meravigliosi pensieri, riportandomi a percepire quello strano fastidio alla bocca dello stomaco.


“ Si può sapere perché parla durante la mia lezione, Signor Malfoy?”


Il mio sguardo scatta di nuovo verso Potter che, esattamente come questa mattina in Sala Grande, mi guarda per qualche secondo, prima di tornare a guardare da un'altra parte. Tento di serrare le labbra, ma non so come mai, non ci riesco. Ho bisogno di rispondere male, ho bisogno di sputare qualcosa di poco gentile contro qualcuno. E a malincuore finisco col dirlo:


“ Si può sapere perché insegna durante la mia conversazione? Vacca.”


Vedo la faccia della Sprite contorcersi e gonfiarsi a tal punto da sembrare sull'orlo dello scoppio, prima di sentenziare:


“ Venti punti in meno a Serpeverde!”


Zabini ti ucciderò, quant'è vero che sono biondo naturale.
Prima che la vecchiaccia riprenda la sua insulsa spiegazione, sento Blaise sghignazzare alla mia destra.


Guardo verso la mia mano e lo vedo in tutta la sua innocenza: ho ucciso il povero bastoncino di legno nel momento stesso in cui Potter ha distolto lo sguardo da me, ignorandomi.




17,26
Biblioteca.




Non posso credere di averlo fatto veramente.
Ho pedinato Potter fino alla Biblioteca.
Com'è potuto succedere?
Ah, già, ho origliato quando quel cretino stava parlando con Weasley e la Mezzosangue circa i loro programmi pomeridiani, mentre uscivo dalla serra.


O meglio, le informazioni sono scivolate a portata del mio padiglione auricolare. Non è colpa mia se la Mezzasangue grida, non parla. Ho anche tentato di non ascoltare, concentrandomi sul rumore del vento, ma niente, la Granger ha voluto fare la superiore e creare rumori più forti rispetto a quelli della Natura. Cosa potevo farci io?




17,34
Biblioteca.




Che palle, perché continuano a leggere quei volumi enormi?




17,47
Biblioteca.




Non capisco come riescano a studiare ininterrottamente senza bisogno di pause. Dovrebbero adottare il metodo Malfoy: un'ora e mezza di pausa per ogni dieci minuti di intenso studio.




18.19
Biblioteca.




Finalmente la Granger butta nelle mani di Potter tre grandi, enormi, giganteschi libri, per farglieli mettere via.
Senza tergiversare, approfitto dell'unico momento in cui, finalmente, si allontana dagli altri, per dirigersi verso uno degli stretti corridoi pieni di libri.
Stranamente ci sono molti più studenti di quanto immaginassi, tanto che per un momento temo di aver perso di vista il cretino, ricredendomi un secondo dopo, quando riconosco quell groviglio di capelli mori tanto familiari, imboccare uno dei corridoi.


Aumento il passo, raggiungendo il reparto in cui si è addentrato.
Ed eccolo lì, Potter, il braccio teso, mentre ripone un tomo bello grosso su uno scaffale. Mi avvicino, guardandomi intorno e notando che fortunatamente nessuno è nei dintorni.


Faccio solo qualche altro passo, prima che finalmente si accorga di me. Gli occhi verdi mi fissano per poco, prima di tornare a guardare gli altri volumi e sentenziare semplicemente:


“ Cosa vuoi, Malfoy?”


Okay, mi ha rivolto la parola. È già qualcosa. Voglio dire, poteva lanciarmi uno dei mattoni che ha in mano. È buon segno, no?


“ Che coincidenza. Anche tu qui in Biblioteca, Potter?”


Mh, decisamente non è una delle mie migliori entrate.


“ Cosa vuoi, Malfoy?” Mi ripete senza darmi l'occasione di poterlo vedere in faccia, ma dandomi addirittura le spalle e cominciando a far scorrere lo sguardo tra gli scaffali, presumo alla ricerca del posto giusto in cui appoggiare le opere che gli ha affidato la Granger.


“ Io? Niente. Perché dovrei voler qualcosa da te?”


Potter si blocca all'improvviso, avvicinandosi a un ripiano e aiutandosi a leggere i titoli delle opere presenti con il dito indice.
Smetterla. Deve smetterla di non guardarmi. Perché continua ad evitare il mio sguardo? Perché diavolo continua ad evitare la mia faccia?
Mi sta facendo arrabbiare.


“ Forse per-” Si blocca un secondo, per salire su una delle scale a disposizione e infilare entrambi i libri al loro posto originario “Forse per lo stesso motivo per cui hai continuato a farmi segnali in questi ultimi giorni.”


“Allora li ha visti.”


Ha capito che gli stavo facendo cenno di vederci. Perché allora non ha fatto niente?


“Certo che li ho visti. Li ho escogitati io quei segnali. Ti pare che non riuscirei a distinguerli?”


“E allora perché?”


Anche di fronte a questa mia domanda, l'espressione del ragazzo che ho di fronte non si sbilancia neanche per un secondo. Sembra quasi che parlare con me non gli interessi minimamente. Le sue labbra s'incurvano verso l'alto per un momento quasi impercettibile, dopodiché mi supera, senza aggiungere altro. Sento chiaramente lo spostamento d'aria causato dal suo superarmi ed è in quel momento che non ci vedo più.


Con poche falcate, raggiungo Potter e lo afferro per il polso:


“Non obbligarmi a seguirti.” Taglio corto, tentando di mascherare il mio disappunto con un ghigno.


“Ah, perché, mi stai seguendo?” Mi dà corda lui, mentre con uno strattone si libera dalla mia presa e riprende la sua camminata.


Mi mordo il labbro.
Non deve andarsene.
Non può andarsene.
Le mie mani si chiudono di nuovo intorno al suo polso, e con forza lo obbligo a seguirmi fino alla corsia più appartata: quella vicina al Reparto Proibito.
Con uno strattone lo spingo nel corridoio e senza usare il mio famoso autocontrollo come arma, finisco con l'aggredirlo in modo piuttosto impulsivo.


“La vuoi smettere? Se hai qualcosa da dire, fallo. Detesto queste scenate da bambini piccoli.”


Dal canto suo, Potter si massaggia il polso, segno inequivocabile che tutte quelle ore passate a sollevare il mio beauty case son servite a creare muscoli d'acciaio.


“Cosa vuoi che ti dica, Malfoy?”


“Non lo so, qualsiasi cosa, ma piantala di fare l'idiota. Fingere di non vedermi e non rispondere quando tento di contattarti, lo trovo davvero patetico." Di fronte al suo incrociare le braccia all'altezza del petto, non ci vedo più. Tutta quella noncuranza e quell'arroganza finiscono col farmi andare il sangue al cervello “Diamine, in momenti come questo mi chiedo davvero perché cavolo continuo a scopare con te. Sei una piaga: continui ad assillarmi sul come non possa farmi nessun altro e poi ti ritrovo con Finnigan attaccato al culo”


La sua faccia un po’ confusa mi spinge a puntualizzare:


“Stamattina ad Erbologia. Sbaglio o te la stavi facendo con quello sporco Irlandese? Mi hai tormentato con frasi come sei mio e stronzate simili, ma vedo che poi alla fine fai le cose a modo tuo. Sei davvero un ipocrita, lo sai? Sei soffocante, riesci solo ad irritarmi, ma ho resistito, passando sopra a tutti i fastidi che mi procuri, solo per il sesso che, purtroppo, devo ammetterlo: è ottimo. Hai idea di quanto sia frustrante e di cosa abbia dovuto fare per tollerare l'intera situazione?”


Sputo l'intera frase senza un attimo di respiro.
Se proprio devo morire per mano sua, che almeno dica tutto una volta per tutte.
Il movimento improvviso con cui mi arriva a due centimetri dalla faccia, mi fa letteralmente defecare nei boxer, ma maschero la cosa come solo un Malfoy potrebbe fare.


“ Interessante: tu puoi scoparti chiunque desideri, ma io non posso nemmeno far avvicinare un compagno di Dormitorio durante una lezione. Chi è l'ipocrita tra noi due? Mi spiace che tu ti sia dovuto adoperare tanto per sopportarmi, ma sai,” Continua, strattonandomi e facendomi sbattere con gli scaffali, mentre con le braccia mi serra in una posizione senza via d’uscita “Credo di essere stato molto tollerante anch’io con quel tuo chiodo fisso per i seni enormi. Soprattutto perché la tua ossessione è del tutto incurabile .”


Lo sguardo di Potter m’inchioda, senza lasciarmi la forza di pensare a una bella risposta da poter usare per controbattere.


“Ma non devi preoccuparti, i tuoi giorni difficili sono finiti. Io e te abbiamo chiuso, Malfoy. Ora puoi farti chi vuoi: la Bulstrode, la Macmillan, le Patil, chiunque.”


Lo sapeva. Come diavolo ha fatto a sapere delle Patil e-
Come se mi avesse letto nel pensiero, Potter si avvicina al mio orecchio.


“Non importa di quale Casa siano, le ragazze sono sempre ragazze e in quanto tali, parlano. Il festino a cui sei andato, le scopate con la Bulstrode e con tutte le altre sgualdrine che ti sei sbattuto: erano di dominio pubblico nel momento stesso in cui avevi appena finito.”


È il cupo mietitore con la sua falce quello che vedo?
All’improvviso, le labbra di Potter si uniscono alle mie. È appena uno sfregare di labbra, ma riesce comunque a scombussolarmi.
Subito dopo si tira indietro, fissandomi dritto negli occhi.
Quegli occhi. Finalmente quegli occhi guardano me .
I miei occhi scendono inconsapevolmente verso le sue labbra, notando l'intero movimento che porta Potter a rivolgermi quel sorriso caldo che ha sempre dopo che facciamo sesso. I miei occhi rimangono fissi sulla sua bocca anche quando, deciso mi dice:


“Addio, Malfoy.”






Fine terzo capitolo









FERMI! FERMI! FERMI! FERMI! FERMI! FERMI! FERMI! FERMI! FERMI!


Confido che, arrivati fin qui, vogliate farmi la cortesia di dirmi cosa ne pensate.


MI PIACEREBBE DAVVERO MOLTO SENTIRE LE OPINIONI DI CHI HA LETTO ANCHE SE SI TRATTA DI RICEVERE UNA CATERVA D'INSULTI . PER FAVORE, PER FAVORE, PER FAVORE... MI ACCONTENTATE? XD


Per me sarebbe davvero costruttivo! Ad ogni modo mi scuso per il ritardo.... come dire? piuttosto importante :D


A presto!




  
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