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Autore: danyazzurra    27/06/2012    27 recensioni
Lily si è dovuta allontanare dal mondo magico e da Scorpius ma non per sua volontà...il destino la costringerà a tornare, ma niente sarà facile...e una minaccia tornerà nelle loro vite !! è una Lily / Scorpius che mi balzava in testa da un po'...spero che leggerete e recensirete !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Lily stava cercando di regolarizzare il respiro.
Si ridistese accanto a Scorpius, appoggiando la guancia sul suo petto, ascoltando il suo cuore e aspettando che il suo battito si regolarizzasse e che la cullasse come sempre.
Ogni sera facevano l’ amore e ogni sera erano sensazioni, emozioni e gesti ritrovati ma allo stesso tempo nuovi, inebrianti e pieni di quel sentimento che soltanto loro sapevano darsi.
Sentì il suo cuore cominciare a rallentare e prendere il ritmo della mano che le stava accarezzando i capelli.
“ Sai cosa mi dispiace di più ?” le chiese Scorpius con la voce ancora roca.
Lily aggrottò le sopracciglia e si sollevò leggermente appoggiandosi al materasso per poterlo guardare in quegli occhi che tanto amava, che tanto la ipnotizzavano.
“ Non c’ ero durante la tua gravidanza, non c’ ero quando Phoenix è nato, quando ha mosso il primo passo, quando ha detto la sua prima parola” le disse tutto un fiato.
Lily si morse un labbro, sapeva che Scorpius non rivelava mai fino in fondo i suoi sentimenti, sapeva che per lui aprirsi così doveva essere difficile.
“ Anche se riuscissimo a risolvere questa situazione, anche se dovessimo riuscire ad arrestare tutti i Punitori, queste cose non me le ridarà nessuno” disse con amarezza.
Lily sentì le lacrime invadergli gli occhi, aveva ragione ma cosa avrebbe potuto dire ?
Avrebbe potuto dirgli che la sua prima parola era stata papà, perché lei sentiva così tanto la sua mancanza che non faceva che parlargli di lui, avrebbe potuto dirgli che i primi passi che aveva mosso, li aveva mossi verso di lei e la proiezione di tutta la famiglia che lei aveva evocato per non fargli pesare troppo il fatto che erano soli.
Ma le avrebbe creduto ? o avrebbe pensato che lo facesse solo per non farlo star male, per farlo essere felice, anche se solo per un momento.
Gli accarezzò una guancia, dolcemente, soffermandosi su ogni linea dei suoi zigomi.
Quattro anni prima non aveva avuto alcuna scelta, ma adesso la situazione era diversa.
Adesso potevano sperare di risolvere tutto e di vivere felici.
“  Ti amo” gli disse e le parve quasi che Scorpius trattenesse il respiro.
Si accorse di aver dato voce ai suoi pensieri, quando vide i suoi occhi brillare.
Lo pensava da giorni, da mesi, da anni, da sempre, ma non glielo aveva ancora detto, o almeno non glielo aveva detto in modo chiaro come aveva appena fatto.
Scorpius smise di ragionare, quel ti amo sussurrato, quel ti amo uscito dalle sue labbra era riuscito ad eccitarlo e a renderlo la persona più felice del pianeta.
Sorrise, mentre con passione le prese il volto avvicinandolo al suo e perdendosi nei suoi occhi.
Le prese i capelli che stava accarezzando, arricciandoli tra le sue dita e portò nuovamente le sue labbra a nutrirsi delle proprie.
Lily emise un lieve gemito, il suo corpo stava nuovamente reagendo “ forse è meglio che si riposi signor Malfoy “ gli disse, ridendo sulle sue labbra.
Scorpius per tutta risposta la baciò nuovamente ribaltando le posizioni e costringendola sotto di lui, attento a non pesarle addosso “ pensa di farcela signorina Potter ?” la sfidò.
Lily rise maliziosa, passando le mani attorno al suo collo “ non so…sono molto stanca” si scusò con voce teatralmente impostata.
Scorpius rise cominciando a deporle baci sul collo e scendendo sempre più giù “ magari potrei provare a farle cambiare idea “ ribattè, mentre Lily chiudeva gli occhi, perdendosi di nuovo nelle sensazioni delle sue mani e della sua bocca.
Fecero l’ amore di nuovo e finalmente si addormentarono l’ uno nelle braccia dell’ altro.
“ Scorpius corri”
Scorpius e Lily si svegliarono di soprassalto, sedendosi di scatto sul letto, mentre la voce di Albus proveniente dal suo Patronus, si spargeva in tutta la stanza.
Si guardarono negli occhi e Lily sentì i brividi percorrerle la pelle, nonostante la serata calda.
Aveva paura.
Il Patronus di Albus, nel pieno della notte, poteva significare soltanto due cose: o Sunday si era svegliata o era morta.
“ Sveglio Phoenix” disse con un filo di voce, mentre pregava con tutta sé stessa che la prima ipotesi fosse quella valida.
Scorpius uscì dal bagno, infilandosi velocemente un paio di pantaloni “ Sono le cinque del mattino” le disse, facendo scorrere la maglietta da sopra la sua testa.
Lily lo guardò incerta, sapeva cosa voleva dirle, bastava lui.
Albus aveva chiamato lui.
Ma se Sunday si era svegliata o peggio ancora se fosse morta, Lily voleva essere lì, voleva essere vicina alla sua famiglia a suo fratello.
Aveva già troppe cose da rimproverarsi.
Scorpius si fermò un secondo, guardandola mentre si torturava le mani, capiva il suo stato d’ animo.
Sapeva che Lily era quella che aveva sofferto di più per colpa dei Punitori e sapeva che restare a casa per lei, era al pari di una tortura.
Le poggiò dolcemente le mani sulle spalle, facendole scorrere fino ad arrivare alle sue braccia e carezzandole dolcemente le braccia con gli indici delle sue mani “ Mi raggiungerai appena Phoenix si sveglia” le disse.
Lily si morse l’ interno della guancia a disagio “ è sicuramente un  problema medico, se ci fosse qualcosa di urgente ti chiamo con un Patronus” concluse.
Lily annuì e dopo averle dato un veloce bacio sulle labbra, Scorpius si smaterializzò.
Lily guardò il punto dove si era smaterializzato, doveva andare bene, doveva essersi svegliata, dovevano poter sapere i nomi e le persone coinvolte.
Si sedette sul letto sicura che non avrebbe ripreso sonno.
Avvolse le ginocchia tra le sue braccia e cercò di non lasciarsi prendere dall’ angoscia.
Se Sunday fosse morta, se non si fosse svegliata mai più, se non avessero avuto la possibilità di parlare con lei, tutti quei se la stavano facendo impazzire.
Non poteva dormire, non poteva andare nella stanza di Phoenix o con tutta la sua agitazione lo avrebbe svegliato, erano le cinque e un quarto, era passato solo un quarto d’ ora.
Ripensò alle parole di Scorpius.
Lui si era perso tutta la vita di Phoenix fino ad oggi.
Ebbe un ‘ idea.
Questa idea le avrebbe permesso di passare queste ore cercando di pensare ad altro e avrebbe permesso a Scorpius di recuperare un po’ di tempo perduto.
Cominciò a frugare nell’ armadio.
Scorpius non aveva tenuto niente che le appartenesse, ma era sicuro che quello non lo aveva buttato.
Non poteva averlo buttato era stato il primo regalo che lui le aveva fatto.
Glielo aveva regalato dicendo che avrebbero messo da parte ogni ricordo importante della loro storia.
Le aveva detto che un giorno quando fossero diventati dei vecchietti raggrinziti che avevano difficoltà anche a ricordare il proprio nome, avrebbero potuto ricordare cosa li aveva spinti a mettersi insieme, cosa provavano l’ uno per l’ altra.
Quando non trovò niente nell’ armadio, si sentì per un attimo sconsolata, ma poi la sicurezza che non potesse averlo buttato tornò a farsi sentire e un sorriso le nacque spontaneo sulle labbra.
Era una strega, ma non lo era stata per così tanto tempo che non le veniva più spontaneo usare la magia come prima risorsa.
Prese la bacchetta “ Accio pensatoio” disse in un sussurro e dopo pochi secondi di trambusto un pensatoio le arrivò tra le mani.
Lo accarezzò era un pensatoio molto importante, il primo regalo di Scorpius.
Aveva solo diciassette anni e lei ne aveva quindici, erano due ragazzini, eppure Scorpius le fece quel regalo con i soldi che il padre gli aveva dato per la promozione ai MAGO.
Passò ancora le mani sul bordo, non era molto polveroso, probabilmente Scorpius aveva continuato ad usarlo.
Guardò il liquido argenteo che fluttuava dentro, non aveva tolto l’ ultimo ricordo, istintivamente tuffò la testa dentro, curiosa di vedere quale fosse l’ ultimo ricordo che stava guardando.
Si ritrovò in piedi, dietro al divano della loro casa.
Era tutto uguale a adesso, ma Lily capì subito che era andata indietro di quattro anni.
Scorpius era seduto sul divano e davanti a lui c’ erano diverse foto di loro due insieme, sull’ angolo c’ era il quadro con il gatto che avevano preso nel loro viaggio a Parigi e sopra il mobile c’ era il loro mappamondo.
Sorrise avvicinandosi, sapeva che non poteva toccarlo, ma solo vedere il loro mappamondo con tutti i bollini rossi attaccati sulle nazioni che avevano visitato, le diede tantissima nostalgia.
Si voltò quando sentì rumore di passi.
Rivide sé stessa quattro anni prima, arrivare alle spalle di Scorpius e gettargli le braccia al collo.
Lo stava abbracciando da dietro e lui voltò subito la testa per incontrare le sue labbra.
“ Come mai devo sapere da mio fratello che hai superato l’ esame ?” gli chiese ridendo.
“ Lo sai che non mi piace vantarmi” rispose Scorpius.
Ricordava quel giorno, era la mattina dell’ attacco.
La mattina del giorno in cui sarebbe cambiato tutto.
“ Bugiardo, adori vantarti” lo canzonò Lily, facendo il giro e sedendosi in collo a lui.
“ Beccato signorina Potter” le disse “ ed io ti ho mai detto che ti amo, oggi ?”
Lily vide la sua faccia fintamente pensierosa “ uhm…no non mi sembra” mentii.
Scorpius rise “ allora non sono l’ unico bugiardo” le disse facendola stendere sul divano sotto di lui.
Lily era sconvolta, ricordava cosa stava per succedere, perché Scorpius aveva rivisto questo ricordo ?
Perché lo aveva tenuto ? probabilmente ogni volta che lo guardava era un colpo al cuore per lui.
Perché lo faceva ?
Lo vide sollevarsi leggermente sulle braccia ed accarezzarle il viso “  non è che mi lascerai all’ altare vero Potter ?” le chiese sarcastico.
Lily ebbe un brivido, il loro matrimonio.
Il loro matrimonio era fissato per il mese successivo. Ancora ricordava la data, il venti giugno.
Quel venti giugno che non era mai arrivato.
“ Non ti lascerò mai Scorpius” rispose lei con voce dolce.
Lily sentii le lacrime invaderle gli occhi “ non ti avrei mai lasciato Scorpius “ disse al vuoto, sentendo la tristezza invaderle il cuore.
L’ immagine cambiò e Scorpius era nuovamente in salotto, ma questa volta era solo.
Il quadro nell’ angolo era spaccato a metà, le loro foto erano a terra, senza cornice e strappate in milioni di pezzettini e il loro mappamondo era frantumato a terra, probabilmente era stato gettato con violenza a terra o contro il muro.
Lily vide Alice uscire dalla cucina e avvicinarsi a lui, con una pozione in mano “ tieni, ti aiuterà a dormire” gli disse dolcemente.
Scorpius guardò la pozione tra le sue mani e poi si voltò con rabbia verso il muro “ Per favore Scorp, l’ ho data anche ad Albus” lo pregò “ sono passati due giorni, dovete dormire, dovete provarci almeno” gli disse cercando il suo sguardo.
Scorpius non rispose, continuando a fissare il muro.
Alice gli prese il viso con le mani e lo voltò verso di lei “ Non dobbiamo perdere la speranza” gli disse seria.
Lily si sentì così stupida, come poteva pensare che l’ avessero dimenticata, che fossero tornati a condurre una vita normale, come se niente fosse successo.
Scorpius guardò Alice con gli occhi pieni di lacrime e Lily quasi indietreggiò.
Il dolore che leggeva negli occhi di Scorpius era così forte, così vivo.
“ Alice ti rendi conto ?” le chiese e la sua voce era così piena di rabbia.
“ Ti rendi conto che mia madre è appena morta e lei se ne è andata lasciando mio padre in quelle condizioni ?” le chiese aumentando di un tono la voce.
Alice sospirò “ forse non voleva andarsene” sentenziò.
Scorpius scosse la testa vigorosamente, mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi “ anche James…suo fratello dice che i Punitori avevano detto che non li avrebbero toccati” disse con voce rotta.
E Lily sentì il suo cuore rompersi al pari della sua voce.
“ Mi ha lasciato Aly, Lily mi ha lasciato e mia madre è morta” stava quasi urlando.
Lily vide Alice cercare di trattenere le lacrime e abbracciarlo, stringendolo a sé.
Lily rimase immobile al centro della stanza.
Il pensatoio l’ aveva ributtata fuori, ma lei non aveva il coraggio di fare niente, non aveva la forza di fare niente.
Si piegò sulle gambe, restando appoggiata sui talloni, lasciando le lacrime libere di scorrere.
Si battè un pugno sulla fronte, restando in questa posizione, senza riuscire a muoversi.
Aveva capito.
Scorpius aveva messo quei ricordi nel pensatoio, per ricordarsi ogni giorno quanto fosse bugiarda.
Per ricordarsi che gli aveva promesso di non lasciarlo mai e che in realtà, lo aveva lasciato il giorno più brutto della sua vita.
Scorpius voleva ricordarsi così di lei. Voleva ricordarla come una bugiarda.
Ma quello era prima, adesso avrebbero cominciato un nuovo capitolo.
Si tolse il primo ricordo e lo depose in una fiala e così fece con il secondo e il terzo.
“ Mamma che fai ?” chiese Phoenix, arrivando nella stanza mentre Lily si stava prelevando l’ ennesimo ricordo e alla sua bacchetta era ancora collegato un filo argenteo che stava uscendo dalla sua testa.
Lily lo portò delicatamente nella fiala e si voltò verso Phoenix “ amore” gli disse, inginocchiandosi e accogliendolo tra le sue braccia.
Guardò l’ orologio, le otto.
Phoenix aveva dormito molto e Scorpius non si era fatto sentire “ facciamo colazione, così andiamo da papà “ gli disse, mettendolo a terra “ cosa sono ?” chiese Phoenix, indicando le fiale sopra il letto.
Lily ne prese una e gliela portò davanti agli occhi, vide Phoenix stringere gli occhi e studiare quel liquido che non era liquido e Lily sorrise vedendo la sua espressione meravigliata.
“ Una sorpresa per papà “ gli spiegò, poi prese le fiale e le mise dentro il cassetto del suo comodino, prima di voltarsi verso il figlio “ ricordi come funziona per le sorprese ?” gli chiese.
Phoenix sembrava ancora perso nei suoi pensieri, sicuramente vedere le fiale dei ricordi lo avevano stupito molto.
“ Phoenix dico davvero, non dovrai dire di questi ricordi a papà, fino a quando non te lo dico io” lo ammonì.
Phoenix la guardò sorridendo “ come per i regali ?” chiese e i suoi occhi s’ illuminarono.
Lily annuì “ esatto, come i regali “ confermò, prendendolo in braccio e portandolo con sé in cucina.
Avevano appena finito di fare colazione, quando suonò il campanello.
Lily s’ irrigidì, pensando per un momento di fingere di non essere in casa, in fondo non doveva esserci.
Ma come continuava a ripetersi, i Punitori non entravano suonando il campanello.
Guardò Phoenix e lo vide già in piedi pronto a nascondersi “ sarà Rose, farò in fretta” gli disse, baciandolo tra i capelli e il bambino corse  verso la camera.
Lily prese la bacchetta e aprì lentamente la porta.
Quando vide la persona davanti a lei sorrise “ Come mai da sola ?” chiese, abbassando la guardia.
“ STUPEFICIUM” urlò la persona davanti a lei e Lily venne scaraventata contro il mobile del salotto.
COMMENTO: OK SONO PRONTA PER LE MALEDIZIONI !! PERO’ ALMENO NON SONO IN RITARDO NO ?? IN COMPENSO QUESTO CAPITOLO, PORTA UN SACCO DI DOMANDE  MA SAPETE CHE TUTTO PIANO, PIANO TUTTO  AVRA’ UNA SPIEGAZIONE !! RINGRAZIO TANTISSIMO QUEEN GI PER AVERMI SEGNALATO TRA LE SCELTE DEL SITO…NON SO COSA DIRE SE NON UN GRAZIE ENORME !! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSICONO SEMPRE E MI DANNO LA FORZA DI ANDARE AVANTI OVVERO ICEPRINCESS / ALYX / ARIB / LUISA 21 / ARYELLE / MANSON / ALWAYS 89 / FEDERCHICCA / MIKILILY / RISA SLITHERIN / VBONJOVY / FEDEPLUCK 93 / QUEEN GI / MARAMALFOY / LILS  / ALLODOLA / SHIVER / CREEM SWEET STORY / NIPOTINA  E AMISA !! SPERO CHE MI FARETE SAPERE ANCHE PER QUESTO !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

   
 
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