Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: MR0138    05/07/2012    3 recensioni
Era un giorno come tanti altri ma quel giorno ho conosciuto lui e mi ha cambiato la vita! Ma non in meglio...mi ha fatto sentire uno schifo, mi ha fatto soffrire come nessun'altro! Ma alla fine si migliora sempre tutto! - Storia accaduta a me, con un po di fantasia (i nomi ovviamente non sono quelli veri).
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco qua il quarto capitolo, in questo ho aggiunto vari prov. di Alessandro e Isabella, spero vi piacciano e che siano capibili! Recensite!! ;D


PROV. ALESSANDRO 


Decisi di invitarla per un'uscita e c'è l'avevo fatta! Così mi preparai e andai a prenderla facendo finta di essere il fratello maggiore di una sua amica inventando che le loro amiche erano già tutte la! Ero davanti quella porta già da dieci minuti, non riuscivo a suonare, e se poi lei non era ancora pronta? Oppure non voleva uscire con me e ci aveva ripensato? "Basta ormai sono qua, è fatta, devo suonare!" Mi ripetevo all'infinito finché non lo feci.
DING DONG 
Suonai il campanello e la porta si aprì, salutai la signora che si presentò gentile dicendo di essere la madre di Isabella e andò a chiamarla.
Dopo qualche minuto dalle scale scese lei, era bellissima più bella di tutte quelle volte che la cercavo con lo sguardo e volevo parlargli a scuola, ovviamente senza risultati. Si avvicinò alla porta e mi salutò con un "Ciao" accompagnato da un sorriso, mi mancava sentire il suono del suo "Ciao" ormai mi piaceva anche quello di lei.
-"Ciao"- Le risposi esattamente come aveva fatto lei e mi avvicinai per darle un bacio nella guancia.
Lei salutò sua madre e salimmo nella mia 'macchinetta'. Nessuno dei due riuscì a parlare finché la sua voce spezzo quel silenzio atroce.
-"Ma non avevi detto che venivi con il motorino?"- Improvvisamente mi pose questa domanda e lei sorrise mentre parlava, era meravigliosa!
-"Già ma purtroppo si è rotto e adesso è dal meccanico"- Le dissi scherzando e lei si mise a ridere, quella risata che nessuno mai poteva imitare perché era troppo bella.
-"Anzi è meglio con la macchinetta, così non devo mettermi il casco"- Mi rispose scherzando anche lei.
Eravamo arrivati al cinema parcheggiai e andammo a fare i biglietti. Come film in quel periodo non ce n'erano parecchi, così siamo andati a vedere nella locandina e iniziai a leggere quello che stavano facendo poi girai lo sguardo e guardai lei, era incuriosita e aveva l’espressione del viso attenta, seria, decisa. Ad incuriosirla fu un film di genere horror - thriller allora scelsimo di vederci quello. Ma il film iniziava verso le 20.30 quindi le ho chiesto se aveva voglia di fare un giro mentre che eravamo la e lei accettò con felicità. Girammo vari negozi così per aspettare che iniziasse il film e perché io avevo voglia di vederla ancora. Siamo entrati in un negozio di caramelle perché ne aveva voglia e mi disse che le piaceva scegliere le più buone in base all’aspetto che alla fine erano veramente le più buone ma non ne prese tante, giusto un po’ per fare qualcosa. Usciti da la siamo passati davanti un negozio dove vendono tanti accessori di tutti i tipi e lei si incuriosì tantissimo, di nuovo quell’espressione che mi lasciava senza fiato, si avvicinò alla vetrine a guardando curiosa tutte le cose strane che erano esposte mi chiedeva “A che serve quello?” “Eh, e quello cos’è?” non so se aspettava una risposta o chiedeva così per dire ma mi faceva ridere perché neanche io sapevo che cosa erano quelle cose.
-“Vuoi entrare e chiediamo ai commessi a che servono?”- Le chiesi dopo varie domande
-“Solo se entriamo facciamo impazzire il commesso e poi ce ne andiamo senza comprare niente!!”- Mi disse tutta felice e rideva pure.
-“Ok. Vieni”- Le dissi così e le presi la mano per entrare.
Non so perché l’ho fatto mi è venuto un po’ istintivo prenderle la mano, ma girandomi verso di lei ho visto che si era bloccata e dopo mi ha guardato con un sorriso stringendomi la mano, io le sorrisi ed entrammo. Abbiamo fatto davvero impazzire il commesso, tra un po’ non sapeva neanche lui a che servissero quegli affari, ma io so che per tutto il tempo che siamo entrati la dentro non ci siamo lasciati più la mano. Appena siamo usciti da li e ci siamo allontanati un pochino siamo scoppiati dalle risate per come siamo riusciti a far entrare il commesso nel pallone, sembrava di aver perso la strada di casa!! E io continuai a guardare lei, poi mi chiese che ore si sono fatte
-“Le 20.28”- Le risposi tranquillo poi ci guardammo strani e ci dirigemmo subito nelle sale per fare la fila a prendere i pop-corn che lei ed io desideravamo tanto e appena siamo arrivati la, la fila sembrava non finire più ma ci siamo sbrigati in tempo per saltarci la pubblicità e vederci il film dall’inizio, una cosa fantastica. Abbiamo preso posto e iniziammo a mangiare i pop-corn che ci eravamo presi!
-“Se hai paura non aspettare di stringermi, fallo tranquillamente!”- Le sussurrai piano in un orecchio.
Lei mi guardò con un’espressione seria-divertente

PROV. ISABELLA


-“Ma io non avrò mica paura”- Gli risposi con aria convinta.
Così mi girai a vedere il film che era appena iniziato.
Ma non stavo tanto attenta al film, piuttosto stavo pensando a quando siamo entrati in quel negozio che mi ha preso la mano. Quando l’ha fatto mi sono sentita come una scossa percorrermi tutta il corpo e in quel momento mi bloccai, non riuscivo a fare niente, sentivo che le guancie erano diventate rosse come un pomodoro e che il mio cuore iniziò a battere più forte di come non batteva già prima. Lo guardai e sorrisi e lui mi sorrise a sua volta, quel sorriso mi sciolse, come un cubetto di ghiaccio esposto al sole d’estate, quel suo sorriso così maledettamente bello!!
Poi ritornai a concentrarmi sul film e gli chiesi chi erano i personaggi visto che sono stata abbastanza distratta da non capire più niente, lui me lo disse e allora mi appoggiai a lui per vedere meglio visto che davanti a me si era seduto uno così alto che non faceva vedere niente, però sentivo il suo profumo ed era maledettamente bello, non sapevo che marca era visto che di profumi non me ne intendo molto però mi piaceva! Anche perché si mischiava con il mio alla vaniglia e formava un profumo buonissimo.

PROV. ALESSANDRO


In quel momento si appoggiò alla mia spalla non so perché ma mi sentì…felice! Così le presi una mano e lei la strinse forte, mi girai a guardarla ed era concentrata sul film, era bellissima. Con quei capelli alzati, il trucco leggero che sembrava quasi naturale, per non parlare del profumo, mi colpì subito già quando l’avevo salutata e quel vestito, che le stava divinamente, assomigliava quasi ad una principessa della Disney, però lei esisteva  davvero!
Il film aveva una trama bella e mi piacevano i film horror. Ed ecco la solita scena di paura, speravo che lei si spaventasse da nascondersi dietro di me e come se mi lesse nel pensiero lei si girò verso di me e mi abbraccio nascondendosi dietro di me, io mi misi a ridere
-“Non avevi detto che tu non avevi paura?!”- Le dissi con aria divertita
Lei si mise a ridere e poi cerco di inventarsi qualcosa per motivare quell’azione
-“Ssh”- Mi girai verso di lei per guardarla dritta negli occhi, le nostre labbra stavano quasi per sfiorarsi e sentivo il suo respiro su di me
-“Adesso basta parlare”- Continuai, mi presi di coraggio e la baciai!
Il bacio più bello che durò tantissimo, eravamo arrivati alla fine del film mancavano pochi minuti, e io quei pochi minuti li ho passati sentendo il calore delle sue labbra sulle mie!

PROV. ISABELLA


Mi strinse la mano, non so perché forse perché mi ero appoggiata a lui, ma senti un’altra scossa. Sapevo che essendo alla fine del film ci fosse la scena ‘spaventosa’ e io volevo a tutti i costi avere una scusa per abbracciarlo non staccarmi più da lui. Quindi a quella scena lo abbracciai nascondendomi dietro di lui, come per dire che mi spaventavo, quando invece questo non era affatto così, nessun film horror è riuscito a spaventarmi, neanche da piccola anzi più erano spaventosi e più io volevo vedere come andava a finire e non riuscivo ad andare a letto senza sapere la fine di un film! Lui si mise a ridere, mi guardò e mi disse che io ero quella che non doveva avere paura con un sorrisetto che mi faceva impazzire, quindi non diedi una risposta tanto sensata ma farfugliai qualcosa, poi lui si avvicino ancora di più e accarezzandomi il volto mi baciò.
Non sapevo che fare ero davvero entrata in trance in quel momento, cioè mi stava baciando. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare fin quando si accesero le luci, allora mi prese la mano e appena siamo usciti dalla sala mi abbracciò e mi disse:
-“Tu sei solo mia”-
In quel momento mi vibrò il telefono, era un messaggio di un numero sconosciuto, ma non ci diedi tanta importanza, lo avrei letto quando sarei tornata a casa.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MR0138