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Autore: Spuffy93    01/07/2012    1 recensioni
#SPOILER PER IL FINALE DI STAGIONE DI MENTALIST E DI CASTLE! AVVERTITE!# Allora, questa è una cosa che ho scritto nel mio stato d'anime pre-esame orale U_U Abbiate pietà... E' una mini Fanfiction composta da 3 parti, già tutte scritte quindi devo solo pubblicare.
Niente introduzione perchè, seriamente, non saprei cosa inserirci. Se avete coraggio leggete.. Vi prometto che quanto meno riderete XD
Genere: Comico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Rieccomi, questo pezzo è un po' di passaggio e spiegazione ma serve. Oltretutto sappiate che mi sono inventata moooolte cose sul passato di Rick per far tornare la storia XD

Questa seconda parte è in LISBON POV anche se poi torna in KATE POV verso la fine. In questa FF dominano le donne yeah!!!

 

 

Salgo in macchina con Jane e parto alla volta del molo di Santa Monica.

E' stata una settimana estenuante. L'uccisione di un avvocato di prestigio di Los Angeles ci ha costretto a volare fino qui nel bel mezzo della notte. Oddio quando muoiono le persone con attacchi politici.

“Su su Lisbon, inutile rimuginare sul tuo odio per questo tipo di casi in cui veniamo costretti ad indagare anche se la normale polizia basterebbe. Lo sai come sono quelli dei piani alti, vogliono il meglio e si da il caso che noi lo siamo. Dovresti sentirti lusingata.”

“Jane, esci dalla mia testa...” borbotto rimanendo concentrata sulla strada.

“Non occorre che legga i tuoi pensieri mia cara.” risponde lui sorridendo brevemente. Jane è cambiato dall'ultimo incontro con Red John e ancora non so se in maniera positiva o negativa.

E' tornato a ritirarsi spesso nel suo attico, è più taciturno e le sue bravate sono diminuite.

Gli ci sono volute settimane per riguadagnare la fiducia del resto del team e ancora non ha tirato fuori niente di utile da quella troia.

Mi giro brevemente a guardarlo e noto che, come al solito in questa settimana, è agitato. Vuole tornare a Sacramento. Lorelai è diventata la sua nuova momentanea ossessione.

“Jane, domani torneremo a casa.” gli dico sospirando.

“Lo so perfettamente.” mi risponde lui con uno dei suoi soliti falsi sorrisi ma ormai me non riesce più ad ingannarmi da molto tempo.

“So che ti prudono le mani per la voglia di tornare da Lorelai, ma smettila di pensarci... Mi rendi nervosa.” lo ammonisco.

“Scusa.” risponde lui sospirando. “E' solo che mi sento così vicino eppure così lontano. Non so se puoi capire.” prova a spiegarmi e a me verrebbe da ridere. Vicino e lontano allo stesso tempo. Come se non conoscessi questa situazione a memoria.

A volte mi sembra di essere talmente vicina a Jane da riuscire a toccare la sua anima ma altre volte, come in questi ultimi due mesi, mi sembra di essere lontana mille miglia da lui.

“Ho presente la sensazione.” ribatto volendo ridergli in faccia. Per essere un mentalista a volte non capisce nulla delle persone che gli stanno intorno.

“Mi sento uno schifo Teresa...” sussurra girandosi verso di me. “Ho dormito con un'altra donna.” aggiunge con voce disgustata. “E non sarebbe stato troppo male se ciò fosse rientrato nei miei piano come 'azione per convincere Red John che volevo veramente cambiare'. Ma lei era una sua accolita!” aggiunge ancora più disgustato. “Ho tradito mia moglie con una donna che non amo e la cosa mi fa sentire sempre più male ogni volta che la interrogo e ciò non mi porta più vicino a Red John.”

Rimango ad ascoltare questa sua confessione. E' la prima volta che parla di quell'episodio con me, mai prima di ora l'aveva fatto e io non l'avevo mai spinto a farlo impaurita da ciò che mi avrebbe potuto dire, da ciò che avrei potuto provare sentendogli dire che aveva fatto l'amore con una donna.

“Jane...” sussurro con tono pacato. Vorrei rinfacciarli tutta la cosa chiedendogli se ne sia valsa la pena di fare ciò che ha fatto ma non lo faccio. Non posso perché, per quanto vorrei urlargli in faccia tutti li errori che ha fatto negli ultimi mesi, odio vederlo così ferito. Cerco di pensare a qualcosa da dire ma non mi viene niente in mente così accosto e dopo aver sganciato la cintura mi avvicino a lui e semplicemente lo abbraccio lasciandolo sfogare sulla mia spalla.

Non mi è venuto nient'altro in mente da fare o da dire. In fondo non posso mica dirgli: “Ehi, sono sicura che tua moglie capirebbe perché io ti amo e, anche se la cosa non mi piace, l'ho fatto.”. No, certamente non è la cosa giusta da dire.

Jane dopo un primo momento di stupore ricambia l'abbraccio e sento le sue lacrime scivolare calde dalle sue guance lungo il mio collo mentre lui continua a sfogarsi silenziosamente.

“Ho capito perché l'hai fatto Jane e... e vedrai che lo troveremo prima o poi.” cerco di rassicurarlo. “Ma ti prego smettila di comportarti così, rivoglio indietro il mio consulente.” aggiungo iniziando a carezzargli la testa mentre sento alcune lacrime scendermi lungo le guance raggiungendo le sue. “Preferivo che la mia pila di reclami nei tuoi confronti si triplicasse piuttosto che riavere il Jane dei primi tempi della nostra collaborazione.” aggiungo cercando di sorridere. Lui si allontana lievemente da me, il tanto che basta per guardarmi negli occhi. “Credi che sia possibile riavere il mio migliore amico?” domando asciugandomi con una mano le lacrime per poi fare la stessa cosa a lui.

Patrick rimane a fissarmi per alcuni secondi e poi sospira.

“Scusami...” sussurra abbassando lo sguardo. “Sono un idiota.”

“Dimmi qualcosa che non so...” borbotto volendo risollevare un po' il morale. “Jane, voglio solo che tu non ti faccia ossessionare da questa cosa come da Red John, non ti fa bene e ti deconcentra e basta.” cerco di spiegargli mettendola sul pratico. Meno concentrazione uguale a meno possibilità di trovare uno spiraglio nella barriera di quella putt... di Lorelai. Jane si allontana da me e sospira.

“Hai ragione.”

“Mi ripeto, dimmi qualcosa che non so.”

Velocemente riallaccio la cintura e riparto alla volta del porto.

Dopo dieci minuti Jane mi dice di accostare.

“Mi aspetti?” domanda prima di scendere.

“Posso venire?” domando non volendo rimanere per mezz'ora da sola in macchina.

“Posa pistola e distintivo e per me non ci sono problemi.” risponde sorridendo e stavolta, per la prima volta in due mesi, è un sorriso sincero a cui non posso far a meno di rispondere.

Poso la pistola e il distintivo e mi tolgo anche la fondina ma per sicurezza prendo una pistola da due colpi che tengo sempre in macchina.

“E cosa vorresti farci con quella?” mi domanda Jane divertito.

“Con te? Meglio non rischiare.” aggiungo inserendomela tra la schiena e i pantaloni nel miglior stile poliziesco. E' piccola, nessuno la noterà se rimango in piedi dietro a Jane.

Lui alza le spalle e mi conduce in uno dei capannoni che stanno lungo il porto.

Una bisca clandestina, ma sembra gente tranquilla forse non avrò bisogno della pistola.

Veniamo malamente cacciati dopo quaranta minuti ma le tasche di Jane sono più pese di ben cinquemilaseicento dollari.

“L'ho sempre detto che sei il mio portafortuna.” mi dice ridacchiando prima di restituirmi i miei cento dollari più il profitto di duecento come al solito. Lo vedo velocemente intascare il resto della somma ma so bene che, dopo aver pagato la cena di stasera ed essersi tenuto pochi spiccioli per se, darà via il resto.

Gli sorrido e insieme saliamo in macchina dirigendoci verso il nostro albergo per prepararci per la serata.

“Allora, come fai a conoscere quel Rick Castle?” domando improvvisamente ricordandomi della mia curiosità precedente.

 

Kate POV

 

“Allora, come fai a conoscere quel Patrick Jane?” domando a Rick mentre rientriamo nella nostra stanza per iniziare a prepararci per la serata.

“Beh, quando ero più piccolo ho vissuto per anni qui a Los Angel con mia madre ed ogni estate lei mi portava al circo.” mi inizia a spiegare lui sedendosi sul letto e facendomi cenno di raggiungerlo. “Lui lavorava lì come il ragazzo delle meraviglie. Faceva dei numeri da indovino con il padre, una cosa fantastica.” aggiunge con una scintilla negli occhi che mi avverte che il bambino si cinque anni è tornato. “Un anno, quando avevo dieci anni, mi persi e mi imbattei in lui che piangeva. Lui e suo padre avevano discusso perché lui voleva che ingannasse una vecchietta per spillarle soldi e Patrick non voleva farlo e così lo consolai. Lui mi ringraziò e mi aiutò a tornare da mia madre e lei lo invitò da noi per cena per ringraziarlo. Diventammo subito amici e ci vedevamo ogni volta che il circo faceva pausa a Los Angeles o nelle tappe vicine almeno finché non sono andato al college.” continua lui a raccontare. “Siamo sempre rimasti in contatto durante gli anni ma ci siamo visti sempre meno quando lui ha iniziato a tirar su famiglia una ventina di anni fa. Sai le poche volte che ci vedevamo passavamo ore a parlare e lui mi mostrava nuovi trucchetti che aveva imparato mentre Angela, sua moglie, si lamentava giocosamente della nostra età mentale.”

“La posso capire.” dico sorridendo.

Aveva una moglie e una figlia, Charlotte, fantastiche ma poi è successo un po' quello che è successo a me. Soldi e notorietà lo hanno cambiato, lo hanno reso stupido e un po' spavaldo e una sera ha insultato in diretta la persona sbagliata che se l'è rifatta sulla sua famiglia uccidendo si Angela che Charlotte.” continua lui a narrare tristemente, le lacrime si affacciano sul suo viso e io mi stringo a lui nel tentativo di consolarlo. “Sai, andavo sempre al compleanno di Charlotte e portavo Alexis. C'era un solo anno di differenza e loro erano molto amiche.” mormora. “Patrick era distrutto. Quando lo seppi provai a cercarlo, venni fino a qui ma lo avevano già ricoverato dopo un suo tentativo di suicidio e io non potevo visitarlo. Quando uscì lo contattai mai lui era diventato un uomo diverso e si allontanò da me. Fino a tre anni fa non ho saputo più nulla di lui, ma poi un giorno mi chiamò e mi chiese scusa per il suo comportamento e mi spiegò che non voleva che l'uomo che ha ucciso la sua famiglia, Red John, un serial killer, capisse l'affetto che provava nei confronti miei e di Al e ci usasse per causarli altro dolore.” sono totalmente basita. “Gli dissi che era stato uno stupido, che se questo Red John era così sveglio come diceva avrebbe potuto comunque prenderci di mira sia che lui continuasse a frequentarci o no e da allora abbiamo riallacciato i rapporti e ogni tanto ci vediamo quando devo fare un salto sulla costa ovest. Anche se ammetto che evito di portare Al con me... Lei nemmeno si ricorda più di Charlotte e non voglio risvegliare ricordi infelici in lei.”

“Oddio Rick, mi dispiace tantissimo.”

“Sai, per certi versi lui mi ricorda un po' te.” aggiunge malinconico. “Una versione di te molto più cupa.”

“In che senso.”

“Lui lavora con il CBI perché è in cerca di vendetta. Vuole trovare l'assassino della sua famiglia ed ucciderlo.” sussurra scuotendo la testa.

“Ma.. ma lo sanno gli altri?”

“Sì, ma l'agente Lisbon crede di riuscire a dissuaderlo o ad arrivare prima di lui a Red John.”

“E questo come lo sai?”

“Me l'ha detto lui e io spero veramente che vada così. Non voglio vedere uno dei pochi veri amici che ho dietro le sbarre, o peggio, nel braccio della morte per omicidio premeditato.” stringo a me Rick e cerco di confortarlo.

“La vendetta è uno schifo.” ammetto. “Ti fa comportare come uno stupido, io lo so bene, ma poi ho trovato te e ho capito i miei errori. Ho scelto la mia vita al di sopra della morte di mia madre. Magari troverà qualcuno anche lui...” sussurro volendolo confortare.

“Ti amo...” sussurra lui baciandomi dolcemente sulle labbra. Sorrido come una scema e poi mi alzo di scatto allontanandomi.

“Ehi!” protesta lui. “Ti stavo baciando...” borbotta facendo il broncio.

“Beh, io pensavo di farmi una doccia prima di prepararmi...” gli dico iniziando a spogliarmi e dirigermi in bagno. “Ti va di farmi compagnia?” chiedo poi sorridendo maliziosa guardandolo negli occhi.

Rick non se lo fa ripetere due volte e dopo cinque minuti e alle mie spalle che mi bacia con passione sul collo spingendomi in bagno mentre i nostri vestiti, uno dopo l'altro, cadono a terra.


 

 

Beh, un po' di spiegazioni ci volevano no? Ma nel prossimo capitolo si capirà il titolo della FF muahahahah.....

   
 
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