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Autore: Sakkaku    01/07/2012    1 recensioni
Dunque, non dovrebbero esserci scene particolarmente violente, però ho deciso di cambiare il rating in arancione perché forse nel capitolo 20, c'è qualche descrizione che potrebbero dare fastidio, giusto per essere sicura che la lettura non disturbi la sensibilità di nessuno :)
Dal capitolo 18:
– Io sono Kassy, mentre lei è Lady. Ti avviso, anche se sei un vampiro Originale, se vedo un mezzo movimento pericoloso per Lady, non mi farò scrupoli ad attaccarti. Ti consiglio di non sottovalutarmi solo perché ho le sembianze di una bambina, sono pur sempre un demone - - Hei, hei, sono venuto in pace – disse Klaus cercando di placare l’animo Kassy – Ho scoperto che i vostri nemici, gli angeli per intenderci, sono sensibili al nostro sangue. Purtroppo siamo in pochi e per annientarli ci servirebbe un aiuto – i capelli argentati di Lady si spostarono dopo una folata di vento. Il capo dei demoni fissò negli occhi azzurri il vampiro, analizzandolo. In quello sguardo vedeva riflesso la pura pazzia, in qualche modo la intimoriva, era la prima volta che percepiva tanta pazzia concentrata in una sola persona.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Un rifugio


Camminarono in silenzio.
Per minuti, ore, forse giorni.
Nessuno, neanche i vampiri, con sensi evoluti rispetto i semplici umani, riuscivano a percepire il tempo che passava.
Era sempre notte fonda.
Era tutto strano.
Troppo strano.
Persino per loro.
– C’è qualcosa di soprannaturale in questo posto – disse Bonnie rompendo il silenzio. – Grazie al cielo Bonnie!! – esclamò allegramente Caroline – Mi hai salvata! Non ne potevo più di restare in silenzio, però non volevo essere io la prima a parlare – quell’affermazione fece ridere le sue due amiche.
Ora, con quell’atmosfera sembrava quasi una normale gita notturna nei boschi, come se fosse una prova di coraggio.
– Shhh – sussurrò Elijah apparendo improvvisamente accanto ad Elena – Dovreste rimanere in silenzio, non sappiamo quale nemico potrebbe nascondersi - - Hai ragione Elijah scusaci - - Non c’è bisogno che ti scusi Elena – ribatté il vampiro sorridendole – Cercate solo di non attirare l’attenzione su di noi. Sono più che sicuro che ci stiano osservando, anche se non riesco a capire da dove - - Infatti, non so come, ma qualcuno sta mandando in confusione i nostri sensi, rendendoci così umani – Rebekah pronunciò quelle parole con disprezzo. – ADESSO STATE IN SILENZIO!! – tuonò Klaus – Parlando in questo modo fate sapere a chiunque ci stia osservando che siete degli esseri inferiori!! - - Per la prima volta concordo con te ibrido – annuì Damon – Fatevi vedere come una razza superiore, non come quel mulo di mio fratello. A proposito sei ancora vivo? - - Tappati quella bocca se non vuoi morire – ringhiò in risposta Stefan – Ouch sei di cattivo umore per caso? – lo schernì nuovamente il fratello – Ti serve un po’ di sangue? Oppure hai voglia di dissanguare uno scoiattolo innocente? - - Damon basta – intervenne Caroline – Dobbiamo cercare di restare uniti, senza litigare se vogliamo andare avanti - - Ben detto Caroline – Klaus si era avvicinato senza che se ne fossero accorti, lanciò uno sguardo alla bionda vampira, poi aggiunse – Ora continuiamo senza altre fermate. Siamo intesi? – per risposta tutto il resto del gruppo annuì con la testa.
“Perché dobbiamo ascoltare e fare quello che vogliono questi vampiri? Fino a poche ora fa, volevamo la morte di Klaus e ora è il nostro capogruppo? Che cosa assurda” pensò Jeremy tirando un calcio a un sassolino.
Ognuno aveva un pensiero diverso che si teneva ben stretto senza condividerlo con nessuno.
La persona, o meglio il vampiro, che non avrebbe voluto per nessun motivo condividere i suoi pensieri era Stefan. “Se Alaric si riprende, gli dirò di dimagrire se vuole che lo porti ancora in giro. Dopo mi dovrei occupare di mio fratello. Sicuramente vuole continuare a stare appiccicato a Elena, ma non glielo permetterò, piuttosto la faccio sparire e incolpo della sua morte questi esseri che ci spiano” si fermò un secondo, senza perdere il resto del gruppo “No che razza di pensieri ho? Sto lasciando che lo squartatore assuma il comando” gli occhi si tinsero di rosso e le vene sporsero lievemente.
– Se fossi in te, mi darei una calmata Stefan – gli sussurrò una voce femminile.
Il vampiro si voltò e vide che si trattava di Rebekah – Tutti siamo assetati ma ci controlliamo. Vedi di non fare stupidate o mio fratello ti ucciderà senza pensarci troppo – detto questo, ritornò in testa a fianco dei fratelli Antichi.
Tyler tornò con il fiatone.
Klaus lo aveva mandato in ricognizione, per sapere quanto doveva ancora camminare prima di trovare un luogo per riposarsi.
L’ibrido aveva bisogno di riposare per elaborare un buon piano.
Dato che non si fidava a mandare altra gente a far un'esplorazione, aveva mandato il suo fidato ibrido, il quale ubbidiva a ogni suo ordine.
Il ragazzo ibrido si piegò, tenendo un ginocchio appoggiato a terra, riferì – Fra qualche metro, sulla sinistra c’è una villetta abbandonata. Sono entrato per controllare che sia sicura. Non ho trovato niente - - Ottimo lavoro Tyler. Sapevo di poter fare affidamento su di te – si complimentò con lui Klaus.
Quando arrivarono davanti alla casa trovata da Tyler il gruppo rimase sorpreso di aver trovato finalmente un rifugio.
Era ancora notte, ma delle stelle non c’era traccia, anche la luna era nascosta da qualche nuvola, come se non voleva guardare quello che sarebbe accaduto.
– Finalmente abbiamo trovato un rifugio per riposare. Ero arcistufo di camminare – sbottò Jeremy – Jer, per favore – lo supplicò Elena, voleva evitare discussioni ora che avevano trovato un posto per dormire e riprendersi da quello che era accaduto.
Prima che qualcuno si precipitasse all’interno dell’abitazione Klaus disse – Andate a riposarvi. Noi vampiri staremo di guardia a turno, dopotutto dobbiamo controllare che nessuno s'intrufoli nella villetta per prenderci di sorpresa. Senza contare che dobbiamo tenere d’occhio anche il buon Saltzman, prima che ci prende di sorpresa e ci conficchi un paletto a tutti quanti alle spalle - - Io faccio dopo, l’ho portato fino a qui e ne ho le scatole piene – disse Stefan passando il corpo di Alaric a Tyler, come se fosse stato una pallina da baseball ed entrando all’interno della villetta
– Che modi sgarbati – commentò Elijah scuotendo la testa, contrariato.
Senza far altri commenti, anche il resto del gruppo entrò nel loro rifugio.
Le ragazze salirono al piano di sopra, mentre i ragazzi rimasero nelle stanze del pianterreno.
Tutto era silenzioso.
Di nuovo.



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Nota autrice: Volevo avvisare che magari il titolo lo cambierò, non mi convince molto. Se avete proposte fatemi pure sapere.
  
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