«Oh per non parlare di quando apriste la camera, dei ragazzacci siete» continuò Hagrid. Due lunghe ore di racconti, di magie e di guai che avevano combinato quei tre in tutti quegli anni ad Hogwarts. Certo, non avevo capito quasi niente di quello che avevp detto parlando in termini specifici e di avventure per me lette solo nei libri ma quel mezzo gigante mi faceva così ridere che avevo le lacrime agli occhi. Era stato un pomeriggio fantastico e per ore avevo dimenticato tutto quello che era successo. Ma le cose belle finisco presto e così anche quella piacevole chiacchierata finì con il tramontare del sole.
Mentre rientravamo mi venne spontaneo fermarmi e ammirare il paesaggio che ci stavamo lasciando alle spalle. Quando se ne accorse, il trio si girò, e guardandoli  esclamai:
«Grazie,davvero»
«Non abbiamo fatto niente, diciamo solo che ora con le storie di Hagrid ci conosci per bene» disse Ron, facendo partire grosse risate da parte degli altri due.
Ci fermammo nella Sala Grande a mangiare (ovviamente tutte fantastiche leccornie) e chiacchierammo ancora un po’, prima di tornare in Sala Comune.
Mentre mi stavo alzando, urtai qualcosa e solo quando cadde a terra, mi accorsi che era qualcuno: un ragazzo biondo stava correndo molto velocemente ed evidentemente  non mi aveva vista perché ora, per colpa mia, si ritrovava disteso nel corridoio della Sala Grande.
«Ma chi diavolo è stato eh?» urlò il ragazzo mentre si alzava.
«Oh scusami tanto, sono stata io, non l’ho fatto apposta. Stai bene? Vuoi una mano?» dissi andandogli vicino e provando ad aiutarlo ad alzarsi.
«Non voglio alcun aiuto. La prossima volta sta attenta a…dove…»mi guardò e si interruppe.
Mi fissava attentamente, i  suoi occhi che sembravano inespressivi cominciarono a brillare e se ne stava lì impalato pulendosi la divisa.
«Non l’ha fatto apposta Malfoy!» intervenne Harry. Solo allora distolse lo sguardo da me e ne fui sollevata, mi sentivo in imbarazzo ma devo ammettere che era davvero bello.
«Me lo ha detto, non sono sordo Potter.. Chi sei?» mi chiese.
«Uhm.. Piacere, sono Sarah» gli stavo per porgere la mano ma Harry si mise tra me e quel Malfoy.
«Malfoy va' via» disse minaccioso Harry mettendosi davanti a lui.
«Sei il suo avvocato Potter? Credo che se la sappia benissimo cavare da sola. A proposito, io sono Draco» disse spostando Harry e porgendomi la mano.
Harry era visibilmente infastidito mentre tornavamo al dormitorio con Ron ed Hermione al seguito. Solo quando arrivammo davanti al ritratto disse ai due amici di andare. Stavo per entrare anche io quando mi disse 
«Sarah.. Scusami per il mio atteggiamento ma Malfoy non è affidabile, lo conosco da tempo ormai»
«Non preoccuparti Harry, siete fin troppo gentili con me » gli dissi.
A quel punto ci salutammo per andare a dormire. Prima che entrasse nel dormitorio non riuscii a fare a meno di dirgli:
«Harry, grazie. A domani» e sparì nel dormitorio. Quello sul suo viso doveva essere un sorriso.