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Autore: paperchimes    21/07/2012    1 recensioni
Tom Hiddleston e Chris Hemsworth, i due tributi offertisi volontari che renderanno gli Hunger Games di quest'anno uno degli eventi più coinvolgenti e strazianti della storia di Panem. (Link della storia originale: http://archiveofourown.org/works/406592/chapters/671704)
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston
Note: AU, Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

C’è così silenzio, che ho paura che gli altri sentano il martellare del mio cuore; di certo io lo sento benissimo, ogni battito in preda al panico che si percuote come un uccello in gabbia prima di scontrarsi violentemente contro il mio timpano. I miei respiri sono deboli e tremanti e mi serve tutto il mio autocontrollo per mostrarmi calmo, trascinando ogni inspirazione e prolungando ogni espirazione, non volendo apparire debole di fronte agli altri tributi. È l’errore più grande, ho imparato. Di già, posso vedere la ragazza del Distretto 1 sorridere scaltramente ai tributi più piccoli, i loro esili profili scossi da tremolii nervosi. Non serve un sensitivo per intuire i suoi pensieri, è scritto chiaramente sulla sua faccia: Sono i primi. Saranno i primi una volta che entreremo nell’arena.

Spingo la schiena con più forza contro la scomoda sedia di plastica, allungando le gambe il più possibile, concentrandomi invece sulla trazione dei miei muscoli e tendini, strizzando fuori l’indolenzimento causato dallo sforzo eccessivo. Il dolore crepita ancora sotto la mia pelle, ma oggi di meno. Provo a prestare attenzione a questo, invece che alla crescente attesa della sessione di allenamento privata. In questo momento comincio ad avere ripensamenti su quello che dovrei fare, su quale abilità dovrei mostrargli. Dovrei fare il grosso bruto e lanciare dei pesi in giro? O dovrei fare il cacciatore e allestire complicate trappole? Sarebbe meglio giocare di strategia e mostrargli quanto promettenti siano le mie abilità di sopravvivenza?

So che non è il momento di cambiare la mia tattica di gioco, ma le alternative mi vengono in mente in ogni caso. Sospiro di nuovo espirando dal naso.

“Buona fortuna, Chris,” mi arriva la voce di Marka in un fruscio, chiara e squillante nel silenzio della sala d’attesa. Ventuno paia di occhi immediatamente ricadono su di me trattengo a forza ogni movimento involontario, rimanendo fermo come una roccia. Faccio un sorrisino forzato.

“Anche a te,” replico con tutta l’indifferenza che riesco a racimolare. Lei sorride semplicemente e si riappoggia allo schienale della sua sedia, un luccichio soddisfatto nei suoi occhi. Tom – seduto accanto a lei – non ha prestato attenzione, rivolgendomi il retro della sua testa riccioluta. Sollevo un sopracciglio.

Voleva farmi innervosire? Farmi distrarre? Beh, ha quasi funzionato, penso, infilandomi le mani nelle tasche.

Ma poi, un secondo dopo, capisco. L’ha fatto per marcarmi come una minaccia agli occhi degli altri tributi. Essere in rapporti amichevoli con i Favoriti di certo farà scattare dei campanelli d’allarme negli altri. Un rapido controllo visivo nei dintorni mi svela numerose reazioni, molte delle quali negative dai Distretti più poveri; occhiatacce, sguardi spiacevoli e uno di loro non può nemmeno sopportare la mia vista, distogliendo immediatamente i suoi occhi. Impreco internamente.

È astuta, glielo concedo.

Costringermi in un angolo, far scoraggiare ogni altro potenziale alleato e forzarmi ad unirmi a loro; è pericolosamente scaltra, estremamente. Mi ritrovo a mordermi l’interno della guancia.

Improvvisamente, le ampie porte doppie del Centro di Allenamento si spalancano, rivelando l’alta figura in uniforme di un uomo. I suoi baffi vibrano mentre parla. “Facet,” chiama puntualmente. Presumo sia un nome. “Facet Ormalline.”

Il ragazzo seduto accanto alla ragazza del Distretto 1 salta praticamente in piedi, assottigliando immediatamente gli occhi in uno sguardo penetrante. Proprio verso di me. Posso capire il perché però. Rispetto agli altri tributi di quest’anno, io sono uno dei pochi che riesce a rivaleggiare con la sua fisicità. Anni a spaccare querce e abbattere pini mi hanno dato il vantaggio di poter potenzialmente essere all’altezza di un Favorito che si è allenato per tutta la sua vita. È ovvio dal modo in cui mi guarda che mi vede come una minaccia.

Distoglie lo sguardo solo quando le porte si richiudono dietro la sua schiena.

Deglutisco. La pressione di unirmi a loro non ha fatto che diventare più grande.



“Chris,” viene chiamato il mio nome. “Chris Hemsworth.”

Sono teso come un tronco mentre mi alzo barcollando dalla mia sedia; le mie articolazioni sembrano essersi trasformate in pietra. Il peso degli occhi degli altri tributi minaccia di farmi crollare e senza guardarmi indietro una seconda volta, seguo l’uomo, camminando con quanta più sicurezza mi sia possibile attraverso la porta doppia.

Ma quando sono al centro della silenziosa sala per gli allenamenti mi rendo conto di quanto sgradevolmente rumorosi siano i miei passi o quanto la mia fronte stia sudando o quanto siano scoraggianti gli Strateghi ora che guardano tutti verso me. Guardo in alto. Sono nella loro stanza sopraelevata, i loro sguardi resi ancora più intimidatori dall’altezza. Inizio a sentirmi estremamente vulnerabile mentre sono esaminato minuziosamente dai loro occhi ristretti e labbra contratte. Per un momento, resto semplicemente qui impalato, muto e immobile.

“Puoi cominciare,” annuncia una donna con i capelli rosa chiaro e ne sono grato, perché questo sembra risvegliare il mio corpo dal suo stato catatonico.

“Sì, bene,” mormoro tra me e me, ma per quanto è silenziosa la stanza, la mosca sul muro l’ha probabilmente sentito altrettanto chiaramente di quanto l’abbia sentito io. Mi dirigo verso il tavolo delle armi e afferro la più familiare.

Le asce argentate che mi hanno fornito sono bizzarre; l’impugnatura è fredda e il manico inusualmente leggero. Come prova, ne scaglio una contro un bersaglio vicino, vedendola curvare lontano, mancandolo completamente.

Impiego altri tre tiri mancati prima di calibrare precisamente il modo in cui devo angolarle. Non permetto a questo fatto di scoraggiarmi e continuo, decapitando e colpendo i bersagli dalla forma umana nel petto facilmente. Si sente il secco rumore di un applauso dagli Strateghi, che mi fa trasalire. Non sono colpiti. Non suona tanto genuino e posso praticamente ascoltare i loro pensieri condiscendenti: Cosa? Questo è il ragazzo dal Distretto 7? Pensavo che sarebbe stato meglio di così. Che delusione. Rocketdrift e Kanaky lo stanno lodando troppo con le loro esagerazioni. Questo è mediocre gioco da ragazzi. Cosa è successo a quel fuoco, ragazzo? Che fine ha fatto?

Sbatto la mano sul bottone più rumorosamente di quanto avrei voluto.

I vecchi manichini scompaiono sotto botole prima di essere rimpiazzati dai nuovi. Faccio un respiro profondo prima di raggiungere un altro bottone, schiacciandolo prontamente. Ho visto Facet farlo in precedenza e sono stato sorpreso di quello che era seguito.

C’è uno scricchiolio profondo mentre macchinari nascosti e motori a rotazione prendono vita. I manichini hanno cominciato a muoversi rapidamente seguendo l’intricato motivo della griglia sul pavimento. Si spostano, si muovono e scattano come la schiuma di un rapido ruscello sulle rocce, mutevole e quasi imprevedibile.

Quasi.

Lancio un’ascia, uno di loro perde la testa.

Un altro lo segue e se avesse avuto un cuore, sarebbe stato troppo mutilato per continuare a funzionare. Sorrido trionfante mentre comincio a diventare sempre più familiare con le asce della Capitale, sentendo lo slancio aumentare nelle mie braccia. Comincio a sentirmi più a mio agio adesso.

Più ne lancio, più facile diventa, e quando i bersagli si fermano di scatto scricchiolando, ognuno di loro ha un’ascia argentata che gli scintilla nel petto. Nessuno di loro ha una testa.

Mi volto di nuovo verso gli Strateghi, pienamente soddisfatto, ansimante e sentendomi come se ogni fibra del mio corpo abbia preso fuoco, ma la punta di sorriso che avevo si dissolve quando vedo gli occhi disinteressati fermi su di me.

Passa un secondo e vedo uno di loro sollevare i pollici “per lo sforzo”.



Linwood sta ridendo maniacalmente a mie spese.

“È Impagabile!” Grugnisce tra le sue odiose risate. La poltrona su cui è seduto dondola avanti e indietro mentre scalcia; desidero mentalmente che cada a terra. “Impagabile. Impagabile! Avrei dato oro per vedere l’espressione della tua faccia!”

“Probabilmente avresti potuto farlo, conoscendoti,” mormoro sottovoce. “Vivendo al villaggio dei Vincitori e tutto il resto.”

“Ohohohohohoo! Ridicolo! Hahahahahaha!” Non sembra avermi sentito.

“Beh, da quello che ha raccontato Chris, sono sicura che sia andato abbastanza bene,” dice Brill schiettamente mentre versa del tè. La teiera dalla forma strana fa un suono curioso quando viene posata di nuovo sul tavolo, come un piccolo flauto che emetta una nota; inarco un sopracciglio ma lei sembra trovarlo il normale comportamento di una teiera. “Dopo tutto, gli Strateghi quest’anno sono abbastanza noti per il loro…” fa una pausa per trovare la parola giusta.

“Senso dell’umorismo?” Suggerisce Linwood.

“Stoicismo,” conclude Brill. I campanelli nei suoi capelli tintinnano mentre si muove agilmente tra di noi, offrendomi la tazza fumante sotto il naso. La prendo senza fare domande. “Li ho visti a delle feste, sapete. Una completa noia, alcuni di loro.”

“Davvero?” Mormoro attraverso l’orlo della tazza, bevendo piccoli sorsi del tè alla fragola.

“Davvero!” Insiste, adagiandosi di nuovo su uno dei divani. “Non una singola risata ad ognuna delle mie battute. Ognuna!”

Sono scoraggiato. In qualche modo non penso che quello fosse dovuto a stoicismo. Dalla smorfia di Linwood, credo che anche lui lo pensi.

“Oh! Ohh! Comincia!” Strepita all’improvviso Brill mentre l’insegna della Capitale appare sull’ampio schermo televisivo. Sopraffatta dall’eccitazione, armeggia maldestramente col telecomando, schiacciando una miriade di bottoni a caso per sbaglio – e facendo illuminare lo schermo di sette colori diversi – prima di riuscire ad alzare il volume. “Nyssa! Nyssa!!” chiama. “Vieni qui, cara, sta cominciando!”

Sollevo lo sguardo dal mio tè. Mentre Kanaky farnetica su quanto sia stato “eccitante vedere i frutti del progresso” dei tributi, Nyssa entra nel soggiorno. I suoi capelli sono tenuti lontano dal suo viso in una coda morbida. Non sono sicuro se dovrei fare un commento o no, non essendo certo del nostro corrente rapporto dopo ieri. Alla fine, opto per un piccolo sorriso. Per mio sollievo, lo ricambia sebbene timidamente. Beh, almeno siamo ancora amici… penso.

I punteggi sono annunciati animatamente quando le immagini di ogni tributo illuminano lo schermo. I presentatori non si tengono per sé i loro commenti come al solito, parlando senza sosta del significato di questo momento e di come le nostre vite dipendano da questo. Li ignoro e invece mi concentro sui punteggi, ansioso di scoprire contro cosa mi dovrò confrontare.

Vanno in ordine di distretto; Facet ha avuto un 11 e la ragazza tributo, Sheer, è ricompensata con un otto. A Marka è stato dato un “promettente” nove e inarco le sopracciglia vedendo il brillante otto accendersi sotto il nome di Tom. Alla faccia dell’essere debole, penso acidamente.

Il programma continua con meno entusiasmo dopo, con i distretti più poveri ottenenti punteggi nell’intervallo tra due e cinque; anche il Distretto 4 non è così promettente, con un sei e un sette ciascuno. Non sono sicuro se dovrei sospettare qualche favoritismo qui e dal modo in cui Linwood guarda lo schermo, sembra che stia pensando la stessa cosa.

“E adesso, per il focoso Chris Hemsworth dal Distretto 7,” Rocketdrift sorride compiaciuto verso il suo co-conduttore. Devo nascondere la faccia dietro una mano per ignorare la risata divertita di Linwood. “Dieci!”

Cado quasi dalla mia sedia.

“Visto? Visto? Stoicismo!” Annuncia Brill, alzandosi sui suoi tacchi alti e applaudendo allo schermo.

“Per Nyssa Langheran, il tributo femminile dal Distretto 7,” Kanaky apre la busta con un movimento rapido. “Sette!”

“COOOOOSA?” Anche Linwood si alza in piedi, non disturbandosi a nascondere il suo shock.

“Nyssa? Nyssa! È  meraviglioso! Meraviglioso!!” Mi urla praticamente nell’orecchio Brill mentre stringe immediatamente la presa su Nyssa stringendola in un fortissimo abbraccio. Emette un piccolo squittio mentre l’aria viene strizzata fuori dai suoi polmoni e non posso trattenermi dal sorridere.

“Eccezionale, Nyssa! Eccezionale!” Mi congratulo con lei quando viene rilasciata, battendo le mani. Le sue guance sono tinte di rosa e si sta mordendo l’interno delle labbra, il più piccolo dei sorrisi spunta agli angoli della sua bocca. Mormora un silenzioso ‘grazie’.

“Beh, willowtree,” il borbottio di Linwood distoglie la sua attenzione da me; anche il mio volto si sposta verso di lui, e mi preparo a un commento negativo di qualche sorta, ma lo sguardo allo stesso tempo soddisfatto e scioccato nei suoi occhi mi rassicura. “Sei andata bene,” dice con un piccolo cenno affermativo del capo. “Sei andata bene.”

Questa notte, abbiamo celebrato i nostri punteggi con infiniti toast e più scherzi e risate di quanto sarebbe stato appropriato. Ogni volta che lanciavo un’occhiata a Nyssa per controllare come se la stesse passando, mi rispondeva raggiante con il più ampio sorriso che abbia mai visto sul suo viso. Sollevava il suo bicchiere a ogni dedica che Brill ci rivolgeva e arrossiva per i complimenti di cui era sommersa. Sembrava brillare di genuino orgoglio ed euforia, lacrime appena visibili luccicanti agli angoli dei suoi occhi. Quello era probabilmente l’unico momento in cui abbia mai raggiunto qualcosa degno di lode e sono così felice per lei.

Alla fine della serata, quando la stanchezza inizia a farsi sentire, le parole ossessionanti che una volta ho letto in un libro continuano a costeggiare l’orlo di questa felicità. Sono come acqua gelida, la stessa sensazione che ho provato quando ho scoperto che Tom è del Distretto 2. Lo stesso inevitabile disappunto che continua a ripetersi ancora e ancora…

Mangiamo, beviamo e facciamo festa…

Perché domani moriremo.





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Capitolo originale: Tumblr - AO3
  
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