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Autore: gianpyno    18/01/2007    15 recensioni
Vegeta, un giovane diciottenne, è alle prese con le sue crisi sentimentali adolescenziali: riuscirà a confessare ciò che prova alla ragazza amata? COMMENTATE!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Goku, Vegeta, Yamcha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

Incertezze

-Ciao bella… a domani!

Non riuscì a distinguere bene il saluto di lei, fortemente sfocato dalla chiusura brusca delle porte dell’autobus. Gli parve essere un cenno di negazione ma in realtà non comprese ciò che ella volesse comunicargli.

Cercò un posto a sedere nel bus mezzo vuoto. “Là!” pensò, adocchiando un posticino doppio vuoto. Sedette, sul lato del finestrino, estraendo agevolmente dallo zaino il suo libro preferito “di turno”: Il fu Mattia Pascal.

“Io mi chiamo Mattia Pascal!”

“Grazie, caro. Questo lo so!”

E ti par poco?”

Questo dialogo, buffo e veloce, lo invitò a riflettere: siamo veramente consapevoli di essere ciò che siamo?

Non indugiò oltre su tale, confuso, ragionamento… i suoi pensieri andavano oltre. –Quanto è bella!

Pensava a Bulma, quella meravigliosa ragazza lasciata quindici minuti prima alla fermata: aveva due occhi e dei capelli color del cielo, il suo profumo inebriava quanto di più vicino ci fosse nel raggio di cento metri, le sue giunoniche forme stimolavano il desiderio dei passanti (e, nei casi peggiori, anche delle passanti!). Ma, soprattutto, colui che era più colpito dal suo fascino, dal suo carisma, era proprio Vegeta Windsor, il diciottenne che ora ritornava nella sua casa ai pressi dei Monti Paoz.

Quel giorno era rimasto senza macchina, poiché si era guastata ed era a riparare dal meccanico. Vive con la mamma e i due fratelli nel grande e freddo appartamento di 90 metri quadri. Le giornate là dentro trascorrono noiose… se non fosse per i suoi amici, Vegeta cadrebbe nella più profonda depressione.

-Buonasera!- saluta la mamma come al solito e getta lo zaino nel divano, spogliandosi poi del giubbino che indossava ed appendendolo sulla sedia. –Ciao Vegeta! Senti, io sto andando dal ragioniere per andare a sbrigare le ultime pratiche della pensione di papà. Poi vado a farmi la tintura da tua sorella. Va bene?- -Sì, mamma… Ce ne sono pancarré?- -Sì, ma sono stati aperti domenica e non so se sono ancora buoni… Ora vado, ciao!-

-Muffa… Che rottura!- Vegeta constatò il cattivo stato degli alimenti precedentemente scartati e si consolò con una brioche al cioccolato.

Richiamato da bisogni impellenti raggiunse il bagno; per fare ciò doveva però passare per il lungo corridoio e, facendo ciò, doveva anche vedere la faccia di quel brontolone e testa di cazzo di suo fratello Napa, un trentenne dal carattere cupo e ombroso, senza amici e che trascorreva l’intera giornata al computer e in palestra. Vegeta lo odiava con il cuore ma, al contempo, soffriva nel vedere qualcuno della sua stessa famiglia essersi ridotto in quello stato. Non era la vita che meritava, che avrebbe sognato di avere: glie lo si leggeva negli occhi… Nonostante però questi suoi pensieri altruistici, Vegeta non dimostrava il benché minimo affetto nei suoi confronti, mostrandosi duro e scontroso.

Soddisfatti i suoi bisogni, Vegeta raggiunse la sua stanzetta e accese il PC, mentre che s’infilava il sottotuta per raggiungere il suo migliore amico Goku in palestra. Si collegò al suo blog personale… un nuovo commento… anzi, tanti nuovi commenti; uno in particolare però, balzò ai suoi occhi:

Io sono del parere che ognuno di noi nella vita debba fare delle scelte o rinunciare definitivamente a qualcosa. Credo che se non si affronta la vita per come ci si presenta davanti preferendo sognare, dubito che si potrà crescere. La nostra mente rimarrà chiusa, non sarà più capace di volare. Per questo, mio caro Vegeta, ti consiglio caldamente di riflettere sui tuoi sentimenti ed agire, immediatamente, di conseguenza noncurante dei rischi che si possono o meno presentare. Baci! Tua Filos

Si diresse al Pannello di controllo e cliccò sulla voce “Aggiungi nuovo messaggio”.

«Caro Diario,

stamane sono stato a scuola e quella di Letteratura mi ha interrogato sul Pirandello e Svevo, che ancora dovevo portargli, beh… che dire… l’interrogazione è andata bene, infatti mi ha messo sette però mi ha detto una frase che mi ha molto colpito –Non lasciare che la tua vita sentimentale interferisca sul tuo studio. Cerca di concentrarti di più e di mettere da parte, per un po’, ciò che ti turba interiormente. Vedrai che con il tempo riuscirai a trovare una risposta per tutto.

Ma lei come diavolo fa a sapere quello che sto passando? Persino il mio migliore amico Goku ignora il mio reale stato d’animo… tante sono le fighe che mi faccio ogni sera e questo credo sia il massimo per un adolescente, dovrebbe rappresentare l’apice della felicità… Ma perché non è così per me?

Forse Lei è un mio obiettivo irraggiungibile, un obiettivo impossibile, il sogno di un bambino di diventare un supereroe… Ma perché è così difficile per me dirle ciò che provo? Cos’è che mi blocca?

Ho sempre fatto a botte con i fidanzati gelosi, fidanzati grandi e grossi anche il doppio di me e, la maggior parte delle volte ho pure vinto... Stavolta non dovrebbe essere tanto difficile! Lei sta con un coglione del quarto anno, potrei stenderlo con un solo pugno se volessi ma… non ci riesco…

Non so, forse è il desiderio di non farla soffrire che m’impedisce d’agire come vorrei ma... non capisco perché tenga così a freno i miei istinti…

Perché quando sono solo con lei alla fermata divento un babbeo improvvisamente… lei mi fulmina con i suoi occhi, m’incanta ogniqualvolta dischiude così divinamente quelle sue sensualissime labbra… Io… io… mi perdo… non so più se sogno o son desto…

Non ho mai provato sensazioni simili con altre donne… ad un’altra avrei subito detto di appartarci nei bagni dell’ospedale lì vicino ma con lei… è diverso… provo una strana sensazione di “estasi”, di meraviglia, pendo dalle sue labbra in tutto e per tutto…

Io… io… non so quello che provo… Forse dire Amore è troppo, ma anche dire Infatuazione sarebbe riduttivo…

Non lo so… io non voglio perderla… io voglio poterle dire apertamente ciò che provo ma… perché non ci riesco neanche con un misero SMS… perché finisco sempre con quel maledetto “TVUKDB!”???»

Terminato il messaggio, cliccò su “Pubblica”.

“0 commenti…” osservò la fatidica scritta posta al di sotto del messaggio appena pubblicato, fissandola impaziente in attesa che cambiasse in “1 nuovo commento”, senza però aggiornare la pagina.

Fissò per un tempo impreciso quel dannatissimo indicatore che non si accingeva a cambiare e, dopodichè, spense il computer, impugnò il borsone e si recò in palestra.

Ciao a tutti! Ecco un’altra long-fic in corso di parto dalla mia mente malata… L’ideuzza mi è venuta ieri pomeriggio e mi è sembrato giusto metterla subito in pratica! Mi raccomando commentate in tanti! Ciao!

  
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