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Autore: AlanM95    16/07/2012    0 recensioni
Un ragazzo. La sofferenza. Il buio. I pregiudizi. L' oscurità e la ricerca di sè. Voler sposare la notte e non piangere più. Ecco ciò di cui parla questa storia. Pronti a fare l' amore con l' oscurità?
Genere: Generale, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Le parole venivano da sole, strofa dopo strofa la canzone prendeva forma. Alan sapeva che quella canzone era probabilmente simile a molte altre, ma voleva descrivere la sua situazione. Metterla per iscritto era diverso. Forse lo avrebbe aiutato ad affrontare la sofferenza che stava sopportando forse da troppo.
Così venne fuori un' altra strofa:
“I wanna be with you
I wanna fly with you
in this strange strange
way.”
Voglio stare con te, volare con te, in questo strano modo. Perchè era strana la situazione. Continuò a scrivere in cinque minuti aveva concluso una nuova canzone, una delle migliori che avesse mai scritto. Peccato che Luca probabilmente non l' avrebbe mai sentita. Rilesse la canzone, poi posò il suo quaderno, lo riprese. Era annoiato e triste, non sapeva cosa fare, così iniziò a fare qualche scarabocchio qua e là sul quadernetto rosso. Ogni volta veniva fuori il Suo nome. Quel nome che gli trasmetteva dolcezza... 
Senza che se ne accorgesse era già l' ora di pranzo. Essendo solo si fece un piatto di pasta al pomodoro e mangiòda solo, seduto al tavolo.
Riniziò a pensare a come sorprendere al suo ritorno a scuola. Ormai era una droga, essere sé stesso e ricevere attenzioni, belle o brutte che fossero, gli dava forza. Insieme a Luca era la sua dose necessaria per andare avanti, altrimenti sarebbe andato in astinenza. Quindi,finito di mangiare, riprese a disegnare vestiti e accessori da confezionarsi da solo in seguito. Decise di mettere su della musica e improvvisà un concerto.
Eccola, camera sua diventa il suo palco, con tanto di passerella centrale. Il suo pubblico, i fan urlanti e lui che balla e canta al ritmo di Marry the night, Bad Romance, Erotica... Le luci iniziano a muoversi e illuminano palco e pubblico, i fan saltano, lui è vestito con una maglietta nera aderente che mette in risalto il suo fisico con su scritto “Alan Monster”, un bracciale di borchie e degli occhiali neri con lente unica. Pantaloni argentati anch' essi aderenti e catene al posto della cintura. Il suo sogno, per qualche ora,si avvera. Poi la playlist finisce e stanco,si mette a letto per riposare. Manca poco e la scuola rinizierà. Rivedrà Luca. Quest'anno non se lo lascerà sfuggire.
 
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Passò un mese e riniziò la scuola. Era Settembre. Era arrivata la sua occasione. Arrivò a scuola e al suo ingresso lo fissarono tutti: eccolo, finalmente vestito come aveva immaginato mesi prima, pronto a sorprendere l' intera scuola. Tutti gli studenti lo fissavano, liceo classico e liceo linguistico avevano il loro sguardo fisso su Alan.
Capelli biondo platino, degli occhiali neri con tanto di borchie e spuntoni, piercing al lobo a forma di croce, collana d' argento, maglietta bianca con scritto “Like a boy gone wild”, pantaloni aderenti neri con cerniera lampo... guanti di ecopelle anch' essi neri che non coprivano le dita.
Tutti lo osservavano e lui compiaciuto attraversò il corridoio passando in mezzo a tutti. Arrivato davanti alla porta della sua classe si voltò e si abbassò gli occhiali, lanciando un' occhiata di sfida a tutti coloro che lo stavano osservando, poi si andò a sedere. Tutti in classe lo guardarono, le solite persone lo presero un po' per il culo ma quello non era il giorno per reagire. Aveva appena iniziato il triennio e doveva cercare di far bella figura davanti ai nuovi professori e finire in presidenza il primo giorno non sarebbe stata la mossa più adatta. Inoltre doveva pensare a Luca, escogitare un piano per parlargli.
Arrivò l' intervallo e tutti iniziarono a parlare tra di loro, chiedendosi come avessero trascorso le vacanze. Alcuni andarono anche da lui, ma Alan non rispose, era troppo preso dai suoi pensieri. Come poteva fare? Come poteva andare da una persona che neanche conosceva e parlarci? Lo avrebbe guardato male, chissà; come avrebbe reagito. Andò in bagno a sciacquarsi la faccia per riprendersi un po', ma quando stava per uscire dal bagno, eccolo lì. Davanti a lui. Era il momento.
  
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