Ore 7 del mattino. La sveglia è puntuale come sempre. Rudi si svegliò quasi di soprassalto, come ogni mattina ormai: "Nano sveglia; devi andare a scuola muoviti" disse al fratello Mimmo.
"Ancora cinque minuti" rispose quest'ultimo.
"Dai sbrigati"
"Com'è cresciuto Mimmo. Me lo ricordo quando era gracile e quasi indifeso. E invece guardalo ora. Quasi alto quanto me e futura promessa del rugby italiano" pensò.
"Senti nano vado a lavarmi io prima che stamattina devo andare in bottiglieria presto giacché papà e zio Cesare non ci sono”.
"Ok"
Sono cambiate molte cose alla Garbatella. Rudi ormai è diventato un uomo. Aveva deciso di non andare all'università e di aiutare il padre e lo zio in bottiglieria. Anche la stessa bottiglieria era cambiata. Rudi aveva convinto il padre e lo zio a trasformarla in un vero e proprio pub. E quest'idea ebbe successo. Marco ed Eva ormai vivevano a Parigi con la piccola Marta. Eva era diventata direttore di un famoso giornale francese; Marco era diventato un cantante famoso in tutta Europa; Giulio e Lucia erano sempre più innamorati e Lucia divenne coordinatrice di un piccolo museo a Roma; Alice aveva deciso di studiare in una università inglese; Mimmo e Matilde andavano ancora a scuola. Lei si era fidanzata con Andy e lui era diventato un gran latin lover oltre che un bravo rugbista.
"Nano la colazione è pronta. Scendi" gridò Rudi dalla cucina.
"Arrivo" rispose Mimmo dal bagno.
"Vado a lavarmi i denti e scappo in bottiglieria. Ci vediamo oggi pomeriggio"
"Buona giornata"
Uscito da casa, Rudi fece il solito tragitto per arrivare in bottiglieria. Passò davanti al parco della Garbatella. "Fino a qualche tempo fa venivo ogni mattina con Alice. E ora sono qui da solo che me ne vado in bottiglieria. Perché feci quella cazzata?" si domandò il ragazzo.
La mattinata in bottiglieria passò come al solito.
"Rudi oggi pomeriggio abbiamo le prove con il gruppo, ricordatelo" disse Lorenzo entrando all'improvviso in bottiglieria.
"Ciao Lorenzo. Grazie per avermelo ricordato"
"Pensi ancora a lei?"
"Raramente"
"Meglio così, dopo tutto quello che è successo”.
"Ok. Chiudo tutto e ci vediamo al magazzino ok?"
"A dopo Rudi"
Rudi tornò a casa dopo le prove. E appena entrò in casa ebbe una bella sorpresa.
"Ciao zio".
"Ciao Marta. Che bello rivederti"
"Ciao Rudi"
"Ciao Marco" e abbracciò il fratello.
"Ciao Eva" e abbracciò anche lei.
"Come mai siete qui?"
"Abbiamo trovato un po' di tempo libero dai nostri impegni e abbiamo deciso di tornare qui a casa" rispose velocemente Eva.
In quel momento rientrarono a casa Giulio e Lucia.
"Ciao a tutti; ciao Marco, ciao Eva. Che bello rivedervi" esordì Giulio.
"È bello anche per noi Giulio"
"Amore mio fatti abbracciare" disse quasi commuovendosi Lucia:"Come mai qui?" aggiunse
"Volevamo farvi una sorpresa. E quanto pare ci siamo riusciti" sorrise Eva
"Giacché siete qui dobbiamo festeggiare. Allora domani organizziamo un gran barbecue tutti insieme, con Cesare, Pamela, Matilde e Ezio e Stefania. Per voi va bene?" disse festeggiando Giulio
"Certo papà" esultò Marco
"Rimanete qui stanotte?"chiese Lucia:" La mansarda non è stata modificata dall'ultima volta che siete venuti"
"Se non è un problema sì, mamma"
"Ma quale problema. Andate dai sarete stanchi dopo il viaggio. Ci vediamo per cena"
"Va bene mamma a dopo"
Dopo la cena tutti tornarono nelle camere tranne Rudi e Marco.
Il fratello di mezzo stava suonando la sua chitarra con un po' di malinconia.
"Rudi ti vedo strano, diverso dal solito. C'è qualcosa che non va? Hai litigato con Miriam?"
"No no Marco. Con Miriam tutto a posto. Siamo innamorati e sono felice con lei" mentiva. Sapeva che la persona giusta per lui non era lei. Lo tradiva spesso; ma per paura di rimanere solo non ce la faceva a lasciarla di nuovo e le perdonava tutto.
"Ricordati che per ogni cosa io ci sono. E soprattutto ora che sono qui puoi sfogarti quanto vuoi"
"Grazie Marco" e i due fratelli Cesaroni si abbracciarono. Sciolto l'abbraccio, i due tornarono nelle rispettive stanze.
"Buonanotte Rudi"
"Notte"
Rudi non si poteva immaginare la giornata che gli si prospettava.