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Autore: aprilwoods    06/07/2012    2 recensioni
premetto che questo non è il capitolo intero ma è un'introduzione, diciamo :)
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Jack continuò a camminare ininterrottamente. Sarebbe rimasto ore ad ascoltare Holly, tutto quello che aveva da dire, ma non poteva. Faceva male a lui quasi quanto lo faceva a lei. Si ritrovò sulla spiaggia dove incrociò suo fratello e Maida che tornavano ai bungalow. –Jack?- Finn si avvicinò a lui. –Che è successo?- aveva  uno sguardo preoccupato. Il fratello non rispose e sospirò, sedendosi sul muretto seguito dai due. –Jack, parla.- Maida lo incitò a condividere ciò che era successo con loro. –Io.. sono uscito dalla stanza per cercare Alfie e ho trovato Holly che piangeva.- la brunetta rimase shockata di fronte a lui. –Cosa!? E..e perché piangeva?- Jack alzò lo sguardo sulla sua amica. Aveva un’espressione così arrabbiata.. Finn non l’aveva mai visto così. –Sam l’ha tradita probabilmente.. cioè lei dice che già l’ha fatto in passato e ha paura che l’abbia fatto di nuovo.- Maida sospirò –Si, lo sapevo già..- Jack si alzò di scatto. –E NON HAI FATTO NIENTE?!- Finn si mise davanti a lui per evitare che perdesse le staffe anche con l’altra ragazza. –Non ti incazzare anche con noi, okay?- Maida roteò gli occhi. –Ho fatto di tutto per convincerla a lasciarlo ma non ha voluto ascoltarmi. Che posso farci? Non sono mica sua madre, non posso costringerla a non vederlo più.- Jack strinse i pugni e andò via correndo, lasciando suo fratello e l’amica perplessi. –Dove starà andando?- Maida guardò il biondino. – a sfogare la sua rabbia.. spero non contro Sam.- sbuffò e le fece cenno di tornare ai bungalow. -Penso che andrò a cercare Holly..- sorrise e andò dalla parte opposta.

 

Holly era seduta in spiaggia mentre guardava il sole che tramontava. Aveva smesso finalmente di piangere e ora se ne stava lì tranquilla, a pensare. Jack aveva ragione, come aveva fatto a perdonare Sam? Tutte le sue promesse, tutto quello che le aveva detto dopo averlo scoperto…il suo amore per lui l’aveva semplicemente accecata. –holly..- la rossa si girò verso la sua migliore amica che la stava raggiungendo sulla spiaggia. –voglio tornare a casa..- aveva davvero un’espressione triste sul volto. Maida sospirò e si sedette accanto a lei. –Ho parlato con Jack..- Holly fece spallucce. –Ah si? Ti ha detto di quanto sono stata patetica a piangere davanti a lui e a sfogarmi?- Maida fece un sorrisino poggiandole una mano sulla schiena. –Veramente era piuttosto arrabbiato.. sembrava volesse uccidere qualcuno..- rise, Holly sembrava interessata. –..già, ma poi se n’è andato dicendomi “passerà” ..- Maida rise. –Almeno non è andato ad uccidere Sam.- Holly sospirò e si appoggiò sulla sua spalla, lasciandosi collolare dalla sua amica.

 

Dopo che Maida era andata a cercare Holly, Finn aveva fatto la stessa cosa ed era andato a cercare suo fratello. Lo trovò dopo una mezz’oretta su una panchina all’ingresso del campeggio. –Eccoti qui, finalmente.- Jack alzò lo sguardo verso di lui e gli fece cenno di sedersi accanto a lui. –Non starai mica per piangere?- Finn rise piano guardando l’espressione triste del fratello. L’altro scosse la testa –Non sto per piangere, l’ultima volta che mi hai visto piangere è quando è morto l’ultimo mio animale prima di Sydney.- alzò un sopracciglio e iniziò a giocherellare con la zip della felpa. Finn rise –allora… cosa hai intenzione di fare con Holly?- suo fratello arrivò dritto al punto. –E che ne so.- sbuffò alzando gli occhi al cielo ormai pieno di stelle. –non puoi fingere ancora a lungo che non ti importa niente di lei.. almeno con me.- lo guardò attentamente. Jack non si mosse di un millimetro dalla posizione che aveva –Non mi va che soffra- fece spallucce –è stata mia amica per anni. E l’ho persa per colpa di quel deficiente. E ora scoprio che la tradisce anche! Cioè. Come dovrei sentirmi?!- lo guardò cercando una risposta nello sguardo del suo gemello. Finn non sapeva che dire; in fondo, non sapeva neanche lui come potesse sentirsi un ragazzo tradito dal suo migliore amico. –Dovresti parlare con Holly e cercare almeno di essere suo amico di nuovo… farà bene ad entrambi..- si diede una pacca sulla spalla e si alzò. –Tu dici?- Jack lo seguì con lo sguardo. –E’ quello che penso..- sorrise e si incamminò verso la sua stanza.

 

Sam uscì dal suo bungalow per andare a cercare Holly. Si stava sentendo male; per la prima volta non aveva fatto niente di male ma per qualche strana ragione feriva sempre la ragazza che amava. Prese il cellulare dalla tasca e continuò a chiamarla ininterrottamente ma senza risposta, se non dalla voce robotica della segreteria. –Holly cazzo, dove sei.- parlò tra se e se. Percorse tutto il viale che portava la spiaggia e finalmente la trovò lì, insieme a Maida. La brunetta si girò verso Sam e sussurrando qualcosa alla sua amica se ne andò, lasciando il posto al ragazzo. Holly non lo degnò nemmeno di uno sguardo –Cosa vuoi, Samuel?- iniziò a giocare con la sabbia facendola passare da una mano all’altra. –Spiegarti una cosa…- le mise una mano sul viso per farla girare verso di lui. –Non sono la persona migliore del mondo, lo so. Per qualche assurdo motivo continuo a farti soffrire ma non è mai mia intenzione. E’ che sono ancora un bambino. Un grosso bambino immaturo che ha bisogno di capire molte cose ma che di una cosa è certo… che ti ama.- gli occhi verdi della rossa si persero in quelli scuri di Sam. –ti amo così tanto e ti giuro..- sottolineò l’ultima parola –..che non ti ho tradita. Ho fatto questo sbaglio 2 anni fa ma da quella volta ho capito quanto ho bisogno di te.- Holly sorrise e appoggiò la testa nell’incavo del suo collo, abbracciandolo. Lui prese ad accarezzarle i capelli rossi, dandole un bacio sul capo. –Ti amo anch’io.-


Tornati tutti ai rispettivi bungalow…

Jack si stese sul letto accanto a Jess e le accennò un sorriso. –C’è qualcosa che non và?- la bionda si avvicinò a lui, preoccupata. –Sono solo stanco.. dopo cena vorrei solo dormire..- Jess alzò un sopracciglio. –Da quando in qua la stanchezza ti ha mai fermato dal fare sesso?- rise, Jack scosse la testa. –Non ho voglia, okay?- si mise seduto e infilò le scarpe. –Dobbiamo andare a cena, vado a chiamare gli altri.- aprì la porta ed uscì fuori dalla stanza. Si appoggiò alla parete di legno e chiuse gli occhi. Perché si stava comportando così? Reprimere i suoi sentimenti stava diventando ancor più difficile stando in vacanza con lei. Si sentiva morire quando la vedeva con Sam e ora che aveva scoperto che lui l’aveva tradita, aveva davvero voglia di spaccargli la faccia. Lo odiava. Odiava il fatto che gliel’avesse portata via e che non avesse neanche un po’ di rispetto per lei. Voleva fargliela pagare. Si passò una mano sul viso e fu quando la tolse che si accorse che dalla stanza affianco stavano uscendo Holly e Sam mano nella mano. Come poteva averlo già perdonato? Guardò la rossa con un’espressione confusa in viso e quando lo sguardo fu ricambiato, lei abbassò lo sguardo. Odiava scambiare occhiate con Jack, il suo sguardo le faceva venire i brividi. Strinse di più la mano di Sam e lo trascinò via di lì. La pazienza di Jack era arrivata al limite. Si staccò dal muro e raggiunse i due, mise una mano sulla spalla di Sam e lo strattonò per farlo girare. –L’hai già perdonato?- Jack guardò Holly aspettando una risposta. –Jack non sono affari tuoi.- la rossa si avvicinò a lui facendo segno di lasciar perdere. Sam si mise davanti ad Holly –Già Jack, non sono affari tuoi.- erano vicinissimi, pronti per un’altra rissa come la precedente. –Non sono affari miei ma mi sono rotto le palle di vedere che lei sta male perché tu la tradisci!- incominciò ad alzare il tono della voce. Sam lo prese per il colletto della camicia guardandolo negli occhi. –ti ripeto che…- gli diede un pugno in pieno viso. -..NON SONO AFFARI TUOI!- il biondino cadde a terra passandosi una mano sotto il naso dato che stava sanguinando. –HA SCELTO ME. FATTENE UNA CAZZO DI RAGIONE! IO LA AMO E LEI AMA ME, SMETTILA DI COMPORTARTI COME SE FOSSI IL SUO RAGAZZO PERCHE’ NON LO SEI.- Gli occhi di Holly si stavano riempiendo di lacrime, proprio come quelli di Jack. Non stava piangendo, ma i suoi occhi erano lucidi e pieni di rabbia. Per quanto non volesse ammetterlo, era vero. Lei aveva scelto Sam e lo amava e lui non poteva farci niente. Rimase lì a terra, evitando lo sguardo del suo ex amico che scosse la testa allontanandosi, portando con se la rossa. Jess intanto, che aveva assistito a tutta la scena, lo guardava da lontano. Jack la notò e la guardò senza dire nulla, aveva già capito tutto. Infatti Jess tornò in stanza e incominciò a preparare le valigie. Non ne poteva più, Jack era ancora innamorato di Holly dopo tutto quel tempo e l’unica cosa che poteva fare era dimenticarlo. Il biondino si stese a terra, aveva proprio combinato un bel casino. Ma almeno si era tolto quella fottuta maschera che aveva represso tutti i suoi sentimenti. Ora non doveva più fingere. Dopo qualche istante vide arrivare in suo soccorso suo fratello ed Alfie. –COSA CAZZO E’ SUCCESSO?- lo aiutarono ad alzarsi. –Ho litigato di nuovo con Sam.- Finn scosse il capo e lo portò nella sua stanza. Intanto Maida che guardava da lontano, si affacciò nella stanza di Jack e Jess e notò lei che faceva i bagagli. –Parti?- azzardò la brunetta ficcando il naso. –Si parto, sarai felice finalmente.- Jess la guardò in cagnesco e Maida fece spallucce portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Sapevi benissimo che Jack sarebbe scoppiato prima o poi.. in fondo mi dispiace- sospirò. –Già, anche a me.- Chiuse la cerniera della valigia e la posò a terra, trascinandola fuori dal bungalow. Le fece un cenno per salutarla e si incamminò verso l’uscita del campeggio.

 


 

Jack si stese sul letto del fratello aspettando che qualcuno gli portasse il ghiaccio. Alfie aprì il mini frigo della loro camera e lo lanciò al biondino. Ad un tratto sentirono bussare alla porta e il brunetto si avvicinò, aprendola. –Alana!- sorrise abbracciandola. Lei ricambiò e guardò dentro –Oddio, sta bene?- Jack alzò il pollice per rassicurarla e lei guardò alfie come per chiedere “chi diavolo l’ha menato?”. Andiamo a cena, ti racconto tutto lì..- sorrise e chiuse la porta dietro di se, incamminandosi insieme a lei verso il ristorantino del campeggio. –Ricordi il ragazzo tatuato in spiaggia?- le domandò, lei annuì spronandolo a continuare. –Si sono picchiati di nuovo..- la ragazza sembrò curiosa. –e perché mai?- alzò un sopracciglio. –Jack è ancora innamorato di Holly..la ragazza di Sam. In poche parole,  loro erano migliori amici, lei ha scelto Sam e a Jack non è mai passata.- alzò gli occhi al cielo. –wow..poverino- storse la bocca. Salirono le scalinate dell’albergo e si avvicinarono al tavolo. –Prego- Alfie spostò la sedia dal tavolo per farla sedere. –Grazie- gli sorrise, aggiustandosi il vestitino. –Allora, parlami un po’ di te- appoggiò i gomiti sul tavolo. –Allora.. Vengo dal Sud Africa..- sorrise guardando l’espressione sbigottita del ragazzo. -..ma io e mio fratello..cioè, fratellastro.. veniamo spesso in vacanza qui- annuiì. –Il tuo fratellastro, Caspar?- domandò, lei annuiì di nuovo sorridendo. –Si, è il mio fratellastro ma è nato un anno dopo di me.. e quindi sono cresciuta con suo padre, perciò ho il suo cognome. Mio padre ha lasciato mia mamma quando era incinta di 5 mesi… non ha retto. –fece spallucce. Alfie poggiò la mano sulla sua e la guardò. –ti posso capire.. i miei hanno divorziato e non vedo quasi mai mio padre, quindi..- abbozzò un sorriso per poi lasciarle la mano.


Holly si passò un dito sotto l’occhio per aggiustarsi il trucco. –Non dovevi colpirlo. E’ stata colpa mia, mi sono confidata con lui in un momento di debolezza..- sbuffò sotto lo sguardo di Sam che era appoggiato ad un albero mentre fumava una sigaretta. –Ti dispiacerebbe non fumare in mia presenza?- roteò gli occhi. –Sono nervoso.- fu la risposta secca di Sam. La rossa gli diede le spalle e iniziò a camminare verso i bungalow. –Dove vai?- chiese Sam staccandosi dall’albero. –A vedere come sta Jack.- non lo degnò di uno sguardo e si avviò verso la stanza di Jack.


La rossa bussò alla porta che venne aperta dopo poco da Finn. –Hey- le sorrise, spostandosi dalla porta per farla entrare. –Io..vado a cercare Maida, vi lascio da soli.- Jack lo salutò con la mano e guardò Holly entrare. –Ho fatto una scenata assurda, mi dispiace.- chiuse gli occhi sospirando. Lei si sedette accanto a lui –è stata colpa mia, non dovevo dirti tutte quelle cose..- iniziò a giocherellare con le lenzuola.

Finn uscì dalla porta e si ritrovò davanti Maida che dallo spavento fece un passo indietro. –MI HAI SPAVENTATA!- lo spinse ridendo. –Ho notato. Dio, manco avessi visto Samara.- alzò un sopracciglio. –Sai dov’è Holly?- chiese guardandolo. –Sì è dentro con Jack- indicò la stanza. –Meglio lasciarli parlare da soli.. andiamo a cena, ti va? Magari raggiungiamo Alfie e Alana..- la brunetta annuì e lo prese per mano. –Andiamo- sorrise. Finn stava leggermente per svenire a causa delle sue dita intrecciate a quelle di Maida. Respira Finn, respira. Era l’unica cosa che riusciva a pensare e Maida l’aveva notato. –Rilassati Finn!- rise fermandosi di colpo. –Sono rilassato!- fece lo spavaldo. –Credi che non me ne sia accorta?- rise ancora e appoggiò le mani sul petto del ragazzo, avvicinandosi sempre di più. –N-non so di cosa parli.- Sentiva il cuore del ragazzo palpitare sempre più forte.  -..si, lo sai.- fece un sorrisino e gli sfiorò le labbra, fino a che non furono ben vicine e lo baciò dolcemente stringendosi a lui.

Jack si mise seduto, guardandola negli occhi. –Io voglio solo che tu non soffra, Holly.- le prese le mani. –Sono stato tuo amico per così tanto tempo, c’ero io lì a proteggerti. Ma da quando è successo tutto quel casino e ci siamo allontanati…- Holly lo interruppe -..ho perso completamente il controllo di tutta la mia vita.- sospirò. –Voglio tu sia felice. Ma non credo che tu lo possa essere con lui.- la guardò negli occhi e si avvicinò lentamente alle sue labbra mentre lei rimaneva ferma senza muoversi di un millimetro.

  
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