Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
Segui la storia  |       
Autore: Silvia_Shady    15/07/2012    4 recensioni
Salve! Questa è stata la prima long-fic che ho scritto,parla di Diana e Martin.
Un amore travagliato,con tanti ostacoli che metteranno a dura prova iragazzi. Alla fine riusciranno a rimanere insieme?
Non lo so,so solo che in un anno di vita si possono imparare molte cose,ed alcune cicatrici ti servono per imparare che non tutto è rosa e fiori,la vita è dura ma va presa con il cuore di un bambino in mano. Stupirsi e rallegrarsi..!
Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La nascita di un nuovo amore cap 25

La mia storia con te

 
Bipp
Bipp
Sentivo un rumore assordante che m’infastidiva. Cercai di muovere il braccio e tapparmi le orecchie,ma appena lo mossi,un dolore lancinante mi penetrò le ossa e mi mozzò il fiato.
Sentivo un odore di medicine e antibiotici che mi pizzicava il naso che mi prudeva leggermente.
Non capivo dove mi trovavo,e volendolo capire aprii gli occhi e di colpo una luce m’investi,facendoli lacrimare.
Decisi infine che non era il caso di essere così avventata,così a poco a poco,riuscii a visualizzare il mondo circostante.
Davanti a me,sulla parete del muro opposta,c’era un piccola tv nera che era appoggiata ad un tavolino di legno,infine sulle pareti bianche c’era di lato una finestra ampia aperta quanto dovuto. E fuori si vedeva alberi verdi e qualche uccello impercettibilmente udibile.
Mi guardai intornoe notai diversi macchinari,il rumore proveniva da uno che segnava i miei battiti del cuore,calmi e apparentemente stabili.
Avevo una mascherina dell’ossigeno e notai le mie braccia bucate con degli aghi che mi iniettavano chissà quale sostanza.
Infine gli arti inferiori stavano li immobili e io non riuscivo a sentirne la presenza.
Improvvisamente comincia ad avere paura e il mio battito del cuore aumentò,infatti il “Bip”divenne più veloce ed intenso.
Dove mi trovavo? Che posto era questo? Non ricordo perché mi trovo qui.
Cercai muovere il palmo delle mani per capire di che tipo era il tessuto su cui ero distesa.
Fresco e liscio,probabilmente cotone.
Una sorta di avvenimenti mi venne in mente,ma erano tutti confusi e sbiaditi.
Stavo impazzendo che posto era?
Cominciai a muovermi anche se questo mi porto delle fitte di dolore fortissime su ogni punto del corpo. Questo andò al mio cervello e delle forte fitta al capo mi scombussolarono.
Vidi figure vestite di bianco venire verso di me ed intimarmi di stare calma.
Ma non ci riuscivo,vedevo sfocato e non ero capace di  muovermi per intero.
“Si calmi signorina,si trova in ospedale,ci siamo noi ad aiutarla,andrà tutto bene”disse una signora agitata con parole sicure e calme.
Io volevo urlare,fare domande e ricevere rispostes,ma tutto quello che mi usciva dalla bocca erano mugolii sconnessi e  poco udibili.
Cercare di trovare la mia solita razionalità,ma penso che dopo tanto tempo sarà difficile. Fatto sta che mi distesi tranquilla,con il fiatone sul lettino,mentre calde gocce cominciarono a bagnarmi il viso.
“Ok,brava,così”
“D-dove…”provai mai non mi sentivo nemmeno io.
“Come scusi?”
“Dove…mi trovo che succede?”
“Lei è in ospedale,ma non si dia pena,è tutto a posto”
“E allora  perché mi trovo qui?”
“E’ arrivata qui circa tre settimane e mezzo fa,in uno stato a dir poco urgente,ma ora è stabilizzata”
“Cos’avevo?”
“Infezione da Tetano alla gamba e febbre alta con deliri”
“Oh mio Dio!”esclamai esterefatta. Che cosa era successo per ridurmi in questo stato?
“Quando posso uscire?”
“Non sia affrettata,lei non sta del tutto bene,è di salute cagionevole,ora che si è svegliata dobbiamo fare degli accertamenti”
“A proposito non ha una faccia molto bella,mi dica come si sente?”
“Sento dolore da per tutto,non riesco a muovere le gambe e non ricordo nulla di come io si arrivata qua”
“Lei signorina ha rischiato di affogare,dev’essere stato schioccante,ora cerchi di riposare e più tardi verremmo da lei”
“Va bene”
Uffa!
Che cosa era successo,non mi ricordo.
Mi addormentai senza accorgermene e quando mi svegliai notai mia nonna e i miei genitori.
“Figlia mia!”disse mia madre abbracciandomi.
“Ahi! Mamma,fa piano”
“Scusa tesoro”
Mi abbracciarono tutti,e poi entrò una ragazza dai capelli neri.
“Diana!”disse vicino a me con gli occhi lucidi,notai che aveva una fasciatura sulla spalla. Lei chi era?
Marta?
Manuela…?
No,si chiama in un altro modo…come?
“Scusa,non mi viene in mente il tuo nome…”dissi con una punta d’imbarazzo.
“M-onica”balbetto con gli occhi spalancati.
Monica…Monica…?
Rimasi perplessa qualche minuto,poi qualche ricordo cominciò avenirmi in mente.
“Monica…”dissi ancora con tono perplesso. “Monica…MONICA!”ora icordo,la mia migliore amica.”Scusa,ora ricordo”
“Non fa niente”
“Sono felice di vederti,come va?”
“Bene,te?”
“Non lo so,non mi ricordo molto di quello che è accaduto”
“Proprio nulla?”
Mi misi  a pensare cercando di ricordare,ma nulla…
Aspetta…la prigione…il dottore pazzo…Jade…Francesco…FRANCESCO…
“Francesco,dov’è? Dov’è? Sta bene?”
“Meglio di te,ma sempre al letto”
“Che cosa gli hanno fatto?”
“Il dottore gli ha sparato”
“Come?”
NO! Era colpa mia,solo mia. Volevo vederlo,subito!”
“Ora dov’è?”
“Anche lui ha chiesto dite,è nella stanza accanto,ma per ora nessuno dei due si può muovere”
“Per favore Monica,voglio vederlo,ora!”
“Non puoi,mi dispiace”
“No,per favore,ho bisogno di lui,te ne prego”
“Io non ci posso fare nulla,tu e nemmeno lui,da quello che so non siete in condizioni di alzarvi,mi spiace”
Continuai a reclamare finche,contro la mia volontà,mi diedero un sonnifero,che mi fece dormire qualche giorno.
 
Mi svegliai ancora in quella stanza,stavolta avevo solo alcuni aghi nelle baccia,la mascherina non c’era più e cominciavo a sentire le gambe,in realtà solo una. Mi avevano detto che l’altra mancava poco dall’essere amputata,perché era in gravi condizioni,ma per fortuna sono riusciti a rimediare.
L’unica cosa che volevo in quel momento era vedere Francesco,ma non riuscivo a muovere bene le gambe,ed era già tanto se ero riuscita a mettermi seduta.
“Uff”sbuffai rilasciandomi cadere sul materasso.
“Signorina,buongiorno!”
“Salve”
“Oggi dovrebbe provare a alzarsi”
“Davvero,posso?”
“Certo,devi provare a muoverle,ora stacchiamo questi che non ti servono più”disse cominciando a levare gli aghi. “Perfetto,ora con calma ti aiuto ad alzarti”
“Non riesco a muoverle”dissi con aria trsiste.
“Ok”mi prese delicatamente le gambe e cominciò a muoverle insieme,come se andassi in bicicletta. “Vediamo se così va meglio”continuo questo esercizio,la gamba destra ora riuscivo a muoverla,mentre la sinistra mi formicolava,ma non riuscivo a muoverla.
“Sei solo arrugginita,proviamo ad alzarci ora sfruttando la gamba destra”
“Ok”
Dopo vari tentativi riuscii a mettermi in piedi,senza poggiare la gamba sinistra. Alzandomi mi assalii un conato di vomito e tutto intorno a me cominciò a muoversi finchè non perse colore e caddi nel buio più profondo.
 
“Finalmente si è svegliata1 Si sta facendo certi sonni!”
“Che è successo? Stavo provando a camminare”
“E’ svenuta,poi le ho dato delle medicine per farle calmare i sintomi,ma lei non sta bene,deve rimanere altroo tempo ferma senza muoversi,forse potrà alzarsi tra qualche giorno,per adesso le ho cambiato farmaco e le prescrivo altre belle dormite,buon riposo”
“Si,buon riposo”dissi arrabbiata e delusa.
Non c’è la facevo più,possibile che non facevo altro che dormire pure stavo ancora così male?
E se provassi ad alzarmi?
Così feci.
Con molto calma riuscii a mettermi in piedi,mi colsero subito dei giramenti e la nausea,ma cercai di sorreggermi al muro e riuscii a fare qualche passo arrancando notevolmente. Appena uscita dalla stanza,cominciai a peggiorare e rischiai di cascare su un ostacolo invisibile.
Stavo per cadere quando un viso familiare uscii dalla stanza e mi sorrise preoccupato. Non dovevo essere una bella vista in effetti.
Bianca cadaverica,sul punto di vomitare e svenire,con giramenti di testa e sudore,insomma si poteva cercare di meglio.
“Diana!”era Francesco. Sorrisi,e cercai di dire il suo nome,ma cascai in ginocchio e sentii poi le sue braccia alzarmi,infine sparì tutto.
“Testarda che non sei altro,fai sempre come ti pare”disse portandomi nella mia stanza. Era stanco e un po’ consumato,ma sicuramente meglio di me stava,già il fatto che stava in piedi senza problemi lo sottolineava,se ci mettiamo il fatto che mi sta portando sul letto in braccio,e anche che io in questo momento non riuscirei nemmeno a sollevare un penna,di sicuro meglio di me stava.
Sicuramente.
Io mi svegliai qualche ora dopo e me lo trovai davanti che mi guardava.
“Finalmente!”
“Francesco2cercai di alzarmi,ma lui con mano gentile mi ributto giù delicatamente.
“Stai giu,già non dovevi alzarti,e come al solito tuo…”
“Volevo vederti”dissi girando lo sguardo interrompendolo.
“Si,ma non dovevi alzarti”
“Lo so”
“Va meglio,mi hai fatto preoccupare. Monica mi ha detto delle tue condizioni,mi chiedo con quale forza tu ti sia alzata dal letto!”disse con un mezzo sorriso.
“A volte mi stupisco anche io della forza dell’amore”
Lo vidi stupirsi e ammutolirsi.
“Comunque come stai,dopo lo sparo?”
“Bene,fra un po’ mi dimetteranno”
“Sciocco,lo sai che hai rischiato grosso?”
“Si,lo so,però anche tu”
“Io non ho fatto nulla,sono stata li in quella sorta di piscina improvvisata incapace anche di nuotare”dissi con stizza nei miei confronti.
“Già,in fondo non è importante,stavi solo per fare un passo nella porta della morte,Ma si se vuoi festeggiamo”
“Non fare del sarcasmo”
“ Se pensi che quello che mi è successo,sia colpa tua,levato dalla testa,ok?”
“Tsk”
“Diana,ma che colpa avresti tu?”
“Io non ho fatto nulla per aiutarvi,se non fosse stato per voi,io sarei morta e avrei causato anche la vostra,è colpa mia”
“Ma che dici,stavi male”
“Si,ma…”
“Non c’è nessun ma,ora zitta e dormi,io vado in stanza”
“No,aspetta non te ne andare”
“mm?”
“Non mi lasciare da sola”
“Devi riposare”
“No,voglio stare con te”
“Diana,non fare la bambina”
“Che c’è,perché non mi credi?”
“Non è che non ti credo...”
“Io ti amo”
“No,tu credi di amarmi,ma sei ancora innamorata di Martin”
“E chi te lo avrebbe detto questo,scusa?”
“Non lo so”
“Salve”mi voltai verso la voce.
“Martine”
“Io vado in stanza”
“Diana,ti devo parlare”
“Cosa c’è?”
“Voglio che tu risponda ad una mia domanda,nel modo più sincero possibile”
“Dimmi”
“Tu sei ancora innamorata di me?”rimasi spiazzata da quella domanda.
Io ero ancora innamorata di lui?
Si…forse penserete che io sia una stupida. Dopo quello che mi ha fatto…
Il fatto è che al cuore non si comanda,quando uno ama una persona veramente,e darebbe tutto per quest’uomo che sente parte di lui,anche dopo tutte le atrocità possibili immaginabili ne sarebbe ancora innamorata. Perché l’amore vero è irrazionale,nell’amore vero calpesti te,aggiusti in alto alle tue priorità quelle della tua metà,perché l tua felicità dipende dalla sua.
Io ho amato veramente Martine e anche dopo tutto quello che ho passato non posso dire di non amarlo,perché io avrei scalato l’everest,il monte bianco se fosse stato in pericolo,e ora da come risponderò dipenderà un po’ la sorte di tutti.
“Si”
Ecco fatto,un’altra volta ho calpestato il mio immenso orgoglio per amore.
E’ proprio vero che questo stranissimo quanto forte sentimento,ti cambia ed è capace di farti fare le cose che tu non ti saresti nemmeno sognato.
“Ma,io non mi fido di te,anche se ti amo ancora”
“Io ho un volo per New York tra un’ora”
“Come scusa?”
“Sono venuto per sapere come stavano le cose”
“Ed ora cosa intendi fare?”chiesi.
“Io ti amo,ma non posso farti felice,proprio non ci riesco,perché ti amo,ma non quanto tu meriteresti,e non più di me stesso. Io penserò sempre prima a me,e ora voglio andare via,per iniziare una nuova vita con la mia famiglia,spero che tu sarai felice. E mi dispiace per tutte le lacrime che hai versato,e per quelle che forse verserai. Ti chiedo scusa per ogni singolo momento in cui non sono riuscito a renderti felice,ti chiedo scusa perché non riesco amettere te davanti a me,e quindi no ti posso amare,ti chiedo scussa per il dolore. Per il cuore spezzato,per le cuciture e le ferite ancora aperte su di esso,ti chiedo scusa se in qualche modo ho compromesso qualcosa nella tua vita. Ti chiedo scusa perché non ti amo quanto tu ami me,davvero,vorrei,ma io non ti amo abbastanza. Mi dispiace Diana”
Mi alzai piano dal letto,mi avvicinai a lui e gli accarezzai la guancia prima di dargli un bacio,lui ricambiò e dopo quando ci scostammo gli chiesi un ultima cosa prima di lasciarlo andare per sempre.
“Un ultima cosa,tu davvero non mi ami?”
No,non sono masochista,non vi preoccupate,è solo che devo sentirmelo dire un’altra volta,perché dopo devo lasciarlo andare,e devo trovare la forza di farlo.
“Io i voglio davvero bene,non ho mai tenuto tanto ad una persona,ma penso che se si ama veramente una persona non le si farebbe mai del male,e che se davvero ti amassi in questo momento nonavrei fatto le valigie,snza prima dirti niente”
“Capisco,ora per favore vattene,addio amore mio”
“Addio,scusa”
Uscì dalla stanza con passo svelto,e anche se quella non sembrava,era la porta della mia vita,e lui la stava lasciando per sempre. E se sapessi che lui mi ama,lo seguirei all’aeroporto,ma non posso,gli complicherei solamente le cose,io sono un intralcio per lui.
Cascai in ginocchio piangendo,cacciai un urlo,uno forte per buttare fuori tutto il mio dolore,che un giorno sarei riuscita a scavalcare e sarei andata avanti.
Francesco mi abbracciò forte e io piansi,finché la stanchezza non mi colse. E un giorno sarei andata avnti e avrei amato Francesco più della mia stessa vita,perché con lui stavo meglio e poteva darmi quello di cui avevo bisogno. 
Con lui potevo vivere e dopo Martine e il dolore che mi ha arrecato,io sarò più forte e amerò più di prima.
 
 
Mi dimisero dopo altre due settimane dalla clinica,ripresi la scuola e il lavoro d’investigatrice insieme a Francesco che era stato preso grazie a tutto quello che aveva fatto per noi nel caso precedente. Con lui lavoravo molto bene,eravamo in sintonia. E io stavo pian piano superando quanto era successo con Martine. Lui si trovava da tutt’altra parte,voleva ricominciare la sua vita senza di me,e io l’avrei fatto senza di lui.
Ancora oggi,dopo quattro anni passati da quell’anno d’inferno,mi viene da pensare a quanto esso mi abbia cambiata. Ho capito cos’è l’amore e ormai sono fidanzata con il ragazzo che mi ama e che io ricambio,da ben tre anni.
Ora penserete,ci è voluto un anno per dimenticare Martine?
Non proprio,il fatto era che io non volevo illudere Francesco e mi sarei messa con lui solo quando io sarei stata pronta e non l’avrei fatto soffrire. Ho aspettato tanto ma l’ho fatto per rispetto a lui e a me. Penso che sarebbe stato inutile mettermi subito con lui,che senso avrebbe avuto?
Sarebbe stato stupido,invece aspettando so che ho fatto bene.
Ora posso dire che tanto soffrire mi è servito per due cose:

  1. Sono maturata,e il dolore mi ha resa più forte,mi ha preparato una corazza nel caso il mondo mi sarebbe caduto addosso.
  2. Ho imparato cos’è l’amore vero,cosa significa tenere ad una persona e che delle volte c’è gente che ti può amare come nessuno a mai fatto e mai farà.
Perché ognuno di noi nella nostra vita deve credere che può essere amato con la stessa intensità con cui da,devo solo saper aspettare,lottare sempre e non lasciarsi mai andare,perché le cose belle prima o poi arrivano,bisogna solo saperle aspettare.
Nellavita ci saranno tante delusioni,alcune profonde altre meno,altre ti segneranno a vita,spetta a te saperle affrontare. Puoi buttarti giù e lasciarti trasportare,o puoi impare da esse e diventare più forte e meno fragile. Perché uno lo voglia o meno,una persona matura con le delusioni,pechè t’imparano ad accettare la realtà,cioè che no viviamo in una favola e che non tutto andrà sempre come vogliamo noi,certo,possiamo lottare,ma la vita non è una favola. E’ bello pensarlo,ma grazie al dolore si può maturare,sempre mantenendo un po’ di quel bambino che era in te.
 
Questa è stata la storia di un anno della mia vita,il più difficile,o chi lo sa magari non è nulla,in fondo ho ancora molta strada da fare.
Spero di non avervi mai annoiata e che sia servito anche a voi per imparare qualcosa.
In fondo non si finisce mai d’imparare.
                                                                                                              
Diana Lombard
 
 
 
-Che dire?
E’ finita!Finalmente,anche se un po’ mi dispiace,mi sono affezionata a questa storia.
Non penso che farò un epilogo,perché qua ho detto tutto e ho lasciato qualche domanda vagare qua e la.
Chissà,magari quando avrò terminato alcune storie,riprenderò questa e la porterò avanti,si vedrà!
Spero che il finale vi sia piaciuto,mi ono impegnata per farlo il meglio possibile,l’ho riscritto alcune volte. Purtroppo non ho tempo per ricorreggerlo,ho avuto delle settimane da incubo.
Che dire,se ci sono alcune domande su qualcosa che non è ben chiaro,fatemelo sapere,sarò contenta di spiegarvelo!
Sono tanto curiosa di sapere cosa ne pensate.
Questa è stata la prima storia lunga che ho scritto,l’altra era una one-shot. E rileggendo i primi capitoli scritti un anno fa,mi sono accorta che si poteva fare di meglio e che comunque il mio modo di scrivere è cambiato.
Ora penserete “Che bello finalmente è finita” è già e ben un anno che me la porto avanti!
Spero di aver dato un degno finale!
Vorrei ringraziare inoltre,una persona che mi è sempre stata vicina e che anche dopo le mie lunghe assenze imperdonabili,mi ha sempre fatto sapere la sua opinione: kasumi_89. Grazie di tutto!
Poi vorrei ringraziare le persone che hanon recensito alcuni capitoli,grazie anche a voi che mi avete fatto sapere che cosa stavo combinando!
Ringrazio le nuove persone che hanno scoperto e recensito la storia:Chelinde! Sei molto gentile,grazie dei tuo complimenti.
Infine un grazie a chi ha messo la storia tra seguite\ricordate\preferite,chi ha letto in silenzio e mi ha sempre seguita anche non facendomelo presente.
Grazie di cuore a tutti ragazzi!
Ora vi saluto bye Silvia!
<3  J
Kiss!
 *L’autrice piange* :’( Scusate mi ero ripromessa di non farlo…ahahaha mi dispiace molto,è la prima storia che termino,sono una lumaca! J
Grazie,grazie,grazie!!! *sommersa dalle lacrime vi saluta*
Bye XD
 
 

ps:non l'ho riletto,scusat per gli eventuali errori,se me li farete presenti,riparerò il prima possibile...
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère / Vai alla pagina dell'autore: Silvia_Shady